La notte di Halloween

Oct 31, 2009 13:09

Salve a tutte ^___^
Oggi ho passato tutta la mattina a finire di scrivere, perchè che senso avrebbe postare una fict di Halloween dopo Halloween XD
L'idea è venuta lì per lì e di solito è una buona cosa perchè ne viene fuori una cosa carina, sperando che vi piaccia... Buona lettura e Buon Halloween a tutti ^____^

Titolo: La notte di Halloween
Fandom: Arashi e con il gentile intervento di Ryo
Genere: One-shot, horror(?), au
Raiting: PG-13
Pairing: del sakumoto qua e là e dell'ohmiya sempre qua e là XD
Desclaimers: Non sono miei, non fatemelo ripetere ogni volta ç_____ç
Ringraziamenti: Grazie a harin per l'aiuto con la scelta delle maschere

-Si dice che la notte di Halloween, qui vicino succedano cose strane...- cominciò a raccontare Ryo alla luce di una sola candela.

-Che genere di cose strane?- chiese qualcuno.

-Per venire qui tutti voi siete dovuti passare sotto un corto tunnel giusto?- chiese loro.

Tutti annuirono.

-Ebbene ogni notte di Hallowen qualcuno imbocca quel tunnel e non ne vede mai l'uscita-

-Si come no- rispose qualcuno sarcastico.

-E' vero!- esclamò subito Ryo; -molta gente durante la notte di Halloween tornando da una festa come quella di stasera è sparito senza lasciare traccia, l'unica cosa che è stata ritrovata è qualche oggetto personale e sempre sotto quel tunnel- spiegò.

Rimasero tutti in silenzio, poi qualcuno scoppiò a ridere seguito da gran parte degli altri invitati.

-Non credeteci se preferite- rispose offeso Ryo alle risate.

La serata termino e pian paino tutti gli invitati lasciarono la casa di Nishikido, 5 di questi erano venuti insieme e data la sonnolenza di un menbro e la poca sobrietà di un altro decisero che anche per loro era giunta l'ora di tornare a casa.

-E' stata una bella serata Ryo- disse lo stregone.

-Sisi molto divertente- ridacchio il lupo mannaro.

-Grazie di tutto- disse il dottor Jekyll, e un Mr. Hyde gli fece un segno di apprezzamento.

-Il prossimo anno si fa da me, dovrai venirmi ad aiutare a organizzare qualche scherzo malefico- disse la morte ridacchiando.

-Uhmno zzzz- bofonchiò qualcosa la mummia.

-Grazie a voi sempai per essere venuti, e state attenti al tunnel mentre tornate a casa- si raccomando.

Lo stregone e Mr.Hyde ridacchiarono, la morte rimase seria, il lupo mannaro rabbrividì, mentre la mummia continuò imperterrita a dormire.

Salirono in macchina, il dottor Jekyll alla guida, lo stregone accanto a lui, e dietro gli altri 3, imboccarono la strada verso casa stranquilli ed arrivarono nei pressi del tunnel, lo imboccarono continuando a parlare tranquillamente quando furono inghiottiti da una luce che impedì ad ognuno di loro di vedere il resto che vi era intorno compresi i propri amici.

Quando Jun aprì gli occhi si trovò in una strana casetta, intorno c'erano strani barattoli, un grosso pentolone e sopratutto tanta tanta polvere.

-Ma cos'è questo squallido posto?!- quasi urlò.

Poi improvvisamente vide il suo riflesso in uno specchio e quasi gli venne un colpo, era vestito di nero, come più o meno lo era quando era uscito da casa di Ryo, ma lui... lui era vestito da stregone... non da strega! Mentre ora si trovava con una gonna corta e una maglia con la scollatura.

-Che diamine è questo vestitoooooooooooo!!!!!!!!!!!!!-

Cercò ovunque nella piccola casetta qualcosa per cambiarsi ma non c'era nulla di più maschile, quindi si rassegno a tenersi quello che aveva addosso.

