Titolo: Necklace
Fandom: Hey!Say!Jump
Pairing: Takaki Yuya x Chinen Yuri
Rating: G
Avvertenze: Slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati e i fatti narrati sono frutto della mia fantasia. La storia non è scritta con scopo di lucro.
Riassunto: //
Note: Scritta per la
think_fluff “Ballo” e
24ore con il prompt “Gelido”
WordCount: 585
fiumidiparole **
Anche quella mattina, Chinen entrò nella palestra. Era gelida. I riscaldamenti si erano rotti il giorno prima e non li avevano ancora aggiustati.
Cercando di non morire congelato dentro gli spogliatoi, il ragazzino si cambiò in fretta, infilandosi due paia di calzini e una felpa sopra la maglietta a maniche corte che aveva indossato per fare le prove.
Si chiese perché avesse accettato di aiutare Yuya per imparare i passi della nuova coreografia proprio di domenica mattina, alle nove, sfidando non solo il gelo che c’era in città, ma anche quello della palestra.
Il resto del mondo dormiva e lui invece era là a congelare dal freddo.
Uscì dagli spogliatoi, iniziando a fare riscaldamento.
Dopo qualche manciata di minuti, gettò un’occhiata all’orologio da polso. Yuya era in ritardo di più di mezz’ora.
Iniziava a spazientirsi.
Per passare il tempo decise di iniziare a ballare per conto suo. Si diresse verso l’angolo della palestra, dove c’erano lo stereo e fece partire il disco con la canzone. Iniziò a ballare, giusto per fare qualcosa.
Ad un certo punto la porta della palestra si aprì di scatto e Chinen si voltò, vedendo il ragazzo con le mani appoggiate sulle ginocchia e che ansimava, cercando di riprendere fiato.
« Sei in ritardo. » lo rimproverò spegnendo la musica e avvicinandosi a lui « E’ quasi un ora che ti aspetto. Che fine hai fatto? » chiese poi.
Yuya alzò lo sguardo e si ricordò perché fosse così follemente innamorato di lui. Nonostante la sua stupidità e la sua ingenuità, riusciva in qualunque modo a fargli sbollire la rabbia.
E poi, anche se non lo avrebbe mai ammesso, lo trovava bellissimo.
« Scusami Chii-chan. » esclamò Yuya unendo le mani davanti al volto, in segno di scuse, inchinandosi leggermente « E’ solo che sono passato per un negozio e pensavo di fare prima, ti giuro, avevo calcolato tutti gli orari ma poi il traffico e… »
« Va bene, va bene. » lo bloccò Chinen alzando le mani « Non fa niente. Ora muoviti a cambiarti che è tardi. Per farti perdonare mi offrirai il bento, va bene? »
« Certo! » esclamò l’altro annuendo.
Chinen aspettò che se ne andasse negli spogliatoi, ma quando si rese conto che Yuya non si sarebbe mosso di un millimetro, sospirò.
« Che altro c’è? » domandò.
Il più piccolo lo vide iniziare a torturarsi le dita con le unghie.
« Ecco… io… sai… in realtà la coreografia la so tutta. » ammise senza guardarlo.
« Cos… E allora perché diamine ci troviamo qua? » chiese cercando di contenere la rabbia.
« Mh… Io… » iniziò a frugare in mezzo alle tasche e Chinen vide che in mano teneva due collane, una con una chiave e l’altra con un lucchetto « Pensavo che… io e te… potessimo stare insieme. » esclamò tutto d’un fiato, arrossendo furiosamente.
Chinen avrebbe voluto fare qualsiasi cosa. Ridacchiò, prendendo la chiave fra le dita e osservandola.
Era bellissima e non se ne sarebbe mai separato.
« Grazie Yuyan. E’… bellissima. E poi, ovvio che voglio stare con te. » si alzò sulla punta dei piedi, baciandolo sulle labbra.
Yuya arrossì ancora di più.
« Sono convinto che ci fossero modi più semplici per dichiararti, lo sai vero? » chiese poi.
« Posso offrirti la colazione. E poi possiamo pranzare insieme. » si offrì Yuya annuendo di nuovo.
« Ok, va bene. Vado a cambiarmi. Aspettami qua. »
Impiegò pochi minuti a cambiarsi e prima di uscire si fissò allo specchio. Allacciò la collana intorno al collo e osservò la chiave scivolare sul suo petto.
Gli piaceva. Non se ne sarebbe mai separato.
Fine.