Arasclerata

Dec 09, 2007 10:45



Satoshi si aggrappò alla mano di Kazunari e guardò Jun.
<< Ahem… Junji… stai scherzando, vero?…>> disse Kazunari, visto che sembrava che tutti gli altri fossero diventati muti. Jun li guardò con espressione interrogativa. Miwako li guardò
<< Forse è meglio che usciate, adesso..>> disse lei. I quattro obbedirono. Appena fuori, Satoshi si prese il viso tra le mani
<< Anche lui… il prossimo che mi dirà che non mi conosce chi sarà, Nino?>>
<< Non potrà mai succedere, Toshi, lo sai.>> disse Kazunari, deciso. Satoshi gli sorrise, grato.
<< Io.. mi sa che mi sta venendo da vomitare…>> disse Masaki. Yusuke, che era rimasto li, lo guardò
<< Invece di dirlo, vai in bagno,no?>> gli disse. Masaki alzò lo sguardo
<< Non mi muovo proprio benissimo..>> disse, con una smorfia. Era stato troppo tempo in piedi, ed ora le ferite glie lo stavano ricordando. Il suo stomaco si calmò un attimo. Guardò gli altri
<< Perché Jun sta così male?…>> chiese.
<< Per lui questo gruppo è tutto. Questa crisi l’ha sconvolto davvero. E.. beh, il fatto che non ci riconosca, un po’ dipende dal fatto che il suo cervello è rimasto per un po’ senza ossigeno. E un po’ credo che sia legato all’attacco di panico di oggi… è come se il suo fisico stesse rimuovendo tutto quello che lo fa star male… in questo caso noi…>> disse Sho.
<< Com’è che sai queste cose?>> chiese Kazunari

<< Ho letto qualcosa dopo l’episodio con la madre di O-chan…>> disse Sho, abbassando il viso
<< Vuol dire che io faccio star male mia madre?>> chiese Satoshi, guardando Sho
<< No. Il tuo è un caso un po’ particolare… lei vorrebbe che fossi morto tu al posto di tua sorella, perchè guidavi tu… allora ha preferito eliminarti dal suo mondo, per non essere troppo arrabbiata…>>
<< Uh, Sho. Sei davvero incoraggiante.>> disse Satoshi << Il concetto è proprio diversissimo, eh…>>
<< Scusa…ho solo riferito quello che c’era sul libro…>>

<< Quindi se Jun sta così, è colpa nostra..>> disse Masaki. Sho lo guardò. Poi abbassò il viso
<< Temo di si.>> disse.
<< Yu-chan. Vai a casa. Io torno domani mattina. Stanotte rimango qui. >> disse Masaki. Yusuke annuì. Quando Masaki parlava con quel tono, non cambiava idea nemmeno sotto tortura.

Jun guardò Miwako
<< Ho l’impressione di averli fatti arrabbiare…>> disse, accennando ai quattro uomini fuori dalla stanza
<< Sono solo un po’ tristi… ma davvero non ti ricordi di loro?>>
Jun scosse la testa. Miwako sospirò
<< Beh. Adesso vado a parlare con i medici, ok amore? Poi vedo se mi viene in mente un modo per farti ricordare… Jun, amore, che lavoro fai?>>
Jun la guardò. Poi iniziò a pensare. Ma che diavolo…
<< Ehm… non lo so…>> disse, con un filo di voce. Miwako lo guardò
<< Tranquillo. Non è necessario che adesso te lo ricordi. Come si chiamano le nostre figlie?>>
<< Ai e Mai! Perché mi fai una domanda tanto semplice?>>
<< Perché voglio vedere quanto male stai.>> disse lei, con un mezzo sorriso << La situazione non è disperata.>>