-Ed ora che dovrei fare? Dove sono finiti gli altri?- si chiese.

"Se vuoi tornare nel tuo mondo devi trovarli, oppure verrete inghiottiti da questo posto e scomparirete"

-Chi... chi ha parlato?!- urlò spaventato guardandosi intorno.

-Aspetta un attimo... Ryo sei tu? Che scherzo idiota è questo?! Deve essere opera tua e di Nino, vedete di farla finita sennò ve la farò pagare!- urlò Jun.

"Io non sono Ryo... la mia voce è solo il ricordo dell'ultima persona con cui hai parlato"

-Ryo smettila di fare l'idiota! E rivoglio i miei vestiti!- protestò Jun dopo un attimo di perplessità.

"Ho detto che non sono questo Ryo!" urlò la voce, "Odio quando capita chi mantiene la propria coscienza"

"Comunque tu...ragazz...a?"

-Io sono un uomo!- protestò Jun risentito.

"Di solito quando si entra qui, la maschera che si ha addosso prende vita e la tua coscienza diventa quella del personaggio, ma a quanto pare siccome la tua maschera non era in sintonia... è riuscita a trasformarsi ma non a trasformare la tua coscienza" spiegò la voce.

-Che vai farneticando non ti seguo-

"Sei sicuro di essere maschio?" chiese la voce dubbiosa.

-Sicurissimo!-

"Ok ok, facciamola finita che mi sono già stancato. Se vuoi tornare nel tuo mondo trova i tuoi amici e falli tornare in loro... se ci riesci buahahahahahahahahahahahah....."

-Quando esco da qui gliela faccio pagare lo giuro!- disse Jun ancora convinto che quella voce fosse davvero quella di Ryo.

Cercò in giro qualcosa di utile da portarsi dietro, trovò una logora borsa e ci infilò un pò di roba a caso, tra cui qualche ampolla con strani liquidi dentro; alla fin fine non si poteva mai sapere a cosa si andava incontro.

Una volta pronto imbracciò la sua fedele scopa e...

-Ma sono impazzito! Che è questa cosa!- disse mollando la scopa, forse un pò effetto lo aveva anche su di lui questa sottospecie di mondo nel quale era finito.

Camminò nel bosco per parecchio poi improvvisamente al margine della radura il paesaggio cambiò in una città, per la precisione una Londra del 1800...

-Deve esserci un senso al perchè sono in un posto del genere ora- riflettè Jun, -se le nostre maschere diventano la realtà allora... qui dovrebbe esserci Sho!- esclamò cominciando a camminare spedito per le strade, ringraziando il cielo di aver letto il romanzo di Stevenson.

Arrivò davanti alla casa e lesse il nome sulla porta "Dott. Jekyll" era la casa giusta, senza indugiare e con la fretta di tornarsene a casa suonò il campanello, poco dopo un uomo elegantemente vestitò gli aprì la porta.

-Sho meno male non mi sono sbagliato!- disse subito entrando in casa.

-Mi scusi ma lei chi sarebbe?- chiese l'altro.

-Imbecille sono io... Jun!- lo riprese, certo aveva un vestito alquanto imbarazzante ma fino ad arrivare a non riconoscerlo...

-Signorina non capisco io non la conosco, dovrei per caso ricordarmi di lei?-chiese portandosi la mano destra al mento.

Ora Jun era scioccato non si ricordava... non si ricordava di lui.

-Signorina la vedo pallida, venga si sieda un attimo- disse Sho e accompagnò un Jun ancora attonito in un salottino, facendolo sedere su un divanetto.

-La prego beva del tè e si rilassi signorina- disse porgendogli una tazza.

-Allora la voce aveva ragione, se non ti ricordi... devi aver perso la tua coscienza, ovvio è così! Allora adesso bisogna trovare un modo alla svelta per fartela tornare, devo sbrigarmi dobbiamo recuperare anche gli altri...- Jun cominciò ad agitarsi farneticando da solo a facendo su e giù per la stanza, non si accorse nemmeno che Sho si era alzato e che da un cassetto aveva estratto una strana fialetta con una sostanza verde bevendola un attimo dopo, non aveva notato neanche i borbottii della trasformazione che stava avenendo alle sue spalle tanto era preso, finchè non sentì due braccia avvolgergli i fianchi.

