doppierò e triplerò il post notturno, che qui urge aggiornamento, che non posto da secoli e millenni!
E poi è Natale, ecco U_U Buon Natale!!!!!!! (che c'è di meglio di un po' d'angst sotto le feste? >_>)
TITOLO: Revenge
AUTRICE: Jinny
FANDOM: Arashi (maddai!)
PAIRINGS: Sakumoto, una spruzzata di Aimoto, Masatoshi, un accenno di Ohmiya (insomma ... tutto XD)
GENERE: Au, angst a sprazzi
RATING: nc-17 decisamente
DISCLAIMERS: Non ho ancora preso possesso di nessun johnny ... ma se vi mancano idee per Natale ...
RINGRAZIAMENTI: come al solito a Harin, Vampiretta e Herentas che se la sono sorbita in anteprima (e mi sa tutta in blocco XD)
GIA' POSTATI:
1 2 3 Satoshi aveva corso a più non posso, ed ora, col fiatone, davanti alla porta della stanza dove gli avevano detto stesse Masaki.
<< Ohno san?>> chiese una voce dietro di lui, la stessa voce che aveva sentito al telefono. Satoshi si girò, e capì che doveva trattarsi del ragazzo che piaceva a Masaki. Lo capì dai movimenti, dall’espressione, dal gesto con cui si tirò indietro i capelli, gesto che Masaki, con aria sognante, gli aveva descritto molte volte
<< Io … ho sentito parlare un sacco di volte di lei, ma … >>
L’altro fece una smorfia, sospirando
<< Matsumoto Jun.>> si presentò << Immagino Masa non abbia fatto nomi …>>
Satoshi scosse la testa
<< Nemmeno una volta …>> disse. Il giovane davanti a lui abbassò il viso
<< Aveva paura che ci finissi in mezzo …>> sibilò, e sembrava infuriato. Poi alzò il viso
<< Prego, vada da lui … per favore … noi abbiamo … quasi litigato, ecco … e non so se posso entrare, ma … non mi va di lasciarlo solo, perché penso che in questo momento sia abbastanza fragile … lui … lui è l mia famiglia, Ohno san … >>
Satoshi annuì, e Jun gli fece un mezzo sorriso.
<< Com’è ridotto?>> chiese. Jun si morse le labbra
<< Ha sei costole rotte, e lividi ed escoriazioni ovunque. Ma non gli hanno toccato il viso … non ti toccano mai in faccia … io ci sono passato, e so quanto possa essere spaventato … quindi per favore, entri in quella stanza, gli prenda la mano … lo faccia sorridere …>> gli occhi di Jun si riempirono di lacrime. Satoshi gli posò una mano sulla spalla
<< Spero che le cose tra di voi si sistemino in fretta … perché vedo che gli vuoi davvero molto bene … anche se sei innamorato di un altro … e spero che anche lui si riprenda in fretta, ma questa è una speranza di parte, temo …>>
Jun sorrise, e Satoshi entrò nella stanza. Masaki dormiva, con una mano accanto al viso, come i bambini. Satoshi si avvicinò e gli accarezzò la fronte, dolcemente. Masaki sospirò ed aprì gli occhi, per poi guardarlo stupito
<< Jun mi ha telefonato … >> disse Satoshi. Masaki fece per dire qualcosa, ma Satoshi gli mise un dito sulle labbra
<< Mi ha telefonato dicendo che eri in ospedale, dicendo che ti avevano punito e … mi sono sentito morire … ho corso come un matto, sono venuto qui il prima possibile … ho avuto paura, ma pare che te la caverai, dopotutto …>>
<< Me la caverò.>> disse Masaki, sul suo dito, facendolo sorridere. Masaki sospirò, facendo subito dopo un smorfia. Poi guardò Satoshi
<< Puoi togliere il dito dalla mia bocca, sai …>> disse, sorridendo. Satoshi annuì e tolse il dito. Poi si chinò a baciare Masaki. Quando si rialzò, Masaki lo guardava, in silenzio.
