[VARI FANDOM] Drabble varie ed eventuali

Mar 08, 2017 15:48

Fandom: Star Trek AOS
Personaggi: Spock, Kirk
Warning: coffeshop!AU
Wordcount: 300
Cosa sto per leggere: la coffeshop!au che nessun aveva chiesto



Oggi fanno tredici volte che il bizzarro ragazzo dalle orecchie a punta è entrato nel suo bar e si è seduto nel tavolino più appartato del locale.
Jim l'ha osservato con tanta minuzia da aver imparato a memoria i suoi gesti: come allinea il computer al bordo del tavolo, come si aggiusta gli occhiali sul naso, come stringe appena le labbra quando è assorto e soprattutto la sua ordinazione preferita: insalata di verdure e tè verde alla menta, che gli fa sempre trovare con due biscottini alla marmellata di fragole appoggiati sul piattino.
Spock (il suo nome l'ha scoperto al quinto giorno) è vegetariano. Sta scrivendo la tesi per la sua seconda laurea in biochimica (la prima in  ingegneria informatica, perché più di ogni altra cosa lo "affascina la logica e la prevedibilità dei computer, pure se chi li progetta ne è privo") e si è trasferito da Vulcano assieme alla madre quando aveva diciotto anni perché sulla terra si sente più libero di esprimere al meglio il proprio potenziale.
Spock è per metà umano, e questo l'ha saputo solo tre giorni fa. L'altro ieri ha scoperto che vuole andare nello spazio per esplorare l'ignoto, e allora oggi di biscotti gliene ha portati tre, a forma di stella, di mezza luna e di pianeta. Spock l'ha ringraziato come al solito senza dire niente, eppure Jim l'ha osservato da dietro il bancone, e si è accorto di come ha esitato pensieroso prima di assaggiarli.
Jim ha perso il conto delle volte che è stato richiamato mentre era imbambolato a guardare Spock da lontano, ma non gli importa. Al tredicesimo giorno Spock si alza e per la prima volta, prima di uscire, si volta verso il bancone.
"A domani, Jim."
Il sorriso di Jim risplende come un arcobaleno.
Sta iniziando a piacergli.

Fandom: Star Trek AOS
Pairing: Spock/Kirk
Warning: //
Wordcount: 300
Cosa sto per leggere: Spock si fa insegnare come sorridere per il primo appuntamento con Jim



Non ne era del tutto sicuro prima, ma ora ne è assolutamente certo: chiedere aiuto a Bones è stata certamente una delle decisioni peggiori della sua vita. Non ha davvero l'arroganza di farglielo notare, ma quando il dottore lo invita a prendere una sedia, posizionarla di fronte alla sua e sedersi per guardarlo fisso negli occhi, Spock inizia già a pentirsi della sua scelta.
Poi, quando Bones gli chiede di provarci, Spock obbedisce, e ci mette tutto se stesso. Ed è più o meno il momento in cui iniziano gli insulti.

Jim parla molto e con molto entusiasmo, ma non lo tiene per mano mentre camminano per le strade di San Francisco. Spock ne è sorpreso; aveva messo in conto un certo grado di audacia da parte sua, ma a quanto pare persino Jim è capace di esitare di fronte ad un primo appuntamento. Dopotutto non è facile aggiustarsi ai rispettivi spazi ora che non c'è la scusa della professionalità a dividerli - Spock lo capisce, è così anche per lui, ed è precisamente il motivo per cui ha chiesto al dottore consigli su come funziona, sulla Terra.
Eppure Jim non lo tiene per mano, ed il pensiero sorprende Spock più di quanto vorrebbe ammettere.
"Jim, non mi sto comportando in modo adeguato?"
Jim si volta sbattendo le ciglia, ma non trova subito le parole per rispondergli.
Spock ne approfitta per mettere in uso gli insegnamenti del dottore: distende i muscoli del viso e curva appena le labbra, assottigliando gli occhi come gli ha spiegato Bones. Un sorriso.
Jim sfarfalla le ciglia ancora più velocemente, con le labbra schiuse di... meraviglia? E poi scoppia a ridere.
Finalmente, pensa Spock.
Jim riprende a camminare, ma prima di farlo allunga casualmente una mano a stringere la sua.
E Spock sorride. Per davvero.