-Sho non è il momento sto pensando!- disse scostando quelle braccia, ma subito dopo tornarono dov'erano e in più sentì dei piccoli morsi sul collo.

-Sho ti ho detto che non è il momento!- ribadì Jun voltandosi. Apparentemente non sembrava cambiato, apparte per i vestiti un pò strappati i capelli in disordine e uno sguardo... uno sguardo... animalesco.

Un istante dopo Sho aveva preso Jun su una spalla caricandoselo come un sacco di patate e aveva cominciato a salire le scale.

-Mettimi giù! Sho mettimi giù ho detto! E smettila di toccarmi il culo!- protestava Jun dimenandosi mentre salivano le scale, mentre il signor Hyde se ne approfittava per tenergli una mano ben appolpata sul fondoschiena.

Entrarono in una stanza la cui porta si chiuse alle loro spalle un istante dopo che furono entrati, si sentì Jun urlare arrabbiato più volte di lasciarlo andare, finchè d'un tratto scese il silenzio e poco dopo cominciarono a sentirsi mugolii e ansimi, urla e grida, ma assolutamente di tutt'altro genere di quelle sentite fino a poco prima.

-Oh mio dio signorina ma cosa ho fatto- disse sconvolto Sho un paio d'ore dopo tornando ad essere Jekyll.

-Di tutto e anche di più- sorrise Jun malizioso.

-Mi dispiace signorina le giuro che non volevo... io cioè non io... deve essere stato lui...-

-E piantala con questo signorina- disse Jun alzandosi in tutta la sua nudità.

-Oh santo cielo!- esclamò Sho coprendosi gli occhi, in quel momento Jun si arrabbiò sul serio e senza badare al fatto di essere completamente nudo afferrò Sho e gli diede un enorme e forte schiaffo.

-Sei un idiota! Un idiota hai capito! Cos'è che ti da fastidio guardare è? Ti faccio schifo?- urlò ma aveva le lacrime agl'occhi e stava per piangere lo sapeva, sbattè gli occhi cercando di frenare le lacrime ma ebbe l'effetto contrario e una lacrima sfuggì rigandogli la guancia destra.

-J...Jun- balbettò Sho confuso.

-Jun amore che hai?- chiese subito preoccupato avvicinandoglisi e abbracciandolo stretto.

-Sei un idiota, un idota ecco- singhiozzo Jun tra le sue braccia.

-Amore scusami qualsiasi cosa io abbia fatto scusa- disse asciugandogli le lacrime.

-Ora ti ricordi di me?- chiese Jun tirando su col naso.

-Certo che mi ricordo di te cucciolo-disse dandogli un leggero bacio sulle labbra, Jun ricominciò a piangere.

-Non farmi mai più uno scherzo del genere mi sono spaventato a morte- disse abbracciandolo stretto.

Quando furono di nuovo entrambi vestiti Jun spiegò per bene a Sho la situazione e decisero di andare a cercare gli altri.

-Sho senti... ma dove le teneva le fiale il dottor Jekyll?- chiese Jun prima di andare.

-In un cassetto dello scrittoio in soggiorno credo. Perchè?-

-Oh, niente per sapere- rispose Jun.

Usciti dalla londra dell'800 si ritrovarono di nuovo in un bosco.

-Forse abbiamo sbagliato strada, mi sa che stiamo tornando alla catapecchia dove mi sono svegliato- disse Jun.

-Amore questo posto fa venire i brividi- disse Sho sfregandosi le braccia come se davvero sentisse freddo.

D'un tratto sentirono un fruscio alle loro spalle.

-Cos'era?-chiese Sho spaventato.

-Non lo so, forse solo un animale-

-Sembrava bello grosso però- continuò Sho.

