May 09, 2008 01:51
Due ore dopo era nel proprio appartamento. Sayaka era proprio sua figlia, il dna non lasciava dubbi. Sho la stava facendo addormentare, in soggiorno. Jun si era buttato sul letto, troppo spaventato anche solo per muoversi. Masaki era seduto accanto a lui, e gli accarezzava i capelli
<< Ma-chan, non sei arrabbiato?>> gli chiese ad un tratto, girandosi a guardarlo. Masaki prese un’espressione interrogativa
<< Perché?…>> chiese
<< Perché un anno fa ho messo incinta una, per esempio…>> disse Jun. Masaki distolse lo sguardo e continuò ad accarezzargli i capelli
<< Masa…>>
<< Beh, non abbiamo mai ufficializzato nemmeno tra noi due, non vedo perché dovrei essere arrabbiato.>> disse Masaki, sorridendogli. Jun lo guardò. Notò che quel sorriso era un po’ diverso dagli altri
<< Scusami… scusami perché ti tengo sempre in sospeso… ma…>>
<< Non mi corre dietro nessuno. Abbiamo tempo. Se va, ok, sennò è lo stesso, no?>> disse Masaki, e stavolta gli sorrise davvero. Jun annuì e sospirò
<< Adesso cerca di dormire. Io e Sho prepariamo la cena. Niente natto, promesso.>> disse, ridendo per l’espressione terrorizzata di Jun.
Jun sorrise, poi sospirò, si mise più comodo e si addormentò. Circa un’ora dopo venne svegliato dalle urla disperate di Sayaka. Si stiracchiò ed andò in soggiorno, dove Kazunari stava tentando, senza nessun risultato, di far calmare la bambina.
<< Hey, ciao neo papà!>> salutò Kazunari, e gli passò Sayaka. Jun la cullò un po’, cercando di capire come potesse fare.. Sho entrò dalla cucina, si avvicinò ed annusò brevemente
<< Bisogna cambiare la principessina. Vieni, Hime. Ti insegno a cambiare un pannolino.>>
<< Che schifo…>> si lamentò Jun, per poi realizzare, con un moto di rabbia, che Sho l’aveva chiamato Hime. Sho gli posò una mano sulla schiena e lo accompagnò in camera. Gli fece posare la bambina e frugò in un sacchetto
<< Masa prima ha preso tutto l’occorrente. Allora. Numero uno, qualcosa da metterle sotto.>> disse, facendogli prendere in braccio di nuovo la piccola e stendendo un asciugamano rosa.
<< Adesso rimettila sdraiata. Sfila la parte sotto della tutina usando i simpatici automatici fuxia… bravissimo… e adesso la parte peggiore. Apri il pannolino. >>
Jun obbedì, con aria schifata. Chi aveva detto che la cacca dei bambini piccoli non puzzava, doveva avere dei problemi all’olfatto…
<< Salvietta, pulisci, prendila in braccio, in bagno, acqua tiepida e lavala. Non diventare così rosso! E’ tua figlia, dovrai farci l’abitudine. Adesso asciugala, sdraiala di nuovo, pannolino pulito, bravo così, chiudi, rimetti la tutina… a posto! Ti vedo abbastanza portato!>> disse Sho, andando a buttare il pannolino sporco. Jun ringhiò qualcosa di poco carino all’indirizzo di Sho, poi guardò Sayaka, che muoveva gambe e braccia in modo scoordinato, giusto per capire più o meno cosa fossero. Si sentì strano. La prese in braccio e lei, subito, gli prese i capelli. Jun sorrise, ma si sentiva ancora strano
<< Hey, non vieni a mangiare?>> chiese Masaki, entrando nella camera. Jun non rispose e Masaki gli si avvicinò
<< Hey, piccolo…>> lo chiamò dolcemente.
