Di più? Ci avevo pensato, ma è un film talmente delicato che mi sembra quasi che ogni parola sia già troppa. E' un film di poche parole, perché in fondo le parole non possono spiegare l'effetto domino che provoca la leggera tenerezza nel momento in cui si schiude. E' un film di poche parole perché l'essere solitario tale diventa piano piano, in silenzio, quasi senza accorgersene. E nei propri ritmi solitari alla fine c'è sempre un che di rassicurante, quasi di caldo e fisso che non strabilia, che non strapazza, che non crea conflitto e discussione... Poi un altro silenzio accanto al tuo, all'improvviso ti fa vedere, ti fa capire, dove sei, chi sei, che fai, di cosa manchi... senza chiederti niente... Ma questa è una mia interpretazione del film. Non mi dispiacerebbe averne conferma.
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Ci avevo pensato, ma è un film talmente delicato che mi sembra quasi che ogni parola sia già troppa.
E' un film di poche parole, perché in fondo le parole non possono spiegare l'effetto domino che provoca la leggera tenerezza nel momento in cui si schiude.
E' un film di poche parole perché l'essere solitario tale diventa piano piano, in silenzio, quasi senza accorgersene.
E nei propri ritmi solitari alla fine c'è sempre un che di rassicurante, quasi di caldo e fisso che non strabilia, che non strapazza, che non crea conflitto e discussione...
Poi un altro silenzio accanto al tuo, all'improvviso ti fa vedere, ti fa capire, dove sei, chi sei, che fai, di cosa manchi... senza chiederti niente...
Ma questa è una mia interpretazione del film.
Non mi dispiacerebbe averne conferma.
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