The Golden Cage
Titolo: The Golden cage
Fandom: Supernatural
Capitolo: 1/1
Personaggi: Sam!Lucifer/Michael!Dean
Rating: NC17
Warning: pwp, slash, wing!kink,
Prompt: scritta per questo prompt @ Wingfic comment meme per sepherim_ml
Note: Questa è uscita triste e senza né capo né coda :( con Sam!Lucifer (perchè Sam vestito di bianco *^*, anche se qui non sono vestiti proprio XD). Mi sono spostata un po' dal prompt principale ma spero di non aver deluso del tutto!
Gli baciò il dorso della mano, guardandolo con un sorrisetto sulle labbra, l'interno del gomito, facendolo sussultare, e infine sulla spalla.
"Legati per sempre" sussurrò l'angelo più luminoso del firmamento "Un nuovo paradiso e un nuovo inferno si aprono davanti a noi".
"Siamo nella gabbia, Lucifer" disse Dean e improvvisamente tutto intorno a loro sparì. Il prato verde che li circondava si sgretolò, il cielo, le nuvole, gli alberi, i rumori vennero inghiottiti in un profondo nero e un leggero ronzio continuo. Sparì qualsiasi cosa tranne le loro ali e le loro grazie che continuavano a risplendere di luce debole.
Dean era Michael, non era la spada, il vessillo, ma Michael stesso. Una sua parte per essere precisi, caduta, i ricordi eliminati e quando l'apocalisse era iniziata era bastato semplicemente riunire le parti spezzate, anche se molte cose rimanevano all'oscuro nella sua mente.
Alla fine i ruoli era stati eseguiti alla perfezione: Sam come vessillo di Lucifer e Dean nella sua parte di Michael.
Com'era da piano erano caduti entrambi nella gabbia e, davvero, aveva quasi subito la cognizione del tempo.
Era costretto per l'eternità a rimanere con Lucifer, nel corpo di suo fratello, in quella gabbia.
Strinse le ali al corpo, non era ancora pratico nel muoverle, e ritrasse la mano dal tocco dell'altro: "Siamo nella gabbia" ripeté, più a sé stesso che all'altro.
Lucifer sorrise accondiscendente, avvicinandosi e circondandolo con le ali nere: "Micheal, ti prego, non rendiamo le cose più difficili".
Dean non riuscì a muoversi, rimase tra il calore di quelle piume, allungando la mano per sfiorare il collo dell'altro. Lucifer lo avvicinò con le ali, abbracciandolo e facendolo sedere sulle sue cosce. Dean affondò il viso nell'incavo del collo.
"Ci sono molte cose che non ricordo" l'unica cosa che sembrava essersi impresso nella sua memoria era l'affetto incondizionato per Lucifer e la necessità bruciante di toccarlo.
"Abbiamo tutto il tempo qui, per ricordare" gli baciò il collo, schiudendo la bocca e spingendo i denti contro la pelle, abbastanza per lasciare un segno profondo.
Dean sospirò, muovendo piano le ali facendole scontrare con quelle dell'altro. Una scossa si sparse per tutto il corpo costringendolo a spingersi ancora contro il fratello per trovare maggior contatto e soddisfare quella necessità impellente.
Lucifer lo allontanò baciandogli la fronte e facendolo girare, spingendolo a carponi. Gli carezzò la schiena lentamente, ostentando sui punti dove le ali si univano alla pelle con piccole piume appena spuntate.
Dean tremò sotto il tocco, gli occhi chiusi e la bocca spalancata in un muto gemito. Divaricò istintivamente le gambe spingendosi contro Lucifer che non aspettò a cozzare la propria erezione con la sua coscia.
Sibilò quando sentì due dita spingersi in lui e l'unica cosa a cui riusciva a pensare era la miriade di sensazioni che stava provando. Lucifer sussurrò qualcosa, ma non ci fece caso, girando il viso giusto poco prima di sentire le dita sostituite dall'erezione dell'altro.
La voce gli sparì e ciò che unicamente era capace di fare era spingersi verso Lucifer assecondando i suoi movimenti.
"Starai con me, non c'è più niente ora" sussurrò Lucifer "Nessun padre, nessuna apocalisse, nè angeli, nè demoni" il petto sfiorava l'attaccatura delle ali spandendo scosse di piacere per tutto il corpo "Sei mio".
In quel momento Dean non seppe dire che cosa lo indusse ad accettare con così tanto entusiasmo, gemendo voglioso come unica risposta: forse perché l'immagine che Lucifer rifletteva era quella di Sam o forse perchè quella parte di ricordi di Michael gli imponevano di proteggere il fratellino in un modo così morboso da essere malato.
Non avrebbe deluso nessuno dei due. Mai.
