May 23, 2008 23:29
Visto che sto scrivendo l'ottavo acpitolo, direi che posso postare il secondo... verrà un po' lunga, temo, ma al massimo, se ci stufiamo (io di scrivere, voi di leggere... anche perchè, sniff sob, hanno commentato solo in due, sob sob...) la pianto a metà XD
TITOLO: La principessa della luna
AUTORE: Jinny
GENERE: Angst
FANDOM: Arashi (li sento, stanno arrivano con le accette, adesso mi odiano... lo so...)
DISCLAIMERS: Gli Arashi non sono miei, e per fortuna non leggeranno mai nulla di tutto ciò (sentite anche voi questo sumore? Tipo fucile che viene caricato?...)
NOTE: per ora la situazione è quasi sotto controllo, ma si capisce già dal primo capitolo che sarà very tragedy... in questo periodo butta così... gomen nasaaai... e abbiate pietà...
Kazunari guardò Masaki che, dopo essersi accertato più o meno un migliaio di volte che Shizuka stesse bene, essersi rigirato per un’ora, aver sospirato infinite volte ed essersi svegliato di soprassalto almeno quattro volte, era crollato, esausto. Ora tremava, ma almeno stava dormendo.
<< Scusami, Fumio… scusami…>> mormorò Kazunari, mentre nuove lacrime gli bagnavano il viso. Si rannicchiò accanto a Masaki, posandogli una mano sulla spalla, e lo sentì smettere di tremare. Si addormentò a sua volta, ma dopo a malapena un’ora, Masaki si svegliò di soprassalto, svegliando anche lui
<< Fumio…>>
<< Solo un altro incubo, Nino. Dormi…>> mormorò Masaki. Kazunari lo guardò, nella penombra della stanza, trovandolo teso e come in ascolto. Lo vide alzarsi ed entrare nella stanza di Shizuka. La bambina stava tossendo. Kazunari si alzò e seguì Masaki, che stava pulendo con un fazzoletto il viso della piccola
<< Calmati, amore, adesso l’aria torna…>> diceva, in tono dolce. Shizuka gli si aggrappava forte
<< Papà… papà, fa male…>> disse Shizuka.
<< adesso passa.>> disse Masaki. Poi alzò lo sguardo su Kazunari, ma lo abbassò subito. Era spaventato, si vedeva. Shizuka pian piano si calmò, il dolore cessò e lei riprese a dormire. Masaki le rimboccò le coperte e le diede un bacio dolcissimo sulla fronte. Poi si avvicinò a Kazunari
<< Stasera ha tossito sangue… non possono operarla… è troppo debole per la kemio… >> si passò una mano sul viso, sospirando. Kazunari gli passò un braccio attorno alle spalle e lo riportò in soggiorno. Lo fece sedere
<< Vado a prenderti qualcosa da bere… dell’acqua…>>
<< A questo punto, vodka sarebbe meglio, ma domani mattina dobbiamo lavorare… e viene l’infermiera per Shizu… Massimo otto mesi di vita, dicono i medici… Nino, come faccio? Già senza Aya è dura, ma se ne va anche Shizu, che faccio?>>
Kazunari si portò le mani alla bocca. Poi guardò Masaki, seduto curvo, con le braccia appoggiate alle gambe, lo sguardo vuoto.
<< Masa, perdonami…>> gemette << Io… se non fossi mai andato a letto con lei…se… è colpa mia…>>
<< Se andiamo a monte, allora, è colpa del suo primo marito he si è schiantato contro un camion… però… sono io ad averla trascurata. Se non fossi stato tu, sarebbe stato qualcun altro… non ero mai a casa… tante volte avevo paura a tornarci… io amo Aya-chan, davvero tanto, non ho idea di cosa potrò fare senza di lei, ma… avevo paura. Quando piangeva e non sapevo consolarla… quando la trovavo nella vasca, quasi morta… quando mi chiedeva di rimanere a casa dal lavoro e io non potevo… in quei momenti avevo paura. Poi Shizu si è ammalata… perché va tutto male, Nino? Io… non voglio perdere anche mia figlia… non ce la faccio… non…>>
Kazunari lo abbracciò stretto
<< Sono qui, Masa, sono qui…>>
Masaki respirava profondamente, e Kazunari si rese conto che si era addormentato.
<< Ma come fai ad essere così scemo anche in un momento simile?>> chiese tra sé e sé, mettendolo sdraiato ed accarezzandogli una guancia.
Jun alzò il viso dalla scaletta del programma quando sentì la porta aprirsi. Sho fece la sua apparizione, agitato.