Sho guardò Masaki
<< Sicuro che non vuoi che ti facciamo sdraiare su un letto? Siamo in un ospedale, ne hanno…>>
<< Le tue ginocchia vanno benissimo, grazie.>> disse Masaki. Teneva gli occhi chiusi ed era pallido, ma si era rifiutato di farsi portare a casa.
<< Masa… sei tanto tanto pallido…>> disse Satoshi, preoccupato
<< Non importa.>> disse Masaki.
<< Ma dovresti guarire prima o poi… per questo i medici dicevano che dovevi stare a riposo…>> disse Kazunari. Masaki aprì gli occhi
<< Ragazzi, voglio stare qui con voi… almeno mi costringete a stare fermo… >> disse. Sho gli accarezzò i capelli.
<< Vuoi stare con Junji, vero?>> disse, sorridendo
<< Si. Voglio stare con lui. Voglio che si ricordi di noi. E se proprio non si ricorda di noi, voglio che si crei dei nuovi ricordi in cui noi eravamo qui, vicini a lui… >>
<< Come sei mieloso Aiba-chan, mi viene da piangere..>> disse Satoshi. Masaki allungò un braccio e gli prese una mano
<< Toshi… siamo qui. Ok? Puoi piangere, se ti viene da piangere. Puoi arrabbiarti. Puoi anche urlare. Noi siamo qui. Tanto se mi tratti male ormai rispondo a tono…>> disse
<< I miracoli del nervosismo…>> rise Kazunari. Miwako uscì dalla stanza di Jun
<< Io vado dalle bambine. Non si ricorda proprio, però ha detto che se gli fate compagnia è ok. Sa di non ricordarsi qualcosa di importante… non sa che lavoro fa, direi che si è accorto di essersi dimenticato qualcosa… Ohno-kun… cerca di essere forte… so che è crudele chiedertelo adesso, ma… per Jun…>>
<< Aaaargh! Miwa-chan, non piangere!!! >> disse Masaki, scattando a sedere. Miwako lo guardò male
<< Perché? Voi potete e io no? Fino a prova contraria, almeno biologicamente, sono io la donna qui! Anche se stando con Jun ogni tanto qualche dubbio mi viene…>>
<< Questa ragazza mi è simpatica..>> disse Kazunari, con un ghigno cattivo. Miwako rise
<< Ne ero sicura, Ninomiya-sensei…>> disse lei
<< Aaaawwww, Ninomiya sensei… suona davvero bene…>> disse Kazunari, con tono sognante.
Masaki si alzò
<< Vi offendete se entro?>> chiese. Gli altri lo guardarono
<< E’ sveglio. Puoi provare a parlarci.>> disse Miwako, sorridendo
<< Grazie Miwa-chan...>> detto questo, Masaki entrò nella stanza di Jun
<< State qui. Ohno-kun, cerca di non entrare, per ora. Ti faresti solo male…>> disse Miwako. Satoshi sorrise
<< Tranquilla. >> disse. Lei annuì e se ne andò. Sho sospirò
<< Speriamo che la situazione non degeneri ancora, perché sennò io sclero.>> disse. Kazunari gli si sedette accanto e gli posò la testa su una spalla
<< Mi sa che se peggiora, sclero anch’io…>>
<< No, ragazzi… dai…>> disse Satoshi. Kazunari lo prese a tradimento e se lo tirò seduto sulle ginocchia, abbracciandolo da dietro. Gli appoggiò la fronte alla schiena. Satoshi lo sentiva tremare. Si girò a guardare Sho.
<< Se fate così mi viene il magone. Di nuovo…>> disse Sho, abbracciando entrambi. Satoshi sorrise.

