THE FAIRY

Mar 31, 2011 18:54




Titolo: THE FAIRY
Gruppo: Kat-tun
Coppie: Akame,Junda e TaNaka
Genere:fantasy,romantico
Rating: G
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono
Warning: Yaoi

Prologo 1 2 

"State insieme quindi?" chiese Jin, non che interessasse davvero il rapporto tra Ueda e Junno, ma si annoiava, almeno con Kame avrebbe potuto fare qualcosa di più alletante, ma quel rompicoglioni di Koki glielo aveva impedito.
"Si, lo sai che mi è sempre piaciuto, lo sapevano tutti, e come se lo stessi aspettando da tanto tempo".
"Wow Junno amai*".
"Piantala, non sono mica un dolce io!"
"Mamma mia, quanto sei serio, dov'è finito il vero Junno, dimmi chi sei tu in realtà?"
"Piantala" gli rispose per l'ennesima volta Taguchi "Non sono in vena oggi, sono troppo preoccupato"
Ora che Jin ci faceva caso Junno era realmente teso, continuava a mangiarsi le unghie, camminava avanti e indietro, si sedeva un attimo per poi rialzarsi e ricominciare a camminare, stava cominciando a dargli sui nervi. Doveva farlo calmare.
"Stai tranquillo, nessuno gli farà del male, lui è un boxer quasi professionista e Koki fa karate, non avranno problemi a..."
"Si, questo lo so" lo interruppe Junno che si era rilassato un pochino "Koki è sicuro che quel ladro tornerà, per questo loro due sono lì, non avranno problemi a..."
"E allora cosa ti preoccupa?" chiese Jin interropendo a sua volta il discorso dell'altro, non gli piaceva essere interrotto, ma lo stava irritanto ancora di più il fatto che quello stupido gigante continuasse a camminare per tutta la stanza, gli stava facendo venire il mal di testa!
"Silvia" disse l'altro fermandosi, finalmente.
"Non ti preoccupare, la ritroveremo, st..." aveva cercato di dire Akanishi, beatamente sdraiato sul divanetto di casa sua (gli altri gli avevano detto di rimanere nella sede della JE, ma erano stati buttati fuori dalle donne delle pulizie), ma che fu ancora interrotto dall'altro.
"Non è questo che mi preoccupa, sono terrorizzato dall'idea che lei non lo possa portare via!" Aveva urlato Junno, rannicchiandosi in un angolo della stanza.
"E poi sono io il baka" aveva detto l'altro trattenendo le risate.
"Dai, si vede lontano un miglio che quei due sono legati" si era difeso Taguchi, più simile push rosso che ad un essere umano.
"Si è vero sono legati, ma non come lo intendi tu, sono sicuro che tra loro ci sia solo amicizia e non amore".
"Si Jin, forse, ma non riesco a togliermi di dosso questa sensazione di gelosia. Anche tu saresti geloso se al posto di Ueda ci fosse Kame!"
"Già, lo sarei" aveva risposto piano, guardando fuori dalla finestra il sole tramontare, ora era lui ad essere preoccupato, Kame non era ancora tornato.