<< Che succede, Sakurai?>> chiese Jun. Sho sospirò
<< Mi ha chiamato Nino…a te non hanno detto niente? Ayako si è ammazzata… davvero, questa volta… si è ammazzata perché Shizuka è malata e sta morendo… Nino dice che Masa è a pezzi… ok, non lo sapevi… ho sempre un tatto fantastico… scusami… Jun… mi… mi dispiace…>>
Jun si era portato le mani al viso, sentendo le lacrime che lottavano per uscire. Aveva conosciuto Ayako direttamente al matrimonio, a causa dei vari impegni, ma aveva legato subito con lei. Eppure, negli ultimi mesi si erano allontanati. Ed ora lei era morta, e lui era l’ultimo a saperlo
<< Perché Masa non ci ha detto nulla?>> chiese, tirando su col naso.
<< Immagino fosse sconvolto… è passato all’ospedale a prender Shizuka, che aveva fatto delle analisi, e ha trovato Ayako impiccata in camera… Nino ha detto che è dovuto andare lui a prendergli i vestiti, perché Masa non riesce ad entrare nella stanza… ha organizzato il funerale, si è fatto urlare dietro dal suocero, ha chiamato i suoi, e poi ha chiamato Nino perché era l’unico che ieri sera non lavorava… poi era troppo stanco per connettere, conoscendolo…>>
<< Di che parlate?>> chiese Satoshi, entrando
<< Ayako si è ammazzata…>> singhiozzò Jun. Satoshi si fermò dov’era, con gli occhi spalancati
<< Ecco perché Nino ha chiamato me e non te…>> disse Sho, vedendo la reazione
<< Grazie per la fiducia… come sta Masa? Ma viene a lavorare?>>
<< Si…>> disse Sho. Jun sospirò e cercò di asciugarsi le lacrime
<< Io andrei a casa… ma se Masa regge, devo reggere anch’io…>>
Gli altri due annuirono. Quando Masaki e Kazunari entrarono, Jun scattò in piedi ed abbracciò stretto Masaki, singhiozzando forte
<< Jun, mi dispiace… questa volta sono arrivato tardi…>> disse Masaki, stringendo a sé l’amico. Jun piangeva e tremava, e si chiedeva come facesse Masaki a rimanere così calmo. Si staccò leggermente, senza sciogliere l’abbraccio, e vide che decisamente non era calmo.
<< Ma-chan…>>
<< Facciamo in fretta, poi devo andare da Shizu… l’hanno ricoverata, stamattina… ieri sera è stata male… e anche quando è arrivata l’infermiera… però poi si è stabilizzata, ma lo stesso, facciamo in fretta…>> si portò le mani al viso. Tremava forte
<< Fumio, sicuro di farcela? >> chiese Kazunari, preoccupato.
<< No, non sono sicuro!>> urlò Masaki, e la sua voce tremò. Inspirò profondamente. Sho gli prese le mani, scoprendogli il viso, e lo fece sedere. Stavano ignorando truccatori e costumisti, ma in quel momento non poteva importargliene di meno. Masaki tremava forte, ed aveva lo sguardo freddo e distante.
<< Senti, se vuoi facciamo noi la trasmissione… spieghiamo la situazione, e…>>
Masaki scosse la testa
<< Per spiegare la situazione ho già una conferenza stampa domani mattina, prima del funerale… sempre che i miei suoceri mi ci facciano entrare al funerale… >> il suo cellulare squillò. Impallidì, dato che era il numero delle emergenze. Strinse inconsciamente la mano di Sho, vedendo il numero privato.
<< Hai, moshimoshi… cosa?… ah… Un quarto d’ora e sono li… >> riattaccò, e sembrava stesse per accasciarsi a terra privo di forze
<< Shizu ha avuto un altro momentaccio… il trauma di aver visto Aya impiccata ha scatenato una reazione nervosa, che è andata ad incidere sulle sue condizioni fisiche, accelerando… accelerando al sua morte… io… io non riesco a muovermi… io… non… Sho, tu che sei forzuto, sii buono, aiutami ad alzarmi… qualcuno… potete accompagnarmi? Ah, no… Shukudai…>>
<< Vengo io… tanto sono abbastanza inutile, all’interno della trasmissione…>> disse Satoshi. Masaki sorrise
<< Arigatoo, Riidaa…>> mormorò.
<< Sicuro?>> chiese Sho a Satoshi
<< Sennò vado io… se sviene, non so se riesci a tenerlo su…>> disse
<< Adesso come adesso pesa meno di me, anche se è più alto. Non preoccuparti. E poi, tu devi condurre. >>
<< Di un paio di umanto per me, Sho-chan…>> disse Masaki, sorridendo
<< E tu di a Shizuka di aspettarci.>> disse Sho. Masaki annuì, mordendosi forte le labbra. Sentì la mano di Satoshi stringere la sua
<< Andiamo.>> disse. Satoshi annuì e lo trascinò via.
gnr: angst,
g: arashi,
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