Rieccomi, dopo secoli! Ma adesso sono in prova in libreria quindi sono sempre stancherrima (gli ultimi due gg, prima ero solo pigra)
Ciancio alle bande, andiamo avanti
TITOLO: siccome non c'è ancora, NINOSCOPIO rimane (è una storia lunga)
AUTRICE: Jinny
GENERE: Drammatico ... credo >__>
PAIRINGS: Matsumiya, Sakuraiba
RATINGS: nc-17 causa argomenti
DISCLAIMERS: Non possiedo nessun Arashi, nessun Johnny, nemmeno Johnny Depp, purtroppo, e continuare a ricordarlo di certo non migliora il mio umore!
THANKS: a Harin e Vampiretta che as usual si sono sorbite il mattonazzo in anteprima (a loro l'arduo compito di spiecare NinoSCOPIO U__U)
NOTE: Mi scuso col povero Riidaa che è rimasto un po' in disparte in questa storia ...
GIA' POSTATI:
Uno Kazunari guardò Masaki sedersi sul divano, nel suo studio
<< Che ci fai qui?>> chiese, finendo di scrivere quello che ormai scriveva da una settimana. Il paziente non parla. Masaki sospirò
<< E’ una settimana che dico a gente che non si sopporta di non lasciarsi, che è per il bene dei bambini … di essere più tolleranti l’un l’altro, di non tradirsi se si amano, una paziente mi ha fatto delle avances e ho dovuto prendere un tranquillante. Nakai mi odia …>>
Kazunari alzò lo sguardo. Masaki sembrava esausto.
<< Vuoi una sigaretta?>> gli chiese.
<< Sarebbe fantastico …>> mormorò Masaki.
<< No, ti fa male.>>
<< Nino … non ho la forza necessari a risponderti.>> disse Masaki, passandosi le mani sul viso. Kazunari si alzò ed iniziò a camminare avanti ed indietro
<< E’ così terribile?>> gli chiese dopo un po’. Masaki fece un verso a metà tra lo sconforto ed il sarcasmo
<< Nino, i miei si sono mollati che avevo sette anni! Che ne so io di coppie? >>
<< Masa, andrà bene. Tu sei bravo a far fare pace alla gente, sei sempre stato bravo …>>
<< Non dica cazzate, dottor Ninomiya! Vado bene giusto per analizzare piromani, depressi vari e simili e, soprattutto … uomini! >>
Kazunari si girò di nuovo a guardare Masaki, poi gli si avvicinò, sedendoglisi accanto, sul divano. Masaki gli si appoggiò contro
<< In teoria si suppone che tu l’abbia superata …>> disse Kazunari, stringendolo a sé
<< Non sei l’unico che sa recitare …>> mormorò Masaki
<< Oh, che bello, mi hai risposto a tono, sollievo …>> disse Kazunari, sorridendo. Masaki ridacchiò, ma Kazunari sentì che c’era qualcosa che non andava
<< Masa …>>
<< Penso che dovrei trovare qualcos’altro … solo perché siamo passati da situazioni traumatiche e abbiamo rimesso insieme i pezzi in qualche modo, non vuol dire che siamo capaci di fare questo lavoro …>>
<> rispose Kazunari. Masaki rise, un po’ meno isterico della prima volta, e si staccò, sospirando
<< Grazie, Nino-chan.>> disse, in tono dolce. Kazunari lo guardò negli occhi
<< Masa … davvero hai dovuto prendere un tranquillante per delle avances? E’ così grave la situazione?>>
Masaki sospirò
<< In teoria non dovrebbe, ma … temo che la situazione sia ancora fuori controllo … ho paura, e non riesco a gestirla … ma questo a Nakai non importa, almeno non ora … in più sta litigando con Ohno, perché ci passa i casi solo per poter fare le sue indagini … >>
Kazunari serrò leggermente la mandibola
<< Lo so. Ho telefonate continue da Ohno che chiede se il ragazzo abbia detto qualcosa … ma … non parla. Ha solo scritto di avere effettivamente 25 anni … ma poi anche di scrivere o disegnare non se ne è più parlato … ho cercato il suo nome e … risulta sparito vent’anni fa … >>
Masaki spalancò gli occhi
<< Nino, ma allora sei andato avanti! Sappiamo chi è! Hai contattato la sua famiglia?>>
<< Sono tutti morti, e si suppone che sia io a dirglielo … ma se è sparito vent’anni fa, non è nemmeno detto che li ricordi … >>
Masaki lo guardò, ora preoccupato
<< Nino … Questa cosa …>>
<< Posso farcela, Ma-chan, davvero.>> disse Kazunari. Masaki annuì, poco convinto
<< Però, se hai bisogno di aiuto, me lo dici, ok? Non guardarmi così, non me ne frega niente del caso. A me importa di te … >>
