Hetalia - Europa: Bolsheviks
Titolo: 20. Bolsheviks
Personaggi: Ivan Braginski/Russia
Pair: //
Numero capitoli: 10/40
Generi: slice of life, angst, storico
Avvertimenti: //
Rating: giallo
Numero parole: 160
Aveva cercato di riprendere fiato, ma sembrava che nessuna aria volesse più entrare nei suoi polmoni.
Aveva anche cercato di distogliere lo sguardo dai corpi martoriati di colpi d'arma da fuoco, ma non ci era riuscito. Nessuna lacrima riusciva a scorrere sulle sue guance, mentre ancora incredulo osservava tutto.
Era la fine di un'era e lui non aveva tempo per piangere i morti, non lo aveva mai avuto.
Non riusciva a togliere gli occhi dai capelli ramati sporchi di sangue. Non riusciva neppure a trovare il coraggio per trovare il coraggio e guardare un'ultima volta il suo viso.
I bolscevichi stavano già occupandosi di nascondere quei corpi così scomodi per i loro propositi. Non li aveva fermati. Non aveva mai preso una posizione solida.
Non credeva avrebbero mai ucciso la sua Anastasija, la sua principessa.
E non poteva, non riusciva neppure a piangere la sua morte, anche se il cuore gli si era squarciato in petto e voleva urlare e forse morire lì con lei.
Personaggi: Ivan Braginski/Russia
Pair: //
Numero capitoli: 10/40
Generi: slice of life, angst, storico
Avvertimenti: //
Rating: giallo
Numero parole: 160
Aveva cercato di riprendere fiato, ma sembrava che nessuna aria volesse più entrare nei suoi polmoni.
Aveva anche cercato di distogliere lo sguardo dai corpi martoriati di colpi d'arma da fuoco, ma non ci era riuscito. Nessuna lacrima riusciva a scorrere sulle sue guance, mentre ancora incredulo osservava tutto.
Era la fine di un'era e lui non aveva tempo per piangere i morti, non lo aveva mai avuto.
Non riusciva a togliere gli occhi dai capelli ramati sporchi di sangue. Non riusciva neppure a trovare il coraggio per trovare il coraggio e guardare un'ultima volta il suo viso.
I bolscevichi stavano già occupandosi di nascondere quei corpi così scomodi per i loro propositi. Non li aveva fermati. Non aveva mai preso una posizione solida.
Non credeva avrebbero mai ucciso la sua Anastasija, la sua principessa.
E non poteva, non riusciva neppure a piangere la sua morte, anche se il cuore gli si era squarciato in petto e voleva urlare e forse morire lì con lei.