Salve a tutti e BUON 1 MAGGIO!!!!!!
Come avevo detto posterò con calma, ma dopo due settimane è ora di postare il secondo capitolo... cosa sarà venuto a fare il Jun del futuro? E perchè Jun non deve accettare un invito fuori per la sera seguente?
Titololo: Jibun Kara no Messeeji
Fandom: Arashi
Genere: yaoi, sentimentale, angst
Raiting: PG-15 per ora XD
Pairing: Sakumoto
Desclaimers: Sono MIEI!!!! Non è vero ç_____ç non sono miei ç____ç Però forse se glielo chiedo il vecchio Yoko me lo regala per il compleanno uhm...
Ringraziamenti: A harin e Jinny che come al solito accolgono ogni mia nuova assurdità con entusiasmo. Un ringraziamento particolare a Jinny che mi ha trovato il titolo, senza di lei non avrei postato e l'avrei continuata a chiamare "Lo zio" XD
Capitoli precedenti:
Cap.1 Capitolo 2
Quando la mattina dopo Jun si alzò, non trovò nessuno in casa e questo lo tranquillizzò, probabilmente la sera prima era solo stanco e era finito a immaginarsi le cose.
Si fece la doccia a cui la sera prima aveva rinunciato e si vestì per andare a registrare, tutto sembrava tranquillo fino a che non arrivò davanti agli studi, dove qualcuno lo stava aspettando.
-Hai dormito bene?- chiese l'uomo alle sue spalle.
-Ok, no non può essere...- cominciò a dire Jun mentre faceva un passo indietro per allontanarsi dall'altro.
-Se fai così crederanno che ti sto molestando- disse l'altro, buttando un occhio a una delle guardie che li stava guardando con sospetto.
-Si può sapere che cosa vuoi?!- chiese Jun.
-Te l'ho detto! Voglio solo impedire che tu faccia la scelta sbagliata- disse di nuovo.
-Se è vero quello che dici, è la TUA scelta sbagliata, di certo non la mia ancora!-
-Touché- replicò sorridendo divertito per la risposta pronta e arguta.
-Ed ora se permetti ho da lavorare!- disse per poi girare i tacchi e andarsene per salire agli studi.
Stava davvero impazzendo, eppure sembrava che anche le guardie vedessero quell'uomo, quindi non aveva delle allucinazioni, eppure come poteva credere che fosse vero? Si, sapeva delle cose che nessun'altro poteva sapere, gli somigliava davvero troppo, se non fosse stato per i capelli un pochino più corti e l'aspetto più maturo avrebbe creduto di avere un gemello.
-Jun va tutto bene?- chiese Nino d'un tratto dopo la prima registrazione.
-Si tutto ok, sono solo un po' stanco- rispose, in realtà stava continuando a pensare a quel tipo, credere che fosse davvero lui era assurdo, non era possibile viaggiare nel tempo... no?
-Che ne dite di andare a mangiare qualcosa insieme stasera?- propose poi Aiba d'un tratto.
-Per me va bene- rispose Nino.
Satoshi fece un segno affermativo con la testa, e Sho disse che avrebbe finito presto quel giorno anche se aveva una riunione per news zero nel pomeriggio.
-Jun? Che fai non vieni?- chiese Aiba.
Jun era un po' incerto, non era convinto che quella cena come un altra potesse cambiare davvero qualcosa, ma...
-Ve lo faccio sapere più tardi, non so quando finisco il servizio che ho nel pomeriggio- rispose.
Finite le registrazioni si salutarono e si divisero per adempiere ai rispettivi impegni del pomeriggio, quando uscì dagli studi però lo ritrovò di nuovo lì, seduto al caffè dello studio con un paio di buste al suo fianco e due ragazze gongolanti che gli stavano chiedendo qualcosa, firmò un foglio che gli porgevano, poi lo salutarono e si allontanarono.
-Si può sapere perchè sei ancora qui?!- sbottò avvicinandoglisi.
-Sai è divertente essere riconosciuti, ho 8 anni di più ma sembra che quelle ragazze non se ne siano affatto accorte. Era da un sacco che non mi capitava di essere riconosciuto- rispose allegro ignorando completamente la domanda.
-Che cosa stavi scrivendo? Sai che non possiamo fare autografi!!- lo riprese.
-No no, tu non puoi farli, io si che posso- rispose tirando fuori dal portafoglio i soldi e lasciandoli sul tavolo.
-Su andiamo- disse prendendo le sue buste da terra.
-Andiamo?!-
-Si, hai un servizio fotografico no? Andiamo!- ripetè.
-No, IO vado, tu te ne vai!- disse alzando la voce.
Due delle guardie all'ingresso si avvicinarono...
-Matsumoto-san c'è qualche problema?- chiesero.
L'altro si mise subito gli occhiali da sole scuri sul viso per evitare di spaventare le guardie, ma rimase in silenzio.
-La stanno infastidendo?- chiese una delle due guardie.
-Eh... no! Lui è... mio cugino, ora... andiamo...- mentì, cosa poteva dire dopotutto? Che era un pazzo che veniva dal futuro? Neanche lui ci credeva ancora.
