Bound to the Heart

Jan 29, 2009 17:30

Eccomi qui, comincio a chiedere umilmente scusa se avevo promesso qualcosa di diverso, ma sembra essere ancora bloccata la fict non sakumoto, quindi eccomi a postare la mia ultima creazione che procede fortunatamente in modo meraviglioso, credo posso dire che forse è tra le più belle che abbia mai scritto, o almeno a me piace talmente tanto che non faccio altro che pensare a come andare avanti <3
Spero vivamente che piaccia altrettanto anche a voi.
Buona lettura ^__^

Titolo: Bound to the Heart
Fandom: Arashi
Genere: AU, fantasy, fantascienza, yaoi, angst (un pò di tutto insomma XD)
Raiting: R
Pairing: Sakumoto
Desclaimers: questa storia è pura invenzione fatti e personaggi sono del tutto casuali, eventuali riferimenti a persone esistenti sono deltutto involontarie *si come no XD*


Capitolo 1

Quel posto era veramente strano, entrando nel palazzo gli sembrava di essere tornato indietro di centinaia di secoli, i corridoi in cui lo stavano conducendo erano decorati con quelli che potevano quasi somigliare ad arredi medievali di stampo orientale, con arazzi e tappeti dai colori sgargianti, tutto riluceva e brillava in quel palazzo; quando gli venne aperta la porta della grande sala del trono, fu quasi inondato dalla luce che ne provenieva, luce completamente solare, che penetrava dalle aperture nelle pareti studiate apposta per renderla, in qualsiasi momento del giorno, luminosa come se fosse a cielo aperto.

Camminò lungo la sala tripartita in tre navate formate da due file di colonne, la navata centrale era la principale e in fondo ad essa vi era il trono, al suo passaggio i servi che vi erano nella sala si inchinavano, mentre le guardie rimanevano ferme e impettite ai loro posti senza muovere un muscolo.

Arrivato davanti al trono gli si mostro uno spettacolo assai particolare, se non quasi in un certo senso inquietante; il re, un uomo si mezza età, robusto e ben piazzato sedeva su un enorme trono dorato, vestito delle più sontuose vesti mai viste e ornato di splendidi gioielli, la cosa strana era che ai suoi piedi vi erano tre ragazzi, con vesti che sembravano di seta, ed ognuno di essi aveva una bellezza tutta propria.

Il primo era seduto sul primo gradino che portava al trono; l’apparenza era quella di un bambino, ma molto probabilmente non aveva meno anni degli altri due, i capelli neri, gli occhi scuri; aveva il viso rilassato ma un aria severa, nonostante ciò la sua bellezza rimaneva intatta.

Qualche gradino più su vi era seduto il secondo ragazzo, con il busto leggermente sdraiato sul gradino più alto, la testa posata su un braccio poggiato a terra, aveva quasi l’apparenza di un gatto che sonnecchia in quel momento; era alto e magro, capelli castano scuro e una voglia che si intravedeva sul braccio sinistro al di sotto della veste leggera, anche lui era bellissimo ed aveva un aria dolce e innocente.

Il terzo ragazzo era il più vicino al re; seduto su un fianco posava la testa al bracciolo del trono, aveva i capelli corvini, due piccoli nei sulle morbide labbra rosa in contrasto con la pelle candida, inoltre aveva degl’occhi stupendi, scuri ed intensi, era sicuro di non aver mai visto degl’occhi così, solo che oltre a essere bellissimi sembravano anche quasi privi di vita, come se non vedesse assolutamente nulla, come se la sua mente fosse altrove.

-Benvenuto!- disse il re riportando la sua attenzione al motivo per cui era li in quel momento.

-Salve maestà- disse con un inchino; -sono Sakurai Sho, l’ambasciatore terrestre che si occuperà di tutti gli accordi- disse presentandosi.

-Sono felice che siate venuto, abbiamo preparato delle stanze per lei e il suo seguito- disse il re facendo segno con la mano al resto delle persone che lo accompagnavano.

-La rigrazio molto maestà- disse di nuovo con un inchino; -però... vorrei prendere subito i primi accordi con lei se me lo consente- aggiunse in modo gentile.

-Il lavoro prima di tutto vero?- chiese ridacchiando il sovrano; -Bene! Lasci che almeno i suoi compagni di viaggio si riposino- disse, poi schioccò le dita e alcuni servi comparvero ad aiutare il resto dell’equipaggio a portare i bagagli ai loro alloggi.

-La ringrazio ancora maestà- disse di nuovo.

-Sakurai-san...- lo chiamò Satoshi, il suo segretario personale e anche migliore amico, porgendogli le carte dei documenti.