Fandom: Star Trek TOS
Pairing: Spock/Kirk
Warning: old!Spirk
Wordcount: 300
Cosa sto per leggere: il matrimonio Spirk



Sapevano fin dall'inizio che la cerimonia sarebbe stata doppia: un matrimonio su Vulcano, con gli esponenti delle casate maggiori a presenziare ad un evento raro come l'unione fra un vulcaniano ed un alieno, e poi un rituale terrestre, che Jim immagina meno solenne e più intimo, con gli amici di una vita a testimoniare un momento che attendono da anni - da quando la prospettiva di un'eventualità del genere era un lusso anche solo da immaginare durante le loro missioni spaziali.
Jim si sorprende spesso a pensarci, e ancora fatica a crederci: ha cinquantadue anni e sta per sposarsi per la prima volta.
Uhura gli ha promesso in lacrime un discorso perfetto quando le ha chiesto di essere la sua testimone di nozze (all'inizio doveva essere Bones, ma quando ha scoperto che Spock aveva avuto la stessa idea ha deciso di lasciarlo a lui per godersi la faccia del dottore quando sarebbe venuto a sapere) (ne è valsa assolutamente la pena, perché anche Bones è quasi scoppiato in lacrime, affogando borbottii a metà fra il commosso ed il finto sostenuto in un bicchiere di brandy), e non è stato capace di dire di no a Scotty quando si è offerto di suonare la cornamusa durante la cerimonia.
Jim non riesce a decidere se si è abituato all'idea che da oggi in poi saranno davvero coniugi - che Spock diventerà ufficialmente il signor Kirk. Suona così strano, e al contempo sa che è l'unica conclusione naturale per loro. Semplicemente non ha idea di cosa fosse la sua vita prima di Spock, perché Spock è la continuazione naturale di ogni parte del suo essere. E' la sua metà.
E fra poco - pensa con una punta d'orgoglio mentre lo osserva avanzare avvolto nella sua tunica nera - anche suo marito. Ed è meraviglioso.

Fandom: Star Trek TOS
Pairing: Spock/Kirk
Warning: old!Spirk
Wordcount: 300
Cosa sto per leggere: Jim adotta un gatto e lo regala a Spock. Best decision ever.



Il gatto si chiama Abraham, è tondo, tigrato e peloso come un tribbolo, e nell'annuncio per l'adozione ha gli occhi grossi ed un adorabile musino corrucciato che, apprende Jim quando lo incontra per la prima volta, sarebbe poi la sua espressione standard.
Abraham è uno dei rarissimi regali che Jim abbia mai fatto a Spock, ed è quello di cui va più fiero. Glielo fa trovare una mattina appollaiato sul letto, mentre Spock sta ancora dormendo e lui si è alzato presto solo per far funzionare la sorpresa. Quando suo marito lo raggiunge in cucina, in pigiama con i capelli disfatti ed un gatto rosso e tondo fra le braccia, Jim lo accoglie con il più amorevole dei sorrisi ed un bacio in punta di labbra.
"Jim, avevo concluso che questo gatto fosse entrato senza permesso in casa nostra, ma la tua mancanza di sorpresa e l'affetto nel tuo sguardo mi suggeriscono che mi sbagliavo."
Jim accarezza il grosso e micio e ne riceve un miagolio soddisfatto in risposta.
"Buon anniversario, Spock."
Spock, scopre presto Jim, è un padrone premuroso, esattamente come nei racconti di Amanda su I-Chaya - e Abraham non è certo un sehlat, ma è pestifero abbastanza da riempire le loro giornate quiete da ufficiali ritirati dal servizio. Jim si abitua in fretta all'idea di famiglia allargata e, nonostante Spock non si sbilanci mai a parlare di Abraham con affetto, lui non si stanca mai di osservarlo di nascosto accarezzare distrattamente Abe mentre è assorto a leggere, oppure pettinargli meticolosamente il pelo quando torna da una caccia fuori casa.
Poi, un giorno, sorprende Spock addormentato sul divano con Abraham fra le braccia, e non può fare a meno di ricordarsi di quanto sia grato per entrambi.
Conserva ancora la foto. E' uno dei suoi tesori più preziosi.

