Dal nulla sempre all'ultimo minuto

Dec 21, 2009 21:08

Ormai scrivo solo per i contest di harriet_yuuko, tra l'altro pensavo di saltarlo pure questo concorso perchè non avevo grandi idee sul momento.

Poi, ovviamente alle tre di pomeriggio dell'ultimo giorno, mi è venuta l'idea su cosa scrivere e in 4 ore ecco pronto tutto.


BESM Side Story
My precious friend(s)

Città di Tokyo, centro cittadino, 11 del mattino. Una ragazza aspettava sola ad un angola della strada. I capelli lunghi neri raccolti in una coda con un nastro blu le scendevano lungo la schiena mentre gli occhi castani osservavano l'aria circostante e il suo fisico slanciato si stagliava al sole del mattino. A completare il tutto la sua espressione leggermente irritata le dava un'aria matura e adulta, tradita soltanto dalla divisa dell'istituto Kinoko alla quale la ragazza apparteneva.
A nessuno vedendola così sarebbe passato per la testa che lei avesse 17 anni, almeno secondo la sua carta d'identità. La realtà dietro quella figura era molto più profonda e misteriosa, una realtà fatta di una vita a raccogliere anime, una realtà cambiata per sempre da una ragazza che aveva deciso di salvare.

Ed era quella ragazza che Kiris Suzaku stava aspettando pazientemente quel giorno, il suo sguardo irato faceva desistere l'ennesimo gruppo di ragazzi che tentava un approccio.
Kiris poteva capire l'interesse per lei, ma non riusciva ad abituarsi all'idea di avere avuto tanti scocciatori da quando era lì. Sospirò, possibile che quella persona fosse sempre in ritardo.
Poi una voce attirò la sua attenzione mentre una figura vestita di verde correva nella sua direzione.
Widin Shizuki, professoressa dell'istituto Kinoko alla giovane età di 19 anni. Per molti sarebbe sembrata una cosa incredibile, ma a Kiris pareva normale, del resto non era il professore più giovane dell'istituto. Quello che era più incredibile era come nonostante Widin avesse 2 anni in più di lei potesse rappresentare perfettamente sua sorella minore. Capelli biondi un po' arruffati, occhiali senza particolari fronzoli che mettevano in risalto i suoi occhi verdi e un'espressione innocente sul volto. Certo anche il fatto che il suo corpo fosse meno slanciato e la statura più bassa potevano contribuire, per non parlare del seno che...

“Kiris!” gridò l'insegnante attirando l'attenzione della ragazza. Kiris sobbalzò, la faccia arrabbiata di Widin sembrava volesse colpevolizzarla per i suoi pensieri.
“Com...come ti sei vestita?” disse Kiris confusa cercando di riprendere il controllo della conversazione.
“Perchè? Non mi sta bene?” rispose Widin.
La ragazza indossava un elegante completino verde con una cravatta rossa e una gonna che, Kiris ne era sicura, sarebbe stata definita certo troppo corta da qualunque persona normale.
“No, è solo che non sono abituata a vederti senza camice, e poi quella gonna, è troppo corta!”
“Stai scherzando vero? E' della stessa lunghezza di quelle della divisa scolastica, sei tu quella che non è regolamentare!” rispose Widin indicando la gonna lunga della ragazza.
Kiris la osservò a braccia conserte in silenzio, poi sospirò di nuovo “D'accordo, allora cosa vuoi fare oggi?”
“Devo andare assolutamente in libreria a compare una cosa.”
“Bene allora sbrighiamoci prima che chiuda.”

Il camminare per strada delle due destava una notevole attenzione, infatti a un osservatore casuale quelle due figure non avevano nulla in comune, una serie e concentrata versa il suo obbiettivo con stesso portamento di un generale, l'altra carina e gentile pronta a salutare chiunque incontrasse mentre osservava incuriosita ogni vetrina solo per il gusto di vedere cosa ci fosse. Nessun osservatore occasionale poteva infatti vedere il profondo e misterioso legame che le univa.

“Eccoci arrivati.” disse Widin soddisfatta.
“Perfetto, entra pure io ti aspetto qui.” rispose Kiris che da un paio di isolati non faceva altro che gettare rapide occhiate alle sue spalle.
“Tu non entri?” domando Widin.
“Non mi piacciono i posti pieni di gente.” taglio corto la ragazza.
Widin non parve molto convinta dalla risposta, ma decise di accontentare l'amica entrando da sola in quel tempo della cultura.
Kiris la osservò sparire tra le porte automatiche, poi lanciò un veloce sguardo alla sua destra e si infilò in una vicolo solitario fermandosi di fronte ad un muro.
“Avanti fatti vedere, so che ci sei Corona, la tua traccia spirituale è fin troppo chiara.” sentenziò la ragazza.

