Postaggio al volo ... non finirà mai sta storia. Mai maaai maaaaaai
TITOLO : Love You (lasciamo stare, ho sonno, ok?)
AUTRICE: Jinny
GENERE: drammatico U_U sisi
FANDOM: Arashi (madddddddddddai) più un oc
PAIRINGS: Sakumoto e Ohmiya
RATING: direi pg-17, e non soo per Le Scene (che in realtà son pochine eh)
DISCLAIMERS: Ne voglio unoooo, per favoreee T____________T
RINGRAIAMENTI: sempre a Harin e Vampiretta, che si leggono tuuuuutti i mallopponi <3<3<3
NOTE: sono stata cattiva con i personaggi U_U
WARNING: atenziione al diabete
GIA' POSTATI:
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Dopo qualche minuto, vennero raggiunti da Miyuki, che trascinò Masaki nella stanza, tirandolo per un braccio. Jun alzò un sopracciglio, vedendo l’espressione contratta di Masaki, e si rese conto che da quando Sho era stato operato, probabilmente non era più riuscito ad andarci … un po’ per mancanza di tempo, un po’ per evitare i ricordi …
<< Miyuki-chan! Come stai?>> chiese Sho, allegro
<< Piacevolmente satolla!>> rispose la ragazza, con un sorriso enorme, mentre Masaki arrossiva violentemente
<< Hai imparato a cucinare, Masa?>> chiese Sho
<< No … sono solo passato nella sua pasticceria preferita …>> borbottò l’altro, per poi guardarsi intorno nervosamente
<< Non sono più attaccato a niente, sto guarendo, e uscirò di qui anche abbastanza in fretta, Ma-chan.>> disse Sho, in tono dolce. Masaki lo guardò, poi abbassò il viso
<< Non sono più passato, scusami …>> mormorò. Sho sospirò e guardò Jun che, sorridendo, si spostò dal letto
<< Vieni qui, scemo.>> disse Sho. Masaki si sedette al posto di Jun e si lasciò abbracciare
<< Sono vivo, ok?>> disse
<< Ok.>> mormorò Masaki
<< Questo posto mi fa abbastanza schifo, quindi ne uscirò il più in fretta possibile, va bene?>>
<< Ok …>> ripeté Masaki. Sho gli diede una pacca sulla schiena, per poi guardarlo in viso e scompigliargli i capelli. Come faceva con il suo fratellino, notò Jun con un sorriso. Sentì Miyuki irrigidirsi leggermente al suo fianco, e la guardò. Vide come guardava Masaki, e seguì il suo sguardo.
<< Ma-chan, dai, non piangere …>> supplicò Sho. Masaki fece una smorfia
<< E’ solo che … so che non è dipeso da te, ma … >> iniziò a dire Masaki, cercando di darsi un contegno e facendo delle smorfie buffissime
<< Lo so, te l’avevamo promesso … scusami … >> disse Sho. Masaki si asciugò gli occhi
<< Sto diventando di nuovo un piagnone.>> protestò. Sho rise, scuotendo leggermente la testa, e Masaki si imbronciò
<< Non ridere! Cattivo!>> protestò, per poi posargli la fronte su una spalla
<< Stai facendo il gatto!>> disse Sho
<< Lo so.>> borbottò Masaki << Ma ho bisogno di capire che ci sei davvero, e che … non sto parlando da solo in una stanza vuota …>>
Calò il silenzio, e Jun sentì un brivido gelato scendergli lungo la schiena. Si girò a guardare Miyuki, che era pallida e guardava Masaki, come se volesse prenderlo ed abbracciarlo, per non lasciarlo più andare.
<< Masaki, io sono qui, ok? Non sei in una stanza vuota, non morirò … devo solo riprendere a camminare, ma ci sto già riuscendo. Ok?>>
Masaki tirò su col naso
<< Masaki, guardami, per favore!>> disse Sho, in tono deciso. Masaki sollevò il viso e guardò Sho
<< Sono qui.>> disse Sho.
<< E … non hai un fazzoletto sulla faccia, vero?>> chiese Masaki, con un filo di voce. Jun lo vide terrorizzato, e vide Sho mordersi le labbra
<< Niente fazzoletti sulla faccia. E’ passata, Ma-chan, ok? Sono qui, e starò davvero bene.>>
Masaki sorrise tra le lacrime
<< Grazie.>> disse, asciugandosi gli occhi. Si era già calmato. In pochi secondi, iniziò a parlare a ruota libera, creando il caos, inciampando ovunque, finché Miyuki, cogliendo le occhiate supplichevoli di Jun e la stanchezza di Sho, non lo trascinò via. Jun si riprese il proprio posto sul letto di Sho e lo baciò dolcemente. Sho gli sorrise.
