Oct 20, 2009 20:09
Titolo: Non è una fanfiction
Fandom: Arashi
Rating: PG-13
Pairing: sakuraiba
Disclaimer: purtroppo gli Arashi non mi appartengono, no.
Note: prima in assoluto su questo fandom. Abbiate pietà.
Le prove si interruppero in corrispondenza di un’imprecazione di Sho, cosa abbastanza rara, tra l’altro. Ma d’altronde era davvero difficile lavorare decentemente quando Aiba se ne andava per i cavoli suoi: per quante volte gli avessero ricordato e rispiegato i passi della coreografia, continuava a muoversi come gli pareva con una faccia cadaverica.
Anche in quel momento, mentre Sho lo guardava male attraverso il riflesso dello specchio, quello se ne stava in silenzio con lo sguardo rivolto verso il pavimento. Sakurai si girò di scatto, ritrovandosi faccia a faccia con il volto abbassato del compagno.
-Ti dispiace pensare per un’ora -un’ora!- a quello che stiamo facendo e non ai cazzi tuoi??
I tre restanti membri lo guardarono sorpresi, stupiti da una predica così aggressiva, che decisamente non era da lui, sempre così ragionevole e pacato; e furono ancora più sorpresi quando Aiba sollevò il volto con un’espressione neutra, stile cartonato di idol a grandezza naturale mentre le mani di Sakurai si stringevano a pugno, come se stesse resistendo alla tentazione di parcheggiargliele sulla faccia e tanti saluti.
-Cos’è, hai problemi con la droga, sei in sciopero, ti è morto il cane o ti sei solo rincoglionito?
-...vaffanculo.
Ohi ohi. Ora di agire. Pensò Ohno con un gemito interiore. O la Strigliata Del Secolo si trasformerà presto nella Rissa Che Fece Sciogliere Gli Arashi. O che avrebbe semplicemente mandato quei due idioti all’ospedale. Rapidamente, si frugò in tasca e si avvicinò ad Aiba, prendendogli la mano e ficcandoci dentro qualche moneta.
-Aiba-chan, è uscito il nuovo numero della mia rivista di pesca preferita, me lo andresti a comprare? C’è lo speciale sui vari tipi di ostriche, non vedo l’ora di leggerlo.
Gli chiese con la sua solita aria innocente che solo lui poteva avere ancora a quell’età. Molto stile Bambi.
Il ragazzo annuì in silenzio e se ne uscì sbattendo la porta.
Improvvisamente la tensione scese, e Sho, dato un calcio all’aria, si andò a sedere appoggiando la schiena allo specchio della sala prove; risultato della giornata: un rapper furioso, un baka sull’orlo di una crisi emotiva, due membri, per ora, neutri, e un leader decisamente sollevato. Almeno aveva impedito la prematura morte di Aiba-chan.
Si avvicinò con un sorriso alla figura rannicchiata sotto un nuvolone nero con su scritto ‘malumore’:
-Su, Sho-kun, è un momento un po’ stressante per tutti, anche per lui. Siamo pieni di impegni e sai che ce la sta mettendo tutta per il nuovo drama. Dagli tregua...
-Eddai, Ohno-kun! Quant’è che sta così? Siamo pieni di impegni e lui sta facendo decisamente schifo! I pesci che peschi ogni finesettimana ballerebbero meglio di lui.
-Ma... sono morti...- obiettò confuso.
-Appunto. Anche così farebbero meglio.
Disse con aria truce, chiudendo lì il discorso.
Non che non se ne fosse mai accorto: erano già almeno due settimane che Aiba stava giù, e ogni volta che qualcuno gli chiedeva se aveva qualcosa che non andava lui liquidava tutto con un ‘Daijobu’ e un sorriso palesemente falso. La cosa lo stava iniziando a preoccupare un po’, non solo dal punto di vista professionale, ma anche da quello umano, cavolo. Dieci anni insieme non sono nulla.
Provò a pensare cosa avrebbe potuto causare un simile cambiamento in Aiba-chan... più ci pensava più le sue ipotesi si facevano nere e vicine a quelle di Sakurai. Che avesse di nuovo problemi di salute? Morti in famiglia? Alcool? Droga? Giri di mafia? Pazzia improvvisa? Satanismo? Apocalis...
-Mollato.
-Eh?
-Mollato- ripetè Nino senza alzare lo sguardo dal suo Ds. -Ha il tipico comportamento di chi ha appena subito la più grossa delusione sentimentale della sua vita.
-Senza contare che poco prima stava passando un periodo in cui i suoi occhi erano a forma di cuore.
Aggiunse Jun.
-Come fate a esserne così sicuri?
Domandò Ohno sospettoso.
-Osserviamo, Riida, osserviamo.- gli rispose Nino candidamente - e nemmeno tanto bene visto che non sappiamo CHI sia la causa di tutto questo. Hai qualche idea?
