Dumdumdumdumdum

Oct 30, 2011 15:47

Titolo: Aprirò il giardino, quando arriverai.
Autore: perlinha
Fandom: RPF Calcio
Pairing: Alesandro Del Piero/Claudio Marchisio
Rating: PG
Conteggio Parole: 601 (FDP)
Prompt: In bianco e nero @ squeetalia
Warning: slashino, eye!fuck, UST
Disclaimer: non mio non vero non lucrativo no.
Note: titolo da Nel mio giardino di Cristina Donà ♥



In generale, di solito, il Capitano ha in faccia un'espressione così soave e gentile e paciosa, da risultare quasi un mezzo tontolone agli occhi molto poco attenti di un osservatore lontano. Lontano, sì, perché se lo si vedesse da una distanza mediamente ravvicinata, si scoprirebbe molto facilmente quanto è acuto e intelligente e sveglio e attento il suo sguardo verdecastano (sembra un vitigno veneto, la sua iride, e forse fissarlo lo fa un po' sentire ubriaco di Prosecco, certe volte).
Questo succede in generale. Poi ci sono dei momenti, dei millesimi di secondo sparsi nel lento fluire del tempo, magari nel bel mezzo di una partita o di un allenamento o di una conferenza stampa o di una cena o di una qualsiasi altra occasione, in cui sono entrambi presenti nello stesso ristretto raggio della stessa ristretta circonferenza, in cui il suo viso pacioso e gentile eccetera cambia repentinamente e diventa quasi malefico, quasi preoccupante, e il suo sguardo da acuto si fa famelico, come un gatto che fino a tre secondi prima faceva le fusa tutto contento sotto le carezze del suo padroncino, per poi improvvisamente divincolarsi e immobilizzarsi su un davanzale, puntando un uccellino sull'albero di fronte, con le pupille più contratte di questo mondo.
E in quei microscopici, in molti modi inquietanti momenti, gli occhi del Capitano vanno sempre a finire addosso ai suoi. Dentro i suoi. E Claudio si sente morire.
Anche perché, con gli occhioni perennemente spalancati che si ritrova, è molto difficile sbagliare la mira, e infatti Alex lo centra sempre, ogni santa volta, e ogni santa volta lui avvampa, come un bersaglio di paglia colpito da una freccia infuocata, esattamente in mezzo, sul puntino rosso. Avvampa, e vorrebbe fare cose.
Ebbene sì. Nel giardinetto sul retro del cervello di Claudio, compaiono immagini, o meglio, idee, o meglio ancora, accenni di idee in bianco e nero (gli unici colori appropriati), ed ognuna di esse include entrambi che fanno cose. Le idee non sono mai chiare, ed essendo lui così Claudio, non riesce mai ad afferrarle per bene, a comprenderle pienamente, a capire esattamente cosa vorrebbe fare. In quel giardinetto sul retro del suo cervello, tra una pattumiera per la raccolta differenziata e un'altalena un po' arrugginita e un capannone degli attrezzi e una siepe da potare, ogni volta che Alex lo guarda in quel modo, compaiono figure quasi familiari, quasi nude, quasi intrecciate, quasi nitide. E Claudio avvampa, se possibile, ancora di più, anche se non riesce a capire del tutto il motivo per cui la sua faccia sta andando in fiamme (dopo l'ennesima volta che succedeva, comunque, ha deciso che probabilmente quella è la sua procedura standard di reazione alle attenzioni del Capitano).
Ma non è questo il punto. Il punto è che un giorno succede che sono da soli, e Claudio all'improvviso afferra, capisce tutto, e in un attimo si ritrova basito ad osservarsi nel giardino, nudo, urlante, intrecciato a colui che lo sta guardando, e gli mancano le parole mentre continua a fissarlo boccheggiando, mentre il viso gli si ustiona dall'interno. Non sa cosa fare. Entro pochi secondi probabilmente perderà il senno, perché questo è troppo, è troppo. Quando Alex alza casualmente un sopracciglio, deglutisce a vuoto e decide di girarsi e scappare a gambe levate.
Alla fine non lo fa, forse perché a proprio giudizio è troppo codardo, o troppo pigro, o troppo perso ormai. Facendo uno sforzo di volontà enorme, rimane e decide di aprirgli il cancello della staccionata riverniciata da poco (di bianco e di nero, di bianco e di nero) e godersi un bel bicchiere di Prosecco con lui al tavolino sotto l'ombrellone.

random posting: ilmattinohal'oroinbocca, pairing: delpisio

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