May 16, 2008 15:20
“ Come vorrei sapere come vive il senpai… vorrei essere come lui… toh, guarda, una stella cadente…”
Satoshi si stiracchiò, sentendosi leggermente strano. Ok che un metro e sessantacinque per un uomo non è così tanto, ma fino a ieri sera toccava il bordo inferiore del letto. Aprì gli occhi. La sua camera era sempre al suo posto. Sbadigliò ed andò in bagno. Strano, si sentiva stranamente… beh… piccolo… Si guardò nello specchio del bagno e lanciò un urlo… stridulo, come se stesse cambiando voce, mentre un viso da ragazzina ricambiava il suo sguardo terrorizzato…
<< Ah? Ohno senpai! Che ci fai qui?>>
Yuri guardò per un attimo Takaki. Poi si specchiò in un vetro. Riuscì a non urlare
<< Oh… ah… dev’essere il sonno.>> disse, con la voce di Satoshi. Poi corse via.Possibile? Possibile… Possibile?!
<< Che è, adesso Ohno ti sfrutta per farsi portare la borsa?>> chiese Sho al ragazzino che aveva davanti. Satoshi fece per ribattere, ma ricordò di avere la faccia sbagliata
<< Più o meno. Lui non lo sa.>> disse. Posò la borsa e corse via. Ma che stava succedendo? Per fortuna quel giorno avrebbero lavorato insieme ai marmocchi, ehm, agli Hey!Say!JUMP, avrebbe trovato quel dannato piccolo stalker e si sarebbe fatto ridare il proprio corpo. Perchè era ovvio che l’aveva lui, no?
<< Hey Chii-chan! Sai che prima è passato Ohno senpai? Chissà, magari è destino…>> lo canzonò Takaki. Maledetto moccioso!
<< Chissà, magari.>> rispose cupo.
<< E io che pensavo di farti felice dandoti questa notizia… quando ha visto che non c’eri, se n’è andato…>>
<< Forse voleva dirmi di lasciarm… lasciarlo in pace.>> disse Satoshi
<< Sei strano forte oggi…>> commentò Yabu
“ Vorrei vedere te se ti svegliassi venti centimetri più basso, con un’altra voce e un altro gruppo… stupidi marmocchi!”
<< Riidaa, riposati un attimo… non è normale che ti dimentichi le coreografie… stai bene?>> chiese Masaki. Yuri lo guardò, poi realizzò che stava parlando con lui.
<< Sto bene, Aiba sen… chan… almeno credo… ho dormito male…>> disse. Come cavolo parlavano i ventiseienni, accidenti?
<< Ok. Però se ti stanchi ce lo dici, ne? Ne?>>
<< Ok…>> disse Yuri, chiedendosi come facesse Aiba ad essere sempre e perennemente così… a volte sembrava una ragazzina…
<< Basta chiacchierare. Toshi, se hai buchi guarda Jun, che le sa tutte. Ma non sculettare come lui.>>
<< Ti spacco la faccia, Nino!>> ringhiò Jun
<< Andiamo avanti, per favore? Non abbiamo tutto il giorno per provare!>> disse Sho, in tono severo
<< Hey, niente toni superiori, che mi girano!>> disse Jun
<< Che c’è, Hime, hai le tue cose?>> si informò Sho, in tono sarcastico.
<< Piantatela! Su! E poi sarei io il casinista.>> disse Masaki. Sho contò e ripresero la coreografia da dove si erano fermati.
“ Meno male che sono solo canzoni vecchie e le ho già fatte come back dancer… meno male… meno male!”
<< Chinen, accidenti! Potresti concentrarti?! >>
Satoshi si girò a fulminare con lo sguardo Yabu. Odioso marmocchio! Alto e odioso…e con la faccia da ragazza! Beh, lui adesso aveva la faccia da bambina… serrò leggermente la mandibola e si concentrò sulla coreografia. Ok, non era il suo corpo, ma era comunque lui a manovrare tutto, no?
<< Beh, cos’è questo miglioramento repentino? D’accordo che lo osservi molto, ma ti muovi proprio come Ohno senpai! Bravo Chii-chan!>> disse Takaki. Satoshi lo guardò. Poi sorrise brevemente
<< Sono un ottimo osservatore, se voglio.>> disse. Quella vocetta iniziava ad infastidirlo oltremodo. Per fortuna che aveva almeno una vaga idea delle parole della canzone… e che erano in playback… troppi per pretendere qualcosa dal vivo in una trasmissione tanto corta… un attimo, però… gli Arashi avrebbero fatto We Can Make It dal vivo… e per la prima volta smise di preoccuparsi della performance di Jun
Non aveva mai pensato che quella voce fosse così facile da controllare… anche ballando… certo che Matsumoto era proprio negato… eppure nei concerti non steccava così tanto…
<< Jun-Jun! Perché ti agiti così tanto?>> chiese ad un tratto Masaki
<< Lo sai che in tv stecco sempre…>> disse Jun
<< Ma se ti agiti stecchi di più…>> disse Masaki
<< Hey, non tutti sono come te che anche se butti la voce a caso la nota la becchi, magari a grandi linee ma la becchi…>> protestò Jun.