Kame e Maru erano arrivati dopo un po' di giri all'indirizzo indicato sul foglietto.
"Certo che sarà dura" sbuffò Maru guardando il condominio di fronte a loro.
"Già" aveva detto Kame sospirando, in quel momento voleva tornare tra le braccia di Jin, ma avevano una missione da compiere, dovevano aiutare la fata.
"Com'è che si chiamava lo stronzo?" Chiese poi, con un po' di determinazione in più.
"Mi sembra fosse un certo Kato Keiichiro* o almeno così ha detto Koki" disse Maru mordendosi le labbra, non era molto sicuro di quel nome; dopotutto faceva sempre molta fatica a capire il rapper quando era agitato, cominciava a parlare a raffica e lui molte volte faceva solo finta di ascoltarlo annuendo ogni tanto.
"Bene, tu cerchi dal 10° al 5° piano e io dal... ok, ok scusa, non mi picchiare" disse subito Kame dopo aver visto lo sguardo di fuoco dell'altro. "Fifone" boffonchiò prima di essere colpita in testa.
La ricerca fu lunga ed estenuante, nessuno dei due riusciva a trovare quel maledettissimo appartamento. Maru ormai aveva perso la pazienza, quando miracolosamente arrivò un messaggio da Kame-chan "L'ho trovato. 6° piano".
Forzarono la serratura (Maru era veramente bravo in queste cose) ed entrarono. Era un normalissimo appartamento, una cucina, un bagno e una sala, niente di particolare, forse un po' di disordine, ma niente...Si, forse quella pistola vicino al televisore...Chotto matte, pistola!?!
"Kame, me la sto immaginando, vero?" chiese Maru impallidendo all'istante.
"N-n-no, non stai sognando" disse avvicinandosi alla pistola e aprendone il tamburo.
"Maru guarda se trovi altro, io intanto butto i proiettili".
"Ok".
La faccenda si stava facendo sempre più pericolosa. Continuarono a cercare per una buona mezz'ora, finchè non trovarono una piccola scatola. L'aprirono scoprendo al suo interno una mappa, ma non una semplice mappa, infatti vi erano evidenziati tutti i boschi nelle vicinanze, ciò che però attirò di più la loro attenzione fu il cerchio che racchiudeva il parco di Silvia, su cui era apposta una freccia. Fu Maru a capire per primo "La stanno cercando" disse "Per tutto questo tempo l'hanno cercata".
"La domanda, Maru è perchè".
Il sole alle loro spalle tinse l'appartamento di rosso sangue, lasciando i due ragazzi alle loro domande senza risposta.
<...ora mi arrabbio...vediamo di prendere sto stronzo...Koki, Ueda, rompiamo il *censura* a quello *censura* di *censura*...>
"Senti, perchè sei così legato a quella fata?"
Era da un po' che voleva chiederglielo.
"Sembrate in qualche modo uniti" continuò non avendo ancora una risposta.
"Già, ma non ne comprendo il motivo, sento di conoscerla, di averla già vista, tanto tempo fa" rispose l'altro, poteva essere assurdo, ma era così, non poteva essere altrimenti.
Koki non potè aggingere nulla, non erano soli in quel parco. Un uomo si avvicinò al loro nascondiglio, intento a cercare qualcosa, poi vide il portafoglio e i due ragazzi gli saltarono addosso, era lui, lo avevano riconosciuto dalla foto della patente.
"Chi siete? Cosa volete da me?" chiese a terra, senza possibilità di movimento.
"Dov'è? Dov'è la fata?" urlò Ueda, realmente tentato di spaccare la faccia all'uomo.
"Dicci per chi lavori" chiese piano Koki "Non stiamo scherzando, se non ce lo dirai, farai una brutta fine" disse indicando Ueda, già con i pugni alzati e poi un bastone chiodato li a fianco;lo aveva preparato apposta per rendere più credibile la scena e l'uomo come pianificato confessò.
"E' in un magazzino...in periferia...il capo ci ha chiesto di trovare tutte le fate nei dintorni, all'inizio credevo che fosse pazzo, ma c'ha pagato bene, e ci darà altri soldi a fine lavoro, quando consegneremo lei e gli altri".
"Sei disgustoso" continuò Ueda, realmente schifato da quella persona.
"Ora tu verrai con noi" disse solo Koki, spostando l'amico da dosso all'uomo e ammanettandolo con le manette pelose che...ehmm...usava...oh, insomma avete capito, no!?!
"Koki, ma se la gente ci vede con..." aveva chiesto Tastuya.
"Non ti preoccupare Uepopi, penseranno che stiamo girando un nuovo drama" disse, buttando nella spazzatura il bastone "Andiamo dagli altri ora".

"Bene" disse Koki, dopo un lungo scambio d'informazioni con gli altri "Ora puoi andare" disse all'uomo ammanettato, liberandolo e facendolo uscire dalla casa.
"Ma Koki cosa fai!Dovevamo denunciarlo all..." cominciò Maru.
"Non ti preoccupare amore" lo interruppe il compagno "quando Jin ha incominciato ad interrogarlo..." [Bellissima scena: Jin che parla alternando l'americano al giapponese, trattenuto per le spalle da Junno per non fargli uccidere "l'ostaggio" e da Kame che tentava in tutti i modi di levargli dalle mani la mazza da baseball che gli aveva regalato il Natale addietro, incitato alla battaglia da Ueda e continuamente toccato sul collo da Maru, che tentava di distrarlo per aiutare Kame. Conclusione? Ostaggio svenuto, Maru minacciato da Jin, Junno esausto, Kame che nasconde la mazza in un posto sicuro, un Ueda depresso e un Koki scomparso.]

"Quando Jin ha incominciato ad interrogarlo, sono uscito e ho telefonato alla polizia, dicendo di essere stato minacciato di morte da un uomo che conoscevo e gli ho dato l'indirizzo di casa sua, probabilmente ora sono sulle sue tracce" concluse soddisfatto, tra lo stupore generale.
"Ma se lo hai denunciato avremo i giornalist..."
"No, Junno, non ti preoccupare, un mio amico mi deve un favore, mi ha detto che penserà lui a tutto, in più anche se facesse i nostri nomi, o parlasse di Silvia, nessuno gli crederebbe mai".
"Wow, amore, non ti facevo così bravo e preparato in questo genere di situazioni" esclama Maru dando un bacio al suo imbarazzatissimo Koki sotto i fischi di tutti.

"Ragazzi, Kato è stato arrestato stanotte, a quanto pare qualcuno l'ha incastrato".
"Meglio per noi Akira, meglio per noi, il bottino si dividerà per tre".

*(1)amai significa dolce (inteso come sapore del cibo),Jin avrebbe dovuto usare il termine yasashii(che viene usato in generale)
*(2) non sapevo come chiamare il nuovo arrivato,così ho utilizzato il cognome Kato intendendo Kato Shige e Keiichiro Per Keiichiro Koyama(entrambi membri dei NewS)

akame, junda, kat-tun, tanaka, yaoi

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