[Storico] Il presagio, [Twin Peaks] Chi sono?, Polvere, baci e appetiti

Aug 12, 2011 18:50

Fandom: RPF storico
Titolo: Il presagio
Rating: giallo
Conto Parole: 338
Personaggi/Coppie: Alfonso D'Aragona, Lucrezia Borgia, Cesare Borgia
Genere: drammatico
Prompt subject: Storia (terza prova)

Lucrezia giace sulle lenzuola ricamate del letto. Ha il respiro rilassato e il sonno profondo, la scollatura allentata dell'abito da sera svela una spalla bianca e una porzione di seno. È bella e placida come la notte. Alfonso la guarda e non può fare a meno di pensarlo.
Ma tra le crespe delicate dei sorrisi innamorati alberga un tormento che il Duca di Bisceglie non può più nascondere. Ha dimenticato cosa sia la placidità della notte, la serenità della vita paterna, il conforto dell'amore coniugale. Affonda il viso nelle mani, trattenendo un pianto.
È un sospiro appena più lungo degli altri che sveglia Lucrezia. Si alza col busto e osserva la schiena arcuata e appesantita del marito.
“Cosa c'è?” chiede preoccupata, sfiorandogli la spalla. Non l'aveva mai visto così. Alfonso è vitale, dolce, cortese, elargisce sorrisi caldi a chiunque incontri sulla propria strada. Il suo viso giovane e delicato non era mai stato deturpato dalle smorfie disperate.
Il Duca acquieta il respiro, rilassa per quello che può il volto contratto dall'angoscia e alza la testa per guardare la moglie. “Tuo fratello mi ucciderà,” sussurra soltanto.
“Cesare non farebbe mai niente che possa ferirmi, e tu sei il bene più prezioso che ho. Come ti è venuto in mente un pensiero così sciocco?”
La rassicurazione con cui Lucrezia ha proferito quelle parole è accompagnata da un risentimento ben nascosto. Non le piace che persone a lei care calunnino la sua famiglia, Alfonso lo sa, ma è sicuro di ciò che dice, di ciò che ha visto: lo sguardo crudo con cui Cesare lo ferisce come un artiglio affilato ogni volta che lo incontra, l'astio che professa a parole senza vergogne e remore, la violenza con cui l'ha afferrato per il colletto della giacca sbattendolo sul muro.
Il temperamento aggressivo e puerile di Cesare lo ha sempre intimorito, ma ciò che lo spaventa davvero è l'affetto accalorato e possessivo, quell'affetto disdicevole che è stato fonte di diverse calunnie, con cui guarda Lucrezia.
Alfonso non sa mai se credere di più ai suoi occhi o alle parole della moglie.

NdA: ok, per quelli che hanno seguito il telefilm sui Borgia: levatevelo dalla testa, perché l'Alfonso che è lì non ha nulla a che vedere con quello di questa fic. Qui è più simile all'uomo giovane e cordiale descritto in diversi saggi storici, tra cui quello della Bellonci. Al contrario, Cesare è forse più vicino a quello del mio personale immaginario. Mai in alcuno, infatti, erano unite, come in lui, le più rare doti dell'intelletto con sì perfette facoltà animali: la citazione di Sabatini la trovo perfetta per descriverlo appieno. :D

Fandom: Twin Peaks
Titolo: Chi sono?
Rating: giallo
Conto Parole: 300
Personaggi/Coppie: Audrey Horne, Bobby Briggs, Bobby/Audrey
Genere: commedia, romantico, soft-erotico?
Prompt Subject: Storia dell'arte (prima prova)
Note: ambientata in un ipotetico futuro della serie di qualche anno e scritta sotto richiesta di swanheart_lady , che è partita per le vacanze già da qualche settimana beata lei ♥

“Guarda. Chi sono?”
Audrey si mette seduta sulla poltrona con la schiena ben dritta e le mani poggiate l'una sopra l'altra sul bracciolo.
“Non lo so. Una snob con un palo infilato nel culo?” scherza Bobby da dietro il tavolo.
“Guarda bene, Bobby. Guarda il mio sorriso enigmatico.”
Ma il suo non è un sorriso enigmatico. È spaesato, sensuale, come sono i sorrisi di Audrey Horne, che non lasciano trapelare alcun mistero. Basta guardarla in faccia per comprenderne gli stati d'animo e i desideri.
“Sei la versione povera della Monnalisa di Leonardo,” ironizza Bobby. Audrey si alza contenta dalla poltrona.
“E ora chi sono?”
“Devo ripassare, domani ho i Finals,” sentenzia lui tornando al proprio libro.
“È più divertente ripassarla così storia dell'arte,” decreta Audrey curvando le labbra rosse. Si sbottona la camicia nera, sfilandosela fin sotto le spalle. “Chi sono?”
Bobby la guarda. È talmente bella Audrey Horne, una maledetta distrazione.
“Ti do un indizio: sono una famosa statua greca,” dice lei, piegando la gamba sotto la gonna lunga, inclinando appena la spalla destra.
“Per fortuna la professoressa non ci insegnava così storia dell'arte,” afferma solamente Bobby, facendo ridere la ragazza. È una risata cristallina, genuina. La risata di Audrey Horne.
“Comunque ero la Venere di Milo.”
“La Venere di Milo non aveva le braccia. E neppure il reggiseno.”
“Le braccia non posso levarmele,” dice disinvolta Audrey, ma il reggiseno se lo toglie, e così anche la gonna. Si sdraia sul letto e si mette una mano sull'inguine. “Chi sono adesso? Indizio: sono un'altra Venere.”
“La Venere di Tiziano era nuda,” le ricorda Bobby.
“Ma che bravo che sei,” ritiene Audrey, e nella gioia autentica della sua voce chiara Bobby rivela un'ombra d'ironia.
Audrey Horne si leva l'ultimo indumento, raccoglie una foglia d'acero entrata dalla finestra e si copre il sesso sorridendo.
“Chi sono?”