Jun e Masaki si guardarono per un po’, in silenzio. Poi Masaki si sedette
<< Davvero non ti ricordi di noi?>> chiese
<< Ci sto provando… ma… nulla… però… non so nemmeno che lavoro faccio… so che dovrei ricordarmi di voi… >>
Masaki abbassò un attimo il viso
<< Che hai combinato al braccio?>> chiese Jun. Masaki alzò lo sguardo, sorridendo
<< Sono stato attaccato da un paio di leoni…>> disse. Aveva un sorriso da bambino, notò Jun. Era un sorriso che metteva allegria. Jun sorrise automaticamente
<< Leoni?>>
<< Si… ridicolo, lo so… ma… beh, è stato per lavoro… >>
Jun rise. Poi tornò serio
<< Da quanto ci conosciamo?>> chiese. Masaki ci pensò
<< Beh, parecchio… più di dieci anni…>> disse poi. Jun guardò avanti
<< Secondo te se mi sforzo fa male come si vede nei film?>> chiese.
<< Non lo so. Ma troppo bene non credo.>> disse Masaki, allegro. Jun si girò a guardarlo
<< Come ti chiami? E gli altri tre?>> chiese. Masaki sentì come se gli avessero gettato addosso una secchiata d’acqua gelata, ma continuò a sorridere
<< Io Aiba Masaki. La fuori. Quello piccolino che sembra un dodicenne è Ninomiya Kazunari… in realtà ha un paio di mesi più di te… l’laltro piccoletto Ohno Satoshi. Quello più alto è Sakurai Sho… lavoriamo tutti insieme da dieci anni, ma tu, Nino ed io da più tempo… ma forse al momento è meglio se per ora ci accontentiamo dei nomi, ok? Un passo all volta.>>
Jun sorrise. Prese la mano di Masaki
<< Grazie… sei gentile con me… anche se chiaramente ti sto facendo soffrire…>> disse. Masaki sorrise
<< Sei vivo Jun Jun. Al momento va benissimo così.>>
Jun abbassò il viso. Poi lo rialzò. Masaki gli sorrideva ancora
<< Me sei sempre così allegro?>> chiese. Masaki si strinse nelle spalle
<< Ultimamente no. Ma adesso sono felice perché ci sei ancora, e… beh… la mamma di Satoshi non lo riconosce più, e l’ha mandato via urlando e ha fatto una scenata bruttissima, mi dicono… c’era Sho con lui, non io… ma tu invece… beh, sei più gentile del solito…>> disse Masaki. Jun alzò un sopracciglio
<< Di solito con te non lo sono?>> si informò
<< Dipende… quando sei di cattivo umore tendi a seminare il panico…> disse Masaki. E rise. Jun non poté fare a meno di ridere a sua volta. Poi lasciò la mano che stava ancora stringendo.
<< Grazie…>> disse.
<< Figurati… vuoi dormire? O se vuoi ti mando dentro che so O-chan, o Sho-chan… o Nino…>>
<< Dormirò un po’, grazie…>> disse Jun, sorridendo << Però quando mi sveglio vorrei chiacchierare ancora, con tutti…>> disse. Masaki rimase nella stanza finchè Jun non si fu addormentato. Poi uscì. Sho si alzò e gli andò incontro. Masaki sorrise
<< Direi che al momento è bendisposto.. però…>>
<< Aiba-chan, sei stato bravo. Adesso siediti, ti prego, sei pallidissimo…>> disse Sho. Masaki scosse la testa. Abbassò il viso
<< Ha cancellato più di dieci anni…>> gemette. Kazunari scattò in piedi e lo abbracciò stretto
<< Masa… ripigliati…>> lo supplicò. Masaki sospirò e si staccò da Kazunari
<< Ce la possiamo fare. Anzi. Ce la facciamo. Quando si sveglia ha detto che vuole parlare con tutti…>> disse
<< Io non so se ce la faccio… >> disse Satoshi << Il mio Jun…>> singhiozzò. Masaki lo prese per le spalle
<< Senti! Lui vuole ricordare! Ce la sta mettendo, davvero. Anche un po’ troppo… non fare così O-chan… dagli una possibilità, ok?>>
Kazunari alzò il viso all’improvviso
<< E se gli portassi che ne so, qualche video? O delle foto… così, giusto per vedere come reagisce… vado a chiedere al medico. Se non mi vedete entro dieci minuti, vuol dire che ha detto che possiamo. Ok?>> detto questo corse via. Satoshi si lanciò all’inseguimento
<< Vengo con te Nino!>> disse. Kazunari gli sorrise e lo prese per mano.

