Eccoci arrivati al prossimo postaggio ... ed eseguo gli ordini (solo perchè sono in astinenza da commenti .. ma vabbè XD)
E cominciamo ovviamnte con il prologo, ovvero l'episodio pilota di ogni polpettone che si rispetti. Yeeee *è pazza, perdonatela...*
Non so se i tags sono giusti, ccomunque ce ne sono tanti, se ne dimentico qualcuno, darò la colpa alla demenza senile, ok?
TITOLO: Esp (ehhm, lasciamo perdere, magari poi mi viene qualcosa di meglio)
AUORE: Jinny
GENERE: Direi ...venato di angst (con brio, ovviamente), malinconico, con una spruzzata di polpettone scolastico e di action qui e li ...
FANDOM: Principalmente Arashi, ma non ci sono solo loro (muhahahahaha)
PAIRINGS: adesso non ve li dico, ciccaaa
RATINGS: Ma facciamo pg-17 (pensando anche a dopo ... dal prologo non si capisce poi molto, ecco)
DISCLAIMERS: Nessun Johnny mi appartiene. E la cosa mi porrà al suicidio, un giorno (ma non oggi)
NOTE: Nata dalla solita scleratanotturna per cercare di addormentarmi ...
THANKS: a Vampiretta e Harin che, come sempre, si sono sorbite tuuuutto il malloppo. A Vampiretta perchè c'è una sua frase XD A Harin perchè ... credo lo si scoprrà, muhahahahaha (io inizio a postare, mod, fai un paio di calcoli ... si, insomma, hai tempo XDDDD)
PROLOGO
Kazunari guardò la fiamma che si formava nella sua mano. Girò la mano un paio di volte, osservando la fiamma. Poi, all’improvviso, nella sua mente sentì ancora le voci che urlavano, sentì il caldo… chiuse la mano a pugno, spegnendo la fiamma, si girò su un fianco e si tirò le coperte fin sopra le orecchie. Si sentiva stanco e spaventato, come se si fosse svegliato da un incubo…
“ Oni! Oni!”
Era un dannatissimo Oni… serrò gli occhi, sentendo le lacrime. Il giorno dopo sarebbe tornato a scuola. Una nuova scuola in una nuova città, dove nessuno lo conosceva…
<< E’ ancora sotto shock…>> sentì sua madre al telefono al piano di sotto
<< Si, siamo a Tokyo, adesso… mio marito è stato trasferito… adesso ha uno stipendio migliore, abitiamo anche in una casa più grande… no, Kazu non è ancora uscito dalla sua stanza… è come se si sentisse colpevole… solo perché lui ne è uscito illeso… sette… si, sette ragazzi sono morti, ci sono stati molti feriti, degli intossicati, ma si stanno riprendendo tutti… >>
Sua madre sapeva mentire benissimo. Kazunari nascose la testa sotto il cuscino per non sentirla. Lui aveva appiccato il fuoco… si rese conto di star urlando solo quando sentì sua madre abbracciarlo
<< Stai tranquillo, piccolo. Ti insegneranno a controllarlo. L’hanno insegnato a me e a tuo padre, quindi non devi più avere paura, ok?>>
Kazunari si calmò e guardò la madre. Le rivolse un sorriso triste
<< Ok…>> mormorò