-Tuo cugino?- chiese una volta fuori dall'edificio, mentre Jun velocemente faceva fermare un taxi.
-E' la prima cosa che mi è venuta in mente, ed io non ho fratelli- disse.
-Guarda che lo so- rimbeccò l'altro.
Arrivarono fino allo studio e Jun lo fece entrare con lui spacciandolo sempre per il cugino, il servizio fotografico non durò molto e in un oretta finirono.
-Era un sacco che non partecipavo a un mio servizio fotografico!- disse mentre uscivano.
-Non ne fai più?- chiese Jun.
-No direi di no, il mio lavoro è... leggermente cambiato- spiegò.
-Senti... io devo fare una telefonata, prima che io la faccia, mi spiegheresti per quale motivo non dovrei andare a cena con i miei amici? Per me tutto questo non ha senso-
-Te l'ho detto! Sarà un errore che rimpiangerai per sempre- disse.
-Ma perchè?! Se vieni dal futuro dimmi cosa succederà di così grave!-
-Non posso farlo, non potrei neanche parlare con te ora in realtà- spiegò.
-Quindi se io non andrò a cena stasera, poi tu te ne andrai?- chiese Jun.
-Si, cioè più o meno, mi finirò la mia vacanza e me ne andrò- rispose, -Voglio comprare dei souvenir, secondo te cosa potrei prendere a Nino?-
-Qualche videogioco... credo- propose.
-Allora farò un salto ad Akihabara domani, in effetti con i videogiochi si va sul sicuro, troverò dei pezzi rari che non ha sicuramente o che non ha più per lo meno-
-Ma perchè ora parliamo di souvenir- disse tra se scuotendo la testa, - Allora mi assicuri che se io stasera non vado te ne andrai?- chiese ancora.
-Te lo prometto- rispose, - Ti accompagno a casa e me ne vado-
Jun sospirò e decise che era molto meglio assecondarlo, almeno se ne sarebbe andato, che venisse dal futuro o che fosse solo un pazzo che gli assomigliava parecchio.
Entrò in casa e posò le chiavi, finalmente era solo. Decise che visto che ormai aveva detto agli altri che non sarebbe andato, poteva prendersi la serata tutta per se, avrebbe fatto un bel bagno, si sarebbe preparato la cena e poi avrebbe visto un film. Una serata rilassante e niente più.
Fece esattamente tutto quello che si era programmato di fare, poi finito il film si mise a letto, ma dopo circa un ora che si era addormentato, il suonare incessante alla sua porta lo sveglio.
“Chi può essere a quest'ora?” si chiese alzandosi e prendendo gli occhiali che aveva lasciato sul comodino.
“Ti prego, chiunque ma non di nuovo lui” disse ancora tra se mentre si avvicinava alla porta.
-Jun sono io, mi apri?!- disse una voce al di là della porta dopo aver sentito i suoi passi dietro di essa.
-Sho?- chiese confuso Jun aprendo poi la porta.
-Posso entrare?- chiese l'altro.
Jun si fece da parte, ancora un po' confuso di ritrovarsi il compagno dentro casa nel bel mezzo della notte.
-E' successo qualcosa?- disse mentre seguiva Sho che con poche cerimonie barcollava verso il soggiorno.
-Perchè non sei venuto?- chiese di rimando Sho.
-Avevo da lavorare- rispose Jun, senza capire il perchè di quella domanda, dopotutto Sho non si era mai particolarmente interessato a quello che faceva.
Sho si sedette sul divano, non prima di aver sbattuto contro il tavolino accanto al divano ed aver inciampato sul tappetto.
-Sho sei ubriaco?- chiese Jun avvicinandosi e rimettendo apposto il tappeto.
-Forse un pochino- rispose ridendo, poi afferrò Jun per un polso e lo fece cadere sul divano.
-Sho che ti prende sei scemo!- lo riprese mettendosi seduto.
-Devo dirti una cosa?- disse Sho.
-Cos'è di così importante da dover arrivare a casa mia nel cuore della notte?- chiese sistemandosi gli occhiali, adesso cominciava ad irritarsi, se Sho si era presentato a quell'ora senza un valido motivo, ma solo perchè ubriaco gliel'avrebbe fatta pagare cara.
-Non lo so- rispose l'altro.
Jun si accigliò e lo guardò male.
-Sho...- cominciò arrabbiato, ma non fece in tempo neanche a finire la frase perchè fu preso per le spalle e Sho lo baciò.
Jun rimase paralizzato mentre le labbra dell'altro erano ancora sulle sue, mentre Sho lo tirava verso di se mentre si appoggiava al bracciolo del divano.
-Sai Jun che sei ancora più bello quando porti gli occhiali- sussurrò Sho sorridendogli a pochi centimetri dal suo viso, poi lo baciò di nuovo e un istante dopo cadde profondamente addormentato.
Jun si alzò a sedere, continuando a fissare Sho, un mano sulle proprie labbra, incredulo di quello che era appena successo.