THE FAIRY

Apr 07, 2011 13:05




Titolo: THE FAIRY
Gruppo: Kat-tun
Coppie: Akame,Junda e TaNaka
Genere:fantasy,romantico
Rating: G
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono
Warning: Yaoi

Prologo 1 2 3 4 

“ancora non capisco perché non me lo avete fatto fare”borbottò imbronciato Jin scendendo dalla macchina ed incamminandosi con gli altri verso il bosco.
“amore,per la millesima volta,lo so che ti divertiresti a spaventare Jun,ma così riveleresti l’esistenza di Naoki ad un umano che non centra con questa storia e sarebbe un bel guaio poi spiegare l’accaduto” rispose esasperato Kame,non ce la faceva più ad ascoltare quel moccioso rompiscatole del suo ragazzo,alcune volte anche lui faceva fatica a sopportarlo.
Erano riusciti a fermare Jin prima che entrasse con Naoki nel camerino degli Arashi,ma i mezzi utilizzati erano stati tutt’altro che …ehm … tradizionali,diciamo.
“Avrei fatto meglio a colpirlo più forte” aveva sussurrato Koki,sperando di non essere sentito da Maru,cosa che però non accadde.
“Avresti potuto provocargli dei danni permanenti,il Karate è una disciplina di autodifesa,non deve essere usata per attaccare una persona indifesa,anche se si tratta di Akanishi,lo dovresti sapere meglio di me” lo aveva fulminato il suo ragazzo,ancora sottovoce;il quale per risposta ricevette solo uno sbuffo insofferente.
“Naoki sei sicuro che sia questo il luogo?”chiese intanto Junno,un po’ intimidito davanti alla foresta di alberi spogli e rinsecchiti
“Si,siamo vicini”disse l’altro facendo qualche passo avanti e scomparendo alla vista
“Naoki,Naoki,dove sei?” si agitò il ragazzo.
Ad un certo punto dal nulla apparve la testa fluttuante della fata che sorridendo gli disse “Allora venite?”facendo urlare dal terrore tutti i presenti
Il primo ad avvicinarsi alla testa fu Ueda che venne preso dalla maglietta e trascinato verso quella parete invisibile.
“Bene ragazzi”disse Koki risoluto”non possiamo più tirarci indietro”
Quando infine entrarono tutti la scena che si ritrovarono di fronte era alquanto … bhe,come dire … strana … è l’unico aggettivo che mi viene in mente. Erano nello stesso bosco di prima,ma in confronto ad esso era verdeggiante e pieno di fiori colorati,sembrava il paradiso. Una folla di fate circondò Tatsuya,le più giovani lo riempivano di fiori e quelle anziane gli baciavano le mani inchinandosi ogni 5 secondi,a quanto pare era molto popolare da quelle parti.
Strano però,quelle creature non sembravano alte pochi centimetri come aveva detto Silvia,ma a giudicare dalla dimensione degli alberi forse il resto del mondo era diventato troppo grande,oppure erano proprio loro ad essere rimpiccioliti?
“Benvenuti stranieri”li richiamò una vecchia fata con una lunga barba bianca “se siete riusciti a oltrepassare la soglia del nostro mondo significa che siete delle buone persone e che non avete cattive intenzioni nei nostri confronti” disse l’uomo sorridendo,o così si poteva intuire dagli occhi,perché la bocca sotto tutta quella barba era impossibile da notare.
“Sarete nostri graditi ospiti finché lo vorrete” disse ancora accompagnandoli da Tatsuya,che intanto con l’aiuto di Naoki era riuscito a sfuggire all’ennesima tempesta di fiori,baci e inchini
“Non ce la faccio più,ho capito che nella mia vita precedente ero una fata,ma non mi sembra una cosa normale”disse un po’ irritato togliendosi alcuni petali di ciliegio dai vestiti,intanto che si avvicinava.
“Amore,sei carinissimo così”aveva solo risposto Junno togliendogli con delicatezza dei petali finiti tra i capelli,facendo arrossire brevemente il ragazzo che sorridendo si avvinghiò al suo braccio
“Ah,a quanto vedo non sei cambiato” sospirò la vecchia fata avvicinandosi a Ueda e accarezzandogli piano il capo
“Chi sei?” chiese curioso il ragazzo inclinando lievemente la testa.
Così come aveva allungato la mano l’uomo la ritrasse,rattristato.
“Naoki,porta i nostri ospiti alla grande quercia,ci sarà un banchetto in loro onore e poi i saggi ascolteranno il motivo che li ha spinti a farci visita” disse solo,avviandosi alla boscaglia più fitta
“Evvai si mangia!” urlò entusiasta Jin ricevendo come risposta solo uno scappellotto da parte di Kame
“Sei sempre il solito Bakanishi”sospirò il ragazzo incamminandosi con gli altri verso la foresta
“Ma che cosa ho fatto ?!”chiese piagnucolando al fidanzato,rincorrendolo
Il banchetto fu tutto a base di frutta e verdura (le fate non mangiano carne naturalmente),ma incredibilmente squisito,tutti apprezzarono la buona cucina delle fate. Per tutto il tempo,però, Naoki e il vecchio che li aveva accolti non si fecero vedere.

