Harry Potter - Il bigliettino
Titolo: Il bigliettino
Fandom: Harry Potter
Rating: per tutti
Disclaimer: i personaggi appartengono a J. K. Rowling
Note: scritta per il "Clash of Writing Titans", seconda missione, prompt "orgoglio"
Words: 455(fdp)
Trama: Hermione ha quasi finito un compito, ma le manca una sola domanda... accetterà o no il bigliettino di Ron?
IL BIGLIETTINO
Era l'ultimo esame scritto della prova di ammissione all'Accademia per Auror, mancavano ancora dieci minuti ed Hermione Granger, sebbene avesse ricontrollato più volte tutte le risposte, non si rassegnava a consegnare: le mancava ancora quella maledetta domanda 33!
Sospirando la rilesse per l'ennesima volta, ma anche se conosceva i Dodici Usi del Sangue di Drago a menadito, proprio non riusciva a ricordarsi chi li avesse scoperti! Eppure era sicura di averlo letto da qualche parte...
Sbuffando si distese sul banco, continuando a frugare fra i suoi ricordi. Vide Ron alzarsi per consegnare la sua prova e stupirsi nel vederla ancora lì, visibilmente in difficoltà.
- Mione, che succede? - le chiese mimando le parole con la bocca. Hermione in difficoltà era decisamente un evento memorabile!
- La tren-ta-trè! - sillabò lei disperata, con le mani fra i capelli, mentre l'Auror incaricato di sorvegliargli era di spalle.
Ron consegnò in fretta il suo compito, poi tornò al posto ed iniziò a scrivere freneticamente su un foglietto, mentre la ragazza gli faceva cenno di no con le mani: non aveva mai copiato in vita sua e non voleva certo iniziare in una prova così importante della sua vita!
Quando il ragazzo fece levitare di nascosto il foglietto nella sua direzione, lo rispedì orgogliosamente indietro con un incantesimo non verbale. Stava di nuovo cercando di concentrarsi su quella dannata domanda 33, quando vide il bigliettino venire di nuovo verso di lei. Inutile dire che lo mandò nuovamente indietro.
Alzò lo sguardo verso l'orologio appeso alla parete e realizzò con terrore che mancavano appena due minuti allo scadere del tempo: che figura ci avrebbe fatto se non avesse ottenuto il massimo del punteggio come tutti si aspettavano da lei? Ron intercettò il suo sguardo spaventato e mandò di nuovo il bigliettino nella sua direzione, testardamente; questa volta nello scontro fra incantesimi non verbali l'ebbe vinta lui, e il bigliettino atterrò sul banco della ragazza.
Piena di vergogna, la ragazza lo aprì e non potè fare a meno di nascondere un sorriso leggendo: "Stupida testona! ♥ Copiare una volta non ha mai ucciso nessuno! La risposta è Albus Silente!". Lo accartocciò e lo fece sparire immediatamente in tasca. Poi, ancora tentennante, mordicchiò la punta della sua Piuma di Zucchero, indecisa se cedere o meno... per poi iniziare a rispondere esaurientemente anche alla trentatreesima domanda con la sua callegrafia minuta. Probabilmente si sarebbe rinfacciata per i successivi tre mesi di aver ceduto così alla tentazione, ma se aveva trovato il coraggio per combattere contro Voldemort ad undici anni, a diciotto doveva trovarne abbastanza per mettere da parte l'orgoglio e accettare un "piccolo aiutino" da parte di un amico. E magari anche il coraggio di ammettere che ormai erano tanti anni che era innamorata del SUO stupido testone, Ron.
Fandom: Harry Potter
Rating: per tutti
Disclaimer: i personaggi appartengono a J. K. Rowling
Note: scritta per il "Clash of Writing Titans", seconda missione, prompt "orgoglio"
Words: 455(fdp)
Trama: Hermione ha quasi finito un compito, ma le manca una sola domanda... accetterà o no il bigliettino di Ron?
IL BIGLIETTINO
Era l'ultimo esame scritto della prova di ammissione all'Accademia per Auror, mancavano ancora dieci minuti ed Hermione Granger, sebbene avesse ricontrollato più volte tutte le risposte, non si rassegnava a consegnare: le mancava ancora quella maledetta domanda 33!
Sospirando la rilesse per l'ennesima volta, ma anche se conosceva i Dodici Usi del Sangue di Drago a menadito, proprio non riusciva a ricordarsi chi li avesse scoperti! Eppure era sicura di averlo letto da qualche parte...
Sbuffando si distese sul banco, continuando a frugare fra i suoi ricordi. Vide Ron alzarsi per consegnare la sua prova e stupirsi nel vederla ancora lì, visibilmente in difficoltà.
- Mione, che succede? - le chiese mimando le parole con la bocca. Hermione in difficoltà era decisamente un evento memorabile!
- La tren-ta-trè! - sillabò lei disperata, con le mani fra i capelli, mentre l'Auror incaricato di sorvegliargli era di spalle.
Ron consegnò in fretta il suo compito, poi tornò al posto ed iniziò a scrivere freneticamente su un foglietto, mentre la ragazza gli faceva cenno di no con le mani: non aveva mai copiato in vita sua e non voleva certo iniziare in una prova così importante della sua vita!
Quando il ragazzo fece levitare di nascosto il foglietto nella sua direzione, lo rispedì orgogliosamente indietro con un incantesimo non verbale. Stava di nuovo cercando di concentrarsi su quella dannata domanda 33, quando vide il bigliettino venire di nuovo verso di lei. Inutile dire che lo mandò nuovamente indietro.
Alzò lo sguardo verso l'orologio appeso alla parete e realizzò con terrore che mancavano appena due minuti allo scadere del tempo: che figura ci avrebbe fatto se non avesse ottenuto il massimo del punteggio come tutti si aspettavano da lei? Ron intercettò il suo sguardo spaventato e mandò di nuovo il bigliettino nella sua direzione, testardamente; questa volta nello scontro fra incantesimi non verbali l'ebbe vinta lui, e il bigliettino atterrò sul banco della ragazza.
Piena di vergogna, la ragazza lo aprì e non potè fare a meno di nascondere un sorriso leggendo: "Stupida testona! ♥ Copiare una volta non ha mai ucciso nessuno! La risposta è Albus Silente!". Lo accartocciò e lo fece sparire immediatamente in tasca. Poi, ancora tentennante, mordicchiò la punta della sua Piuma di Zucchero, indecisa se cedere o meno... per poi iniziare a rispondere esaurientemente anche alla trentatreesima domanda con la sua callegrafia minuta. Probabilmente si sarebbe rinfacciata per i successivi tre mesi di aver ceduto così alla tentazione, ma se aveva trovato il coraggio per combattere contro Voldemort ad undici anni, a diciotto doveva trovarne abbastanza per mettere da parte l'orgoglio e accettare un "piccolo aiutino" da parte di un amico. E magari anche il coraggio di ammettere che ormai erano tanti anni che era innamorata del SUO stupido testone, Ron.