Titolo: THE FAIRY
Gruppo: Kat-tun
Coppie: Akame,Junda e TaNaka
Genere:fantasy,romantico
Rating: G
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono
Warning: Yaoi
Prologo “Ma cosa ti è saltato in mente”urlò Kame,appena tutti i membri del gruppo entrarono nel camerino,era arrabbiato ed incredulo per le stupidate uscite dalla bocca di Ueda
“Posso vedere le fate, posso vedere le fate,ma sei scemo!Ti sei reso ridicolo davanti a tutti!”
“Kame-chan,su non prendertela così tanto,dopotutto nessuno l’ha preso sul serio”disse Jin avvicinandosi al ragazzo e massaggiandogli la schiena(unico e risaputo modo per calmare la piccola e feroce tartaruga*)
“Certo me lo sarei aspettato più da Junno”si intromise Maru,intento a versare del thè
“Già cazzate del genere possono uscire solo dalla sua stupida ed abnorme bocca”concordò Koki,bevendo il thè offertogli da Maru.
“Ehi”si lamentò Junno,che però venne ignorato come al solito
“Ma io l’ho vista davvero”disse Ueda,che fino a quel momento era rimasto in silenzio”e,se volete,ve lo proverò!”continuò,punto nel suo orgoglio,lui non era un bugiardo!
“Se,se”risposero in coro i 5 componenti del gruppo
“Va bene,venite con me,ORA!!”urlò Ueda,arrabbiato,facendo scattare sull’attenti tutti i presenti.
Arrivati al parco mi incamminai a passo spedito verso l’albero della fata,anche se avevo cercato di dimenticare l’accaduto ero tornato varie volte in quel luogo;parlavo al vento,la cercavo,lasciavo del cibo,avevo persino considerato l’idea di dormire lì,ma di lei nessuna traccia,a parte a volte delle piccole coroncine di fiori che trovavo sulle panchine o attaccate ai rami bassi degli alberi. Ma questa volta l’avrei fatta uscire allo scoperto,ne andava della mia reputazione!
Mi girai l’ennesima volta a guardare i miei compagni,stavano tutti trattenendo le risate,quei brutti … Ero così attento a fulminarli con gli occhi,da non accorgermi del piccolo precipizio li accanto;l’unica cosa che notai furono gli sguardi allarmati di tutti e un Junno terrorizzato corrermi incontro ed abbracciarmi,tirandomi in salvo.
“Per fortuna sei salvo”sentii.
No,aspettate,c’è qualcosa che non va,Junno che mi parla in questo modo,no,non era possibile.
“Junno hai detto qualcosa?”chiesi sulla sua spalla
“No,non sono stato io”disse,ancora tenendomi stretto a se^ ////^,ma indicandomi un puto alle mie spalle
Mi girai e la rividi,era identica a come me la ricordavo, e a quanto pare non ero l’unico a vederla,a giudicare dai 5 paia di occhi sgranati.
“Che vi avevo detto”dissi al settimo cielo. Poi mi rivolsi a lei “Ciao,ti ricordi di me?Mi chiamo Ueda,e loro sono i miei amici: Junno,Kame,Jin,Koki e Maru”
“Piacere,sono Silvia**”disse. -Bene,allora sapeva parlare! -
“Per quanto tempo volete rimanere così,voi 2?”chiese Jin. -Ma cavolo fatti gli affari tuoi,sto così bene qui-
Junno così si stacco da me,rosso in viso,lasciandomi solo e al freddo,uffa!
Parlammo tanto e scoprimmo molte cose su quell’essere(vi faccio un piccolo schema):
-le fate sono visibili,solo se vogliono essere viste
-esistono persone che possono vederle,senza il loro permesso,perché in una vita precedente sono stati anche loro fate(il mio caso)
-Silvia era la fata di un bosco vicino,ma che si era persa,e voleva tornare a casa,dove aveva lasciato la sua famiglia e il suo amato
-amava le battute di Junno …(era strana forte)
-adorava toccare il naso di Maru(il quale continuava ad urlarle “GUARDA CHE IO NON SONO MICA UN CITOFONO”,ma che veniva prontamente calmato dal suo Koki )
Fin da subito riuscì a fare amicizia con tutti,forse grazie alla sua bellezza,oppure per il suo gran cure,non ve lo saprei dire.
A fine giornata il team KAT-TUN decise di aiutare Silvia.
Bene, allora,il Team KAT-TUN(nome deciso da quel baka di Jin)decise di riunirsi a casa di Kame per elaborare un piano, capire dove fosse il bosco della fata e riportarcela. Non fu facile,non tanto per la collocazione del posto,ma per le continue interruzioni da parte di Junno,Koki eJin,che furono prontamente allontanati da un Kame molto incazzato.
Infine,dopo tre ore di ricerca evidenziarono i possibili luoghi di residenza della fata
“Kame-chaaaaaaaan,posso stare con te sta notte?”chiese Jin dopo che tutti se ne furono andati
“no,scusa amore,ma domani devo …..no,non fare gli occhioni da cuccolo,non vale così ,Ran-chan attaccalo,salva il tuo papà. Noooo, Ran-chan anche tu con quegli occhi, traditrice. Jin ti ho detto di no,non avvicinarti,stai ind..”
Jin avvicinandosi lo aveva preso e baciato con passione,lasciandolo senza fiato “e va bene …… hai vinto”disse sbuffando
“Dai,hai resistito qualche secondo in più oggi,piccolo”disse il suo compagno trascinandolo di peso verso il letto.
“uffa,ho tutto il naso rosso”
“dai,non si vede molto” si azzardò a dire Koki toccandogli il naso,ma dopo un’occhiata di fuoco di Maru si affretto a negare tutto
“ok si vede, scusa”
<… infine vediamo come se la passano Ueda e Junno>
Usciti da casa di Kame si incamminarono verso la stazione.
Dovete sapere che questi due idioti erano l’uno innamorato dell’altro,ma erano tanto timidi da non riuscire a fare il primo passo.
“scusa per non averti creduto subito”disse Junno,veramente dispiaciuto
“non ti preoccupare,e poi sono io a dovermi scusare,se non fosse successo a me neanch’io ci avrei creduto”gli sorrise Ueda,in imbarazzo “… e grazie per avermi salvato,prima”
“Già,mi sono spaventato parecchio,avevo paura di perderti”(nota autrice:Junno non ti sembra eccessivo,io ho scritto “piccolo precipizio”)
“eh”
“n..niente”
“no,fermati Junno,ripetilo per favore”disse Ueda sull’orlo delle lacrime
“mi piaci Ta-chan, avevo paura che ti facessi male,…. E ora perché piangi?”stupito dalle lacrime dell’altro Junno si fermo,e le asciugò con le dita
“perché anche tu mi piaci,stupido”rispose il più basso eliminando i pochi centimetri che lo separavano dalla bocca dell’altro
Finalmente dopo mesi di sguardi e di sorrisi, si erano chiariti. Erano insieme.(non è che ci volesse molto,comunque)
Nessuno sapeva che qualcosa di inaspettato,però,stava accadendo…
*non so se sia vero,ma mi serviva qualcosa per calmare Kame
**Silvia è il mio nome,ma lo ho usato solo per il suo significato>abitante della foresta; la fata non mi assomiglia né fisicamente,né mentalmente. All’inizio volevo chiamarla Elisabeth,per sottolineare il rapporto che ci sarà tra lei e Ueda,ma non volevo anticipare niente.