[Axis Powers Hetalia] Entre Toi et la Mer III

Apr 09, 2011 18:56

Titolo: Entre Toi et la Mer - Tu est Ici
Fandom:Axis Powers Hetalia
Personaggi: Francis Bonnefoy/Francia, Seychelles, Arthur Kirkland/Inghilterra
Parte: 3/3
Rating: PG13
Conteggio Parole: 1164
Riassunto:Parigi e Victoria sono separate da più di settemila chilometri: una storia d’amore fra due persone provenienti da due luoghi così distanti fra loro è destinata a durare? Cosa scegliere fra l’amore per la propria patria e quello per il proprio partner?
Note: Questa fan fiction è stata scritta per il Love Destiny Contest indetto da Lady Kid1412 sul forum di EFP e si è classificata al secondo posto.


Je fais de toi mon essentiel
Tu me fais naître parmi les hommes
Je fais de toi mon essentiel
Celle que j'aimerais plus que personne
Si tu veux qu'on s'apprenne.

Le tue isole al tramonto sono di una bellezza tale da mozzare il fiato: questo pensiero riempie interamente la tua mente in questo istante.
Percorri a piedi nudi la lunga spiaggia dalla sabbia chiarissima, tempestata di formazioni di granito, inondata dalla calda luce del sole e carezzata dalle onde che ti lambiscono ritmicamente le gambe in un perpetuo andare e ritornare.
Arriva a scompigliarti i corvini capelli sciolti sulle spalle una gradevole brezza marina che spira dalla fitta cortina di palme che separano il litorale dalle più interne foreste di mangrovie e massi di granito sui quali la luce del crepuscolo disegna arabeschi sfavillanti.
La nivea battigia esalta ancora di più le tonalità verdi ed azzurre del mare che bagna baie incantate e insenature dai fondali trasparenti da cui si scorgono meravigliosi ornamenti di corallo impreziositi da una fauna così splendente da fare invidia al forziere del più ricco di tesori mai esistito.
Tutto questo in una manciata di isole, in questo tuo mondo, il tuo paradiso personale per riappropriarti del quale, sei stata costretta a separarti da colui che più di chiunque altro è caro al tuo cuore. I tuoi occhi color smeraldo, colmi di un pianto silenzioso e ormai inarrestabile, si posano inquieti sulle acque marine seguendo la linea dell'orizzonte, oltre la quale il sole sta andando a morire, tingendo l'oceano nelle calde tonalità dei suoi raggi color porpora.
È trascorso quasi un mese da quando hai fatto ritorno al tuo arcipelago… sono trenta giorni che non hai alcuna notizia di lui: sembra essere passata un’eternità! Cosa ne sarà di voi giunti a questo punto, ti chiedi. È davvero questa la fine della vostra storia d’amore, di quei giorni di folle ed intensa passione? Calde lacrime, che con fatica hai trattenuto nei tuoi occhi, scendono ora copiose sul tuo viso, bagnando la tua pelle e le tue labbra di salate gocce di pianto e confondendo i colori del paesaggio che si estende davanti ai tuoi occhi.
Improvvisamente un trillo arriva a destarti dai tuoi tristi pensieri: dalla tasca dell’ampia gonna a ruota di candido cotone che indossi, il tuo telefono cellulare squilla, richiamando la tua attenzione.
«Pronto…», rispondi all’apparecchio, con una voce malinconica, quasi sottovoce.
«Sesel, sono io», ti risponde una voce che sembra rispecchiare il tuo identico umore.
La tua sorpresa è grande quando riconosci chi è dall’altra parte del telefono: «Fra- Francis, sei davvero tu?», chiedi al tuo interlocutore, fra il sorpreso e il preoccupato.
Come risposta ricevi una breve risata che mal cela l’imbarazzo ed il nervosismo del francese: «Sì, Sesel, sono davvero io… dimmi… come… stai?», ti domanda lui, e quasi sembra avere difficoltà nel trovare le parole giuste per rivolgersi a te.
«Oh, Francis… io sto… bene… e tu, invece?», replichi tu, con voce tremante, chiedendoti mentalmente perché deve essere così dannatamente difficile scambiare due semplici parole con lui, che fino a pochi giorni prima era una cosa sola con il tuo animo e con la tua mente.
«Beh, ma petite, ho conosciuto giorni migliori… ma tutto sommato va tutto bene, va bene così», ti risponde Francis dopo aver riso nervosamente ancora una volta. «Piuttosto, com’è l’oceano in questo periodo? È sempre bello come nei miei ricordi?»