<< Ho paura…>> mormorò Jun, mentre una lacrima gli rigava il volto. Masaki gli sorrise e gli passò un braccio attorno alle spalle
<< E’ normale che tu abbia paura. Ti è piombata addosso questa situazione… >>
Jun gli si appoggiò contro, poi inspirò
<< Ok, andiamo a mangiare.>> mormorò poi.
<< Ci risiamo…>> sospirò Satoshi, vedendo Jun che entrava con gli occhiali da sole e Sayaka in braccio, urlante e scalciante. Sho prese Sayaka, mentre Satoshi toglieva gli occhiali a Jun
<< Hey, che ti piglia, Mattsun? >> chiese Kazunari, alzando un attimo gli occhi dalla psp.
<< Il solito… non ho chiuso occhio, lei non vuole saperne di calmarsi… sta mettendo i denti, morsica tutto,me compreso… sono stanco, non riesco a farmi un bagno in pace da… beh mi sembrano secoli, ho sonno, sono isterico e ho dei capelli allucinanti!>> singhiozzò Jun. Satoshi lo abbracciò, facendolo calmare. Ormai la crisi di pianto mattutina di Jun era un’abitudine. Sayaka era con lui da sei mesi, e pensavano si sarebbe abituato, ma adesso era iniziata la storia dei denti. In più, quell’estate era più calda del solito, il che non aiutava. E Jun la stava prendendo davvero male.
<< Ma dove cavolo è Masa?>> chiese ad un tratto Sho. Jun alzò il viso, e si rese conto che Masaki non c’era
<< Forse rimane a casa… ieri non stava bene… quando l’ho sentito, aveva una voce spaventosa e praticamente non respirava…>> disse Jun, calmandosi. Prese Sayaka, che continuava a piangere nonostante fosse in braccio a Sho, e la strinse dolcemente. La bambina, esausta, si addormentò
<< Adesso dormi, eh, stronzetta?>> disse Jun. Satoshi, Sho e Kazunari si guardarono. Non avevano mai sentito Jun usare un tono tanto dolce.
<< Scusate il ritardo…>> disse Masaki, entrando in quel momento. Jun alzò lo sguardo e gli sorrise
<< Ti davo per disperso… avevi una voce, ieri sera…>>
Masaki si strinse nelle spalle, sorridendo
<< Nulla di che… solo uno strascico di allergia…>> disse, tranquillo. Jun annuì. Masaki si avvicinò, accigliandosi leggermente
<< Un’altra crisi mattutina?>> gli chiese dolcemente. Jun fece una smorfia. Masaki lo abbracciò
<< Scemo…>> disse, sorridendo. Poi accarezzò una guancia a Sayaka
<< Si è addormentata adesso…>> disse Jun.
<< Avvertiteci quando tornate sulla terra…>> si intromise Kazunari << Si suppone che ci prepariamo e facciamo le riprese…>>
<< Non essere geloso, Nino, voglio bene anche a te!>> disse Jun
<< E poi sei sempre tu il bimbo del gruppo…>> aggiunse Masaki.
<< Si, si… ma guarda te se Jun doveva entrarci in daddy mode e rincretinircisi così… >> borbottò, allontanandosi. Jun gli fece una linguaccia dietro le spalle, mentre Masaki ridacchiava.