-Vai a controllare- disse Jun facendo segno di andare a vedere.

-Ma sei matto, no che non ci vado!- protestò Sho.

-Sei tu l'uomo tra i due o no!-

-Ma come sono l'uomo quando ti pare, come ti si da della donna diventi acido, ed ora sono io l'uomo?!-

-Che c'entra quello è per un altro motivo! E poi chi dei due ha la gonna in questo momento?- chiese Jun facendo un giro su se stesso.

Sho alzò un sopraciglio interdetto.

-Non mi frega niente, io non ci vado a vedere!-

-Invece vai!-

-Ho detto di no!-

-Rammollito!-

-Sono solo giudizioso-

-Fifone!-

-Vacci tu allora cuor di leone!-

Mentre la loro lite continuava, l'essere che aveva prodotto il rumore si era avvicinato pronto a sferrare il proprio attacco, in agguato dietro un cespuglio studiando la sua preda; poi con un lungo ululato che fece accapponare la pelle ai due attacco lanciandosi sulla sua vittima, ma non si accorse della radice in cui aveva incastrato la zampa e cadde rovinosamente in avanti sbattendo la faccia a terra.

-Masaki?- chiesero in coro i due guardando l'ammasso di peli spiaccicato al suolo.

Questo poco dopo si alzò barcollando e loro riconobbero subito l'amico.

-Masaki meno male ti abbiamo trovato!- fece Sho allegro avvicinandosi.

-No Sho fermo!- urlò Jun buttandosi su di lui prima che Masaki potesse saltargli alla gola.

-Masaki crede davvero di essere un lupo mannaro ora, era come eri tu prima, dobbiamo farlo tornare in se!- disse rialzandosi in piedi insieme a Sho e approfittando dell'attimo di smarrimento di Masaki per fuggire e nascondersi dietro dei cespugli.

Lo vedevano annusare l'aria alla ricerca del loro odore.

-Dobbiamo ideare un piano- disse Jun cominciando a frugare nella sua borsa tra i mille flaconi e boccette.

Finalmente trovò qualcosa di interessante, sulla boccetta c'era scritto "Contro i lupi fastidiosi"

-Bene useremo questa!-

-E come hai intensione di fargliela bere?- chiese Sho.

-Semplice tu lo distrai e io la spargo sopra del pollo fritto- spiegò Jun come se fosse una cosa ovvia e banale da capire.

-Io lo distraggo? Ma sei impazzito, se non hai intuito ha intenzione di mangiarci non di farci le feste!- lo riprese Sho.

-Certo che l'ho capito ma se non lo distrai non posso andare a comprare il pollo a quel chioschetto alle sue spalle- disse Jun indicando la bancarella comprarsa dal nulla nel bosco.

Sho aveva capito che era meglio rassegnarsi, non c'era nient'altro da fare Jun non avrebbe cambiato idea e se continuavano così sarebbero rimasti lì a litigare in eterno finchè Masaki non li avesse trovati. Così attuarono il piano, Sho uscì fuori dai cespugli e comiminciò ad attirare l'attenzione di Masaki che presto si mise ad inseguirlo, Sho continuò a girare in tondo correndo più veloce che poteva, fortunatamente la paura di essere sbranato dal suo migliore amico lo aiutava a correre ancora più veloce.

Questo diede il tempo a Jun di comprare il pollo al chioschetto, mettendosi anche a litigare per il prezzo eccessivo con l'ambulante e finalmente dopo essere riuscito a farsi fare uno sconto versò sopra il contenuto della fiala e cominciò a chiamare Masaki.

-Masa guarda che ho qui!- urlò sventolando in aria una coscia di pollo fritta.

Masaki si fermò e annusò l'aria individuando subito il suo cibo preferito e un istante dopo cominciò a correre in direzione di Jun che mollò all'istante il cestino del pollo a terra e corse al riparo. Qualche minuto dopo fu raggiunto anche da Sho che ansimante per la folle corsa.

