Eccomi di nuovo, annuncio che queta fict l'ho conclusa, ed ha un totale di 14 capitoli + un epilogo, presto mi dedicherò a qualcos'altro anche se sono molto incerta su cosa, ho un milione di idee ç____ç e un milione di cose da finire ç_____ç
Vabbè torniamo a questo capitolo, inizia qui la parte sakumotina, ma giuro è piccina picciò (ribadisco non riesco a farne a meno XD), in questo capitolo trovo Jun estremamente sexy, o almeno è quello che ho cercato di far sembrare, spero di esserci riuscita bene.
Buona lettura ^___^
Titolo: Angel & Devil
Fandom: Arashi
Genere: AU, angst ma anche comica a volte XD
Raiting: PG-13
Pairing: no pairing principale; sakuraiba, con piccolissima implicazione sakumoto (ma davvero piccola piccola *non ne può fare a meno*)
Desclaimes: se anche solo il diavolo fosse il mio diavolo, anche io sarei cattiva come lui XD
Capitoli precedenti:
Capitolo 1,
Capitolo 2,
Capitolo 3,
Capitolo 4 Capitolo 5
Lo osservò per una giornata, era veramente un perfetto discepolo del male, era egoista, bugiardo, traditore; aveva tutte le caratteristiche che gli piacevano di più, oltretutto non era neanche male, sarebbe stato un diavolo perfetto.
Lui sarebbe stato la persona adatta da usare, ora doveva solo avvicinarlo; ma doveva trovare un modo.
Il suo cellulare squillò, era un messaggio, lo lesse e lo fece anche Jun:
“Sho-chan ci vediamo stasera? Sono 3 giorni che non ti vedo. Mi manchi ♥”
Spinse il tasto per la risposta, e cominciò a scrivere:
“Ok...”
“Sei sicuro che ti va di uscire?” sussurrò il diavolo al suo orecchio; “perchè uscire con lui, quando puoi passare una serata più divertente con qualcun altro? Lui non è poi così divertente. Mentre forse se esci… questa sera potresti incontrare qualcuno di interessante” continuò a sibilare nel suo orecchio, con la voce tentatrice che poteva avere solo un diavolo.
Cancello il messaggio e scrisse:
“Mi spiace devo lavorare. Facciamo un altra volta” poi spinse invio.
Il diavolo sorrise compiaciuto, era un artista nel tentare così la gente, anche se non era poi difficile con uno che si lascia tentare in quel modo, però gli piaceva la sua poca resistenza al male.
“Ci vediamo questa sera” gli sussurrò ancora per poi andarsene.
-Scusi per caso ha visto Sakurai?- gli chiese un ragazzo.
-Credo sia uscito per la pausa pranzo- rispose.
-Ah… ok- disse con aria triste, facendo per andarsene.
-Tu… per caso sei Aiba?- chiese fermandolo.
-Si- rispose perplesso.
-Sei il ragazzo di Sakurai vero? Piacere Ohno Satoshi-
-Piacere- disse con un inchino.
-Mi dispiace che non lo hai trovato-
-Non fa nulla, gli avevo portato il pranzo per mangiare insieme visto che ha detto che deve lavorare questa sera. In caso aspetto che torni-
-Credo che non ritorni presto, aveva da fare delle commissioni fuori- gli spiegò.
-Ah… capisco- disse con sguardo triste.
-So che magari sembra strano, ma… sto andando a pranzo anch’io… le andrebbe di farmi compagnia?- chiese.
Il ragazzo gli fece un enorme sorriso, poteva chiaramente vedere la bontà in lui, una purezza unica e rara ormai.
-Si molto volentieri. Mi dia del tu- disse.
-Ok, solo se lo fai anche tu però- rispose.
Risero, poi insieme si avviarono verso l’uscita degli uffici.
Durante il pranzo riuscì a farsi raccontare varie cose, ora sapeva come si erano incontrati lui e Sakurai; in realtà Masaki era il nipote di uno dei dirigenti più importanti della società e un giorno si erano incontrati proprio a i piani “alti” dell’azienda e per caso lui gli era andato addosso mentre usciva dall’ufficio dello zio, per scusarsi dell’imbranataggine gli aveva offerto un caffè e in quel momento Sakurai gli chiese di uscire; così cominciarono a frequentarsi regolarmente e ormai si poteva dire che stavano insieme.
