In realtà non avrei voluto postare subito un altro capitolo, ma lo sto facendo lo stesso, forse più per spronarmi a scrivere che per altro.
Oltretutto la fine di questo capitolo a me piace molto, mentre Harin era un pò in disaccordo quando l'ha letta XD e forse da un certo punto di vista non a torto XD
Sto blaterando per enigmi solo per mettervi curiosità XD
Vabbè la pianto, buona lettura ^^
Titolo: Angel & Devil
Fandom: Arashi
Genere: AU, angst ma anche comica a volte XD
Raiting: PG-13
Pairing: no pairing principale; sakuraiba, con piccolissima implicazione sakumoto (ma davvero piccola piccola *non ne può fare a meno*)
Desclaimes: se anche solo il diavolo fosse il mio diavolo, anche io sarei cattiva come lui XD
Capitoli precedenti:
Capitolo 1,
Capitolo 2,
Capitolo 3,
Capitolo 4,
Capitolo 5,
Capitolo 6,
Capitolo 7,
Capitolo 8 Capitolo 9
“Questa è un idea peggiore di quella di andare dove lavora” borbottò tra se mentre in piedi camminava nervoso su e giù per il corridoio del palazzo.
“Possibile che le uniche cose che ti smuovano siano la gelosia e l’ira?” lo sgridò; ma era tutto inutile da invisibile non poteva sentirlo.
Passarono pochi minuti e videro Masaki salire per le scale, quando lo vide davanti alla sua porta si blocco per un secondo spaventato.
-Cos… cosa ci fai qui?- chiese avvicinandosi lentamente alla porta e cominciando a cercare le chiavi nelle tasche.
-Voglio una spiegazione!- abbaiò subito Sho.
-Io…- balbettò Masaki incerto, Sho gli afferrò di colpo le braccia e lo scosse leggermente.
-Stavamo insieme o sbaglio?- cominciò ad urlare; -Ci siamo forse lasciati? Mi sono perso qualcosa? E poi… lui, perché proprio lui? Dimmelo!-
-Ora basta!- urlò il ragazzo appena comparso sulle scale e accorso ad aiutare l’amico; -Lascialo stare!- urlò di nuovo strappando via Masaki dalla sua presa.
-Non lo hai fatto già soffrire abbastanza? Fino a prova contraria sei tu che andavi a letto con un altro; non c’era neanche bisogno che ti dicesse che era finita! Quindi ora lascialo in pace!- gli urlò mettendosi tra lui e Masaki, poi prese le chiavi e apri la porta trascinando Masa con lui e chiudendosela alle spalle, poi si mise immediatamente a guardare dallo spioncino per vedere se fosse ancora li fuori; lo vide indugiare per un po’ li davanti, poi andarsene.
-Sembra se ne sia andato, meno male che…- ma non fini la frase, perché girandosi vide Masaki seduto a terra con le ginocchia contro il petto che cercava di soffocare i singhiozzi. Nino si portò subito al suo fianco e lo strinse forte tra le braccia, quando Masaki gli si aggrappò e cominciò a piangere senza sosta mentre Nino gli accarezzava la schiena.
-Lo ami davvero tanto vero?- chiese; Masaki annui sul suo petto, Nino lo strinse più forte.
Era andato tutto secondo i suoi piani, ora Masaki era costretto a mentire e questo era già un passo avanti, avrebbe trovato il modo di fargli fare qualcosa di molto più cattivo e presto ci avrebbe preso gusto anche lui, ora doveva spingerlo a vendicarsi, Masaki aveva conoscenze dove lavorava Sho e inizialmente aveva anche pensato che Sho stesse con lui solo per questo motivo, magari stava premendo su di lui per avere una promozione; ma data la reazione che aveva avuto quel giorno, forse non se ne stava approfittando, o almeno non più.
-L’amore è una cosa inutile, vero Kage?- chiese al micino che aveva sulle gambe e che continuava ad accarezzare mentre lui gli faceva le fusa.
Eppure qualcosa stava cambiando, qualcosa di impercettibile era cambiato ormai…
…
…
…
-Trovato!- esclamò d’un tratto.
-Bene Sakurai, sarà forse una cosa un po’ ingiusta, ma è ancora nelle mie facoltà poterlo fare, quindi dovrai parlare un po’ con me, che tu lo voglia oppure no!- disse deciso l’angelo; -dopotutto forse non sei così cattivo come appari-
Così attuò il suo piano e pochi minuti dopo il capo venne direttamente da lui…
-So che è strano, sei qui da poco e nessuno se lo sarebbe aspettato- cominciò a dire; -ma… sei stato promosso! Congratulazioni!- disse stringendogli la mano.