Kazunari spalancò la bocca, come realizzando qualcosa
<< Tu avevi già cercato! E non l’hai scritto … e … non volevi che me lo affidassero … Masa, non sei mia madre! Non c’è bisogno che mi controlli sempre! Ce la faccio e, a giudicare da come sei ridotto, ce la faccio meglio di te!>>
<< Ok. Ma se hai bisogno di aiuto, sai che puoi contare su di me. E non ti arrabbiare solo perché tengo a te, stronzo. >>
Kazunari sorrise e lo abbracciò di nuovo. Masaki sbuffò leggermente, e si lasciò abbracciare
<< Per me sei un fratello, Kazu, lo sai questo?>>
<< Bella fatica, siamo cresciuti insieme …>> disse Kazunari. Masaki rise
<< Andiamo a cena, prima che Sho chiami la polizia per cercarci … pericolosi disadattati sociali fuggiti da istituto psichiatrico … ci lavoravano come medici …>> borbottò Masaki
<< Scandalo all’istituto psichiatrico Kamio …>> rispose Kazunari
<< Il giallo della nostra Villa Verde …>>
<< Se adesso passa Hitchcock, urlo …>> rise Kazunari
<< Se svieni guardando le righe verticali, però, non mi innamoro di te, ho già dato con gli incesti …>> disse Masaki, uscendo dallo studio. Kazunari, dietro di lui, lo vide fermarsi ed inchinarsi
<< Come va la terapia di coppia, Aiba?>> chiese Nakai. E Kazunari sentì un tono meno ostile del solito
<< Va … per ora non ha ancora divorziato nessuno, non si sono accoltellati e non ci sono stati infanticidi … come prima settimana, mi sembra abbastanza poco dannosa …>>
<< E … ho saputo che una delle pazienti di oggi ti ha fatto delle avances … e so della tua fobia …>>
Kazunari alzò un sopracciglio. Nakai era … preoccupato?
<< Niente che non possa tenere sotto controllo … e poi ho il mio analista di fiducia da cui correre a sfogarmi …>> disse Masaki indicando Kazunari. Nakai gli diede una piccola pacca sulla spalla
<< Bravo … adesso ho le mani legate con il consiglio d’amministrazione, ma vedrai che riuscirò a sistemare la situazione …>>
Masaki si inchinò di nuovo
<< Grazie …>> mormorò. Nakai annuì, poi guardò Kazunari
<< Ancora non parla? Ohno mi sta stressando …>>
<< Invece di stressare lei, perché non prova a prendere Matsumoto e riportarlo dove stava vagando? Magari il posto da dove arrivava era li vicino …>>
<< Non possiamo esporlo ad uno stress così forte, Ninomiya … e dovresti saperlo bene …>>
<< Ma avete letto tutti il mio fascicolo?>> protestò Kazunari
<< Sono il tuo capo … quando mi hanno detto che eravate stati in cura qui tutti due, beh … volevo licenziarvi in tronco, ma poi ho visto che siete bravi, finché non esplodete, e vi ho tenuti, ma … mi sono informato su di voi … credo che sia normale, no?>>
Kazunari annuì. Nakai li lasciò andare, ed i due si diressero verso la mensa.
<< Come siete silenziosi, stasera …>> disse Sho, sedendosi accanto a loro. Kazunari sospirò, mentre Masaki si limitò a rimanere fermo, una mano a sorreggergli la testa
<< Masaki …>> lo chiamò Sho. Masaki si riscosse leggermente
<< Mi sa che ho esagerato la dose …>> biascicò
<< Dose? Di che? Che succede?>> chiese Sho
<< Masa si è sparato un tranquillante perché una paziente gli ha fatto delle avances …>> disse Kazunari. Sho alzò le sopracciglia
<< Beh, credo sia normale che ti facciano delle avances, Aiba … se non sono cieche …>>
Masaki sorrise debolmente, troppo intontito
<< Grazie, Sho-chan … Credo che andrò a dormire, ora …>> riuscì a mormorare, ma la testa gli scivolò sul tavolo.
<< Si è addormentato …>> si stupì Sho, mentre Kazunari scoppiava a ridere
<< Portiamolo a letto, su, prima che inizino a guardarci peggio di quanto non ci stiano già guardando …>> disse poi. Kazunari si calmò e tornò serio
<< Ok … ti do una mano … >>
<< Ce la faccio. Non pesa.>> disse Sho. Si alzò, fece il giro del tavolo, e sollevò Masaki, che, completamente addormentato, si rannicchiò tra le sue braccia. Kazunari ridacchiò alla scena, scuotendo la testa
<< Con che gente mi tocca lavorare …>> disse, accollandosi il compito di aprire tutte le porte.