Sempre peggioooooooo T____T
TITOLO: Zombie
AUTRICE:Jinny
GENERE:Horror, angst
FANDOM:Johnnys sparsi (e sparsi è la parola adatta)
RATING:nc-17, giusto per essere sicuri
DISCLAIMERS:Nessun johnny debuttato o meno mi appartiene, e sono tutti contenti così
NOTE:L'autrice giura di aver scritto sotto l'effettodi sostanze stupefacenti ed alcool, ma fonti autorevoli ci dicono che non faccia uso di sostanza stupefacenti e che quel giorno non avesse bevuto
GIA' POSTATE:
Zombie1 Zombie2 << Tacchon! Cazzo Tacchon sei vivo! >> urlò Subaru, senza riuscire a trattenersi.
<< Si! Sono vivo… e anche Yoko… ci siamo trovati… volevo ammazzarlo, sai? E anche lui… pensavo che fosse uno di loro… ma parlava e non era ferito… Baru, dove siete?>>
<< Nel camerino degli Arashi… sono solo poche porte… adesso veniamo li… sono già arrivati al camerino dei marmocchi… sono vicini, ci raggiungeranno in fretta… >>
<< Yoko è vivo?>> chiese ad un tratto Masaki
<< Si, ci sono!>> arrivò la voce di Yuu. Masaki sospirò e si sedette a terra, chiudendo gli occhi
<< Arriviamo… non abbiamo pistole, ma comunque oggetti contundenti e gente con del sangue freddo…>> disse Jun. Sentì Tadayoshi singhiozzare un ringraziamento dall’altra parte. E così ripartirono. Ebbero un brutto scontro con un gruppetto di persone della security, mentre si avvicinavano. Masaki le abbatté sistematicamente. Recuperarono le pistole e finalmente raggiunsero il camerino. Hideaki, che era entrato di nuovo per ultimo, si chiuse la porta alle spalle.
<< Siete vivi…>> mormorò Tadayoshi. Subaru si affrettò ad abbracciarlo
<< Hanno preso Yassu e Maru…>> mormorò Yuu. Poi vide l’espressione furiosa sul viso di Masaki
<< Aiba-chan, che c’è?>>
<< E me lo chiedi, pure? Ti avevo dietro, e sei sparito! Mi è venuto un colpo!>> sibilò Masaki, poi crollò seduto a terra, di nuovo. Yuu gli diede un buffetto sulla spalla, ma Masaki lo degnò appena di uno sguardo torvo.
<< Yassu è…>> disse Subaru, reagendo alla frase di poco prima
<< L’hanno preso. E anche Maru… li abbiamo visti trasformati… o quello che è… >> disse Tadayoshi, ora più tranquillo
<< Yassu no…>> gemette Subaru, mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime. Si strinse a Tadayoshi, mentre tutti abbassavano il viso.
<< Dovremmo trovare un posto illuminato… funzionano più o meno come nei film, solo con una velocità di trasformazione pari a zero.. quindi probabilmente la luce gli da fastidio…>> disse Yuri. Gli altri annuirono, ma erano troppo esausti e tristi per muoversi. Provarono a telefonare ancora, ma non rispose nessun altro. Masaki fece un ultimo tentativo, e provò a telefonare a Sho, sperando che si fosse portato via il cellulare. Quando sentì i rumori, inconfondibili, riattaccò, senza dire nulla. Li avevano sentiti tutti.
<< Saranno arrivati nel nostro camerino…>> disse Jun. Masaki annuì, ma non sembrava convinto.
<< Nessuno ha provato a chiamare Nino? Lui ha sempre il telefono! >> disse Yuu, ad un tratto. Masaki si illuminò e fece il numero
<< Grazie, Yoko…>> bisbigliò. Yuu gli scompigliò i capelli. Mise in vivavoce.
<< Che cavolo…>> borbottò Kazunari
<< Nino!>> esultò Masaki
<< Aiba-chan, poco casino, che ci sentono. >> sibilò Kazunari.