Osservarono Masaki mangiare avidamente, finchè d'un tratto non si addormentò.

-Ma si è solo addormentato!-protestò Sho pensando che per lo meno quel liquido lo avrebbe fatto tornare in se.

-Senti sono una strega non faccio miracoli hai capito!- si arrabbiò Jun.

Decisero che per prima cosa era meglio legare Masaki per evitare che una volta che si sarebbe risvegliato li sbranasse, poi attesero che svanisse l'effetto della fiala, e dopo un pò Masaki con un guaito cominciò a risvegliarsi. Sentì subito di essere legato e cominciò a dimenarsi a più non posso, in quello stato era più forte di quanto Jun e Sho credessero e dovettero tenrlo fermo in due per evitare che le corde si spezzassero.

-Masaki riprenditi possibile che non ci riconosci?- disse Sho all'amico, ma Masaki continuava a ringhiare e cercare di morderli.

-E' inutile Sho, anche tu non mi riconoscevi, mi chiamavi signorina!- disse con tono infastidito; -ma per lo meno non eri pericoloso... non troppo almeno- ridacchiò poi Jun tra se.

Jun era da prima che gli nascondeva qualcosa e Sho si stava un pò stufando.

-Vuoi dirmi che è successo quando non ero in me!- protestò animatamente.

-Niente di cui tu ti debba preoccupare- rispose Jun ridendosela sommessamente.

-Invece mi preoccupo, perchè te la ridi è?! L'unica cosa che mi ricordo è che eri in lacrime e nudo davanti a me- lo rimproverò Sho.

-Ti ho detto che non è niente di cui tu debba preoccuparti!- si arrabbio ora Jun e con aria offesa si allontanò lasciando Sho da solo a trattenere Masaki che d'un tratto riuscì a liberarsi dalle corde.

-Jun... aiuto... Junnnnnnnnnnnn- urlò Sho cercando di contrastare Masaki, ma Jun era troppo occupato a borbottare a se stesso quanto fosse idota il suo ragazzo che non notò neanche che stava per essere quasi sbranato.

-Masaki calmati sono io Sho-chan- piagnucolò Sho.

Ma Masaki con un violento colpo lo scaraventò a terra e ci si fiondò addosso per attaccarlo...

-Masaki nooooooooooooooooo- urlò Sho e Masaki si fermò un attimo ringhiando leggermente.

-Masaki noi siamo amici, ti prego- disse Sho tenedo gli occhi serrati pronto ormai ad essere colpito da un momento all'altro, -tu sei il mio migliore amico, ti prego non mi mangiare- piagnucolò alla fine.

-Oddio Sho-chan che schifo, certo che non ti mangio- rispose Masaki alzandosi in piedi.

-Masa sei tornato in te?- chiese Sho titubante.

-Perchè tornato in me?-chiese Masaki confuso.

Nel mentre anche Jun che ancora borbottava da solo si accorse dell'improvviso silenzio e si girò a guardare.

-Masaki...?-

-Junjunnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnn- urlò Masaki correndo ad abbracciarlo.

-Ma come sei carina vestita così- lo prese in giro Masaki che un istante dopo si prese un pizzone in testa da Jun.

-Itaiiiiiiiiiiiii- protestò massaggiandosi la testa.

-Ok sbrighiamoci, mentre andiamo ti spieghiamo la situazione- disse Jun raccogliendo la sua borsa e incamminandosi.

Poco dopo, mentre Sho aveva appena finito di spiegare per la decima volta a Masaki la situazione si ritrovarono in un posto strano, c'era un sole torrido e un deserto, distese e distese di sabbia.

-E ora dove siamo?- chiese Masaki.

-Sembra un deserto- disse Sho.

-Credo che qui troveremo Riida- disse Jun cominciando ad incamminarsi, dopo un pò all'orizzonte comparve una struttura, quella che a tutti gli effetti sembrava una piramide.

Arrivati nei pressi però la notarono più piccola di quanto avrebbero pensato, sarà stata alta un tre metri per tre.