Fandom: Originale (The demon's assistant)
Personaggi: Ilias, madre di Ilias
Warning: //
Wordcount: 300
Cosa sto per leggere: sua madre ha addosso tutti i profumi del bosco



Ilias non ha mai conosciuto un profumo più buono di quello di sua madre. Non saprebbe come descriverlo, dato che cambia continuamente, ma di una cosa è sicuro: non è mai sgradevole. A volte sa di lavanda, altre ha l'odore degli aghi di pino; certe volte sa semplicemente di pioggia estiva (non si era nemmeno mai accorto che avesse un profumo prima di averlo sentito addosso a lei), o di miele, o di spezie, o di frutti di bosco.
Quando le chiede come fa a profumare così tanto di buono lei gli sorride sempre a quel suo modo che la fa somigliare un po' al sole, e poi gli dice "E' perché sono un fiore," o altre volte, semplicemente, "La natura sa sempre di buono."
Ilias non ha idea di cosa voglia dire ma immagina che un giorno lo scoprirà, come tutti gli altri misteri che la mamma gli tiene nascosti. Una volta gli ha chiesto se anche lui è un fiore, e lei ci ha pensato un attimo. Alla fine ha deciso semplicemente di dirgli: "Puoi essere tutto quello che vuoi."
Una quercia ha pensato Ilias, senza esitazione. Con radici spesse conficcate nel terreno, un tronco impossibile da abbattere e una chioma di foglie così gonfia da proteggere il suo fiore dal vento che anche se non ha un buon odore almeno potrà vegliare sempre su di lei. La mamma ha riso quando gliel'ha detto, e la sua voce ha come sempre quel suono cristallino che gli ricorda l'azzurro trasparente e limpidissimo dei ruscelli del bosco. Quando l'ha abbracciato stringendolo contro il petto e baciandolo fra i capelli, Ilias ha sentito profumo di mirtilli sulle sue guance. Ha chiuso gli occhi per rifugiarsi nel suo abbraccio, il luogo più sicuro di tutti, e imparare a memoria ogni suo profumo.

Fandom: Star Trek TOS
Pairing: Spock/Kirk
Warning: //
Wordcount: 300
Cosa sto per leggere: Spock si è accorto degli sguardi che Kirk gli dedica mentre è convinto che lui non lo veda



Spock è giunto alla conclusione che il capitano sia convinto di non essere visto ogni volta che si sofferma a guardarlo con un sorriso sulle labbra. Non c'è niente di male, ovviamente: i sorrisi sono una delle più immediate forme di espressione di affetto fra gli umani, ed è indubbio che Jim provi un sentimento simile nei suoi confronti.
Spock ha iniziato a tenere il conto, e i risultati, persino per un umano, /persino per Jim/, sono sorprendenti.
Il capitano sorride spesso, sorride a tutti. Gli piace conversare con i membri del suo equipaggio, dagli ultimi cadetti saliti a bordo agli ufficiali del ponte comando. Gli piace conoscere i nomi degli uomini a cui ha affidato la sua nave, gli piace sapere perché hanno scelto di viaggiare, cosa li ha spinti ai confini dello spazio, per cosa sono pronti a rischiare la vita - e sorride, ogni volta, pieno d'orgoglio e pieno d'ammirazione per ognuno di loro. E questi sono i sorrisi che dedica a tutti.
Poi ci sono i sorrisi segreti. In genere sono più discreti, assorti, e raramente espressi durante una conversazione. Sono i sorrisi che più spesso usa con lui, quando è convinto che non lo stia guardando.
A volte se li sente scivolare addosso sul ponte di comando, altre mentre è concentrato sulla prossima mossa di scacchi , oppure capita in mensa, lungo i corridoi, in camera da letto, nella sala del trasporto. Spock ha scoperto che non esistono attimi in cui il capitano dimentichi di guardarlo e sorridere, e nonostante non sia del tutto sicuro di come questo possa incidere sulla loro professionalità, si è accorto col tempo di non riuscire a fare meno delle sue occhiate, dei suoi sguardi nascosti, dei suoi sorrisi segreti.
E ha deciso di non dire nulla. Almeno per adesso.