Scosse la testa. Per quanto fossero amici, la vita sentimentale non era qualcosa che condividevano tanto facilmente; ormai erano piuttosto grandi, e avevano abbandonato la politica del ‘buttati su ogni essere di sesso femminile sotto i trent’anni che incrocia il tuo cammino’. Di certo c’era solo Sho, che da mesi era in un tira e molla continuo con tale sconosciuta Haruko-qualcosa-qualcosa; degli altri sapeva poco e nulla, compreso Aiba.
Come se l’avesse evocato, in quel momento Aiba rientrò nella sala, con gli occhi rossi e lucidi e l’aria di chi avesse appena sepolto l’amico più caro; si inchinò e mormorò a voce atona e roca.
-Sumimasen... possiamo ricominciare.
Nino non era soddisfatto.
Ok, Sho-kun non aveva più gli sbalzi d’umore da donna incinta e aveva smesso di tentare di sbranare gli altri per ogni cavolata, e Aiba non aveva più combinato danni in sala prove.
Però non era soddisfatto comunque. Decisamente. Non c’era più l’atmosfera rilassata di qualche tempo prima, bensì una sorta di patina ghiacciata. Erano come dentro una bolla, pronta a scoppiare alla prima sciocchezza. E allora sarebbero stati cazzi.
Fece vagare il suo sguardo per la stanza durante la pausa: Jun leggeva con aria annoiata un quotidiano prestatogli da Sho, Ohno sonnecchiava con la testa posata sulle sue gambe, Aiba sbocconcellava svogliato un panino e Sho teneva la sua attenzione concentrata sul messaggio che stava scrivendo al cellulare, alzando gli occhi al soffitto di tanto in tanto come se stesse pensando a cosa scrivere.
Probabilmente lui e Haruko erano di nuovo in love-love mode, a giudicare dalla quantità di tempo che Sakurai passava al cellulare e dai messaggi che aveva letto di nascosto; spalancò gli occhi ripensando alla data a cui quei messaggi risalivano... coincideva più o meno con l’inizio del Buio Periodo di Aiba-chan.
Iniziò a pensare freneticamente... e se...? possibile che fosse l’unico che vedesse un nesso tra le due cose? Lanciò un’occhiata ai suoi compagni: sì, era più che probabile. Aveva su un piatto d’argento la possibilità di fare chiarezza... certo, avrebbe anche potuto rovinare tutto e fare un casino...
Sogghignò. Beh, pazienza.
-Sho-chan! - esclamò facendo fare un balzo a Riida -quindi ti sei rimesso con Haruko-chan, vero? Waaa, hai fatto davvero bene, sai? È così kawaii!
Ignorò lo sguardo stralunato che gli avevano lanciato Ohno e Jun, concentrandosi solo su Sho e sbirciando di sottecchi Aiba-chan, visibilmente irrigidito. Effettivamente era un po’ uscito fuori dal suo personaggio con quell’esclamazione da ragazzina delle scuole medie, proprio lui che se n’era sempre fregato di ‘Haruko-chan’ o di chiunque altro scaldasse il letto dei suoi compagni.
Sakurai mostrò un’espressione leggermente imbarazzata e prese a grattarsi la nuca.
-Ehm...
-Eddaiii... guarda che si vede, sai? Ultimamente cammini su una nuvoletta tuuutta rosa!
Kami, si vergognava come un ladro a sbattere le ciglia e a pigolare in quel modo, ma era FONDAMENTALE. Era per un bene superiore.
-Ecco... beh, sì. Ormai credo che ci possiamo considerare... una coppia fissa, credo...
Borbottò imbarazzato con le guance leggermente rosate.
-Ma che cosa bellissima!! Eeh... quando due persone sono legate dal destino non c’è proprio nulla da fare...
Finalmente quella vergognosa pantomima diede i suoi frutti: Aiba si alzò con uno scatto e si diresse a passo svelto verso la porta; solo dopo averla aperta si rese conto che FORSE doveva dare qualche spiegazione.
-Cesso.
Sputò tra i denti prima di uscire sbattendo la porta. Qualche secondo dopo Sho si alzò e lo seguì, lui senza dare spiegazioni a nessuno, il tutto per la gioia e il tripudio di Nino: la Macchina di Distruzione Emotiva Sakurai Sho e l’Essere Depresso e Schizzoide Aiba Masaki erano tornati in tutto il loro splendore. E in versione 2.1.
Con un sospiro soddisfatto, passò lentamente la mano tra i capelli morbidi di Ohno, il quale lo fissava con la fronte aggrottata.
-Nino, che accidenti...
Il ragazzo sbuffò esasperato, non aveva nessuna voglia di spiegare tutto.
-Le cose sono tre: o Masaki vuole Haruko e Sho lo sa, o vuole Sho e Sho lo sa, o vuole Sho e Sho pensa che voglia Haruko... sì direi che le possibilità sono solo queste.
Sentì un fischio ammirato provenire dalle parti di Jun.
-E...?
Disse Matsumoto muovendo la mano come a intimargli di proseguire il discorso.
-E nulla. Ora tocca a loro. Anche i geni del male hanno un limite. Vediamo CHI sopravvivrà e COME tornerà.
pair: sakuraiba,
music: arashi,
r: pg-13,
ff: italian