Inauguriamo la nuova community
pafupafukashite con un nuovo capitolo di Kame!:D I vecchi capitoli sono ancora sul mio lj e li troverete tutti tranquillamente elencati nel mio masterpost che si trova nella sidebar. Siete tutti benvenuti a seguire la community!:D
Il punto più rilevante del capitolo precedente è stato che finalmente la Nisen ha un vero e proprio appuntamento, che Nika concede a Senga per accontentare il suo cuore di ragazza (?). Hasshi nel frattempo, fugge via dal mondo intero, visto che nessuno vuole lasciarlo fare il lavoro che gli pare in pace solo perché è minorenne (?). Ma il ragazzo non è più il cucciolo spaesato che era un tempo: riesce persino a convincere Matsumoto a farlo lavorare da lui mentre tutti si preoccupano che non possa cavarsela da solo nel mondo. Beh non che la sua intelligenza abbia mai dato prova del contrario!♥ Intanto Totsuka salva la situazione apparentemente, andando a parlare con i genitori del ragazzo. Nel frattempo, l'unica persona con un po' di intelligenza e svegliezza di questa fic, ovvero Megumi, (uno dei pochi personaggi non esistono in realtà!XD) capisce cosa prova Tottsu per il giovane Hasshi e riesce a rinunciare a lui senza troppe scenate, anzi, lo aiuta persino a ritrovare il ragazzo! Che sia una yaoista incallita che shippa la gente nella sua vita reale?XD;
Ma ridendo e scherzando, siamo giunti finalmente alla famosa gara con l'Arashic! Riuscirà Taisuke a guadagnare i punti necessari a colmare il distacco con Kame e farlo diventare il numero uno?
Capitolo 27
E' la vigilia di Natale, il giorno prescelto per la gara con l'Arashic. Fujigaya aspetta nella macchina di Wataru che il ragazzo scenda dal suo ufficio.
“Il capo è sempre impegnato, però ultimamente mi sembra che abbia molto tempo per vederti.”
“Hikaru, per favore, fatti un po' gli affari tuoi altrimenti andrò a scoprire tutto di te all'Arashic.” “Inoo non ti direbbe niente.”
“Non devo mica chiedere a lui per sapere le cose.” ribatte Fujigaya in tono derisorio.
In quel momento, Wataru entra in macchina.
“Scusa Taisuke, ho un appuntamento di lavoro a Shinjuku tra breve, possiamo parlare qui in macchina mentre ci dirigiamo?”
“Eh?!” Taisuke si imbroncia pensando alla privacy inesistente del luogo e incontra lo sguardo di Hikaru nello specchietto.
“Farò finta di non esistere!” esclama l'autista sorridente.
“Tu non esisti già Yaotome, ora per favore comincia a muovere la macchina verso dove dobbiamo andare!” dice Wataru tra il serio e lo scherzoso.
“Sissignore!” Hikaru fa partire la macchina e si immette nella strada.
“Che cosa volevi dirmi Taisuke?”
“Uhm, non fa nulla. Magari ne parliamo un altro giorno.”
“Oggi c'è la gara con l'Arashic, vero? So che i tuoi ragazzi si sono dati da fare. Immagino che Kawai abbia istruito il team di Kame a perdere non dando nell'occhio.”
“Ha un bel po' di tattiche in mente. Ci piace vincere facile.” sorride Fujigaya.
“Povero Kame! Quasi quasi mi fa pena pensare che non ha chance di vincere questa gara!”
“Abbiamo sempre l'Arashic da battere però...” mormora Taisuke, non contento dell'improvvisa simpatia di Wataru nei confronti del “povero” Kame.
“Ad ogni modo, sono certo che ce la potrete fare! Il tuo team ce l'ha messa tutta!”
“Sarà anche l'ultimo giorno di Hashimoto...” aggiunge Taisuke tristemente.
“Ah già. Sono curioso di sapere come Totsuka sia riuscito a convincere la madre a farlo restare fino alla gara.”
“Io sono più curioso di come abbia convinto Hasshi ad andarsene dopo la gara invece.”
“Sarà un po' triste senza di lui. Gli altri non lo sanno ancora, vero?”
“Già. No, solo io e Kitayama ne siamo al corrente.”
La macchina si ferma.
“Io sono arrivato Taisuke. Yaotome ti porterà dove vorrai, ok? Ci vediamo questa sera alla gara! Spero di non fare tardi.”