<< Scusa … avevo detto niente baci …>> mormorò. Masaki gli prese una mano, ma girò leggermente il viso, in maniera da non guardarlo. Satoshi sospirò e si sedette, tenendo stretta la mano di Masaki
<< Ho bisogno di un po’ di tempo …>> mormorò Masaki << Io … mentre mi picchiavano, ho chiamato lui … avevo paura e volevo Jun … >> la voce di Masaki si spezzò
<< E Jun è arrivato … io non sapevo nemmeno che tu fossi in pericolo …>> disse Satoshi, baciando la mano di Masaki. Quello si girò a guardarlo
<< Non potevi saperlo …>> disse, sorridendo, ma Satoshi scosse la testa
<< Avrei dovuto … il fatto che tu non lo nominassi mai, il fatto che ti sia nascosto mentre piangevi, avrebbero dovuto farmi capire che c’era qualcosa di … sbagliato … e avevi paura, l’avevo visto … avrei dovuto rimanere con te …>>
Masaki scosse la testa e si passò una mano sul viso
<< Non potevi saperlo, e se fossi rimasto non sarebbe cambiato nulla … o forse ti avrebbero fatto assistere … ci sono clienti del genere … ti fanno punire apposta per vedere … >>
Satoshi iniziò ad accarezzare il viso di Masaki, piangendo in silenzio. Masaki lo guardò, e Satoshi lo vide spaventato
<< Avrei chiesto che la smettessero … almeno ci avrei provato …>> singhiozzò Satoshi. Masaki gli sorrise debolmente
<< Grazie …>> mormorò. Satoshi riprese ad accarezzargli il viso
<< Penso ti stia venendo un po’ di febbre …>> disse, dopo un po’
<< Ho solo pianto un sacco …>> disse Masaki, ridacchiando. Poi, pian piano, si addormentò di nuovo. Satoshi rimase a guardarlo dormire, accarezzandogli il viso ed i capelli. L’espressione di Masaki si distese, e solo in quel momento Satoshi si rese conto di quanto sembrasse stanco. Dopo poco, la porta si aprì e Jun entrò, accompagnato da un altro uomo. Il suo ragazzo, pensò subito Satoshi, vedendo come i due stavano vicini
<< Ohno san, se … se vuole andare, questa notte starò io qui …>> disse Jun. Satoshi scosse la testa
<< L’ultima volta che me ne sono andato, l’hanno ridotto così …>> disse. Sentì una mano sulla spalla, e si girò, ad incontrare lo sguardo serio e preoccupato dell’altro uomo
<< So come ci si sente …>> disse, in tono cupo. Venne raggiunto da uno schiaffo sulla nuca
<< Sho-chan!>> arrivò il sibilo di Jun. Satoshi sorrise alla scena, poi tornò a guardare Masaki
<< Vorrei che cambiasse lavoro …>> mormorò << E’ già da un po’ che non sopporto l’idea che qualcun altro lo tocchi …>>
Sentì Sho sospirare
<< E’ questione di poco tempo, ormai …>> disse Jun. Satoshi si girò a guardarlo, e Jun gli sorrise, dolcemente. Satoshi fece una smorfia, annuendo
<< Ok …>> disse. Masaki si mosse leggermente, e si svegliò, con un gemito.
<< Chiamo per gli antidolorifici?>> si informò subito Jun. Masaki scosse la testa, poi però serrò gli occhi. Satoshi gli strinse la mano, e Masaki gli sorrise
<< Io chiamo …>>
<< Vai a casa, Jun.>> disse Masaki, senza guardarlo. Satoshi si sentì a disagio. Masaki voleva Jun, ma in quel momento era troppo debole per affrontarne la presenza accanto ad un altro … e voleva qualcuno a cui aggrapparsi, nient’altro..
<< Masa …>>
<< Vai. >> sibilò Masaki. Jun sospirò ed uscì. Satoshi chiamò il medico, e guardò mentre controllava Masaki e gli aumentava un po’ gli antidolorifici
<< Se fa male, prema il pulsante …>>
<< So come funziona, grazie …>> disse Masaki, sorridendo. Satoshi si inchinò leggermente verso il medico che usciva, poi guardò Masaki, che stava contando le righe sul soffitto
<< Masaki …>>
<< Ho detto a Jun che sono stufo di essere usato da lui, e poi uso te per non rimanere solo …>> mormorò l’altro. Satoshi sospirò e si avvicinò
<< Ti va se ne riparliamo quando starai meglio?>> chiese. Masaki annuì
<< Grazie …>> mormorò poi, addormentandosi. Satoshi prese il cellulare e gli scattò una foto, sorridendo poi. Non gli avrebbe mai e poi mai confessato d’averlo fatto.
<< Mi piaci un po’ troppo, sai?>> mormorò. Ma Masaki continuò a dormire imperterrito. Satoshi gli sorrise e gli diede un bacio sulla guancia, rannicchiandosi poi sul letto accanto
<< L’orario di visita sarebbe terminato …>> gli disse un’infermiera, un paio d’ore dopo
<< Non voglio lasciarlo da solo …>> disse Satoshi. La ragazza sorrise e tirò le tende
<< Farò finta di non averla vista, allora.>> disse, per poi controllare Masaki ed uscire. Satoshi si sdraiò, addormentandosi poco dopo.