-Sakurai!- eslcamò chiamandolo all’attenzione.
-Da oggi per tutto ne dovrai rispondere a Ohno!- disse, poi se ne andò.
-Non ce né una che vada bene- disse lasciandosi cadere sulla sedia.
-Non voglio che mi consideri un tuo superiore, vorrei che fossimo amici- cercò di rassicurarlo l’angelo.
-Ciò non toglie che tu sia un mio superiore, anche se… devo ammetterlo la desideravo io questa promozione, ma ormai… credo di sapere di chi è la colpa!- disse infine con un tono infastidito.
-La colpa?- chiese confuso Satoshi.
-Si, la colpa!- ripetè, poi si alzò e se ne andò.
-Aspet…-
“Credo di aver sbagliato di nuovo” si lamentò tra se sospirando, poi poco dopo gli andò dietro.
Era salito fino ai piani alti, era arrabbiato e neanche sapeva cosa lo aveva spinto fino lì, di certo non poteva far irruzione nell’ufficio del capo, si era quasi deciso di tornare indietro, quando da proprio quell’ufficio nel quale voleva entrare fino a poco prima uscì Masaki.
Non lo notò subito, camminava a testa bassa, ma poco dopo lo vide e rimase immobile nel corridoio.
-Sei stato tu?!- lo accusò subito Sho.
Masaki era confuso, non capiva minimamente di cosa stesse parlando e glielo si leggeva in faccia.
-Stai cercando di vendicarti?- gli urlò.
-Non…non capisco, io…-
-Solo tu hai lo zio dirigente, solo tu puoi avergli detto che desideravo quella promozione e convincerlo a non darmela!- lo accusò.
-Non mi abbasserei a fare una cosa del genere, non a te… nonostante tutto- provò a spiegare Masaki
-No certo! La prossima volta che farai? Mi farai licenziare direttamente?- chiese continuando ad urlargli in faccia.
Masaki era già al limite, aveva gli occhi pieni di lacrime e non ce la faceva più a trattenerle, quelle parole erano dolorose, gli facevano sempre più male.
-Smettila!- disse piano Satoshi toccando un braccio di Sho; in quel momento Masaki scappò via più veloce che poteva.
-Non credo avrebbe mai fatto una cosa del genere- gli disse l’angelo.
-Come fai a sapere che non lo avrebbe mai fatto? Che ne sai tu!- lo attaccò.
-Ne so più di quanto credi te lo assicuro; so anche che fai il duro solo per nascondere il fatto che lo ami e che stai male ora; ma tu pensi che comportandoti così sistemerai tutto? Prova a farti perdonare, prova a cambiare e forse, magari lui tornerà da te- cercò di spiegargli.
-Non ho più bisogno di lui!- urlò andandosene anche lui.
Aspettava in casa, sbirciando qua e là, quando improvvisamente entrò sbattendo la porta, poi cadde in ginocchio, il viso solcato dalle lacrime, il respiro affannoso per la corsa e per i singhiozzi che cominciarono irrefrenabili.
Rimase a guardarlo, era una scena abituale che tornasse a casa e poi cominciasse a piangere, ma questa volta era diverso, sembrava veramente sconvolto; poggiò la schiena contro il muro ed attese in silenzio che si calmasse rimanendo come sempre invisibile, mentre giocherellava con una piccola fiamma che teneva tra le mani facendola avvampare e smorzare a intervalli.
Poi d’un tratto cominciò a calmarsi, lo vide alzarsi e percorrere la stanza con passo lento e sguardo vacuo, lo seguì con lo sguardo senza muoversi, aprì la finestra e si sporse fuori mentre la brezza gli muoveva leggermente i capelli, poi mise un piede sul davanzale; Jun rimase fermò per un istante gli occhi sgranati ed immobile, poi d’istinto tornado visibile si butto su di lui facendolo ricadere nella stanza.
-Ho bisogno di lui!- singhiozzò Masaki tra le braccia di Jun; -non ce la faccio a vivere senza di lui-
Il diavolo lo ascoltava, ma allo stesso tempo era scioccato dalla sua stessa reazione; perché non lo aveva lasciato fare? Non c’era peccato più grande del suicidio, perché lo aveva salvato?
Ed ora cosa starà per succedere? XD Sono cattiva lo so mi fermo sempre sul più bello XD