“Non fare tardi!” intima Fujigaya.
“No, ok. Agli ordini!” Wataru fa un saluto militare e una smorfia buffa, dopodiché scende dall'auto. Taisuke resta ad immergersi nei suoi pensieri mentre Yaotome guida attraverso la città. Di certo il suo legame con Wataru era quello a cui teneva di più adesso. Era la vigilia di Natale, era un giorno importante per la sua riuscita allo Shokura. Ma la cosa più importante per lui adesso non era neanche tanto il risultato della gara, quanto il fatto di vedere lo sguardo soddisfatto e fiero di Yokoo dopo il trionfo.
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Quella sera il locale è aperto solo ad una clientela selezionata. I giudici per la serata, Tackey e Tsubasa, sono al tavolo a rilassarsi in attesa di giudicare gli host per le prove che dovranno affrontare.
Uno dei camerini è stato assegnato ai ragazzi dell'Arashic, che sono già lì a cambiarsi. Tutti sono alquanto agitati, ma il più agitato di tutti, anche se non lo da a vedere, è Kame.
Taipi nel suo camerino guarda incessantemente il suo cellulare.
“Arriverà.” annuncia Kitayama da dietro.
“Uhn...”
“Pensa solo alla gara adesso!”
“Non che abbia molto da fare, come ben sai!”
“Ho visto Hasshi agitarsi in un angolo, perché non vai a parlarci?”
“Perché lo sgriderei e lo farei agitare ancora di più!”
“Taisuke! Per favore! Ci stiamo mettendo tutti d'impegno per te qui! Lo sai che a me non piace perdere, specie contro di te! Ma se servirà a liberarci...”
“Ok, ok, ho capito vado!”
Kitayama pensa al discorso con Yokoo dell'altro giorno. Taisuke è davvero molto preoccupato per lo stato della loro relazione. Ma contrariamente a Yokoo, Kitayama pensa che Taisuke si tranquillizzererebbe e sarebbe nuovamente capace di pensare a se stesso se avesse delle rassicurazioni da parte di Wataru. Ma quel tipo era proprio testardo! E anche Fujigaya. Kitayama sbuffa al pensiero di dover ancora avere a che fare con quei due, poi si dirige verso il suo team a dispensare consigli su come non essere estremamente brillanti quella sera.
“Tutti in posizione ragazzi e ricordate: andate e uccidete!” esclama Kame prima dell'ingresso in sala.
“YES!” esclama esaltato solo Kawai, mentre gli altri si guardano con perplessità.
“Esagerato...” borbotta Nikaido a Senga sorride di rimando.
I ragazzi cominciano le loro prove servendo a turno alcol ai due giudici e cercando di intrattenerli. Le imitazioni di Kawai riscuotono un gran successo, essendosi lui trattenuto dall'imitare proprio i due giudici come faceva di solito per farli divertire con scarso successo.
Tackey e Tsubasa erano al corrente del piano. Dopo un iniziale momento in cui Tackey non trovava giusto ingannare Kame, si convinse anche lui che era la cosa migliore, quindi chiese appositamente a Tamamori di fare le cose più imbarazzanti sapendo che il ragazzo avrebbe fallito, diventando rosso per la vergogna e desiderando di fuggire dal palco. Ed è proprio quello che succede. Tama, alla fine del suo numero, corre via verso Miyacchi per farsi consolare del fallimento. Ovviamente Kame decide di diminuire il suo bonus del mese di almeno il trenta percento.
Durante tutte le prove, sia i ragazzi dell'Arashic che dello Shokura fanno del loro meglio, specie i ragazzi del team Taipi, si impegnano più che possono. Tackey non aveva promesso ai ragazzi dello Shokura la vittoria. Sarebbe stato imparziale. Se l'Arashic si fosse rivelato migliore, non avrebbe esitato a far vincere loro. Anche Tsubasa era dello stesso parere. Bisognava vincere con onore, non con sporchi trucchi. Inoltre gli altri due giudici della serata scelti dall'Arashic non erano affatto al corrente dei piani e il loro voto era influente quanto il loro.
Taisuke era rimasto in un angolo nascosto ad osservare la porta d'ingresso più che l'andamento della gara. Kitayama si avvicina a lui.
“Sta andando bene, no? Kawai sa quello che fa. Anche se non me lo sarei aspettato, questi dell'Arashic sono in gamba!”
“Mh...” mugugna Fujigaya senza neanche guardare l’altro.
