Blackmail

Mar 11, 2008 09:27

Come avevo promesso a harin eccomi qui a postare il 4 capitolo, anche questo appena scritto quindi dovrete aspettare un pò per il seguito, anche perchè dovo riflettere su alcune cose e e prossimi due giorni saranno molto pieni quindi avrò poco tempo.
Ringrazio harin per avermi aiutato a stimerare le idee che avevo. 
Adesso bando alle ciance ed eccovi il capitolo.

BUONA LETTURA

Sho era confuso, cos’era lo strano comportamento di Jun? E cosa significava che non era una novità che non lo capisse?

Guardò l’orologio erano le 11; finì tutto d’un fiato quello che gli rimase nel bicchiere e lasciò i soldi sul bancone.

Uscì dal bar e l’aria fresca lo aiutò a ritrovare un po’ di lucidità; non era ubriaco ma l’alcool gli faceva girare leggermente la testa.

Cominciò a camminare distrattamente; si era spinto in una parte della città che non conosceva e la cosa poteva anche essere pericolosa perché non sembrava un bel posto.

Girò l’angolo e improvvisamente non molto distante da lui vide Jun scendere da un taxi.

Si nascose immediatamente dietro l’angolo…, non sapeva perché si stava nascondendo.

Vide il taxi allontanarsi e Jun incamminarsi lungo la strada; in quell’istante decise di seguirlo, voleva capire perché si comportava in modo tanto strano e cosa ci faceva a quell’ora di notte in un posto come quello.

Jun camminava guardando a terra distratto come se quella strada la conoscesse fin troppo bene; poi svoltò in un vicolo e si fermò di fronte a una porta.

Sho si nascose in un angolo buio della strada.

Jun aveva bussato e adesso attendeva che qualcuno gli aprisse.

“Cosa sta facendo? Che ci fa qui?” si chiedeva Sho senza trovare una risposta.

Poi la porta si aprì…

Camminava distrattamente per quella strada.

Busso e attese, era tutto meccanico come una routine: entrava, si lasciava spogliare e aspettava che avesse finito, poi si rivestiva e se ne andava.

-Domani c’è uno speciale e siccome ci saremo anche noi, meglio che non hai quella faccia, ameno che non vuoi che sospettino qualcosa- lo avvisò Jin ancora disteso sul letto, fermandolo sulla porta.

Jun ascoltò, aspettò qualche secondo e poi senza rispondere se ne andò.

Non poteva essere Jin, doveva aver visto male dopotutto aveva bevuto.

Si ripeté queste parole fino a casa e cercava di convincersi che si era sbagliato; la cosa lo tormentò per tutta la notte, tanto che solo l’alcool che aveva in corpo alla fine lo fece crollare.

Il pomeriggio seguente registrarono lo speciale musicale dove parteciparono la maggior parte dei Johnny’s; e Sho per tutto il tempo non fece altro che osservare Jun, tanto che lo beccarono più volte distratto e si dovette scusare.

Jun gli era sembrato normale; anche se aveva notato che evitava qualsiasi discorso che poteva metterlo a confronto con Akanishi.

Alla fine delle riprese rimasero tutti a fare due chiacchiere tra di loro in studio; mentre Jun se ne andò quasi subito e quando poco dopo vide Jin uscire, con la scusa di andare al bagno si allontanò anche lui per seguirlo.

Segui Jin a distanza per non farsi vedere; poi quando girò l’angolo di un corridoio improvvisamente lo perse.

Cominciò a cercare ovunque, nelle varie stanze salì di qualche piano; poi ad un tratto sentì delle voci provenire da una stanza con la porta accostata.

Si guardò intorno, non c’era nessuno; si avvicinò piano alla porta per non fare rumore e l’aprì leggermente; riflesso nello specchio da un lato della stanza vedeva Jun.

-Cosa vuoi?- lo sentì dire; -Vattene!-

“Con chi parlava?” si chiese Sho.

-Volevo solo complimentarmi con te per la tua recitazione; anche se ho capito benissimo che evitavi qualsiasi conversazione che potesse chiamarmi in causa- disse l’altra voce, che Sho naturalmente riconobbe come quella di Jin, anche se continuava  a chiedersi cosa facessero quei due insieme.

Nello specchio vide Jun abbassare lo sguardo.

“Perché fa così? Non è da lui… lui gli avrebbe risposto a tono… Perché?...”

Poi nello specchio comparve anche Jin  e lo vide prendere Jun per il mento e tirargli su il viso guardandolo in faccia.

-Che fai non rispondi?- chiese Jin ridacchiando.

Jun lo guardava con odio.

-Cosa sarebbe quello sguardo? Chiese.

Jun non rispose e Jin avvicinò il suo viso a quello di Jun.

Quando vide cosa stava per succedere fu più forte il lui non ce la fece a restare e scappò via.

“Cosa sta succedendo? Perché Jun si comportava in quel modo? Cosa aveva a che fare con Akanishi? C’era forse qualcosa tra loro?”

