Kyyyyyyyyyyyyyaaaaaaaahhhhh

Apr 29, 2008 23:04



Posò la sacca sul letto, mentre trascinava con l’altro braccio il trolley fino al lato dello stesso. Era a casa. Dopo due mesi era a casa. Inspirò profondamente, sentendo odore di chiuso. Spalancò tutte le finestre, guardandosi intorno. Aveva davanti a sé una settimana di vacanza, dopo quel tour che gli era sembrato infinito. Entrò in bagno, spogliandosi lentamente, troppo stanco per avvicinarsi alla doccia ad una velocità normale. Si fece la doccia, con il massimo della calma. Si lavò anche i capelli, per poi uscire ed iniziare ad asciugarsi. C’era qualcosa che non andava, lo sentiva. Si guardò intorno. C’erano state intrusioni? Passò a tappeto tutto l’appartamento, ma era tutto a posto. Beh, prima che lui controllasse, almeno… il cellulare squillò e lui lo prese, sena nemmeno ascoltarlo

<< Mi manchi…>> sentì i singhiozzi dall’altra parte. Ecco cos’era che non andava…

<< Dove sei?>> chiese.

<< Aprimi…>> la voce dall’altra parte aveva un tono d’urgenza

<< Ma… sei qui?!>> chiese, e la speranza fece tremare la sua voce. Lo sentì tirare su col naso, allora si affrettò a raggiungere la porta d’ingresso e la aprì. Masaki lo guardò, riagganciando in contemporanea. Tirò ancora su col naso, poi gli si rannicchiò contro, respirando profondamente, come se lui stesso fosse la sua aria.

<< Quanto sei resistito? Due ore?>> lo prese in giro, spostandosi in maniera da poter chiudere la porta.

<< Stacci tu due ore in apnea, Hime!>> protestò Masaki, togliendosi le scarpe ed entrando definitivamente nell’appartamento. Jun lo guardò, alzando le sopracciglia. Masaki stava ancora piangendo, senza rendersene conto.

<< Sei un caso umano…>> gli disse, scompigliandogli i capelli. Masaki sorrise, accorgendosi delle lacrime. Si asciugò il viso con la mano, mentre Jun lo guardava, rapito da un gesto tanto semplice

<< Davvero ti mancavo così tanto, scemo?>> chiese. Masaki annuì, cercando di darsi un contegno. Jun sorrise, lo prese per mano e lo trascinò in camera da letto, iniziando a baciarlo

<< Dici che questa volta ce la faremo? Senza Nino che entra spalancando la porta? Senza Sho che ci chiama per le prove e senza Riidaa che viene ad usare il telefono per ordinare il ramen?>> chiese Masaki, in un soffio.

<< Credo che potremmo farcela, si. Soprattutto se ti togli immediatamente dalla testa l’idea di condurre tu.>> disse Jun, in tono dolce

<< Ma sono più alto! >> protestò Masaki

<< Senti, sei arrivato qui piangendo come una ragazzina, quindi adesso dovrai interpretare bene il tuo ruolo.>> disse Jun

<< Ma sei tu Hime!>> si lagnò Masaki

<< Stai zitto e basta.>> disse Jun, riprendendo a baciarlo. Masaki lo guardò, poi si strinse nelle spalle e ricambiò il bacio, tranquillo.

<< Comunque…>> iniziò Jun più o meno un’ora dopo << mi sei mancato tantissimo anche tu…>> disse. Masaki sorrise e gli si rannicchiò contro

Bene bene, ora mi rimetto a leggere... ho un occhio di meno e mi sta venendo la gobba, per tentare di recuperare gli arretrati... cercherò anche di commentare... intanto potete iniziare a chiamarmi Igor... gobba? Quale gobba?

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