<> disse Masaki, imbronciandosi leggermente
<< Pensa che siano tutti in mutande… che per i telespettatori molte volte è anche vero…>> disse Yuri. Si girarono tutti verso di lui
<< Wo! Riidaa che da un consiglio, e tra l’altro sensato? Incredibile!>> disse Kazunari
<< Che cattivo!>> protestò Yuri. Però in effetti Ohno parlava sempre un po’ a caso… Ecco, doveva andare in bagno…
<< Faccio in tempo ad andare in bagno, vero?>> chiese. Jun guardò l’orologio
<< Si, tranquillo. Per il trucco manca ancora un po’.>> disse. Yuri si inchinò ed uscì di corsa. Poi si chiese perché si fosse inchinato. Arrivò in bagno e si rese conto di una cosa. D’accordo, Ohno era un maschio, come lui, ma… era Ohno…
<< E adesso come faccio?…>> piagnucolò. Poi prese della carta igienica. Fece tutto senza guardare, arrossendo violentemente a sprazzi. Quando uscì per lavarsi le mani, lui stesso era nel bagno
<< Ti ho trovato, finalmente. >> disse. Yuri fece la prima cosa che gli venne in mente. Fuggì. Superò correndo gli attoniti Arashi ed i pietrificati Hey!Say!JUMP, mentre sentiva Satoshi che lo inseguiva
<< Se ti prendo, Chinen!>> urlava Satoshi, con la voce di Chinen
<< Non è colpa mia, Ohno senpai!!>> urlava Yuri con la voce di Ohno.
<< Io credo di essermi perso un passaggio…>> disse Jun
<< Io non ho la minima intenzione di perdermi la scena!>> disse Kazunari, lanciandosi all’inseguimento dei due
<< Nino, aspetta!>> protestò Sho
<< Ah! Vengo anch’io!>> disse Masaki
<< Seguiamo i senpai!>> sentenziò Takaki
<< Ma… non dovrebbe iniziare la diretta, prima o poi?>> provò Jun, ma nessuno lo ascoltò. Sbuffando seguì la piccola folla
<< Ridammi il mio corpo e, soprattutto, la mia voce! Questa sta cambiando e non so come farla uscire giusta!>> urlava Satoshi, anche se tutti vedevano Yuri
<< Non so come fare, senpai… itai! Non stringere così, mi fai male!>>
<< Il braccio è il mio, in fondo!>> si difese Satoshi, lasciando comunque la presa.
<< Io… beh, ormai lo sanno tutti, voglio essere come te… e stanotte mi sono addormentato pensandolo, ecco… e stamattina… beh, ero in ritardo, finchè non mi sono visto nel vetro della porta non mi sono accorto di nulla… gomen…>>
<< Ma queste cose succedono davvero, allora!>> disse Masaki, con gli occhi spalancati
<< E allora desidera tornare te, accidenti!>> disse Satoshi. Yuri lo guardò. Poi spalancò gli occhi e si guardò
<< Ah?>> arrivò un coro dagli spettatori
<< Forse ho voluto abbastanza tornare ad essere me…>> disse Satoshi, beandosi del suono della propria voce. Si massaggiò il braccio che aveva stretto prima
<< Itai… beh, stringo forte… >> borbottò.
<< Meno male, sei tornato normale!>> urlò Kazunari, abbracciandolo
<< Parrebbe…>>
<< Ecco perché sembravi impacciato…>> disse Masaki
<< E noi che speravamo in un miglioramento improvviso…>> borbottò Yabu
<< Bene, che si fa, si inizia la diretta?>> entrò in scena uno strano personaggio dello staff
Jun sbadigliò. Era arrivata la sera. Aveva visto una delle cose più strane che avesse visto in ventiquattro anni di vita. Si chiese se avesse a che fare con le stelle cadenti che in quei giorni sembravano nevicare
“ Quanto vorrei svegliarmi ed essere bravo come O-chan… se potessi essere lui…”
Satoshi si svegliò e si stiracchiò. Apparentemente il letto era rimasto più o meno delle dimensioni giuste durante la notte. Si alzò ed andò in bagno. Si bloccò davanti allo specchio.
<< Non è possibile…>> mormorò
g: hey!say!jump,
g: arashi