Fandom: Supernatural
Capitolo: 1/1
Personaggi: Sam!Lucifer/Michael!Dean
Rating: NC17
Warning: pwp, slash, wing!kink,
Prompt: scritta per questo prompt @ Wingfic comment meme per sepherim_ml
Note: Questa è uscita triste e senza né capo né coda :( con Sam!Lucifer (perchè Sam vestito di bianco *^*, anche se qui non sono vestiti proprio XD). Mi sono spostata un po' dal prompt principale ma spero di non aver deluso del tutto!
Gli baciò il dorso della mano, guardandolo con un sorrisetto sulle labbra, l'interno del gomito, facendolo sussultare, e infine sulla spalla.
"Legati per sempre" sussurrò l'angelo più luminoso del firmamento "Un nuovo paradiso e un nuovo inferno si aprono davanti a noi".
"Siamo nella gabbia, Lucifer" disse Dean e improvvisamente tutto intorno a loro sparì. Il prato verde che li circondava si sgretolò, il cielo, le nuvole, gli alberi, i rumori vennero inghiottiti in un profondo nero e un leggero ronzio continuo. Sparì qualsiasi cosa tranne le loro ali e le loro grazie che continuavano a risplendere di luce debole.
Dean era Michael, non era la spada, il vessillo, ma Michael stesso. Una sua parte per essere precisi, caduta, i ricordi eliminati e quando l'apocalisse era iniziata era bastato semplicemente riunire le parti spezzate, anche se molte cose rimanevano all'oscuro nella sua mente.
Alla fine i ruoli era stati eseguiti alla perfezione: Sam come vessillo di Lucifer e Dean nella sua parte di Michael.
Com'era da piano erano caduti entrambi nella gabbia e, davvero, aveva quasi subito la cognizione del tempo.
Era costretto per l'eternità a rimanere con Lucifer, nel corpo di suo fratello, in quella gabbia.
Strinse le ali al corpo, non era ancora pratico nel muoverle, e ritrasse la mano dal tocco dell'altro: "Siamo nella gabbia" ripeté, più a sé stesso che all'altro.
Lucifer sorrise accondiscendente, avvicinandosi e circondandolo con le ali nere: "Micheal, ti prego, non rendiamo le cose più difficili".
Dean non riuscì a muoversi, rimase tra il calore di quelle piume, allungando la mano per sfiorare il collo dell'altro. Lucifer lo avvicinò con le ali, abbracciandolo e facendolo sedere sulle sue cosce. Dean affondò il viso nell'incavo del collo.
"Ci sono molte cose che non ricordo" l'unica cosa che sembrava essersi impresso nella sua memoria era l'affetto incondizionato per Lucifer e la necessità bruciante di toccarlo.
"Abbiamo tutto il tempo qui, per ricordare" gli baciò il collo, schiudendo la bocca e spingendo i denti contro la pelle, abbastanza per lasciare un segno profondo.
Dean sospirò, muovendo piano le ali facendole scontrare con quelle dell'altro. Una scossa si sparse per tutto il corpo costringendolo a spingersi ancora contro il fratello per trovare maggior contatto e soddisfare quella necessità impellente.
Lucifer lo allontanò baciandogli la fronte e facendolo girare, spingendolo a carponi. Gli carezzò la schiena lentamente, ostentando sui punti dove le ali si univano alla pelle con piccole piume appena spuntate.
Dean tremò sotto il tocco, gli occhi chiusi e la bocca spalancata in un muto gemito. Divaricò istintivamente le gambe spingendosi contro Lucifer che non aspettò a cozzare la propria erezione con la sua coscia.
Sibilò quando sentì due dita spingersi in lui e l'unica cosa a cui riusciva a pensare era la miriade di sensazioni che stava provando. Lucifer sussurrò qualcosa, ma non ci fece caso, girando il viso giusto poco prima di sentire le dita sostituite dall'erezione dell'altro.
La voce gli sparì e ciò che unicamente era capace di fare era spingersi verso Lucifer assecondando i suoi movimenti.
"Starai con me, non c'è più niente ora" sussurrò Lucifer "Nessun padre, nessuna apocalisse, nè angeli, nè demoni" il petto sfiorava l'attaccatura delle ali spandendo scosse di piacere per tutto il corpo "Sei mio".
In quel momento Dean non seppe dire che cosa lo indusse ad accettare con così tanto entusiasmo, gemendo voglioso come unica risposta: forse perché l'immagine che Lucifer rifletteva era quella di Sam o forse perchè quella parte di ricordi di Michael gli imponevano di proteggere il fratellino in un modo così morboso da essere malato.
Non avrebbe deluso nessuno dei due. Mai.