TITOLO: Ho il culto delle gioie semplici. Esse sono l'ultimo rifugio di uno spirito complesso.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: Triple Drabble. Fluff.
RATINGS: Pg13.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Kim Kibum, Kim Jonghyun { JjongKey } .
TABELLA:
Bingo.
PROMPT: Bacio.
RIASSUNTO:
Guardami. Sono i pensieri di Kibum in questo video, o almeno, ciò che ci ho visto io. POV di Kibum.
THANKS: A
yuya_lovah che l'ha letta in anteprima, come sempre.
A
mauve_amethyst, perchè l'ha betata.
PAROLE: 300, con il conteggio di word.
Ho il culto delle gioie semplici. Esse sono l'ultimo rifugio di uno spirito complesso
I loro sguardi si erano incontrati una volta di più e tutto aveva iniziato a ruotare vorticosamente intorno a lui.
Succedeva sempre così: quando si guardavano il mondo sembrava scomparire, perché lui aveva bisogno solo dell’altro, e viceversa.
E mentre il mondo scompariva, lui lo aveva guardato in quel modo, il suo modo di sempre, quel modo che lo faceva tremare da capo a piedi desiderando solo di annullare la loro distanza per poterlo baciare.
Tutto ciò che chiedeva era un bacio, ma non sempre Jonghyun lo accontentava: come quel giorno, come in quel momento.
Sapeva che non potevano baciarsi perché stavano registrando, ma quelle labbra erano dannatamente vicine alle sue e lui aveva davvero voglia di gustarne il sapore.
Aveva deglutito a vuoto più e più volte mentre lo osservava, mentre sentiva il suo cuore iniziare a battere più velocemente come se volesse uscire dal suo petto per poter entrare, così, in quello dell’altro.
Riusciva a ricordare ogni volta che lo aveva baciato, ogni volta che aveva leccato le sue labbra. Riusciva persino a ricordarsi le emozioni che gli erano scaturite nel petto tutte quelle volte perché, semplicemente, baciarlo era la cosa che lo rendeva più felice in assoluto.
L’unica cosa che lo faceva stare male era il fatto di non poterlo baciare ogni volta che lo desiderava perché, semplicemente, non poteva.
Era qualcosa che lo faceva sentire triste, arrabbiato, persino isterico delle volte, ma sapeva di non potersi tirare indietro: era la regola.
Perciò, quando capì che se non l’avesse fatto sarebbe andato troppo oltre, si era voltato: per non cadere troppo in tentazione, per non rischiare di baciarlo veramente, ma si era subito pentito perché chi aveva catturato il suo ragazzo era stata un’altra persona.
Il bambino che tanto adorava aveva posato le labbra sulla sua guancia.