Can I get you guys anything? Some snacks? A condom? [14/19]

Aug 27, 2012 12:02



Titolo: Can I get you guys anything? Some snacks? A condom? Let me know! Oh, God love ya ~ Sadism
Fandom: Thor
Capitolo: 14/19
Personaggi/Pairing: Thorki, Hogun, Fandral, Volstagg, Jane (solo nominata di sfuggita.. molto di sfuggita)
Rating: NC-17
Warning: AU, pre-slash, incest, linguaggio volgare, violenza
Conteggio parole: one shot (1445)
Prompt: 006. Sadism; You need only some PWP ( slugable); 028. Dominant; 50 Kinks ( kinks_pervs)
Note: Il seguito, o approfondimento, di Partenophilia. Questo capitolo è stato un fottutissimo combattimento e si vede anche...

#14 Sadism [Trarre eccitazine sessuale dal provocare dolore agli altri] TroyAU!Thorki

“Quanto sono con oggi?”
“Due settimane, penso”
“Ti prego non sforzarti troppo”
“Fandral …”
“è per la tua salute! Mi stupisce che sia ancora vivo”
“Chi dei due?”
Fandral alzò lo sguardo dal calice guardando Hogun che addentava un pezzo di carne, sghignazzando “Oggi la verginella è anche particolarmente silenziosa, solitamente grida insulti a tutto spiano” con veloci sorsi finì il vino, avvicinandosi meglio al fuoco per riscaldarsi.
“Thor è paziente con lui” bofonchiò Volstagg leccandosi le dita unte di grasso.
“Paziente?” Fandral lo guardò sorpreso “Non dirmi che tutti quei lividi e morsi la verginella se li è fatti da solo”
Volstagg scosse la testa “Se fosse capitato a te, lui sarebbe già bello che morto, tu hai poca pazienza”
Fandral sbuffò “Perché Thor si diverte così! Sentire qualcuno che si dimena e urla, da prendere con quanta forza è capace per lui è un bello sfogo”
“Dalla moglie o dalla guerra?” domandò Hogun prima di bere.
“Ti chiedo una notte per pensarci affondo, domani mattina ti saprò dire” gongolò il biondo “Thor non ha avuto molta fortuna nel proprio talamo, lei è troppo magra” disse agitando un osso preso dai rimasugli della carne “difficilmente lo allieterà con la notizia di un figlio”.
Volstagg bevve pensieroso guardando Fandral ridere, ancora.
Hogun annuì prima di girare di scatto la testa, assottigliando gli occhi. “Avete sentito?”
Tutti e tre portarono le mani alle else delle spade, tendendo i muscoli. Sobbalzarono sentendo un verso più forte, quasi animalesco, sguainarono le spade.
“Abbassate le armi” Thor ringhiò uscendo dall’ombra, tentando di trattenere un Loki che si dimenava come un forsennato e sputava insulti.
“Ci allieti con la tua presenza…” iniziò Fandral rinfoderando la spada prima di vedersi spinto addosso Loki.
“Tienilo stretto” il biondo si avvicinò al fuoco estraendo un pugnale dalla cintura. La luce lo illuminò mostrando un taglio che partiva dalla base del collo fino ad arrivare al pettorale destro. Il sangue colava lentamente sporcandogli la tunica.
“Non mi dire che …” sbisacciò Volstagg mentre Fandral dovette trattenersi dal ridere per non perdere la presa sul sacerdote.
“Ha sfoderato le unghie” continuò Hogun avvicinandosi a Loki e aiutando Fandral ad abbassarlo in ginocchio, tenendolo fermo per le spalle.
“Con queste siamo a tre, Thor” rise Fandral “glieli dai tu i pugnali?”
“No, questo l’aveva fatto con una pietra” lasciò scaldare la lama sul fuoco per un po’. Quando il ferro fu abbastanza arroventato si avvicinò al moro, afferrandolo per i capelli “Tre cicatrici, una per ognuna che mi hai inflitto”
“Fottiti” digrignò i denti prima di sentirsi abbassare la testa.
Sembrarono passare secoli ma fu solo questione di minuti.
Ognuna delle tre bruciature orizzontali sulla scapola destra lo fece urlare e l’odore della carne bruciata gli impregnò il naso. Tentò più volte di divincolarsi tra una cicatrice e l’altra ma Fandral lo teneva stretto per le spalle e Thor lo bloccava per i capelli, gli altri due si erano limitati a guardare in disparte con sguardo vago.
Il biondo lasciò cadere per terra il pugnale mentre faceva alzare nuovamente Loki, scosso dai tremiti.
“Hai imparato la lezione?” gli ringhiò vicino all’orecchio “Sei una mia oggetto”
Loki si girò a guardarlo dritto negli occhi.
“Vaffanculo”, scandì lettera per lettera.

