Titolo: Awkward
Fandom: D&D (Progetto Orfani)/Originale
Parole: 451
Rating: SAFE
Iniziativa: Cowt9, prompt M3 - pelapatate
Note: dedicata a Pica, master eccelsa, a Chibi che ruola il disaster human più tenero e a Nuki che insieme a me cerca di non farlo morire xD Grazie ragazze <3
Capisco che ad Amelia non piaccia quello che sto per raccontarvi, ma un patto è un patto e l’aiuto che ci avete prestato non è stato poco. Quindi avvicinatevi e ascoltate bene quello che sto per raccontarvi…
Era sera a Babelon (per quanto si potesse definire un lasso di tempo nella Città Sotto La Terra), quando Notte finì la sua esibizione. Era soddisfatta del piccolo gruzzolo che aveva racimolato, conservato in un sacchetto al sicuro da mani indiscrete…o almeno, così pensava. Istintivamente allungò la mano all’indietro, afferrando con forza il polso del ladruncolo che aveva avuto la malcapitata idea di provare a derubarla.
Non si stupì molto quando vide che si trattava di una mezzelfa, forse di 12 anni appena: Babelon era piena di orfani e monelli che rubavano per sopravvivere. Tuttavia, c’era qualcosa di familiare nel modo in cui cercava di liberarsi della sua presa, nascondendo disperazione, rabbia e paura con minacce e bestemmie… Incrociò lo sguardo della ragazzina, e per un attimo le sembrò di vedere in quegli occhi la sé stessa di anni prima, quando era scappata da poco dalle grinfie di Jokubas.
Tuttavia, pensò mentre l’altra cercava ancora di liberarsi, non poteva lasciarla andare via senza una lezione. Un piccolo sorriso comparse sul suo volto.
- Bene, bene…cosa abbiamo qui?
~*~
- Ne devo pelare ancora molte?
- Considerando quanto le stai facendo piccole, mi sa proprio di sì.
La ragazzina tornò a concentrarsi sulla patata e il coltello che aveva in mano, continuano a pelarla tagliando via gran parte dell’ortaggio.
Notte non riusciva a fare a meno di sorridere, divertita dalla frustrazione della ragazzina.
- Oh senti, ma ce l’hai un pelapatate?
- …un pelapatate?
La mezzelfa arrossì un poco, imbarazzata.
- Non ho mai pelato patate senza. Magari con quello andrei più spedita.
- Mi vuoi davvero far credere che non hai mai tagliato una patata con un coltello?
La mezzelfa annuì, le guance ormai colorate di rosso.
Il suo imbarazzo e la sua inverosimile richiesta (un pelapatate non era qualcosa che si vedeva a Babelon da anni) fecero scoppiare a ridere la tabaxi, mentre la ragazzina sembrava ormai sul punto di esplodere per l’imbarazzo.
Decidendo di averla fatta soffrire abbastanza, la tabaxi scese dal mobile su cui era seduta e le fece un cenno con la testa verso l’uscita della cucina.
- Dai, hai lavorato abbastanza, vieni che ti offro la cena.
La monella mollò subito coltello e patata e si alzò, seguendo la ballerina.
- Ah, non ti ho ancora chiesto come ti chiami.
La ragazzina rimase in silenzio per qualche secondo, probabilmente per decidere quale nome offrirle, per poi risponderle:
- Amelia.
E beh… il resto, come si suol dire, è storia.