Dovete sapere che la grande quercia non era solo un luogo di ritrovo per tutte le fate,ma,per la sua struttura interna vuota,era anche utilizzata come “camera del consiglio fatato” e come “sala del trono del re delle fate”,era in poche parole il centro attivo del regno delle fate; e proprio in quel luogo il vecchio essere fatato e Naoki si erano rifugiati per parlare. La giovane fata dopo aver accompagnato gli altri ragazzi al banchetto si era assentato alla ricerca del vecchio che,come al solito,aveva trovato in una stanzina dove,su una poltroncina, ammirava l’enorme quadro posto sul muro di fronte a se,sospirando. Il ragazzo avvicinandosi poggiò piano una mano sulla spalla dell’anziano,accarezzandola
“Padre,perché sei triste?”chiese trattenendo le lacrime
“Mio dolce figliolo”rispose piano l’uomo toccando gentilmente la mano del ragazzo “per lo stesso motivo per cui anche tu,ora,trattieni le lacrime,penso.” Disse sospirando piano e guardando gli occhi acquosi e lucidi di Naoki con un occhiata d’intesa,per poi riportare l’attenzione al quadro “Non è cambiato per niente,tale e quale a sua madre,dolce e bello come un tempo”
“Lui non ricorda,non può ricordare”sospirò Naoki facendosi sfuggire qualche lacrima
“Basta piangere” ordinò il vecchio (più a se stesso che a Naoki)alzandosi,per abbracciare il figlio ed asciugargli le lacrime”non è onorevole per il principe di questa foresta piangere tra le braccia del padre. Ora siediti,figlio mio,e racconta a questo vecchio e stanco re cosa è successo”
Alla fine del banchetto Naoki,misteriosamente ricomparso,li accompagnò nella sala del consiglio fatato dove tutti,un po’ a turno esposero gli avvenimenti ai saggi,seduti dietro ad un tavolo ad arco dove al centro sedeva il vecchio che li aveva accolti. Dopo aver concluso il loro discorso i KAT-TUN uscirono dalla stanza aspettando ansiosi la delibera dei saggi.

I sette saggi parlottarono animatamente fra loro,quando infine il re stanco di quei borbottii incessanti chiese ad ognuno di esporre il proprio parere
“Maestà,sicuramente è il fato ad aver voluto che Silvia e suo figlio si rincontrassero anche in questa vita. Posso solo dire che questi rapimenti devono avere un nesso con ciò,dobbiamo aiutare i ragazzi nella loro impresa e salvare tutte le fate rapite prima che sia troppo tardi”disse il primo saggio,dalle ali tendenti al nero
“Sire”riprese poi il secondo dalle ali color del sole “sa che io non sono mai stato d’accordo con le azioni di suo figlio,non ho mai amato il suo atteggiamento e neanche le sue scelte,ma mi stanno molto a cuore Naoki e Silvia e,come un tempo il signorino,sono disposto a tutto per aiutarli,perciò le chiedo di dar loro fiducia,i compagni del ragazzo sembrano buoni ed impavidi,saranno dei buoni alleati,abbiate fiducia”
“Maestà”continuò il terzo dalle ali rossastre”sono d’accordo,inviamo dei messaggeri negli altri regni vicini e chiediamo loro aiuto,se quelle persone rapiscono le fate significa che possono vederci senza il nostro permesso e che non solo il nostro regno verrà attaccato”
“Mio signore, concordo con i miei compagni”incominciò il quarto con le ali di un intenso color lavanda “se questi nemici vogliono l’immortalità,non esiteranno ad uccidere per averla … Ma c’è una cosa che mi preoccupa … uno degli alleati del ragazzo ha detto che sembrava che stessero cercando la principessa,molto probabilmente devono essere gli stessi dell’ultima volta,gli stessi che il principe faticò a scacciare,prima della sua prematura scomparsa”
“Sua altezza”chiamò dolce il quinto saggio dalle ali color smeraldo,dopo un breve attimo di silenzio “il ragazzo è destinato a rintraprendere le azioni passate,quell’uomo dopotutto è legato a lui,dobbiamo fargli ricordare prima del plenilunio,quando i nostri poteri sono più forti e quell’essere possa potenziare il potere della pozione”
“Ha ragione”sbottò allora il sesto saggio con le ali color del mare “creerò una pozione per fargli ricordare la sua vita da fata,farò del mio meglio sire,statene certo”
Il settimo saggio dalle ali arancio* ascoltate le dichiarazioni di tutti guardò intensamente il vecchio re che sembrava rassegnato e affranto
”Signore” disse “so che per lei è difficile lasciare il figlio che ha appena ritrovato,che lo ha amato ancor più intensamente da quando è scomparso,ma solo lui può mettere fine a questa situazione. Deve lasciarlo andare,se non per lei lo faccia per il suo popolo”
L’anziano signore osservati attentamente tutti i presenti i alzò dal suo seggio e solenne disse “Miei cari ragazzi,a quanto pare il titolo di saggi ve lo siete proprio meritato,un giorno governerete bene questo regno assieme al futuro re”con queste parole ordinò a un servitore di aprire la porta e di far entrare i viaggiatori.

*ho preso come spunto per i 7 saggi i Kanjani8 (come forse qualcuno avrà capito dal colore delle ali)

akame, junda, kat-tun, tanaka, yaoi

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