Si risvegliò con le prime luci dell’alba, Loki dormiva ancora, raggomitolato in un angolo del letto lontano da lui. Si alzò sibilando quando la pelle sul petto tirò a causa della cucitura.
Di Volstagg non si poteva dire che aveva mani di fata ma almeno non era come Hogun che sembrava provarci un perverso piacere nel ricucire le ferite.
Girò per la tenda ancora nudo, raccattando l’armatura. Mentre si vestiva continuò a lanciare veloci occhiate all’altro, un po’ per essere pronto a qualsiasi sua mossa un po’ per godersi la vista del suo corpo prima di dover dedicarsi a tutte quelle mansioni di cui solo la metà capiva il significato.
Solo due settimane erano passate da quando lo aveva relegato nella sua tenda.
I primi giorni era riuscito a gestirlo ma quando anche il sesto giorno era passato e la vena ribelle dell’altro non si era spenta si era ritrovato disarmato. Lo sapeva fin dall’inizio che non sarebbe stato facile, ma così era estenuante.
Strinse meglio i lacci di cuoio che trattenevano gli schinieri e, oramai pronto, si avvicino a Loki.
Non poteva mentire a se stesso: più volte aveva pensato di ucciderlo ma, come continuava a ripetersi, non ne aveva mai trovato occasione, oltretutto avrebbe dovuto cercarsi un nuovo schiavo e rifare tutto da capo e ciò lo stancava al solo pensarci.
Si abbassò su di lui sfiorandogli con le dita le bruciature; l’altro ringhiò nel sonno per poi svegliarsi di soprassalto irrigidendosi sul posto, come per fingere di dormire.
“Basta” sussurrò “almeno per oggi” Thor non capiva come ci riusciva ma qualsiasi tono usasse sembrava sputargli del veleno addosso, gli premette il palmo sulla scapola ferita, guardandolo sibilare nuovamente.
“Non sei nella condizione di prendere decisioni”
“Allora uccidimi, cosa aspetti? Trovati un'altra puttana più malleabile che almeno sta ferma quando la scopi”
“Sarei andato da mia moglie per questo non trovi?”
Loki alzò lo sguardo su di lui, rigirandosi supino, imprigionato tra il letto e Thor.
Ecco, a quel punto sarebbe stato utile un coltello: gli bastava solo sporgersi in avanti per sentire il battito arterioso dell’altro e l’idea di ritrovarsi sporcato del sangue del suo aguzzino lo rendeva perversamente felice.
Alzò la mano andando a sfiorare la guancia dell’altro prima con il palmo e poi con i polpastrelli; lo vide sospirare, la guardia abbassata.
“Non avrai altro che questo da me” sibilò prima di affondare le unghie nella guancia dell’altro.
Thor gemette di dolore afferrandogli il polso, stringendolo con forza, allontanandolo di scatto.
“Ti conviene uccidermi ora perché non ho intenzione d’iniziare a sottomettermi a nessuno”
Thor lo guardò astioso prima di ghignare, abbassarsi su di lui per sussurragli all’orecchio.
“Ho inizi ora con me o domani con tutta la mia guarnigione” Loki si irrigidì, voltandosi giusto per guardarlo negli occhi e … Dio, non stava bleffando.
“È già un affronto, per i miei uomini, vedere che tengo una puttana nella mia tenda, mentre loro devono razziare le città vicine per trovare qualcosa che sia abbastanza gradevole da scopare” sospirò afferrandolo per una spalla e facendolo girare prono sul letto “quindi potrei dare il buon esempio e condividere” lasciò scivolare entrambe le mani sulle cosce, stringendole “a quel punto, ti garantisco, che ritornerai da me in ginocchio pregandomi di farli smettere”.
Loki non osò muoversi o rispondere, un'altra parola e aveva la forte impressione che quello scenario sarebbe potuto diventare più che una semplice minaccia.
Afferrò le lenzuola e si costrinse a stare zitto mordendosi la lingua, mentre l’altro ghignava vicino al suo viso.

“Non finirà mai così, te lo prometto” mormorò più a se stesso che all’altro.
“Non finirà mai bene, questo è certo”.

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rating: nc17, warning: au, personaggio: thor, warning: violence, kink: incest, verse: they envy us, pairing: thor/loki, warning: slash, /one shot, film: thor, personaggio: loki, kink: non-con, !fanfiction

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