Una figura femminile apparve alle sue spalle, aveva lunghi capelli corvini legati in due code e gli occhi rossi come rubini, la linea esile e slanciata era ancora resa più in evidenza dal vestito blu aderente che portava e che le lasciava scoperti gli avambracci, un paio di lunghi guati dello stesso tipo partivano subito sotto il gomito e finivano alle mani lasciando però liberi metà delle dita, un paio di lunghi stivali col tacco le arrivavano a metà delle cosce le coprivano le gambe, mentre la gonna di colore bianco era spaccata a centro in modo da mettere ancora tutto più in mostra il fisico. In testa indossava un cappello circolare di colore blu con le rifiniture bianche che terminava con una sfera d'oro mentre in mano teneva una falce. La ragazza stava in posa plastica sorridendo con una certa superiorità.

Kiris osservò a lungo la sua ex-collega shinigami esecutrice, non aveva perso il vizio dei vestiti imbarazzanti.
“Non hai abbastanza tette per permetterti un vestito del genere.” commento Kiris.
Il commento sull'effettiva mancanza di seno fece il suo effetto, mentre Corona arrossiva irritata e perdeva la sua compostezza “Fatti i fatti tuoi! Non è certo quello che definisce il canone di bellezza.” rispose cercando di calmarsi e nascondendo un certo imbarazzo per essere caduta nel tranello.
Kiris sorrise “Sempre la stessa, che ci fai qui?” chiese tornando seria.
“Tengo d'occhio la tua amica.” risposa l'altra tranquillamente.
Gli occhi di Kiris si strinsero, Corona percepì la tensione omicida che la ragazza emanava; e la cosa la spaventava anche se tentava di non darlo a vedere.
“Aspetta, non sono qui per farle del male.” si giustificò la shinigami “devo solo tenerla d'occhio.”
“Perchè?” chiese Kiris con fare imperativo.
Corona la guardò profondamente “Melo stai davvero domandando? Quella ragazza doveva morire, insomma era iscritta nel libro e...” iniziò Corona.
“Era.” il modo in cui Kiris aveva ripetuto quella parola non dava adito a dubbi, quella faccenda era chiusa.

Era vero che Widin era stata iscritta nel libro della morte, un libro che indica le persone che devono morire per via del possibile futuro pericoloso, ed era proprio quello il compito degli esecutori far si che quella morte avvenisse, che niente la ostacolasse e poi raccogliere l'anima di quella persona. Quella era stata la sua missione, ma Kiris aveva deciso diversamente. Windin sarebbe dovuta morire di una rara malattia, lei doveva solo aspettare, aspettare che l'ultimo intervento fallisse e che la speranza la abbandonasse, ma lei aveva fatto una scelta diversa.
Era stata con Widin gli ultimi giorni della sua vita e solo in quel momento aveva capito quanto quel sistema fosse sbagliato. Alla fine aveva deciso di salvarla. Aveva legato la sua vita alla sua, aveva rinunciato ai suoi diritti, alla sua immortalità, a parte dei suoi poteri per salvare una giovane vita la cui unica colpa era un incerto futuro in cui avrebbe potuto fare dei danni. Aveva salvato quella vita perchè Widin non meritava quella sorte. Forse era stato un gesto egoista, ma non le importava, avrebbe portato il peso di quella decisione più che volentieri se questo significava permetterle di vivere.

“Perchè ci segui?” chiese ancora Kiris.
“I capi sono preoccupati.” rispose Corona.
“Di cosa?”
“Ti ricordi perché Widin è stata iscritta nel libro?”
“Si, un motivo stupido, si è ipotizzato che in futuro le sue conoscenze tecnologiche avrebbero portato a una tragedia, ma lei è solo una ragazzina e non potrebbe mai...”
“Guardati dalle ragazzine con idee troppo grandi per loro.” la interruppe Corona
“Lei non svilupperebbe mai qualcosa che farebbe del male alle persone...non troppo almeno” si corresse Kiris cosciente che Widin stesse sviluppando armi per il Kinoko nella prospettiva della guerra per il possesso dei frammenti dello specchio, e consapevole che le invenzioni di Widin tendevano ad essere pericolose.
“Per quanto lei possa avere le migliori intenzioni le sue scoperte potrebbero essere usate nel modo sbagliato.”
“Rimane il fatto che lei non è più iscritta in quel libro!” ribatte Kiris cercando di appigliarsi ad ogni possibile prova a favore di Widin.

Infatti Widin non era più iscritta in quel maledetto libro, un gruppo di studenti era penetrato nel mondo degli Shinigami ed era riuscito a cancellare il suo nome, certo c'erano stati altri fattori in questo, non ultimo il fatto che Kiris avesse deciso di legarsi a lei invocando un'antica legge, quello che non capiva era quest'accanimento verso la sua amica, le persone che aveva eliminato come esecutrice fino ad allora potevano essere considerate malvagie, ma Widin non rientrava certo in quella categoria e le invenzioni di Widin per quanto pericolose non erano certo così apocalittiche, che razza di scoperta poteva esserci nel suo futuro.

