Sera a tutte ^____^
Ditemi una cosa... ma voi non amate il nuovo aggiornamento di lj? *____* Io da morire, adesso non bisogna più passare per user info per scrivere o controllare i messaggi <3
Ok sto divagando XD Veniamo a noi... cominciate a preoccuparvi perchè questo è il penultimo capitolo che ho scritto =___= quindi mi sa che è arrivato il momento che torno a dedicarmi a scrivere anche questa =____= anche se... con le altre due che sto scrivendo sono così presa bene *__________* cmq cercherò di ritagliargli un angolino di tempo per mangarla avanti in qualche modo. Incrociate le dita per la mia ispirazione XD
Titolo: Dual Face
Fandom: Arashi
Genere: AU, scolastica
Rating: NC-17
Pairs: Aimoto, Sakumoto, Sakuraiba, Ohmiya (di tutto di più XD)
Declaimer: Non sono di mia proprietà, ma se vinco alla lotteria mi compro tutta la baracca XD
Ringraziamenti: A Jinny che accoglie sempre una scolastica con grande entusiasmo <3 e ad harin che nonostante non gli stia piacendo continua a leggerla lo stesso <3
Note di avvertimento: A tutte le fan di Sho, siete avvisate che qui non ci fa una bella figura^^
Capitoli precedenti:
Cap.1,
Cap.2,
Cap.3,
Cap.4,
Cap.5,
Cap.6,
Cap.7 Capitolo 8
Passarono i giorni, ma le cose invece che migliorare come Jun aveva sperato, non fecero altro che complicarsi. Jun si era convinto che fosse solo un litigio, che fosse stata una cosa stupida, ma... Sho era cambiato rispetto alle settimane precedenti, prima era dolce, gentile, ora era freddo e scostante. In mensa non si sedeva più vicino a lui, quando uscivano non gli teneva la mano, e stava spesso pomeriggi interi con i suoi compagni chiamandolo magari solo ogni tanto qualche sera per passare quell'ora insieme per poi mandarlo via poco dopo.
Jun stava passando così un brutto periodo e anche Masaki aveva notato il suo cambiamento, sembrava in un costante stato depressivo e lui non sapeva che fare se parlargli o lasciar perdere. Sapeva che Jun si sarebbe arrabbiato di nuovo se gli avesse detto che Sho era solo uno stronzo, ma alla fine lo era, lo era sempre stato e lui lo sapeva bene. Ma Jun sembrava così innamorato... Masaki voleva solo vederlo sorridere e per un po' era stato felice con Sho, molto più di quanto Masaki avesse sperato. Gli voleva bene, forse anche più di un semplice bene tra amici, ma sapeva che Jun amava Sho e Masaki voleva solo che fosse felice tutto qui.
Una sera però Jun tornò tardi come era già capitato, ma sembrava essere successo qualcosa, non disse una parola, semplicemente si infilò nel letto così com'era vestito e si raggomitolò su un fianco.
-Jun stai bene?- chiese Masaki preoccupato, ma Jun non rispose, si raggomitolò semplicemente di più nel suo letto.
-Jun?- lo chiamò di nuovo Masaki e sentì il primo singhiozzo, si alzò dal suo letto e si avvicinò a quello di Jun sedendosi sul bordo di esso.
-Jun- lo chiamò di nuovo.
-Lasciami stare ti prego- disse Jun tra i singhiozzi.
Masaki attese un attimo, ma poi ignorò la richiesta di Jun e scostò le coperte infilandosi nel letto insieme a Jun.
-Che fai?!- esclamò Jun riemergendo dalle coperte. Aveva il viso rigato dalle lacrime e gli occhi rossi.
-Rimango qui con te- disse Masaki, -Non vuoi dirmi che è successo e io non ti chiedo nulla, però... lasciami stare vicino a te, tutto qui- rispose Masaki, poi si girò dalla parte opposta di Jun.
Jun aspettò qualche istante, poi si distese di nuovo sul letto, la sua schiena contro quella di Masaki.
-Grazie- disse soltanto, mentre i singhiozzi ricominciarono, prima forti, poi sempre più fiochi finchè non si addormentò esausto.
-Sapevo che ti avrei trovato qui- disse uscendo sulla terrazza.
-Aiba?!-
-Vedo che le cattive abitudini non muoiono mai- disse indicando la sigaretta che l'altro aveva tra le mani.
-Cosa sei venuto a fare Aiba? Mi sembrava che non volessi più avere nulla a che fare con me, o forse hai cambiato idea?- chiese buttando il mozzicone a terra e spegnendolo con il piede.
-Non ho cambiato idea Sakurai. Non voglio avere più niente a che fare con te, sei uno stronzo e basta- rispose acido.
-E allora perchè sei qui? Ah! No aspetta forse indovino... Sei qui per il tuo amichetto-
-Queste tue parole mi hanno già fatto capire quello che ero venuto a costatare- disse Masaki; -Credevo che forse fossi cambiato, ma invece mi sbagliavo, il fatto che con Jun sia durata di più...-
-E' perchè lui è più divertente di te- sentenziò interrompendolo; -Parla meno ed è accondiscendente, e poi ha un bel faccino-
-Non ti meriti una persona come lui, è un ragazzo dolce e ti ama sul serio- proruppe Masaki arrabbiato.