Continuò a rifletterci finché Jun non tornò in camerino.

Aveva lo sguardo assente, sembrava come una marionetta; non capiva cosa gli succedesse e non sopportava più vederlo così…

Era sempre peggio, e mascherare la cosa sempre più difficile.

Non ne poteva più, si attardò in camerino e aspettò che tutti se ne furono andati, prese il piccolo oggetto che Satoshi aveva lasciato sul tavolo e lo infilò in tasca, poi si trascinò nel bagno del camerino, si guardò allo specchio, vide cosa era diventato ed era disgustato di se stesso.

Si sedette a terra poggiando la schiena al muro poi tirò fuori dalla tasca il piccolo taglierino, fece scorrere la lama la osservò quasi rapito; tirò su la manica della camicia e osservò il suo polso, le vene che pulsavano sotto la pelle.

“Se lo faccio finirà tutto… si… finirà tutto” pensò poggiando la lama sul polso delicatamente esercitando poi una leggera pressione.

-Jun ti devo parl…- disse Sho entrando improvvisamente nel bagno.

Jun si spaventò e la lama tagliò il suo polso cadendo poi sul pavimento.

-Cosa stai facendo? - gli urlò avvicinandosi  di corsa e prendendo un asciugamano poggiato al lavandino.

Si chinò vicino a lui e rapidamente tamponò il sangue che usciva dalla ferita al polso di Jun.

Jun rimase immobile, senza dire una parola, ancora sconvolto dall’accaduto, dal fatto che qualcuno lo avesse visto e soprattutto che quel qualcuno fosse Sho.

-Non sembra profondo, ma sanguina parecchio osservò  mentre ripiegava il bianco asciugamano ormai macchiato di sangue e premendolo di nuovo sul polso di Jun.

-Jun… cosa stavi cercando di fare?- gli chiese.

-Ti prego non dirlo a nessuno… non dirlo agl’altri… ti prego- supplicò cominciando a piangere senza controllo.

Sho gli afferrò una spalla e lo girò verso di lui.

-Jun cosa sta succedendo? Cosa ti è preso?- chiese guardandolo in viso.

Jun teneva gli occhi bassi, per evitare di guardarlo.

-Niente- rispose cercando di frenare le lacrime che ormai scendevano incontrollate.

-Jun quello che stavi facendo non è “niente”… non è che… per caso… centra Akanishi in tutto questo?- chiese Sho titubante.

Al nome di Jin il corpo di Jun si irrigidì, i singhiozzi si fermarono all’istante e la paura prese il sopravvento.

Sho sentì la tensione nel corpo di Jun e capì che forse aveva colpito nel segno.

-L’altra sera ti ho visto incontrarti con lui; non ero sicuro che fosse lui, poi però oggi dopo le riprese vi ho visti insieme… Jun se hai qualche problema ti do una mano- gli spiegò.



“Ci ha visti, mi ha visto” continuava a ripetersi Jun sconvolto.

-Jun rispondimi… cosa sta succedendo?- chiese alzando la voce.

Jun si alzò da terra e scostando la mano dall’asciugamano che Sho gli teneva ancora premuto sul polso e continuando a tenere lo sguardo basso disse:

-Ti prego lasciami stare-

-Jun…- cominciò; ma lui scappò via senza dirgli altro.

Passò qualche giorno, Sho non disse nulla agl’altri di cosa era successo; Jun aveva fasciato il polso e aveva raccontato a tutti di esserselo slogato.

Sho tentò più volte di parlare con lui e di chiederli spiegazioni, ma Jun lo evitava e cercava in ogni modo di stargli lontano.

Così decise che gli era rimasto un solo modo di sapere cosa stesse succedendo…

Attese che finirono le riprese ed aspettò di vederlo uscire, fortunatamente fu l’ultimo e il corridoio era deserto.

-Salve Sakurai-san- lo salutò uscendo.

-Akanishi posso parlarti?- chiese Sho.

-Certo- rispose confuso.

Sho lo guidò per il corridoio in una stanza tranquilla.

Rimase un po’ in silenzio cercando le parole giuste…

-Di cosa mi volevi parlare?- chiese Jin.

-Quello che volevo chiederti è … cosa sta succedendo tra te e Jun?- decise di chiedere senza girarci troppo intorno

Jin lo guardò studiandolo.

-Non capisco di cosa stai parlando-

-Sai benissimo di cosa parlo; cosa vuoi da Jun? Perché non lo lasci stare?- disse alzando la voce.

-Io non ho nulla da dirti- rispose uscendo dalla porta.

Ormai Sho non aveva più dubbi, stava succedendo qualcosa tra loro due; ma cosa? E perché rendeva Jun così?

“Deve avergli detto qualcosa, non c’è altra spiegazione” pensò Jin furioso dando un calcio alla sedia che aveva di fronte.

Era arrabbiato, furioso; prese il cellulare per chiamarlo… poi si fermò e decise che c’era un altro modo migliore per fargliela pagare.

Bene spero vi sia piaciuto alla prossima ^________^

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