Fandom: Star Wars TFA
Pairing: Kylo/Hux
Warning: //
Wordcount: 300
Cosa sto per leggere: Kylo vorrebbe tantissimo portare Hux a un BDSM party. Hux non è esattamente d'accordo.



"No. Assolutamente, categoricamente, definitivamente no."
"Eddai!"
"Non cambierò idea!"
Hux si lascia dietro il tonfo drammatico di una porta che sbatte, e Kylo non ha più suo notizie per il resto della giornata.
Ci riprova dopo una settimana, questa volta per bene. Si presenta a casa sua col completo elegante ed un mazzo di fiori rosso sangue, eppure dall'occhiata sospettosa di Hux capisce che lui non si fida. Cenano con il vino buono e la musica di sottofondo, e Kylo parla, parla, allunga le mani sulle sue cosce sotto il tavolo, e Hux sorride affilato, allarga le gambe accogliendo tutte le promesse, e Kylo pensa: bene.
E' la serata giusta. Ma decide di prendersi ancora del tempo per non rovinare tutto.
Finiscono in camera da letto con i corpi appiccicati e le labbra gonfie, e per lunghissimi attimi, appeso al suo viso, Kylo sembra quasi dimenticarsi, ma la verità è che non ha mai smesso di pensarci.
Decide di sussurrarglielo in un orecchio mentre sono avvolti sotto le coperte, i corpi mezzi nudi ed i respiri affannati d'aspettativa. E' quasi certo di averlo convinto, ma quando si ritrova un ceffone stampato sulla guancia e l'ennesimo tonfo di porta che sbatte lasciandolo solo con un'erezione insoddisfatta, inizia a domandarsi se forse non dovrebbe iniziare a pensare di cambiare approccio. Magari sarebbe meglio sedersi e parlarne da adulti. Dopotutto è sicuro di averlo quasi convinto.
Si alza e lo raggiunge in salotto, e ci riprova. Questa volta con l'aria convinta e l'espressione seria.
Si ritrova sbattuto fuori dalla porta con i fiori lanciati contro la schiena e, di nuovo, una porta sbattuta addosso.
"No, Kylo, non sarò il tuo schiavo a quello stupido party!" Lo sente urlare.
Kylo grugnisce. Gli aveva persino comprato un collare. Forse a vederlo, pensa, se ne convincerà.

Fandom: Undertale
Pairing: Frisk/Asriel
Warning: future!fic
Wordcount: 300
Cosa sto per leggere: Frisk convince Asriel a preparare dei biscotti. Che nessuno dei due ha mai preparato prima.



