Diario
Titolo: Diario
Fandom: Harry Potter
Personaggio/Coppia: Lord Voldemort/OFC
Prompt: Carta
Rating: PG
Riassunto: molto incidentalmente, come Lord Voldemort entrò in possesso del diario che divenne poi il primo degli Horcruces.
Avvertimenti: sesso (ma non graficamente descritto), Tom è sotto i sedici anni.
Note: nessuna
Link alla tabella/set: Ombra dell'Ombra
Le sterline gli sembrano false, troppo leggere rispetto al denaro cui si è ormai abituato. Non è per quello che non si sente in colpa per averle rubate alla maestra dei piccoli, sul treno, anche se è stata così gentile da accettare la sua compagnia nel viaggio dalla località in cui sono sfollati fino a Londra, da dove lui riprenderà l'Express per Hogwarts. Ripagherà Jenny stanotte- lei è giovane e lui è uno dei pochi ragazzi rimasti con i compagni più giovani perché non impiegati per lo sforzo bellico. Non è la prima volta che lo fanno- hanno iniziato durante un bombardamento, quando erano rimasti fuori dal rifugio. Aveva la pelle liscia come le compagne di classe non avevano, e mancava totalmente del loro riserbo, cosa che non le guadagnava certo il rispetto che Tom non le avrebbe comunque riservato.
"Tom! Eccoti! Mi servi proprio tu..." Le sorride. Deve rientrare nel personaggio. Il bravo Tom Riddle che va ancora a scuola perché ha vinto una borsa di studio. "Ecco. Quaderni per i ragazzi. Non sopporto tutto quel gesso. Attento, che mi sono costati una piccola fortuna..." Gli passa una scatola piuttosto pesante sulle braccia. Lui rimpiange di non poter utilizzare la magia per levitarla fino alla camera d'albergo. Solo una settimana e potrei anche farlo.
Quella sera lei è lunga e morbida contro di lui, i capelli rossi lenti tra le dita. "Tom-" La guarda negli occhi senza fare un rumore. Lei fraintende. "Aspetta prima di- di farlo. Devo dirti una cosa... a settembre me ne vado. Mi sposo. È un americano e mi ha promesso di farmi tornare a casa- di portarmi a casa sua, da sua madre- al più presto. Pensa che sia colpa sua che io sia incinta." Tom non sa cosa dire. "Non è figlio suo. È-" Le mette una mano davanti alla bocca mentre singhiozza. Chi non lo conosce- e Jenny non lo conosce- potrebbe perfino pensare che stia cercando di consolarla. Non gli importa che sia incinta- gli importa di averla divisa, anche se per lui è poco più di un passatempo. Anche se sa perfettamente che sarebbe anche lui nei guai se si scoprisse cosa fanno, la sera, quando lei sostiene di dargli ripetizioni di latino. Si sente sporco e umiliato. La odia con la passione con cui la desidera. Trattiene la furia solo per abitudine. "Volevo darti questo. Domani riparto. È- è un diario. Mi piacerebbe lo utilizzassi come vuoi, magari solo per tenerci qualche pensiero. Qualche ricordo." La copertina è di cuio anteguerra. Il profumo della pelle gli arriva subito alle narici. Decide di darle un'ultima notte. In fin dei conti è umano anche lui...
...la mattina si sveglia da sola, cinque sterline sul comodino.
Fandom: Harry Potter
Personaggio/Coppia: Lord Voldemort/OFC
Prompt: Carta
Rating: PG
Riassunto: molto incidentalmente, come Lord Voldemort entrò in possesso del diario che divenne poi il primo degli Horcruces.
Avvertimenti: sesso (ma non graficamente descritto), Tom è sotto i sedici anni.
Note: nessuna
Link alla tabella/set: Ombra dell'Ombra
Le sterline gli sembrano false, troppo leggere rispetto al denaro cui si è ormai abituato. Non è per quello che non si sente in colpa per averle rubate alla maestra dei piccoli, sul treno, anche se è stata così gentile da accettare la sua compagnia nel viaggio dalla località in cui sono sfollati fino a Londra, da dove lui riprenderà l'Express per Hogwarts. Ripagherà Jenny stanotte- lei è giovane e lui è uno dei pochi ragazzi rimasti con i compagni più giovani perché non impiegati per lo sforzo bellico. Non è la prima volta che lo fanno- hanno iniziato durante un bombardamento, quando erano rimasti fuori dal rifugio. Aveva la pelle liscia come le compagne di classe non avevano, e mancava totalmente del loro riserbo, cosa che non le guadagnava certo il rispetto che Tom non le avrebbe comunque riservato.
"Tom! Eccoti! Mi servi proprio tu..." Le sorride. Deve rientrare nel personaggio. Il bravo Tom Riddle che va ancora a scuola perché ha vinto una borsa di studio. "Ecco. Quaderni per i ragazzi. Non sopporto tutto quel gesso. Attento, che mi sono costati una piccola fortuna..." Gli passa una scatola piuttosto pesante sulle braccia. Lui rimpiange di non poter utilizzare la magia per levitarla fino alla camera d'albergo. Solo una settimana e potrei anche farlo.
Quella sera lei è lunga e morbida contro di lui, i capelli rossi lenti tra le dita. "Tom-" La guarda negli occhi senza fare un rumore. Lei fraintende. "Aspetta prima di- di farlo. Devo dirti una cosa... a settembre me ne vado. Mi sposo. È un americano e mi ha promesso di farmi tornare a casa- di portarmi a casa sua, da sua madre- al più presto. Pensa che sia colpa sua che io sia incinta." Tom non sa cosa dire. "Non è figlio suo. È-" Le mette una mano davanti alla bocca mentre singhiozza. Chi non lo conosce- e Jenny non lo conosce- potrebbe perfino pensare che stia cercando di consolarla. Non gli importa che sia incinta- gli importa di averla divisa, anche se per lui è poco più di un passatempo. Anche se sa perfettamente che sarebbe anche lui nei guai se si scoprisse cosa fanno, la sera, quando lei sostiene di dargli ripetizioni di latino. Si sente sporco e umiliato. La odia con la passione con cui la desidera. Trattiene la furia solo per abitudine. "Volevo darti questo. Domani riparto. È- è un diario. Mi piacerebbe lo utilizzassi come vuoi, magari solo per tenerci qualche pensiero. Qualche ricordo." La copertina è di cuio anteguerra. Il profumo della pelle gli arriva subito alle narici. Decide di darle un'ultima notte. In fin dei conti è umano anche lui...
...la mattina si sveglia da sola, cinque sterline sul comodino.