-Ah!!! Ora ho capito... ti piace. Sei venuto a farmi la predica per questo. Vuoi forse che lo lascio?-
-Non è come credi!- rispose arrabbiato.
-Mi ci voglio divertire ancora un po' mi spiace- disse ridendo.
-Sei un bastardo!-
Sho rise ancora senza rispondere all'insulto e Masaki si stava irritando ancora di più, si girò un istante deciso ad andarsene quando ricordò che era andato lì per un motivo ben preciso.
-Non dovevi dirmi qualcosa?- chiese poi Sho e Masaki si girò di nuovo a guardarlo, prese un respiro e cercò di ritrovare la calma.
-Allora?- insistette Sho facendo capire che si stava stufando.
-Vorrei che trattassi meglio Jun. Lui ci sta veramente male, dedicagli un po' più di attenzioni; anche minime, ne sarà felice-
-Ma guarda... sei proprio cotto eh?- lo prese in giro ridendosela di gusto.
-Fatti gli affari tuoi!- sbottò poi all'improvviso irritato Sho,- Se ci tenevi tanto potevi dirglielo subito come ero fatto no? Dopotutto tu lo sai bene giusto? Ora non venirmi a fare la predica! Chi ha più colpa dopotutto? Io o tu che pur sapendo non hai detto nulla?-
Masaki rimase in silenzio, aveva ragione Sho, dopotutto aveva più colpa lui che aveva taciuto.
-Non vedo nessuna convenienza in quello che mi hai chiesto, io ho comunque quel che voglio da lui e la fase dell'essere dolce non serve più- rispose sorpassandolo e sparendo oltre la porta della terrazza.
Quel pomeriggio Jun raggiunse Sho come questo gli aveva chiesto la sera prima, e lo trovò che però si dirigeva verso il dormitorio insieme ai suoi amici.
-Sho!- lo chiamò facendogli segno con la mano. Lui disse qualcosa ai suoi amici e gli si avvicinò lasciandoli indietro.
-Ti stavo per raggiungere in biblioteca- disse Jun.
-Ho cambiato idea- rispose secco.
-Ah, ok. E allora...-
-Senti ho da fare, perchè non vai a rompere al tuo amico- rispose acido, poi si girò e se ne andò lasciando Jun impietrito, si era sentito una morsa al petto come se fosse stato colpito, Sho era strano ultimamente, ma Jun non voleva credere che potesse essere così crudele.
Tornato nella sua stanza però Jun stranamente non vi trovò Masaki che in genere tornava presto al dormitorio. Da un certo punto di vista ne fu contento, non che non volesse la compagnia di Masaki, anzi lo distraeva e si sentiva bene quando era in sua compagnia, però aveva bisogno di stare solo a riflettere per un po'. Sia su quello che stava succedendo ultimamente sia sul perchè l'atteggiamento di Sho era cambiato in quel modo.
Masaki invece aveva passato la giornata a rodersi il fegato, e Toshi aveva dovuto sentire tutte le sue lamentele. Dopotutto però lui sapeva quanto era stato male l'anno precedente ed era l'unico con cui poteva confidarsi senza problemi.
-Perchè non glielo dici?- chiese poi esasperato Satoshi.
-Perchè non posso! Lui ne è innamorato, ed io...-
-Ti piace vero?- chiese d'un tratto Satoshi spiazzandolo.
-No! Ma che dici!-
Toshi lo guardò fisso e alla fine Masaki sospirò.
-Ok, forse un po' mi piace- confessò.
-Non che sia tanto difficile da capire, te la stai prendendo troppo a cuore, sei anche andato da Sakurai oggi per lui- disse Ohno.
-L'ho fatto perchè tu non lo hai visto come stava l'altra sera... io... beh, non sopporto di vederlo in quello stato, solo perchè quello stron...-
-Perchè non glielo hai detto subito come era fatto allora!- lo rimproverò Ohno, -Tu sai meglio di chiunque che tipo è, potevi fermarlo-
-Sono stato un cretino lo so- rispose abbassando il viso; -Ma Jun è una delle poche persone che non mi tratta come tutti gli altri e... non volevo che cominciasse a trattarmi in modo diverso, io non voglio che lui lo sappia-
-Non mi pare essere una persona così superficiale, se tu ti spiegassi capirebbe-
-Non ora. Non più, ne è troppo innamorato per credere a quello che gli direi. Tu non sai... si da la colpa, per ogni litigio, per ogni volta che lo tratta di merda, è lui che si da la colpa, è lui che continua a ripetersi di aver fatto qualcosa di sbagliato. Ed io vorrei aiutarlo, vorrei solo che fosse felice, non importa se con lui, ma vorrei che la smettesse di trattarlo come un oggetto e di non tener conto di quanto è sensibile, almeno io ero stupido- disse e pian piano il viso gli si rigò di lacrime e alla fine cominciò a singhiozzare.
Sentì le braccia di Satoshi abbracciarlo e si aggrappò al più grande.
-Ci stai ancora male eh?- chiese. Masaki scosse la testa lasciandolo andare ed asciugandosi le lacrime con la manica della divisa.
-Non è questo. Ormai è solo disprezzo il mio. Però... il passato rimane e ogni tanto continua a far male e vedere Jun in quel modo è come tornare un po' a riviverlo- disse.