« Oh, il mare di Mahé è sempre uno spettacolo che lascia senza fiato… sono sicura che tu lo ricordi bene, Francis», esclami sognante.
«… o forse eri tu a rendere tutto così meraviglioso…», mormora alla cornetta del telefono il francese, cogliendoti di sorpresa e facendo vacillare tutte le tue difese.
«Francis, io…», cerchi una giustificazione, una qualche spiegazione, ma lui ti interrompe…
«Sesel, ora tu non sei in casa vero?», questa è la bizzarra domanda che ti pone Francis,
«No, infatti sono in spiaggia. Come mai questa domanda?», gli chiedi, confusa.
«Ma petite, potresti farmi il favore di tornare a casa e controllare se ti è stato consegnato un plico da parte mia? Il corriere mi ha assicurato che il recapito è stato effettuato, ma io vorrei esserne sicuro: è importante…», dice lui tutto d’un fiato, evidentemente agitato.
«O- ok Francis, non c’è problema… mi ci vogliono cinque minuti per arrivare in casa: se resti in linea, ti dico subito se mi è arrivato, così stai più tranquillo…», gli rispondi tu, confusa, chiedendoti cosa contenga quel benedetto pacco, ma soprattutto cosa mai abbia in mente il biondo ragazzo.
«Sei un tesoro, Sesel… allora resto in linea…», ti ringrazia calorosamente lui.
Tu, imbarazzata, gli comunichi: «Mi sto avviando verso casa…».
Seguono interminabili istanti di silenzio teso ed imbarazzato, nei quali gli unici suoni che si possono udire sono i vostri respiri ed il fruscio del vento che crea eco e riverberi al telefono. Con amarezza ti rendi conto di quanto questa situazione sia penosa per entrambi e ti si stringe il cuore nel saperlo da solo in quella sua enorme casa dall’altro capo del mondo: sei stata davvero senza cuore ad abbandonarlo da un giorno all’altro senza lasciargli neanche uno straccio di spiegazione!
«Francis… perdonami…», sono queste le due parole che gli rivolgi a voce sommessa, mentre entri in casa passando per l’ingresso di servizio che si affaccia sulla spiaggia. Il tuo interlocutore rimane in silenzio... “Chissà cosa gli passa per la testa”, ti chiedi, mentre stai aprendo il pesante portone principale in teak.
«Di cosa dovrei perdonarti, Sesel? Piuttosto sono io a doverti chiedere scusa per essere stato così indifferente alla tua sofferenza», ti risponde una voce che sembra provenire non solo dal cellulare... rimani sorpresa, immobile e senza parole nel ritrovartelo lì davanti agli occhi: la storia del corriere e della consegna del pacco, allora, era solo un pretesto per incontrarti! Lui, guardando l’espressione incredula del tuo viso, ti rivolge quel suo sorriso sornione e, interrompendo la comunicazione telefonica, ti invita a fare altrettanto.
Osservi con attenzione il tuo Francis: la barba incolta di una settimana, gli occhi color acquamarina velati di tristezza, i lineamenti del viso stanchi e gli abiti sgualciti per il lungo viaggio, e dietro di lui c’è un’enorme valigia, segno questo che è venuto da te per restare.
Ripensi alla solitudine e alla sofferenza dei giorni trascorsi e vedi la loro fine nello sguardo dolce dell’uomo che ti è di fronte: calde lacrime di gioia e di sollievo sgorgano copiose dai tuoi occhi. Lui ti guarda con infinita tenerezza, poi con le sue forti braccia ti stringe a sé: respiri a pieno l’odore dolce della sua pelle e dopo tanto tempo, finalmente, nel suo caldo abbraccio, ti senti davvero a casa. Le sue dita delicatamente si posano sul tuo viso per asciugare le lacrime che continuano a rigare le tue guance.
«Francis, mi sei mancato così tanto…», gli confessi con un filo di voce, e ti accorgi che anche i suoi occhi sono lucidi. Prende il tuo volto fra le mani e reclina il suo viso verso il tuo, sussurrandoti: «Ma petite… je t’aime», poi le vostre labbra si uniscono in un dolce, interminabile, tanto desiderato bacio.
Ora più che mai siete convinti che l’unico posto che potrete mai chiamare casa, l’unico a cui sentite di poter realmente appartenere, è il cuore della persona che vi sta stringendo fra le braccia.

Viens, rien ne nous retient à rien
Tout ne tient qu'à nous...

pg: seychelles, autore:reilin, pg: francia, fandom: axis powers hetalia, fanfiction

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