Entrarono nell'ingresso, c'era solo una stanza all'interno, le pareti erano tutte dipinte, c'erano tantissimi strani oggetti dai mille colori e le mille forme tutti intorno, e poi al centro un sarcofago.

-Eccolo lì forza apriamolo- disse subito Jun, ormai sembrava avere fretta di farla finita con quella storia.

-Ma... la maledizione- disse Masaki spaventato.

-Ma quale maledizione! C'è Riida qui dentro, con che ti può maledire? Al massimo con l'offrergli il ramen in eterno!- disse Jun cominciando a spostare da solo il coperchio del sarcofago senza riuscirci però granchè.

-Allora mi date una mano?- li riprese rimproverandoli.

Tutti e tre insieme riuscirono infine a spostare il coperchio e dentro vi trovarono l'amico bendato e con el mani incrociate sul petto.

-Ma è vivo secondo voi?- chiese Sho.

-Lo spero- rispose Jun.

-Oh-chan...- chiamò Masaki già con le lacrime agli occhi preoccupato.

Nessuna risposta.

-Ohi!- lo chiamò Sho scuotendolo leggermente.

Di botto Satoshi si alzò a sedere facendo gridare gli altri tre di terrore .

-Ma sei matto!!!!!!!!!!!!!- urlò Jun.

Satoshi si girò un attimo a guardarli, poi si mise di nuovo sdraiato.

-Toshi vedi di darti una mossa, svegliati!- cominciò a scuoterlo Jun.

-Non disturbate il mio sonno eterno- rispose Satoshi girandosi di lato dando le spalle ai tre.

-E ora come lo facciamo tornare in se?- chiese Masaki.

-Io credo... si credo che ci voglia una forte emozione; io quando ho visto Jun piangere mi sono ripreso e tu non mi hai mangiato perchè siamo amici, quindi dobbiamo far provare ad Oh-chan un qualche sentimento che lo smuova- spiegò.

-Cos'è che ama più qualsiasi altra cosa?- chiese Jun riflettendo.

-Il ramen!- propose Masaki.

-Disegnare!- disse Sho.

-La pesca!- disse Jun.

Ma nessuna di queste cose sembrò destare l'interesse di Satoshi che continuava a dormirsela beato nel suo sarcofago d'oro.

-Cos'altro... cos'altro è importante per lui...-si chiesero, d'un tratto la risposta arrivò istantanea nella testa di tutti e tre.

-Nino!!-

Satoshi aprì gli occhi mettendosi seduto per qualche secondo, li guardò confuso poi fece per rimettersi a dormire.

-No! Aspetta aspetta!- lo intimò Jun frugando nella sua borsa, poi diede a Sho un microscopico pianoforte con tubicini di strani colori all'estremità.

-Cos'è?-chiese Sho.

-Non lo so ma suona!- disse Jun.

Sho cominciò a suonare sulle note di Niji e Satoshi sembrò svegliarsi, poi improvvisamente dai tubicini colorati cominciò a formarsi del fumo colorato e denso e da questo fumo cominciò ad uscire la voce di Nino.

-Ni...no- balbettò Oh-chan.

-Si Oh-chan è Nino- disse Masaki felice.

-Toshi se vieni con noi potrai incontrare Nino- disse Jun cercando di convincerlo, Satoshi annuì leggermente ed uscì dal sarcofago.

-Non mi sembra tanto essere tornato in se- disse Sho continuando a suonare.

-Per ora l'importante è che ci segua, tu continua a suonare- ordinò Jun.

Camminarono ancora, uscendo finalmente da quel deserto assolato, però stavolta finirono in un posto alquando spaventoso, intorno a loro era tutto buio e a malapena si vedeva dove si andava, era un paesaggio grigio, oscuro e ogni tanto si sentivano delle urla spaventose.

-Ma dove siamo finiti- disse Sho tremante.

-Non lo so- rispose Jun facendoglisi più vicino.

Masaki camminava sorreggendo Satoshi che ogni tanto dava segni di stare per riaddormentarsi di colpo.