Quando anche Jun fu uscito dal camerino, Sho si avvicinò a Masaki e lo fermò un attimo
<< Domanda… vi siete chiariti? Avete ufficializzato? Siete una coppia?>>
Masaki rimase un attimo fermo a guardarlo, poi alzò un sopracciglio
<< Mmm, allora… andiamo con una risposta alla volta… non c’è nulla da chiarire, non abbiamo ufficializzato un bel niente e non ho idea di cosa siamo.>> disse, tranquillissimo. Sho alzò le sopracciglia
<< Ah, però… che bella situazione… se volete, vi tengo la piccola e ne parlate…>>
<< Se vuoi fare da baby sitter a Saya-chan, devi chiedere a Jun-Jun, non a me…>> disse Masaki,battendogli una pacca sulla schiena
<< Ma Jun non mi ci lascia avvicinare a Saya… è troppo geloso…>> borbottò Sho
<< Ah, che voglia di ramen…>> disse Satoshi, che aveva appena finito di sistemarsi i capelli, passandogli accanto
<< Eh?>> chiese Sho, ma non ricevette risposta. Chiaramente Satoshi non aveva seguito una sola parola…
Sayaka aveva mosso i primi passi nei camerini degli Arashi, durante la pausa di un concerto, causando scene di delirio tra i cinque. Aveva iniziato a truccarsi pochi giorni dopo, usando tutto ciò che le passava sotto mano, facendo impazzire truccatori e hair stylist. Aveva provocato un esaurimento nervoso ad un paio di costumiste dopo aver provato a vedere che succedeva se tirava un filo che pendeva da un costume che luccicava invitante, distruggendo così una giacca. L’unica cosa di cui erano tutti sicuri, era che qualsiasi cosa la bambina facesse, Jun sorrideva felice
<< E pensare che all’inizio era così spaventato…>> lo canzonò Sho
<< E le crisi tutte le mattine?>> disse Satoshi
<< Sei proprio cambiato, Junji…>> disse Kazunari
<< Cresciuto…>> disse Masaki, sorridendo dolcemente a Jun
<< Io direi più che… sta invecchiando, ecco…>> disse Kazunari
<< Nino, ti spacco la faccia! Si, Saya-chan, quello è di papà… brava amore… grazie che me l’hai portato…>>
<< Non ce la si fa…>> borbottò Sho, scuotendo la testa. Guardò nella direzione di Masaki, che guardava rapito l’espressione adorante di Jun nei confronti di Sayaka
<< Smosso qualcosa?>> chiese, a bassa voce, direttamente nell’orecchio di Masaki. Lui si limitò a muovere leggermente la mano sinistra, dove, all’anulare, luccicava una fedina d’argento. Anche Jun ne aveva una, simile, notò Sho, ma non uguale.
<< Ecco perché ti vedo così tranquillo… come l’hai convinto?>> chiese poi. Masaki lo guardò un attimo, poi sorrise divertito
<< L’ho minacciato di portare Saya da te se non parlavamo, abbiamo parlato e… beh, ho solo dovuto baciarlo al momento giusto, perché ha fatto tutto da solo… sono felice, sai Sho-chan?>>
Sho sorrise. Anche se però, il fatto che Jun fosse così contrario a lasciargli tenere la bambina un po’ lo disturbava…
Sayaka iniziò a parlare un po’ tardi, ma già la prima volta Jun ne uscì stravolto. Arrivò felicissimo sul set, dicendo che Sayaka stava iniziando a parlare, ne era sicura. Corsero tutti nel camerino. Sayaka indicò sicura Satoshi e disse “Saccho”. Indicò Kazunari e disse “Nino”. Indicò Masaki e disse “ Ma-chan”. Indicò Jun e disse “Juju”. Indicò Sho e, in tutta sicurezza, disse “papà”. Calò un attimo il silenzio. Masaki, Satoshi e Kazunari si scambiarono uno sguardo, sicuri che Jun sarebbe saltato alla gola di Sho da un momento all’altro, ma Sayaka fermò la scena indicando di nuovo Jun
<< Mamma!>> disse. Jun arrossì, iniziando a balbettare che forse in effetti era ora che iniziasse a camminare in maniera un po’ più mascolina, ecco, quando sentirono un tonfo.
<< Ok, credo che Aiba-chan ci sia rimasto male… >> commentò Kazunari, mentre Sho faceva cenni disperati per chiedere aiuto, visto che Masaki lo stava picchiando, ma Jun e Satoshi erano troppo presi a farsi indicare a vicenda per sentire i loro nomi detti da Sayaka.