<< Quella cosa che ha detto Masa prima, mi ha spaventato a morte …>> disse poi. Sho sospirò e si mise sdraiato
<< Sai … quando Yusuke è morto … lui è rimasto a parlargli per tipo un paio d’ore … l’hanno dovuto trascinare fuori … io … io c’ero … E se lui ha reagito così per suo fratello, non sono sicuro di voler sapere come saresti stato se io … perché se fosse successo qualcosa a te, io sarei impazzito … davvero … e non sarebbe bastata una promessa degli altri di star bene, per farmi sorridere ancora …>>
Jun si morse le labbra, poi serrò gli occhi
<< Se non fossi uscito da quella maledetta sala operatoria, ti avrei seguito, Sho-chan …>> singhiozzò. Sentì Sho stringerlo a sé ed accarezzargli la schiena
<< Però adesso sei qui, e stai guarendo … e verrai a stare da me … e non voglio pensare a cosa avrebbe potuto succedere! >>
Sho lo guardò negli occhi, e sembrava davvero preoccupato. Jun lo baciò, calmandosi ed accarezzandogli il viso
<< Scusa … è che in questo periodo ho avuto davvero paura … >>
<< Scusami tu, cucciolo. Ti faccio questi discorsi tristi … perdonami, ti prego … uh, che sonno!>> disse Sho, baciandolo per poi stiracchiarsi con cautela. Jun sorrise e lo baciò
<< Dormi, Sho-chan.>> disse, in tono dolce. Sho gli sorrise e chiuse gli occhi. Jun lo guardò finché l’infermiera non venne a dirgli che l’orario delle visite era terminato. Jun sospirò e, a malincuore e con un altro bacio a Sho addormentato, uscì dalla stanza. A casa lo aspettavano Mai e Shun, curiosi di sapere come stesse il fratello (non lo vedevano da un giorno) … e sua madre, che si era presa un periodo di ferie per stare con i bambini. Davvero la sua vita stava prendendo una piega così … quasi normale?
La mattina dopo, a lezione, Miyuki sembrava piuttosto tesa. Durante il cambio tra due lezioni, Jun le si avvicinò, per sapere che avesse, ma la ragazza nemmeno lo vide.
<< Miyuki-chan …>> la chiamò. Lei alzò lo sguardo, poi fece un mezzo sorriso, ma sembrava molto nervosa
<< Che succede?>> le chiese. Miyuki sospirò
<< Aiba-kun vuole lasciare il lavoro … ha detto che la cosa mi mette troppo a disagio, e che quindi è meglio così … ma … è da ieri che faccio calcoli … e sapendo il prezzo del mutuo e della retta scolastica … non può …>>
Jun si morse le labbra.
<< Chiederò a mia madre se sa qualcosa … in fondo lei segue il caso dei genitori di Masaki, quindi …>>
Miyuki annuì, sorridendo
<< Grazie …>> disse. Jun sospirò e tornò al proprio posto. Se Miyuki ora sembrava un po’ meno angosciata, adesso l’ansia l’aveva lui …
La pausa pranzo arrivò presto. Salì in terrazza, trovandovi solo Kazunari.
<< Tutto solo?>> chiese. Kazunari sospirò ed annuì. Jun si rese conto che aveva gli occhi rossi, e gli si sedette accanto, passandogli un braccio attorno alle spalle
<< Che succede?>> gli chiese. Kazunari sospirò e gli si appoggiò contro
<< Abbiamo litigato tanto, ieri sera … e mi sono sentito un verme, ecco … e mi ci sento tuttora … sono solo un ragazzino, ha ragione lui … ha l’università, e il lavoro, non ha il tempo per dedicarmi tutta l’attenzione che vorrei, e lo so bene, ma … mi arrabbio lo stesso … e ieri sera, invece di parlargli normalmente, gli ho fatto una scenata … e lui … beh, di solito non si arrabbia mai, soprattutto con me, ma ieri … >> Kazunari scoppiò in singhiozzi
<< Oh no! Non anche l’altra parte in lacrime, non ce la faccio!>> protestò Masaki, arrivando in quel momento. Kazunari alzò il viso, e Jun dovette trattenersi dal ridere, perché aveva un’espressione carinissima, tra l’arrabbiato ed il sorpreso
<< Ieri sera la tua donna mi è arrivata a casa, tra l’altro ero con una cliente, piangendo come una fontana … terrorizzato dal fatto di averti fatto arrabbiare … >>
Kazunari abbassò il viso e si rannicchiò contro Jun
<< Era da te, allora … non è tornato a casa, stanotte … mi ha detto, giustamente, di darmi una calmata ed è andato via … >>
Masaki sospirò, scuotendo la testa, mentre Jun stringeva a sé Kazunari, che era scoppiato nuovamente i singhiozzi.
<< Ce la farete, stasera, a parlare normalmente, soprattutto tu senza urlargli contro, o devo chiudervi in uno sgabuzzino?>> chiese Masaki
<< Ce la faccio!>> protestò Kazunari, imbronciandosi. Masaki sorrise e gli scompigliò i capelli. Poi si sedette, sbuffando
<< Ha! Io so cos’è quella faccia. Miyuki-chan ti ha tirato il pacco, perché è la nuova eroina della classe e si è fermata a pranzare in aula …>> cantilenò Jun. Masaki sorrise, ma aveva lo sguardo lontano
<< Oh … mi sa che non è solo quello …>> disse Kazunari, riprendendosi e staccandosi da Jun. Masaki fece una smorfia
<< Mi hanno chiesto se oggi vado a parlare con l’agente Matsumoto … pare che dopo due anni abbiano qualcosa sui miei … >>
Calò il silenzio. Jun si sentiva debole. Si girò a guardare Kazunari, che aveva preso la mano a Masaki
<< Senti … tornerò a casa presto, oggi, che Sho ha la riabilitazione al pomeriggio e poi si addormenta sempre … ti preparo una torta?>> chiese Jun. Masaki si girò a sorridergli
<< Sarebbe bellissimo.>> disse.