Poi d'un tratto cominciarono a sentire il distinto suono di una voce...

-Animeeeeeeee, ho bisogno di animeeeeeeeeeeee-

-E' solo una mia impressione o era la voce di Nino?- chiese Masaki.

-No no era proprio lui- rispose Sho mentre un brivido gli percorreva la schiena.

Seguirono la voce e in poco tempo videro il ragazzo seduto su una roccia, era incappucciato e solo la voce gli dava la sicurezza che fosse Kazunari.

-Nino...- disse Satoshi guardando il ragazzo.

Questo si girò a guardarli e poi si alzò in piedi raccogliendo la falce ai suoi piedi.

-Oh cavolo! Nino è la morte!- esclamò Sho portandosi qualche passo dietro a Jun.

-Anime- disse Nino avvicinandosi.

-Kazu-chan siamo noi non ci riconosci?- chiese Masaki all'amico.

-Masa è inutile che glielo chiedi, non ci riconosce- rispose Jun.

-Oh bisogno di anime- disse ancora Nino avvicinandosi, poi si tolse il cappuccio e alzò la falce pronto a colpire.

Satoshi si mise in mezzo e improvvisamente Nino si fermò.

-Nino- disse Satoshi avvicinandosi.

-Toshi non ti avvicinare, non ti riconosce- disse subito Jun preoccupato facendosi avanti, ma un istante dopo si ritrovò la lama della falce al collo e si immobilizzò, Sho lo tirò indietro e lo gli cinse la vita con un braccio.

-Nino- ripetè Satoshi.

Nino abbassò d'un tratto la falce e si avvicinò a Satoshi studiandolo.

-E' bella la tua anima- disse guardandolo, -La voglio!- poi alsò di nuovo la lama pronto a colpire...

Ma... ma successe qualcosa di strano Satoshi lo abbracciò e Nino lasciò cadere la falce a terra che si sgretolò in polvere.

-Toshi- mormorò Nino un istante dopo.

Poi improvvisamente di nuovo una luce gli impedì di vedere qualsiasi altra cosa o persona avessero intorno, e un istante dopo una brusca frenata.

-Cosa... cosa diamine è successo?- chiese Sho alzandosi dal volante.

-Non lo so- rispose Masaki.

-State tutti bene?- chiese Jun girandosi a controllare.

-Sembrerebbe di si- rispose Nino, mentre Toshi dormiva tranquillo appoggiato alla sua spalla.

-Tutto questo... tutto questo...- balbettò Sho.

-Non può essere successo sul serio- rispose Nino.

Poi tutti cominciarono a ridere pensando che quello che era successo forse era davvero solo frutto della loro immaginazione; Sho rimise in moto la macchina e si avviarono verso casa.

Jun frugò nella borsa e trovò delle strane fiale dal contenuto di color verde... forse non si erano immaginati niente invece.

Epilogo:

-Sho amore la vuoi una tazza di tè prima di andare al letto?- chiese Jun.

-Volentieri, grazie- rispose Sho.

Poco dopo Jun gli servì il tè.

-Che strano colore che ha, sembra fosforescente- disse Sho studiando il liquido.

-E' un nuovo tipo di tè verde, l'ho comprato oggi, bevi bevi che è buono- disse e per incitarlo bevvè dalla sua tazza, che però non conteneva lo stesso liquido.

Sho bevvè e dopo qualche minuto comincio ad avere una strana reazione contorcendosi, finchè la trasformazione non si fermò.

-Salve signor Hyde- disse Jun in modo sensuale guardando il suo ragazzo che ora non era proprio in se.

Questo assunse un ghigno sulle labbra poi si alzò e prese Jun di peso caricandoselo su una spalla e trascinandolo in camera da letto.

-Devo farmene fare qualche scorta da Ryo- disse sorridendo soddisfatto.

FINE

r: pg-13, g: arashi, gnr: au, gnr: one-shot, gnr: horror

Previous post Next post
Up