Original: "Il pulsante Delete"
Nello scantinato del Dottore, fra alambicchi, luci lampeggianti e tanta polvere, faceva bella mostra un lucido pulsante dal colore rosso vivo. Era l’unico a non essere ricoperto dal manto della polvere secolare dello scantinato. La scritta su di esso era sibillina.
Delete.
Chissà a cosa si riferiva… magari ai dati del Supercomputer che ribolliva delle idee astruse e favolose del suo proprietario, oppure ai file segreti che il Dottore collezionava sulle abitudini sessuali della biondina del palazzo di fronte…
Una mente un po’ più fervida avrebbe anche potuto pensare ad un congegno per la fine del mondo.
Kubrik su sarebbe rivoltato nella tomba: quello sarebbe stato un plagio bello e buono!
Non poteva esserci nessun “Congegno fine di mondo”! Gli avessero almeno risparmiato quel fastidioso accento russo!
Il Dottore scuoteva la sua geniale testa riccioluta e bionda, non avrebbe mai rivelato ad anima viva che cosa cancellasse quel misterioso bottone rosso.
Ma un giorno l’avrebbe premuto, quando nessuno poteva aspettarselo.
E quel giorno tutti si sarebbero accorti della grandiosa potenza del Dottore!