<< Si, scusa, è che sono felice di sentirti…>> disse poi. Jun lo osservò, trovandolo tornato quasi normale.
<< Dove sei?>> chiese poi
<< Sono chiuso nella lavanderia… ha delle finestre grandi, rivolte ad est, prima o poi arriverà il sole, da qui lo posso controllare…>> disse Kazunari. Sembrava terrorizzato. Jun si trovò a pensare che non aveva nemmeno mai concepito l’idea che Kazunari potesse essere spaventato da qualcosa…
<< Veniamo li…>> disse Masaki.
<< Sbrigatevi…>> mormorò Kazunari, e chiuse la conversazione. Si guardarono.
<< Andiamo.>> disse Masaki
<< Abbiamo le pistole, non siamo indifesi…>> disse poi, vedendo le espressioni spaventate
<< Io non ho intenzione di uccidere ancora… soprattutto sapendo che… che ci sono in giro persone che conosco…>> disse Jun. Lo disse in tutta sincerità, e vide lo sguardo di Masaki farsi di ghiaccio
<< Nino è in un posto luminoso. Andando la ci guadagniamo.>> disse. Tenevano tutti il viso basso. Masaki mosse la spranga un paio di volte.
<< Io sono armato.>> disse poi, ed aprì la porta. Tutti si affrettarono a seguirlo. Quando arrivarono alla lavanderia, il sole iniziava a sorgere. Masaki aprì la porta ed entrò per primo. Kazunari alzò il viso e lo guardò, dall’angolo in cui era rannicchiato. Teneva una pistola in mano, come se non riuscisse più a lasciarla. Satoshi dormiva, con la testa appoggiata alla sua spalla
<< Siamo vivi.>> disse Masaki, facendo entrare lo strano gruppetto. Kazunari annuì. Guardò Masaki, e la sua espressione sconvolta peggiorò
<< Aiba-chan, che ti è successo?>> gli chiese. Posò delicatamente Satoshi a terra e si alzò, avvicinandosi
<< E’ così da quando Tsuba si è… diciamo… risvegliato…>> mormorò Hideaki. Kazunari si girò a guardarlo, poi tornò a scrutare Masaki. Posò la pistola sul tavolo e provò a togliere la spranga dalle mani di Masaki. Ma la destra non si aprì. Kazunari provò a scuotere Masaki, ma quello reagì svincolandosi. Kazunari guardò Jun
<< Ci ha salvati più di una volta, oggi…>> disse Jun. Kazunari annuì
<< Aiba-chan? Fai paura…>> mormorò Satoshi, svegliandosi. Si vedeva che era spaventato. Jun non si stupì che si fosse addormentato. Erano tre giorni che non chiudeva occhio. La paura doveva avergli dato il colpo di grazia. Masaki si avvicinò a Satoshi, gli si inginocchiò accanto e gli posò la fronte sulla spalla. Nessuno trovò nulla da ridire per un gesto tanto poco virile. L’avrebbero fatto tutti volentieri…
<< Ninomiya, vuoi sapere una novità divertente? Matsumoto mi ha salvato la vita… sono fregato, non lo trovi ironico?>> disse Jin, ad un tratto. Kazunari rispose con un ghigno
<< Ironico, davvero…>> disse. Poi si guardò intorno
<< Sembriamo un film di Tarantino…>> mormorò
<< Paillettes e sangue… >> borbottò Subaru, alzando un sopracciglio
<< E cerone che cola…>> disse Ryo, tentando di non ridere per l’assurdità della situazione. Ma dopo poco, iniziarono a ridere tutti
<< Un film sugli zombie perderebbe ogni significato, con degli uomini come noi…>> disse Yuri
<< Beh, tu non sei ancora un uomo…>> gli fece notare Kazunari
<< Ma per me un giorno arriverà la pubertà…>> replicò il ragazzino, provocando altre risate
<< Questa era proprio cattiva…>> disse Jun, alzando le sopracciglia
<< He sempre avuto un debole per i nani cattivi… >> borbottò Satoshi
<< Sei più nano di me!>> protestò Kazunari
<< Io posso ancora crescere!>> rispose Yuri, quasi in contemporanea. E in quel momento, la porta cadde. Si girarono tutti di scatto. Jun trattenne il fiato. In mezzo alle facce sconosciute del pubblico, riconobbe un altro paio di junior, e…
<< Yassu…>> boccheggiò Subaru. Yuu lo tenne fermo
<< Non è più lui.>> disse, in un sibilo basso.