“Taisuke! Stai ascoltando? Questa cosa è nata dalla mente poco sveglia di Senga per il tuo bene! Vuoi almeno mostrarti un po' interessato?”
Taisuke scende dalle nuvole e guarda l'altro.
“Scusa Kitayama, ero distratto...”
“Lo so che sei distratto, so anche da cosa sei distratto! Hey! Quanto hai bevuto?!” Kitayama nota solo in quel momento due bottiglie di vino vuote sul tavolino davanti a Fujigaya.
“Gli avevo detto di non fare tardi... e la gara è quasi finita... e...”
Taisuke lamentandosi, versa un altro bicchiere di vino da una nuova bottiglia. Kitayama lo afferra e lo tiene da parte.
“Ridammelo!”
“No!”
Fujigaya si attacca alla bottiglia, ma Kitayama gli strappa di mano anche quella e poi salta in piedi.
“Taisuke!”
Fujigaya lo guarda dal divano con sguardo colpevole.
“Che accidenti fai?! Smetti di bere per favore! Lo so che volevi Yokoo fosse qui, ma forse sta ancora lavorando! Questo non vuol dire di certo che non ci tiene a te, datti una regolata ti prego!”
Taisuke si fa più piccolo sulla poltrona.
“Ma... perché se ci tiene a me non mi tiene stretto come mi aveva promesso?”
“Smettila di farfugliare cose senza senso e riprenditi! La gara sta per finire!”
Taisuke si alza in piedi sovrastando Kitayama con un'aura minacciosa.
“Smettila di darmi ordini. Lo Shokura, lo Shokura! La missione questo, Kame quest'altro... lo so che sono cose importanti, ma io non ce la faccio più a sentirle, Wataru-san!”
“Wataru-san?!” Kitayama lo guarda perplesso.
“Wataruuu perché non mi vuoiii?!” Taisuke abbraccia Kitayama e perdendo l'equilibrio lo trascina giù sulla poltrona con lui.
“Taisuke!?! Vuoi lasciarmi? Non sono Wataru, lasciamiii!”
Taisuke sembra realizzare che Kitayama non è davvero chi dice di non essere perché molla la presa e si tira su a sedere.
“Io non so cosa devo fare, Kitayama. Non riconosco più me stesso! E' questo che si prova a non poter sfogare la propria lascivia?”
“Ma che ne so io?!” risponde Kitayama ancora irritato cercando di sistemarsi le paillettes ammaccate sulla giacca.
“Più che altro... è questo che si prova a non sapere se i tuoi sentimenti sono davvero ricambiati o se è soltanto amicizia?” farfuglia ancora Taisuke.
“Più che altro... perché qui vengono tutti da me quando hanno un problema sentimentale?!”
Taisuke squadra Kitayama.
“Forse perché tu non sembri avere di questi problemi.”
“Stai dicendo che non ho una vita sentimentale o che non tratto la mia vita sentimentale come voi esseri immaturi?” domanda Kitayama dubbioso.
“Cosa vuoi che ne sappia della tua vita?! Sto parlando della mia adesso!” risponde Taisuke con irriverenza.
“Uff e mi tocca sempre starti ad ascoltare, vero?”
“Se non vuoi farlo, ridammi la bottiglia!”
In quel momento Tackey si alza per annunciare il vincitore. Un rullo di tamburi improvvisato da Nikaido e... “Team Fujigaya!”
Un coro di applausi si scatena e il team non appena smette di abbracciarsi va a recuperare il suo capo, trascinandolo sul palco.
Si brinda e si conclude la serata felicemente con quelli dell'Arashic. Dopo un veloce calcolo, si scopre che i punti di Taisuke, per quanto incrementati di molto, non hanno ancora raggiunto quelli di Kame.
“Non c'era nulla per cui essere eccitati quindi...” mormora Taisuke mandando giù un altro bicchiere di alcol dopo la chiusura del locale. Kame stizzito dal risultato era andato a casa, lasciando l'incombenza di chiudere il locale agli altri.
“Dai! Siamo molto vicini alla meta!” esclama Kawai dando al capo team una pacca troppo forte sulla schiena.
“Perché tutta la mia vita ultimamente sembra sempre più vicina ad una meta che poi alla fine si rivela sempre irraggiungibile?” sospira Fujigaya.
“Come sei filosofico!” esclama Senga.
Taisuke si gira verso la porta per quella che sembra la milionesima volta della serata. Nulla. Che Wataru avesse dimenticato del tutto?
