Feb 16, 2011 15:10
Masaki entrò in casa senza accendere le luci. Chiuse la porta, si sfilò le scarpe e salì il gradino dell’ingresso. Non andò molto avanti, però, perché inciampò e cadde disteso a terra. Spaventato si girò, mettendosi seduto, ed allungò la mano verso l’interruttore. Accese la luce, col fiato corto
<< Mi hai fatto male…>> mugugnò una voce, dal fagotto sullo scalino. Una voce familiare. Masaki si morse le labbra.
<< Non è possibile…>> sibilò. Jun si girò a guardarlo, e Masaki fu sicuro che il suo cuore si fosse fermato.Poi vide i segni sul viso e si sentì mancare. Si alzò ed aiutò il ragazzo ad alzarsi
<< Piano…>> supplicò Jun. Si teneva lo stomaco e tremava forte. Masaki lo fece sdraiare sul divano, e Jun si rannicchiò subito
<< Avevo ancora la chiave…>> disse. Masaki non rispose
<< Appena trovo un altro posto, tolgo il disturbo… solo che… stasera non ce la facevo… ho… avuto paura…>>
Masaki andò un attimo in cucina e tornò con una bacinella piena d’acqua ed un fazzoletto. Iniziò a pulire il viso a Jun, in silenzio.
<< Sei arrabbiato.>> disse Jun, con un filo di voce. Masaki sciacquò il fazzoletto e sbuffò
<< Un po’.>> concesse. Jun fece un mezzo sorriso
<< Scusa…>> disse
<< Per cosa? Per essere sparito per due mesi? Per non esserti fatto sentire? Per essermi capitato qui adesso, appena avevo accettato il fatto che non saresti tornato? Perché continui a mettere in pericolo la tua vita? Per cosa dovrei scusarti?>>
Lo sguardo di Jun si fece triste.
<< Non sono io quello che scopa col capo.>> disse, risentito.
<< Beh, visto che ti pagano per scopare, tecnicamente si, scopi col capo.>> disse Masaki, risentito. Riprese a pulire il viso di Jun. Il suo Jun… si chinò e gli diede un bacio. Jun non si sottrasse, ma quando si staccarono, avevano il sapore delle lacrime sulle labbra.
<< Saresti dovuto andare in ospedale.>> disse Masaki, vedendo la ferita sul braccio di Jun. Ma lui scosse la testa
<< Mi avrebbero trovato…>> mormorò
<< Che hai fatto, l’hai staccato a morsi ad un cliente?>> chiese Masaki, in tono scherzoso. Jun rimase in silenzio e Masaki si girò a guardarlo
<< In effetti si…>> mormorò Jun, mentre nuove lacrime gli rigavano il volto
<< Che schifo!>> quasi urlò Masaki
<< Eh! Lo so!>> singhiozzò Jun
<< E ti ho anche baciato!>> mugolò Masaki, agitando le mani
<< Non fare la ragazzina!>> disse Jun, offeso, tirando sul col naso
<< Comunque… al locale mi hanno dato ragione, anche il capo non ha fatto storie, ma… questo è uscito dall’ospedale ed è tornato… >> Jun riprese a tremare. Masaki iniziò ad accarezzargli i capelli. Jun inspirò
<< Cambiamo argomento… hai imparato a vendicarti, con quell’altro?>> chiese.
<< In che senso?>> chiese Masaki, alzando un sopracciglio ed allontanando la mano. Jun gli prese la mano e, con sguardo da cucciolo, se la riportò tra i capelli. Masaki sospirò e riprese ad accarezzarglieli.
<< A lui piace lo scambio dei ruoli, no?>> disse Jun, in tono casuale. Masaki fece un sorriso abbastanza maligno
<< In quel senso. Si, ho imparato a vendicarmi.>> disse. Jun sorrise. Poi, con una smorfia, svenne. Masaki soffocò un’imprecazione, poi prese il telefono.
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