Masaki sembrava essere veramente innamorato, mentre Sakurai sembrava solo approfittarne, avrebbe dovuto cominciare a vegliare su entrambi.
Entrò nel locale, era un discopub la musica era alta, ma non troppo da non permettere di sentire se uno ti parlava; camminò in mezzo alla sala dove si ballava, mentre molte ragazze e non solo, si giravano a guardarlo; quella sera aveva fatto del suo meglio ed era vestito con dei jeans neri, una camicia bianca, con una cravatta nera portata lenta e degli stivali neri scamosciati; i suoi capelli erano perfetti come al solito e gli bastava uno sguardo per far cadere chiunque ai suoi piedi, si sentiva al meglio insomma.
Lo vide al bancone a bere, si avvicinò e si sedette al suo fianco, dopo pochi istanti lo vide girarsi a guardarlo; il barman si avvicinò e lui ordinò un Devil’s.
-Devil’s?- chiese Sakurai accanto a lui.
-E’ un cocktail particolare, non lo fanno ovunque per questo vengo qui- rispose senza girarsi.
-Uhm… me ne fa uno anche a me- disse al barman.
-Però non ti ho mai visto qui- aggiunse rivolgendosi di nuovo a lui.
-Forse non ci avrai fatto caso- rispose Jun con un alzata di spalle.
-Non credo sia possibile non notarti- rispose, Jun sorrise compiaciuto, poi gli vennero serviti i loro cocktail; il colore era rosso per via del Porto, ma smorzato leggermente dal Vermouth, il sapore era forte, ma piacevole.
-E’ buono- affermò Sho dopo averlo assaggiato; Jun non disse nulla in risposta e si limitò a bere qualche sorso.
-Sei solo?- chiese poi Sho.
-Si- rispose Jun, -e tu?-
-Si, speravo di incontrare qualcuno di interessante, e a quanto sembra è successo- disse.
“Come è... è... casanova” pensò sorridendo, poi si girò verso di lui.
-Sei un tipo molto diretto- disse.
-Ti da fastidio?- chiese.
-No affatto, mi piace- rispose Jun.
Finito il drink, Jun si alzò e dopo qualche passo si girò a guardare Sho che lo aveva seguito con lo sguardo, poi si avviò verso l’uscita.
-Mi hai seguito?- chiese tirando fuori da un pacchetto una sigaretta nera e mettendola tra le labbra; Sho si avvicinò e gliela accese, Jun aspirò; l’odore del fumo rilasciava una leggera fragranza alla vaniglia.
-Puoi anche dirmi di si, tanto ti stavo aspettando- rispose riportando di nuovo la sigaretta alle labbra, stava calcolando ogni singolo gesto come fosse un incanto di seduzione.
-Come facevi a sapere che ti avrei seguito?- chiese lui.
-Sei attratto da me o sbaglio?-
-Beh… sei molto bello, è difficile non essere attratti da te- confessò.
Era così facile sedurlo, si lasciava andare senza proteste; lasciò cadere a terra la sigaretta e gli si avvicinò poggiando delicatamente le mani sul suo petto, poi chiuse gli occhi e gli baciò le labbra, fu un bacio caldo e morbido, voleva tentarlo sempre di più e ci riuscì subito perché lui corrispose volentieri intensificando il bacio, invadendo la sua bocca con fare famelico.
Si staccò solo per riprendere fiato, poi fece per baciarlo di nuovo, ma Jun lo fermò, e con occhi dolci disse:
-Andiamo da qualche altra parte. Tu abiti lontano?- chiese.
-No, sto abbastanza vicino-
-Allora andiamo da te, se non è un problema-
-Ok- rispose subito, poi gli mise un braccio intorno alla vita e lo guidò lungo la strada.
Durante il tragitto intrattennero una conversazione leggera; quando furono in casa, Sho lo fece accomodare e gli offrì qualcosa da bere; accetto una birra e attese in salone che gliela portasse.
Adesso doveva attuare il suo piano, sfiorò soltanto leggermente il cellulare che lui aveva lasciato sul tavolo; lo schermo si fece rosso per un secondo e un messaggio fu inviato.
Aspetto commentini ^^