<< No! Sono Yassu e Maru!>> singhiozzò Subaru. Yuu lo scosse forte
<< Babu, riprenditi!>> gli intimò Tadayoshi, che si era messo al suo fianco, dal lato opposto rispetto a Yuu
<< Ci penso io, voi cercate di scappare.>> disse Masaki
<< Da solo non puoi farcela!>> sibilò Jun
<< Voglio solo aprire un varco. Voi correte. Vi seguo.>> replicò Masaki. Ryo fece per dire qualcosa, ma Masaki lo inchiodò con lo sguardo
<< Sono uno di quelli con meno legami con le persone li in mezzo. Voi telate!>> sibilò. Gli zombie iniziarono a lanciarsi, uno dopo l’altro. Masaki, come con le guardie, non si mosse. Li colpì tutti, sistematicamente. Jun sentì ancora dei colpi, mentre svoltava l’angolo. Poi sentì passi di corsa dietro di lui
<< Sono lenti!>> ansimò Masaki, nel suo orecchio. Jun lo guardò. Si fermò e lo costrinse a fermarsi. Lo controllò. Non aveva nemmeno un graffio. Masaki gli fece un debole sorriso
<< Hai fatto bene a controllare.>> disse. Poi gli prese la mano e riprese a correre. Ma era chiaro che si erano divisi. Seguirono la voce di Kazunari, quando lo sentirono urlare. Quando lo trovarono, stava sparando ad alcuni zombie, che erano su Satoshi. Non aveva abbastanza colpi. Masaki corse ad aiutarlo, mentre Jun si trovò impietrito dalla scena. Satoshi urlava, per la paura. E per il dolore. Masaki si fermò di scatto e si allontanò, allontanando anche Kazunari dalla mischia
<< No!>> urlò Kazunari, vedendo Satoshi diventare grigio e freddo e poi spalancare gli occhi di colpo. Scattò, pronto ad azzannare i due umani, ma Masaki fu più veloce. Ignorando l’urlo di disperazione di Kazunari, atterrò Satoshi con un solo colpo. Poi, senza darsi il tempo di pensare, prese Kazunari per un polso e ricominciò a correre. Jun li seguì a ruota, troppo sconvolto per fare altro. Si fermarono in un bagno, piccolo e luminoso. Masaki continuò ad ignorare le urla disperate di Kazunari, ignorò i suoi pugni ed i suoi calci, se lo staccò di dosso, come in trance, ed entrò in un gabinetto. Jun strinse a sé Kazunari, sentendo Masaki vomitare. Kazunari iniziò a piangere in silenzio, mentre Masaki usciva. Jun lo guardò avvicinarsi al lavandino e sciacquarsi il viso. Sempre tenendo la spranga salda nella destra. Lo guardò posare la fronte sul piano del lavandino, per poi accasciarsi a terra, senza emettere un suono. Kazunari si svincolò da Jun e si sedette accanto a Masaki. Gli si rannicchiò contro
<< Scusa scimmietta… ma… io non volevo trovarmelo davanti così dopo… non avrei retto…>> mormorò Masaki. Kazunari gli si strinse di più contro, continuando a piangere in silenzio. Masaki alzò lo sguardo su Jun che non poté fare a meno di sentirsi male. Si inginocchiò e strinse i due amici in un abbraccio. Masaki fu il primo a staccarsi
<< Dobbiamo ritrovare gli altri.>> disse. Jun sospirò e lo aiutò ad alzarsi. Guardarono Kazunari, che si era chiuso nella disperazione
<< Nino…>>
Kazunari annuì e si alzò, in silenzio.