Warnings: AU, first time (forse) ma anche, non in elenco: deathfic, language e BDSM.
Questa non la pubblicherò MAI su EFP.
Il rappresentante d'istituto. Quel saccente. Quello che ostentava il proprio fidanzamento come se non sapessero tutti che si trattava solo di una messinscena. Quella suorina di Penelope Light non aveva visto un pelo che fosse uno sul petto di Percy Weasley, e non l'avrebbe visto mai.
Percy era completamente glabro, dalle guance in giù. E Draco lo sapeva bene.
Quando era stato beccato a fumare uno spinello nei bagni, gli si erano aperte due strade: l'ufficio del Preside, e forse l'espulsione, oppure
una sculacciata. Draco aveva riso. Tu, con quelle mani da pianista e gli occhiali di corno, con la tua famiglia che vota i Democratici da
venti generazioni? Tu osi picchiare me?
Sì, Percy Weasley osava. Poteva permettersi di osare per via di quel distintivo, ma c'era un'altra buona ragione. Lucius Malfoy poteva anche
essere uno degli azionisti maggioritari dell'istituto, amico intimo di senatori e quant'altro, ma il Preside non faceva a patti con il Consiglio di Amministrazione. Lo sapeva perché, durante le vacanze, sentiva spesso suo padre tuonare al telefono che Al era un infame, che lo teneva legato a doppio filo, e spesso si era domandato perché... non troppo a lungo, però. Non gli piaceva immaginarlo come un uomo ricattabile. Aveva ancora quindici anni, lo vedeva ancora come un dio in terra.
Perciò aveva seguito il quattrocchi in sala proiezioni e quando questi aveva cominciato a slacciarsi la cintura, si era preparato ad una cinghiata.
Ma prima che Draco avesse il tempo di dire "Yankee Doodle" i pantaloni di Percy erano scivolati a terra, mostrando gambe magre e aggraziate. La camicia gli copriva solo l'orlo degli slip.
- Credo di non aver capito bene in cosa consista la punizione - aveva mormorato il ragazzino biondo, che invece sentiva un brivido di
consapevole eccitazione per tutto il corpo.
- No? - era stata la risposta, anzi la domanda.
Gli aveva guidato le dita fino all'elastico, e da quel momento in poi Draco aveva dimostrato di cavarsela bene da solo. Quando si era piegato in avanti, aggrappandosi al bordo del palco, a fissare la moquette rossa un po' sbiadita, ed era arrivato il primo colpo, Percy ne aveva avuto la conferma definitiva.
- Comunista di merda, ho capito cosa vuoi!
Draco l'aveva sentito ridacchiare contro la moquette, capendo di essere sulla pista giusta. Non si finisce dal preside oggi, pensava.
Se quelli del CSI avessero investigato su quel particolare caso di "pratiche sessuali in cambio di favori", avrebbero trovato un
bell'esemplare di impronte digitali multiple sul corpo della "vittima".
- Sei un mangiarane, schiavista, piattola del cazzo! - borbottava Percy a mezza voce. Godeva. Sudava, anche, ma Draco non sentiva nessun odore sgradevole.
- Quale cazzo, irlandese? Questo? Guardalo bene, non ci sono piattole qui, a parte te.
Percy si era voltato, sorpreso dal dono che gli veniva offerto.
Percival Weasley, anni 45, diplomato a Hogwarts, consulente finanziario, stroncato da un infarto nella sua auto, sulla statale per Waterville.
Sul paraurti c'era un adesivo VOTE OBAMA! e nel cruscotto una scatola di preservativi.
Draco Malfoy, dondolandosi sulla poltrona a rotelle del suo ufficio, guardò a lungo la foto sul giornale.
Lesse il nome di Penelope, moglie affranta e inconsolabile, e seppe che si era sbagliato di grosso sul loro conto.
Era gelosia? O solo un po' di tristezza?
Piattola del cazzo, grugnì.
Su Internet, lesse la conferma dello spoglio elettorale. Lo schermo del PC gli faceva lacrimare gli occhi.
- Non ti sei potuto prendere nemmeno questa soddisfazione, vecchio stronzo...
E allungando il labbro, gli occhi stanchi socchiusi, gli balenò quell'idea folle: - Forse l'ultima te l'ho data io, quel giorno.
Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del
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