Asriel fissa a lungo gli ingredienti sparpagliati sul bancone della cucina prima di voltarsi.
"Ma sei proprio sicura di sapere come si fa?"
Frisk annuisce senza esitare.
"Certo che lo sono. Li ho fatti un sacco di volte."
Viene fuori che non è vero, Frisk non ha mai preparato biscotti di pan di zenzero prima d'ora. Viene fuori che la cucina si trasforma in un campo di battaglia, e non rimane una sola superficie che non sia ricoperta di farina esplosa o uova rotte o zucchero a velo.
"Ma sei proprio sicura che dovrebbero venire così?"
Gli chiede Asriel dopo aver fissato a lungo i biscotti bruciacchiati appena sfornati.
Frisk scrolla le spalle. Non hanno esattamente la forma di omini di pan di zenzero, e non è del tutto certa del sapore.
"Certo che lo sono. Sono perfetti!"
Astriel stringe le labbra e sembra rifletterci per un attimo, ma poi si volta e le regala un sorrisone grande, con le zanne snudate e la coda che scodinzola tutta entusiasta. Frisk perde un battito per un attimo. Poi si sporge in avanti e gli posa un bacio sul naso, proprio dove gli è rimasta una macchia di farina. Asriel si irrigidisce sotto il suo bacio, e Frisk sorride, ma poi un paio di braccia forti l'afferrano per stringerla forte contro il petto, soffocandole il viso contro la peluria bianca.
"Tu sei perfetta," lo sente mugugnare, quasi stesse per mettersi a piangere.
Frisk sorride e si aggiusta nel suo abbraccio, e tanto sa che probabilmente, sotto il pelo, sta arrossendo, e che non la lascerà andare fino a quando l'imbarazzo non sarà passato - ma non importa, perché ormai ci ha fatto l'abitudine. E non le dispiace.
E poi, almeno, non dovrà inventare scuse per non fargli assaggiare quei mostri di biscotti.

Fandom: Star Trek TOS
Pairing: Spirk, McCoy
Warning: SPOILER (Star Trek: Generations); character death
Wordcount: 300
Cosa sto per leggere: [SPOILER SPOILER] Bones e Spock devono fare i conti con la morte di Jim.


Il mondo va in frantumi alla notizia della morte di James Kirk.
La chiamata arriva da Scotty. Bones riesce a malapena a registrare la sua voce rotta e commossa.
"Ero lì, dottore," gli dice. "Mi spiace così tanto. Così tanto. E' terribile."
Ma Bones non sta più ascoltando. Nei suoi pensieri c'è un solo nome, e quel nome è Spock.
Ha bisogno di chiudere la comunicazione prima di scoppiare in lacrime. Si fa promettere di non farne parola con Spock, gli dice che deve saperlo da lui, che deve essere presente. Che partirà al più presto per Vulcano. Non ascolta neppure la risposta, e senza concedersi nemmeno il tempo di piangere, Leonard parte per il viaggio più difficile della sua vita.
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L'aria vibra improvvisamente, un pomeriggio, come attraversata da un'interferenza. Spock sente una fitta alla testa, appena sopportabile, e poi una seconda decisamente più dolorosa al petto. Gli manca talmente il respiro che deve appoggiarsi alla parete per rimanere in piedi. Poi, senza capire perché, lacrime copiose si raccolgono negli occhi, minacciando di sgorgare sulle guance.
E capisce che è successo qualcosa di terribile.
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Spock, come aveva previsto, sperando con tutto se stesso di sbagliarsi, aveva già capito da solo.
Rimane al suo fianco per giorni, stringendogli la mano ed ascoltando i suoi sussurri. Sono così carichi di dolore che quasi stenta a riconoscerlo.
"Si è rotto il legame. L'ho sentito. Jim..."
Leonard ha pianto così tante volte, da solo e senza farsi vedere da nessuno, che non ha più la forza di trattenersi anche di fronte al suo migliore amico. Vorrebbe prendere tutto il suo dolore e sopportarlo al posto suo, ma non è sicuro di farcela. Così lo riempiono assieme, quel pezzo mancante, insostituibile.
Un giorno si promettono che Jim vivrà per sempre. Ed è così.

