Originale - La conquista
Titolo: La conquista
Fandom: Originale
Rating: per tutti
Disclaimer: i personaggi appartengono a me.
Serie: Alessandro, il Cavaliere Senza Nome
Note: scritta per il "Clash of Writing Titans", seconda missione, prompt "cavaliere"
Words: 473(fdp)
La conquista
Il più dei cavalieri di Signor Stronzetto vanno a messa ogni domenica mattina, per poi trascorrere pomeriggio e sera nei postriboli della peggior specie. Alessandro invece rifiuta da sempre di mettere in atto una simile farsa e trova assurdo dover pagare una donna affinchè venga a letto con lui... ma andiamo! Basta saper scegliere la donna giusta e prenderla nel modo giusto.
Di solito va a caccia di prede la domenica mattina, godendo nel farsi beffe di Don Patrizio e delle sue prediche lagnose, oltre che evitanto strategicamente le più bigotte del villaggio. A differenza di tanti altri però non tenta di adescare le fanciulle con la sua armatura scintillante oppure vincendo altri spasimanti a duello: sarà perchè è di umili origini - o almeno così crede - ma preferisce "tattiche" più semplici come riuscire a strappare alla ragazza una risata ed un sorriso.
Ordinando una birra all'osteria Alessandro inizia a guardarsi attorno meticolosamente e ci mette poco a scegliere la ragazza che potrebbe fare al caso suo. È una brunetta piccola, magra magra, e con uno splendido sorriso che mette in mostra spesso e volentieri i denti dritti e candidi. Chiacchera con le sue amiche a voce alta, ridendo di frequente e bevendo birra da un boccale che probabilmente è pesa il doppio rispetto a lei. Inizia a lanciarle qualche occhiata da lontano, ma decide di passare subito all'attacco, come un cavaliere che si rispetti.
- Posso offrirle qualcosa, signorina? - chiede sorridendo.
- Come vedi ce ne vorrà del tempo prima che finisca questa - risponde la ragazza ammiccando alla birra. - Ma se vuoi pagarla tu non farò certo storie! -
Alessandro lancia un paio di monete all'oste, e poi si siede accanto a lei. Ridendo nota che le sue amiche sembrano essere terrorizzate da lui, quasi che sia un brigante, e si stanno allontanando senza alzarsi dalla sedia, in maniera comicissima.
- Fatto! In cambio però non mi dispiacerebbe sapere il tuo nome... mi chiamo Alessandro - dice il ragazzo, allungando le gambe sotto al tavolo.
- Roberta - risponde lei, stringendogli la mano con una forza inaspettata. Alessandro la guarda più da vicino, senza riuscire ad impedirsi di indugiare un po' troppo sul seno prosperoso della ragazza, che però lo distoglie dall'incanto dandogli un pizzicotto scherzoso sul braccio.
- D'accordo... capita l'antifona! - sbotta Alessandro, facendo l'offeso. Non gli sembrava d'aver fatto nulla di male! - Me ne vado, va bene? Anche perchè le tue amiche mi hanno preso un appestato! - dice poi alzandosi di scatto dalla sedia e dirigendosi verso la porta. Con la coda dell'occhio tiene d'occhio Roberta e vede che sta guardando male le sue amiche per la figura che le hanno fatto fare e lo sta seguendo. Soddisfatto della sua opera ridacchia fra se e se, immaginandosi già di rotolarsi con Roberta nel prato vicino al Laghetto delle Sirene.O
Fandom: Originale
Rating: per tutti
Disclaimer: i personaggi appartengono a me.
Serie: Alessandro, il Cavaliere Senza Nome
Note: scritta per il "Clash of Writing Titans", seconda missione, prompt "cavaliere"
Words: 473(fdp)
La conquista
Il più dei cavalieri di Signor Stronzetto vanno a messa ogni domenica mattina, per poi trascorrere pomeriggio e sera nei postriboli della peggior specie. Alessandro invece rifiuta da sempre di mettere in atto una simile farsa e trova assurdo dover pagare una donna affinchè venga a letto con lui... ma andiamo! Basta saper scegliere la donna giusta e prenderla nel modo giusto.
Di solito va a caccia di prede la domenica mattina, godendo nel farsi beffe di Don Patrizio e delle sue prediche lagnose, oltre che evitanto strategicamente le più bigotte del villaggio. A differenza di tanti altri però non tenta di adescare le fanciulle con la sua armatura scintillante oppure vincendo altri spasimanti a duello: sarà perchè è di umili origini - o almeno così crede - ma preferisce "tattiche" più semplici come riuscire a strappare alla ragazza una risata ed un sorriso.
Ordinando una birra all'osteria Alessandro inizia a guardarsi attorno meticolosamente e ci mette poco a scegliere la ragazza che potrebbe fare al caso suo. È una brunetta piccola, magra magra, e con uno splendido sorriso che mette in mostra spesso e volentieri i denti dritti e candidi. Chiacchera con le sue amiche a voce alta, ridendo di frequente e bevendo birra da un boccale che probabilmente è pesa il doppio rispetto a lei. Inizia a lanciarle qualche occhiata da lontano, ma decide di passare subito all'attacco, come un cavaliere che si rispetti.
- Posso offrirle qualcosa, signorina? - chiede sorridendo.
- Come vedi ce ne vorrà del tempo prima che finisca questa - risponde la ragazza ammiccando alla birra. - Ma se vuoi pagarla tu non farò certo storie! -
Alessandro lancia un paio di monete all'oste, e poi si siede accanto a lei. Ridendo nota che le sue amiche sembrano essere terrorizzate da lui, quasi che sia un brigante, e si stanno allontanando senza alzarsi dalla sedia, in maniera comicissima.
- Fatto! In cambio però non mi dispiacerebbe sapere il tuo nome... mi chiamo Alessandro - dice il ragazzo, allungando le gambe sotto al tavolo.
- Roberta - risponde lei, stringendogli la mano con una forza inaspettata. Alessandro la guarda più da vicino, senza riuscire ad impedirsi di indugiare un po' troppo sul seno prosperoso della ragazza, che però lo distoglie dall'incanto dandogli un pizzicotto scherzoso sul braccio.
- D'accordo... capita l'antifona! - sbotta Alessandro, facendo l'offeso. Non gli sembrava d'aver fatto nulla di male! - Me ne vado, va bene? Anche perchè le tue amiche mi hanno preso un appestato! - dice poi alzandosi di scatto dalla sedia e dirigendosi verso la porta. Con la coda dell'occhio tiene d'occhio Roberta e vede che sta guardando male le sue amiche per la figura che le hanno fatto fare e lo sta seguendo. Soddisfatto della sua opera ridacchia fra se e se, immaginandosi già di rotolarsi con Roberta nel prato vicino al Laghetto delle Sirene.O