[Axis Powers Hetalia] Entre Toi et la Mer II

Apr 09, 2011 18:50

Titolo: Entre Toi et la Mer - Nostalgie de Toi
Fandom:Axis Powers Hetalia
Personaggi: Francis Bonnefoy/Francia, Seychelles, Arthur Kirkland/Inghilterra
Parte: 2/3
Rating: PG13
Conteggio Parole: 956
Riassunto:Parigi e Victoria sono separate da più di settemila chilometri: una storia d’amore fra due persone provenienti da due luoghi così distanti fra loro è destinata a durare? Cosa scegliere fra l’amore per la propria patria e quello per il proprio partner?
Note: Questa fan fiction è stata scritta per il Love Destiny Contest indetto da Lady Kid1412 sul forum di EFP e si è classificata al secondo posto.


Tu sais mon amour
Tu sais les mots sous mes silences
Ceux qu'ils avouent, couvrent et découvrent
J'ai à t'offrir des croyances
Pour conjurer l'absence
J'ai l'avenir gravé dans ta main
J'ai l'avenir tracé comme tu l'écris

È mattina presto quando, salutati tutti gli ospiti della festa, ti avvii alla tua stanza da letto, il passo stanco e fra le mani una bottiglia di un Bordeaux d’annata: è stata davvero una bella serata in allegra compagnia delle Nazioni, ma ora è il momento di godere di un po’ di meritata tranquillità.
«Sesel, dove sei?», cerchi la tua dolce moretta, chiamandola ad alta voce lungo il corridoio che separa il tuo salotto in stile rococò dalla camera da letto. Non ti ha risposto: deve essere in bagno e non ti ha sentito… ti vien voglia di farle uno scherzo e spaventarla alle spalle.
La vostra stanza da letto è insolitamente buia e silenziosa: «Insomma, Sesel, dove ti sei cacciata?», esclami spazientito mentre pigi l’interruttore del lampadario. La camera attorno a te rimane muta di parole e fredda… si impossessa di te una strana inquietudine che non sai spiegarti neanche tu da dove viene. Ti guardi attorno, in preda ad un’ansiosa frenesia, alla ricerca di qualcosa che non sai bene cosa possa essere: una rassicurazione, un indizio o forse solo una triste conferma, finché non la scorgi, lì, poggiata con cura sul tuo vecchio scrittoio in radica, una candida busta da lettere sulla quale è stato vergato il tuo nome da una calligrafia che ben conosci. Una scarica di adrenalina ti attraversa la schiena, e decidi di versarti un bicchiere del tuo Bordeaux prima di sederti sulla poltrona ed aprire la lettera. Poggi le labbra tremanti al bordo del calice e mandi giù appena un sorso di vermiglio vino, mentre le tue dita, ansiose, si fanno breccia fra la carta della busta da lettere fino a trarne un foglietto sul quale ci sono scritte poche semplici ed incontrovertibili parole:
“Je dois m'en aller.
Pardonne-moi.
Sesel”.
I tuoi occhi scorrono avidamente su quei neri segni mentre la tua mente fatica a comprenderne il senso, hai un nodo in gola ed il cuore sembra esser diventato pesante come un macigno. La frustrazione e la delusione sono tali che stringi la tua mano attorno al tuo calice di vino forte, troppo forte, e non ti accorgi che anche esso come il tuo cuore è andato in frantumi e che i frammenti di vetro ti hanno tagliato il palmo della mano… ma il dolore causato dalle ferite sulla mano non è nulla se confrontato con la sofferenza che provi nel tuo animo. E così alla fine l’ha fatto per davvero: se ne è andata via…
Sembra passato così poco tempo dalla prima volta che l’hai vista, quando, sbarcato a Victoria, su quel paradiso terrestre, ti sei trovato di fronte una bambinetta dalla pelle color dell’ambra, i lunghi capelli color dell’ebano e i vivaci occhi scuri che ti scrutavano con curiosità. Che nostalgia quei giorni in cui passeggiavate sulle spiagge di Mahé, la sua piccola manina scura racchiusa nella tua grande mano nivea, e trascorrevate ore interminabili a parlare di qualsiasi cosa. Lei, con la sua vocina e quella sua buffa pronuncia francese, non la smetteva più di chiederti spiegazioni su qualunque cosa: «Ma esiste davvero il principe azzurro, fratellone Fran?». Tu la prendevi in braccio e stampandole un bacio sulla guancia la rassicuravi: «Ma certo che esiste! Io sono il tuo principe e tu la mia piccola e bellissima principessa!», le rispondevi carezzandole la bruna testolina.
Poi era giunto Arthur a portartela via, si era preso in un sol colpo la tua principessa ed il suo regno fatto di spiagge e lagune incontaminate.
Quando finalmente è riuscita a diventare indipendente dall’Inghilterra e l’hai rivista, la tua Sesel non era più la bambina dai grandi occhioni in lacrime che sei stato costretto ad abbandonare al porto di Victoria, bensì una giovane donna sicura di sé e affascinante. Sei rimasto così sorpreso e ti sei chiesto come fosse potuta cambiare in quel modo: avresti voluto stringerla fra le braccia come quando era piccola, ma ora lei non era più una bimbetta, no, era una ragazza che ti stava facendo letteralmente uscire di senno con la sua fresca bellezza. Non riuscendo a capacitarti di quanto fosse cresciuta, di quanto fosse diventata bella, cercavi sempre una scusa per starle accanto, accarezzarla e tenerla stretta a te: lei, imbarazzata, ti respingeva, ma senza troppa convinzione, e questo ti faceva ben sperare che anche lei in qualche modo contraccambiasse i tuoi sentimenti, nonostante la corte serrata che quell’inglese le riservava. Hai dovuto lottare duramente contro Arthur per riuscire ad avere solo per te il cuore della dolce Sesel: è stata davvero una battaglia senza sosta, ma che gioia, quale emozione senza eguali quando lei ha accettato di essere la sua donna! Ancora ti vengono le farfalle allo stomaco se ripensi alla prima volta che hai baciato le sue labbra rosse e fragranti come ciliegie mature, alle emozioni che hai provato quando siete diventati una cosa sola l’uno con l’altra, all’incosciente euforia che vi faceva splendere e sorridere quando avete iniziato a vivere sotto lo stesso tetto … Già: dato che migliaia di chilometri separano le vostre città di provenienza, avevate deciso di vivere insieme trascorrendo ugual tempo sia a Parigi che a Victoria, poi però qualcosa, forse il tuo egoismo o la tua pigrizia, ha avuto la meglio e non hai assecondato il desiderio di Sesel di tornare sul suo arcipelago. Lei, col suo grande cuore, ha cercato di rimanerti accanto nonostante tutto, nonostante la nostalgia straziante per il suo mare e le sue spiagge, ma alla fine, forse proprio la tua insensibilità verso i suoi desideri l’ha spinta via, lontana migliaia e migliaia di chilometri da te. Ed ora cosa dovresti fare? Dovresti raggiungerla e chiederle di perdonarti oppure lasciarla libera di stare sola con sé stessa e correre il rischio che non possa fare mai più ritorno da te?

pg: seychelles, autore:reilin, pg: francia, fandom: axis powers hetalia, fanfiction

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