Fandom: Marvel (X-Men)
Personaggi: Logan/Kurt
Warning: nsfw, prostituzione!au
Wordcount: 300
Cosa sto per leggere: Kurt è un intrattenitore esperto, e Logan è un cliente molto geloso



Logan compare sempre inatteso, con un sigaro in bocca ed un bicchiere fra le dita, seduto al tavolo più appartato del locale. Kurt se ne accorge mentre danza fra i tavoli, lasciando oscillare la tunica sottile sotto agli occhi dei clienti - lo vede mentre ha cinque dita strette attorno alle cosce, o un paio di labbra premute contro il collo, o due mani che lo cingono possessive attorno ai fianchi.
Logan non smette un attimo di fissarlo, con gli occhi da predatore ed un ringhio tenuto a bada. Kurt gli concede poco più di un'occhiata, poi torna a danzare.
La verità è che gli piace farlo aspettare. Fanno l'amore con più foga, quando succede.
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La porta sbatte talmente forte da minacciare di scardinarsi dalla parete e volare sul letto. Fortunatamente non succede, e a finire sul letto, spalle contro il materasso ed un corpo pesante ed affamato a premerlo contro i cuscini, è Kurt.
Logan gli strappa la veste di dosso a mani nude. Kurt protesta ma viene immediatamente zittito da un bacio che assomiglia ad un morso, e i loro corpi si aggrovigliano disordinati e pieni di foga, saturi di desiderio.
Logan sembra una bestia quando lo scopa dopo averlo osservato tutta la sera appartenere ad altri uomini, e Kurt ogni volta viene urlando e graffiandogli la schiena e le spalle, sentendosi un animale come lui.
Si calmano solo più tardi, quando l'orgasmo è passato e rimangono solo i segni sulla pelle a marcare un territorio che indubbiamente appartiene solo a Logan.
Kurt sgattaiola via in silenzio riaggiustandosi la tunica, ma sa che ci sarà sempre una mano ad afferrargli il polso e a trascinarlo in un bacio ruvido prima di lasciarlo andare."Sai che sei sempre il mio preferito," gli promette, prima di tornare al lavoro.

Fandom: Star Trek AOS
Pairing: Kirk/Bones
Warning: academy!McKirk
Wordcount: 300
Cosa sto per leggere: Jim non ha mai chiesto il permesso di infilarsi nel letto di Bones



Jim non gli ha mai chiesto il permesso di infilarsi nel suo letto, ora che ci pensa.
Ha perso il conto delle volte che è successo, ma d'altronde non ricorda più nemmeno quando è stata la prima volta, quindi non dev'essere poi così importante. Capita sempre in un momento non ben definito della notte, quando Leonard sta già scivolando nel sonno profondo e Jim è ancora sommerso fra i manuali, a preparare chissà quale dei cinque esami a cui ha deciso di iscriversi contemporaneamente, e dimenticandosi del sonno e della fame o di altri istinti fisiologici fondamentali a cui Bones non ha nessuna intenzione di rinunciare. Capita - come è capitato la prima volta - che a un certo punto la luce si spenga, e le coperte si alzino, e dalla fessura del lenzuolo entri uno spiraglio di freddo che fa aprire a Leonard gli occhi e lo fa grugnire - ma dura poco, giusto il tempo che due mani calde gli si posino sui fianchi, e poi che un corpo ancora più accogliente gli si prema contro la schiena, avvolgendoli di nuovo sotto le coperte, e Bones la smette di lamentarsi.
Jim non dice mai niente, non l'ha mai fatto, ma dopotutto nemmeno Leonard si è mai azzardato farlo. Si lascia stringere dalle sue braccia e raccoglie le sue dita contro il petto, allunga le gambe, le intreccia alle sue. Solo a volte, le sere in cui ha sentito particolarmente la sua mancanza, si volta nell'abbraccio e gli posa un bacio pigro sulle labbra, altrimenti rimane dov'è, beato dalla sensazione di poter affondare nella stretta delicata delle sue braccia.
E almeno qui, dove non esistono ponti di comando né infermerie, a Leonard piace indugiare nel pensiero che due come loro non abbiano bisogno di dare permesso né di riceverlo.

pairing: spirk, post: fic, fandom: x-men comics, warning: future!fic, challenge: cowt, warning: fluff, fandom: original, fandom: star trek, pairing: logan/kurt, rating: nsfw, warning: character death, pairing: mckirk, warning: au, rating: safe

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