Jun guardò i quattro che gli stavano davanti. Sorrise a Masaki. Poi scrutò ancora quei visi. Gli erano familiari. Gli davano una sensazione di nostalgia. Ma non riusciva a capire perché. Sapeva i nomi, Masaki glie li aveva detti. Ma… perché non riusciva a ricordarsi di loro? Quello che si chiamava Satoshi sembrava davvero triste…
<< Ohno-san… perché hai quell’espressione triste?>> chiese, allarmato
<< Forse proprio perché mi chiami Ohno-san…>> disse Satoshi, cercando di sorridere. Ci stava provando con tutte le sue forze. Jun si morse le labbra
<< Scusa… è che… non so… io… io ci sto provando, davvero… ma…>>
<< Aaaah! Jun Jun! Non piangere!!!>> se ne uscì Masaki. Gli altri si girarono a guardarlo
<< Anche masticato dai leoni, non riesce a stare tranquillo un secondo… è un caso disperato..>> si scusò Sho. Jun rise. Satoshi si inchinò
<< Scusami. Ti sto solo facendo sentire triste… forse è meglio che esca…>> disse.
<< No.. rimani, ti prego…>> disse Jun. Satoshi lo guardò. I suoi occhi, nonostante la paura e la confusione che li riempiva in quel momento, riuscivano ancora a calmarlo. Lo abbracciò, senza riuscire a trattenersi. Jun rimase un attimo interdetto, poi ricambiò l’abbraccio. Satoshi si staccò
<< Scusami… istinto..>> si giustificò. Jun sorrise
<< Tranquillo. >> poi guardò Sho e Kazunari, che lo guardavano seri
<< Ti ho portato delle cose… un po’ di foto, un video, e qualche rivista… è tutto molto vecchio, ma…. Andiamo in ordine cronologico… ho chiesto al tuo medico, e anche a Miwako, perchè del medico mi fido abbastanza, ma se Miwa diceva di no era no… hanno detto che potevo…>> detto questo passò un po’ di cose a Jun, che guardò. Si, quell’affarino nelle foto era sicuramente lui… che diavolo significava? Guardò gli altri. Sembrava spaventato. Poi chiuse un attimo gli occhi. Gli altri si guardarono, allarmati.
<< Junji?…>> chiese Kazunari. Jun lo guardò
<< State qui con me? Non so se ci riesco da solo…>> disse. Masaki si sedette immediatamente sul letto.
<< Mai dire cose del genere se c’è Aiba-chan intorno. Gli scatta il neko mode e ti si acciambella addosso…>> disse Sho. Masaki gli fece una linguaccia. Jun rise. Poi iniziò a sfogliare le riviste.
<< Beh, Nino, quando dicevi ordine cronologico eri proprio serio… >> disse Masaki, guardando una foto dei MAIN.
<< E questo?>> chiese Jun, indicando un quarto
<< Quando il nostro gruppo è stato formato, l’hanno mandato da un’altra parte. Non ci abbiamo guadagnato keio boy e O-chan.>> disse Masaki tranquillo. Jun guardò le foto.
<< Allora davvero ci conosciamo da così tanto…>> disse, guardando Masaki. Lui sorrise
<< Già.>> disse.
<< Ma tu sei ringiovanito?>> chiese Jun a Kazunari. Lui scoppiò a ridere
<< Si, è ringiovanito.>> disse Satoshi, ridendo. Jun lesse qua e la. Poi arrossì
<< Sono un idol?!>>
<< Pare sia così, si.>> disse Masaki, sorridendogli. Jun lo guardò. Poi continuò a leggere. Chiuse la rivista, pensoso
<< Mi sa che il mio cervello al momento non funziona… per quello che riguarda il lavoro c’è il vuoto totale… beh, posso tenerle queste cose? Almeno mi faccio una cultura…>> disse. Gli altri sorrisero