-Questi sono i documenti da siglare per i nostri accordi- disse Sho mostrando i fogli che aveva in mano.

-Nino- disse la voce del re in tono severo.

Il piccolino ai piedi della scala si girò verso il sovrano che lo aveva chiamato.

-Portami i documenti- ordinò di nuovo.

Il ragazzo senza abbandonare il suo sguardo contrariato si alzò e si avvicinò prendendo i documenti che Sho gli porgeva, poi tornò indietro e salì tutti gli scalini per portarli al sovrano, fu in quel momento mentre il ragazzo saliva i gradini che notò la catenella che teneva legata a una caviglia e che a sua volta l’altra estremità era legata a un gancio circolare sul bracciolo del trono, il ragazzo si sedette di nuovo, ma stavolta sul primo gradino in altò non molto distante dal secondo ragazzo; d’impulso spostò lo sguardo sul gli altri due ragazzi e notò che anche loro avevano la stessa catenella legata a una caviglia e a sua volta legata al gancio del trono.

-Mi sembra tutto curato nei minimi dettagli- disse il sovrano mentre ancora visionava i documenti.

-In realtà non siamo molto pratici di documenti cartacei, ma i nostri più attenti funzionari ne hanno redatto apposta uno per voi- spiegò Sho.

-La vostra tecnologia deve essere molto avanzata, lo posso vedere dai vostri abiti e dagli strani oggetti che portate con voi- rispose il sovrano osservandolo.

I vestiti che portava sia lui che Satoshi, erano ordinari sulla terra, ne più ne meno che un vestito qualsiasi, nulla di speciale, ma dovevano risultare parecchio strani agli abitanti di un pianeta ancora così arretrato, ma fortunatamente anche i primi contatti presi con loro erano stati pacifici e il sovrano si era subito mostrato interessato alla loro tecnologia, mentre d’altro canto la terra era interessata ai loro particolari minerali inesistenti sulla terra.

-Comunque mi sembra tutto molto chiaro, noi vi daremo il minerale di cui avete bisogno e in cambio voi ci insegnerete ad usare la vostra tecnologia- disse il sovrano tranquillamente.

-Più o meno è così- rispose Sho; -però prima vorremmo conoscere un po’ il pianeta e soprattutto le vostre intenzioni dopo che sarete venuti a conoscenza del sapere che possiamo offrirvi, oltretutto io penso come molti altri sul mio pianeta, che sarebbe bene una lenta e graduale istruzione, un cambiamento radicale e troppo veloce potrebbe influire troppo sulle vostre culture, modificando l’entità del pianeta e della popolazione- aggiunse poi cercando di spiegare come meglio poteva.

-Non riesco a seguirvi molto bene, comunque le nostre intenzioni sono far evolvere il pianeta fino a farlo diventare come il vostro- rispose il sovrano confuso.

-E’ proprio questo che noi pensiamo sia pericoloso, un evoluzione troppo veloce potrebbe danneggiarvi- cercò di spiegare in parole più semplici.

-Danneggiarci? Non vedo in che modo, saremo più efficenti e potremo realizzare qualsiasi cosa- rispose con tono convinto e sognante.

-Comunque come scritto nei documenti, io sono qui per valutare al meglio, in che modo e in che tempi dosare la nostra conoscenza, con me ho portato molti studiosi e scenziati che saranno felicissimi di cominciare i loro insegnamenti, però ci vorrà comunque del tempo- spiegò Sho, di certo non poteva dire esplicitamente al sovrano che sulla terra non si fidavano del tutto e volevano essere sicuri che la loro voglia di conoscenza non avesse intenti bellici, cosa che però erano pronti a rischiare per avere quei minerali da loro tanto ambiti e questo punto di vista Sho non lo approvava minimamente, quindi era felice di essere stato scelto lui come ambasciatore, poteva controllare così tutto di persona e con la massima attenzione.

-Vedrete che troverete tutto perfetto, siamo solo avidi di sapere- disse il re; -ora andate a riposare avete affrontato un lungo viaggio, qualsiasi cosa vi serva chiedete pure ai servi, vi procureranno tutto quello di cui avrete bisogno. Ho fatto preparare un banchetto per il vostro arrivo, nelle stanze troverete delle vesti, spero vi faccia piacere indossarle per questa sera- concluse infine il sovrano.

-Sarà un piacere maestà- disse con un inchino, poi seguì insieme a Satoshi il servo che gli si era avvicinato.

-Sho ti fidi di quell’uomo?- chiese Satoshi.

-Ancora non lo sò, ma sono qui proprio per questo- rispose all’amico.

Bramo le vostre opinioni, negative o positive, vi prego commentate ho bisogno del vostro parere m(_ _)m

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