NdA: ok. Audrey la shippo con Dale (è il mio OTP), così come Bobby con Shelley, però questi due avevano cominciato a prendere una strana piega piena di sexual-tension verso la fine della serie e hanno cominciato a stuzzicarmi. In più, per l'idea che avevo, Audrey la trovavo perfetta per questo ruolo, più di Shelley. In fondo, come quasi tutti i personaggi di Twin Peaks, Bobby e Audrey sono accoppiabili con tantissimi.
Per chi conosce la serie: so che la fine suggerisce un altro tipo di situazione, ma in un intervista Lynch ha affermato che in realtà, se la serie avesse continuato, si sarebbe vista Audrey tornare al suo vecchio lavoro tentare in tutti i modi di parlare di spoiler senza spoilerare

Fandom: Twin Peaks
Titolo: Polvere, baci e appetiti
Rating: arancione
Conto Parole: 338
Personaggi/Coppie: Laura Palmer, Bobby Briggs, Bobby/Laura
Genere: romantico, drammatico
Avvertimenti: lime, droga
Note: pre-serie. Non è stata scritta per il MDF, ovviamente (no, non lo è D°:), ma per l'iniziativa di Fanworld "Un prompt al giorno" seguendo il prompt "Aperitivo". E visto che ha meno di 500 parole l'ho postata anche qui. Ultimamente mi è tornata la fissa per Twin Peaks

Ride, Laura Palmer, con quel sorriso ampio e bianco che fa oscillare la bottiglia mentre vuota il contenuto nel bicchiere, rovesciandone qualche goccia sul tavolo.
“Lo sai, Bobby,” dice con voce malferma, stentorea, che si confonde con la pastosità dell'alcol, “il vino è uno dei migliori aperitivi. Stimola l'appetito.”
“Chi se ne frega, Laura Palmer, nessuno deve mangiare,” risponde Bobby ridendo. Non vuole ingerire nulla, non vuole bere vino. Vuole solo baciare Laura.
La ragazza strascica fino a lui, ballando sulle note di una canzone psichedelica e assordante. Si siede sul bracciolo del divano e abbandona la testa sullo schienale di pelle. La camicetta sbottonata fin sopra l'ombelico lascia intravedere i pizzi neri del suo reggiseno.
Si tocca, Laura Palmer, e lo fa guardando Bobby con occhi stanchi e lucidi, lo fa con la genuinità di chi si aggiusta il colletto di una giacca o si passa una mano tra i capelli, emulando la posa terra terra di una rivista porno e nonostante tutto sprigionando la freschezza delicata di una sedicenne dal viso ovale, i capelli biondi da scolaretta diligente, il sorriso di chi indugia ancora nella dolcezza dell'adolescenza, di ciò che ne è rimasto, un barlume morente sopraffato dal mondo sporco e disilluso degli adulti nel quale è entrata troppo in fretta.
“Il vino è un aperitivo che non stimola solo quel genere di appetiti...” dice Laura con eloquenza. Bobby sorride e la tira rudemente a sé facendole sbattere il naso contro la clavicola. Lei si lamenta ridendo, e sempre ridendo lo bacia. Si spoglia, ma solo il necessario, quello che basta per la sveltina del peggior porno amatoriale.
Quando Bobby si trova ancora nudo sul divano, Laura è già vestita e pronta per uscire, come ogni volta.
“Ci vediamo a scuola,” gli dice sorridendo, ma, al contrario di prima, con il tono spento di chi è spossato dal sesso, dall'alcol e dalla vita. Si avvicina al tavolo e tira una striscia di cocaina.
È quelle volte che Bobby si domanda se l'appetito di Laura sia davvero lui o solo la sua polvere bianca.

telefilm: twin peaks, rpf: i borgia, fanfiction, pairing: bobby/audrey, pairing: bobby/laura, challenge: multifandom drabble fest

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