In quel momento sente i suoi occhi farsi pesanti e la mente offusca i suoi ultimi pensieri per cedere il passo al sonno.
“Hey, il nostro festeggiato si è addormentato!” esclama Goseki.
“Bene! Direi che possiamo anche chiudere qui la festa allora!” esclama Tama picchiettando le guance di Miyata che si era addormentato anche lui sulle sue gambe, nel tentativo di svegliarlo.
“Eh? Dov'è Hasshi?” esclama Fumito guardandosi intorno.
“Credo sia uscito prima con Totsuka... avevano detto sarebbero tornati tra breve, ma magari sono andati a casa!” dice Senga aggiungendo uno sbadiglio a fine frase.
“Ehm forse dovremmo aspettarli...” dice Kitayama cercando di non sembrare sospetto. Sa bene che è l'ultimo giorno di Hasshi allo Shokura. Forse Tottsu sta cercando di convincerlo a venire a dire addio a tutti senza sentirsi troppo triste.
“Buonanotte!” esclama Goseki infilandosi la giacca e uscendo.
“'notte!” rispondono Tama e Miyata sorreggendosi l'un l'altro verso l'uscita.
“A domani! Non dimenticate il party!” esclama Kawai.
“Mi raccomando!” aggiunge Nikaido mentre viene trascinato via da Senga.
In pochi secondi tutti spariscono e resta solo Kitayama accanto a Taisuke addormentato.
“Povero Hasshi...” dice Kitayama con la faccia poggiata sui palmi delle mani. Gira lo sguardo verso Taisuke addormentato sul bancone del bar.
“E devo anche fare da balia a te?! Ma che avete tutti?!” detto questo prende la giacca di Taisuke, gliela poggia sulle spalle e gli si siede vicino.
“Sai che? Se fossi sempre così silenzioso anche quando sei sveglio saresti molto più carino!” continua Kitayama guardando il volto di Taisuke.
“Kitayama...” dice una voce alle sue spalle.
“Sei in ritardo.”
“Lo so.” Wataru si fa avanti e guarda Taisuke addormentato con le braccia e la testa sul tavolo.
“Povero Taisuke. Ti ha aspettato fino ad ora.”
“Mi spiace. Il mio incontro di lavoro si è rivelato più lungo del previsto.”
“Non devi scusarti con me.”
Kitayama si alza sdegnato e infilandosi la giacca esce dal locale. Wataru ci pensa un secondo e poi lo segue.
“Aspetta!”
“Che c'è?”
“C'è forse qualcosa tra te e Taisuke? Voglio dire... sembri così preoccupato per lui.”
Kitayama si gira ed emette un lungo sospiro.
“Non essere ridicolo. Non lo vedi che Taisuke vede solo te?”
“E tu...?”
“Io?! Ma stai scherzando?!” Kitayama ridacchia e si stringe nelle spalle. “Aspetta! Credi che un po' di sana gelosia ti aiuterebbe a darti una mossa con lui?”
“Di che stai parlando?”
“Lo sai di cosa parlo. Ora va’ dentro e fai quello che devi fare, perché qui abbiamo bisogno del nostro Taisuke sicuro di sé al più presto! Non ci serve un Fujigaya insicuro che dubita del suo fascino e si fa mille problemi sentimentali solo perché il suo ragazzo ha le priorità sballate!”
“Io non...”
“Yokoo! Lo so che pensavi di far bene a non lasciarti andare con Fujigaya perché pensavi fosse dannoso alla missione per lo Shokura. Ma è evidente che il danno più grande lo stai facendo tu. Quindi per favore, se Taisuke ti piace davvero, faglielo sapere. In tutti i modi possibili. Ma proprio tutti quelli che conosci e anche tutti quelli a cui riesci a pensare.” afferma Kitayama impietoso. Poi si volta senza aspettare risposta e comincia a camminare.
Wataru, dal canto suo, non è neanche sicuro di avere qualcosa con cui ribattere. E’ davvero colpa sua se Taisuke è lì ubriaco? E’ colpa sua se aveva passato la serata a guardare la porta d'ingresso invece di concentrarsi sulla gara? Tenere le distanze era davvero la cosa giusta?
Rientrato nel locale, Wataru nota che Fujigaya non è più al tavolo di prima. Cercandolo, lo trova vicino al bar, con una nuova bottiglia in mano, neanche minimamente preoccupato di cosa stia bevendo né del fatto che non stia nemmeno usando un bicchiere per farlo.