<< Te le ho portate apposta.>> disse Kazunari. Jun ringraziò. Sho guardò l’ora
<< Devo andare. Ho le riprese. >> disse. Salutò ed uscì. Kazunari si stiracchiò
<< Io vado a studiare un po’ il copione del prossimo film…>> disse. Si chinò ed abbracciò brevemente Jun
<< Vedi di non strafare, eh. Queste devono bastarti per una settimana.>> poi uscì. Satoshi guardò Jun
<< Spero ti riprenderai in fretta, Jun… mi manchi. Vado, che se arrivo in ritardo in teatro mi prendo tante parole…>> ed uscì anche lui. Masaki rimase dov’era.
<< E tu non vai a lavorare?>>
<< Al momento dovrei essere a casa…>> disse.
<< Ah, già… i leoni… ti giuro, vorrei recuperare tutti i ricordi anche solo per riuscire a collegare il fatto che tu sia un idol alla presenza di leoni arrabbiati…>>
Masaki rise. Jun lo guardò, serio
<< Fa male?>> gi chiese, preoccupato
<< Bah, ormai no. Cioè, vabbè, un po’, m niente di che. E quando è successo, sono svenuto per lo spavento, quindi non mi sono accorto di niente… non so se voglio che te lo ricordi… mi hai sgridato tanto…>> disse. Jun lo guardò
<< Ma sei davvero così? >> chiese. Masaki lo guardò con espressione interrogativa
<< Non ti seguo.>> disse.
<< Così agitato, pieno di energia? Allegro?>>
Masaki sorrise
<< La mgagior parte del tempo si.>> disse. Jun lo guardò negli occhi
<< Però vedo che sotto a tutto questo sei triste…>> disse. Masaki distolse lo sguardo
<< Non è ne il luogo ne il momento.>> disse, sorridendo. Jun lo guardò
<< Hey Jun Jun. Con O-chan il Matsusguardo funziona, ma con me non attacca. Non te lo ricordi, lo so. Ma è così.>> disse Masaki, sorridendo di più. Jun ridacchiò. Poi tornò serio
<< Ma forse se non mi ricordo, un qualche motivo c’è…>> disse. Masaki si sentì male a sentirlo. Jun lo guardò. Vide qualcosa cambiare. Il sorriso se ne andò. Masaki rimase li, a guardarlo, senza riuscire a muoversi o a dire nulla. Jan abbassò lo sguardo.
<< E’ da ieri che ci penso…>> disse. Masaki si morse le labbra. Poi si alzò ed iniziò a camminare avanti ed indietro. Si fermò e guardò Jun dritto negli occhi
<< Ma se… anche se non vuoi ricordarti del lavoro, possiamo rimanere amici lo stesso?…>> chiese. Jun abbassò il viso. Masaki anche. Jun lo guardò di nascosto. Lo vide tremare
<< Hey… senti…>>
Masaki alzò lo sguardo, speranzoso
<< Ci devo pensare ancora un po’… ok?…>> disse. Masaki sorrise, annuendo.
<< Prendi tutto il tempo che ti serve. >> disse, contento. Jun si sdraiò
<< Adesso dormirei un po’. Dovrebbe arrivare Miwako tra cinque minuti. Magari ne parlo anche con lei…>> detto questo, chiuse gli occhi e si mise a dormire. Masaki si chinò e gli diede un bacio sulla guancia
<< Non abbandonarci Jun Jun… ho detto che mi bastava che tu fossi vivo, ma… beh, ti ho detto una bugia… senza di te non ce la facciamo…>> bisbigliato questo, Masaki uscì. Jun aprì gli occhi. Che gli stava succedendo? Non voleva farli soffrire, anche se non li ricordava…

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