“Taisuke!” esclama ad alta voce Yokoo.
“Wataru?” Taisuke fa cadere la bottiglia.
“Scusami! Scusami tanto!” dice Yokoo con espressione sinceramente mortificata.
Taisuke corre da Yokoo, o almeno ci prova perché proprio di fronte a lui inciampa. Wataru si getta a sorreggerlo prima che cada.
“Ma... DOVE SEI STATO?!” Taisuke comincia a picchiare il petto di Wataru in preda alla rabbia. “Ti ho detto di non fare tardi!!!”
Wataru per tutta risposta lo abbraccia.
“Scusa Taisuke! Mi dispiace davvero tanto!”
“Scemo... come faccio a fidarmi di te e a pensare che ti importi di me se non ti presenti neanche nei momenti più importanti?”
“Taisuke...” Wataru allontana il ragazzo per guardarlo neglio occhi. “Io ti amo, davvero.”
Taisuke resta per qualche secondo con un'espressione di stupore sul viso.
“E allora stringimi, ti prego. Non lasciarmi andare!”
“Va bene!”
“Eh?”
“Va bene!”
“Hai capito cosa ti sto chiedendo?” domanda incredulo Fujigaya.
“Ho capito e ho detto che va bene!” risponde serio Yokoo.
I due chiudono il locale, dopo aver pulito sommariamente e cominciano a camminare.
“Yaotome è già andato a casa, chiamerò un taxi.”
Taisuke non sta realmente prestando attenzione a quello che accade attorno a lui. Sta per andare a casa di Wataru. Finalmente avrebbe potuto stringersi a lui. Finalmente avrebbe potuto dare sfogo a tutto l’amore che provava. Non riesce neanche a camminare per l'emozione. No, aspetta. Non riesce a camminare perché è ancora ubriaco. D'improvviso Taisuke capisce di non sentirsi tanto bene, ma cerca di farsi forza al pensiero di ciò che lo attende.
Arrivati a casa di Wataru, la sbornia di Taisuke non è affatto migliorata e la prima cosa che il ragazzo fa è correre in bagno a vomitare.
“Molto romantico, Taisuke!” ride Wataru entrando nel bagno per controllare come sta l’altro.
“Non fa ridere!” lo sgrida il povero Taisuke, mentre cerca disordinatamente di lavarsi la faccia. Girandosi perde l'equilibrio e finisce di nuovo tra le braccia di Wataru.
“Ti senti bene?”
“Per niente! Ho paura che non ricorderò molto di questo, domattina!”
“Sarebbe un peccato!” ridacchia ancora Wataru. “Se non ti senti bene forse è meglio che ti riposi!”
“Neanche per idea! Sto benissimo! Guardami! Sono il ritratto della salute!” dice Taisuke mentre, cercando di tenersi dritto, si appende a degli asciugamani facendoli cadere a terra.
“Sì, come no!” continua Wataru ridacchiando.
“Maledetto, smettila di ridere e baciami!”
Wataru obbedisce e cattura le labbra di Taisuke intensamente. Per pochi secondi.
“Sai ancora di alcol! Avrai lavato i denti tre volte e sai ancora di alcol! Ma quanto hai bevuto?!” sorride Wataru.
“Vieni!” Taisuke trascina barcollante il ragazzo nella camera da letto. Vicino al letto gli lancia le braccia al collo e lo trascina con lui sul materasso. Taisuke tira il volto di Wataru sul suo e lo bacia avidamente, facendo scivolare la lingua sulla linea delle sue labbra. Wataru risponde al bacio chiedendo di più istintivamente. Dopodiché lascia scorrere le labbra sul mento di Taisuke e comincia a baciare il suo collo. Taisuke risponde al tocco delle sue labbra e della lingua con lievi fremiti, finché non resta immobile.
“Taisuke?” Wataru tira su la testa.
“Non dirmi che ti sei addormentato?” un sguardo alla testa del ragazzo riversata di lato sul cuscino è sufficiente come risposta. I suoi occhi sono chiusi e il respiro regolare gli solleva il petto lievemente, per poi riabbassarlo.
“Secondo te adesso che devo fare?” ride Wataru pensando a come dire a Kitayama del fallimento della serata, visto che, non ha dubbi, Mitsu non crederebbe mai che non si sia concluso nulla per colpa di Taisuke.
Grazie per aver letto, spero abbiate gradito!♥