“Sei venuta per eliminare Widin?” chiese Kiris all'improvviso.
“No!” rispose Corona come se l'accusa di Kiris la offendessero molto. “Sono qui per tenerla d'occhio proprio per impedire che qualcuno debba farla fuori!”
“E quando scoprirà qualcosa che non dovrebbe avviserai i tuoi superiori!” incalzò Kiris.
Corona parve ancora più offesa “Non dire idiozie, se dovesse scoprire qualcosa che facesse tintinnare i campanelli dei capi la prima persona da avvertire saresti tu!”
“Io?” Kiris pareva confusa.
“Certo, sei sua amica e la sua guardia del corpo e non so cos'altro, se c'è qualcuno che può fermarla senza doverla uccidere sei tu!” disse Corona evidentemente irritata da quella mancanza di fiducia.
Kiris continuava a guardarla stupita, quando lavorava come Shinigami si era fatta una pessima opinione di Corona, una ragazza arrivista e superficiale, doveva proprio imparare a guardare al di là dell'apparenza delle persone, credere di essere l'unica brava persona proveniente da quel mondo era stato egoistico, sciocco e infantile.
“Scusami, sono stata affrettata.” disse Kiris senza tuttavia abbandonare una certa compostezza.
Corona sospirò, era certa che fosse il massimo che potesse ottenere, e poi erano scusa sincere “Lascia perdere.” disse cercando di suonare la più comprensiva possibile “Immagino che dopo tutto quello che hai passati tu sia stressata, lo sarei anch'io, se ti può essere di consolazione le cose nel nostro mondo stanno cambiando.”
“In che senso?” chiese Kiris incuriosita.
“Che tutto il casino che avete fatto voi studenti ha rimesso in gioco parecchie cose e si è deciso di cambiare approccio per gli iscritti al libro.”
“Ovvero?”
“Adesso gli esecutori sono diventati osservatori, in pratica teniamo d'occhio la gente iscritta invece di assicurarci che muoia”.
“Mi sorprende che abbiate così tanta gente.”
“Non farti illusione, la gente iscritta di solito muore comunque anche senza il nostro intervento, noi dovevamo assicurarci che succedesse, non ucciderli.”
“Conosco il mio ex-lavoro.” taglio corto Kiris.

Era vero, la gente iscritta nel libro, in generale, moriva, come tutte le persone normali, in effetti vi erano persone che facevano molti danni, ma non venivano lo stesso iscritte proprio perchè la loro morte sarebbe stata successiva agli eventi che avrebbero causato. In genere le persone iscritte erano persone che sarebbero morte comunque, il che pensandoci bene faceva apparire gli esecutori meno malvagi di quanto ricordasse Kiris, ma del resto lei aveva avuto brutte esperienze con loro.

“Quindi è per questo che adesso ci tieni d'occhio?” chiese Kiris capendo finalmente la situazione.
“Si, avrebbero mandato Srey, ma non si è ancora ripresa anche se sta migliorando notevolmente.” disse Corona indecisa, da una parte non voleva rievocare brutti ricordi, dall'altra voleva che Kiris avesse sue notizie.

Srey era per Kiris quello che potremmo chiamare una “amica-collega” probabilmente l'unica persona a cui Kiris stessa avesse aperto il suo cuore prima di Widin, certo non molto, ma era sempre qualcosa. Quando aveva rinunciato ai suoi privilegi e si era legata a Widin il consiglio aveva deciso che Kiris era troppo importante per perderla ed aveva deciso di eliminare lo stesso la giovane insegnante, e per farlo avevano modificato Srey e l'aveva trasformata in una perfetta assassina spirituale, proprio lei che tra tutti gli esecutori era la più dolce e gentile. Alla fine le cose si erano risolte, ma le alterazione su Srey avrebbero richiesto tempo per essere annullate e sia Corona che Kiris speravano che presto potesse tornare quella di sempre.

“Grazie.” Disse Kiris riferendosi alle notizie su Srey.
“Figurati, posso farti una domanda?” chiese Corona.
“Dimmi pure.”
“Non ti penti mai della tua scelta?”
“In che senso?”
“Di aver sacrificato tutto, il tuo lavoro, i tuoi poteri, o almeno parte di essi e poi anche la tua immortalità, legandoti a una vita così effimera?”
“Forse all'inizio ho avuto dubbi, ma ora non più. Ogni giorno che passo con Widin rafforza in me la convinzione di aver fatto la scelta giusta, in fondo credo che sia stata lei a salvarmi.”
“Davvero?”
“Sì.” Kiris sorrise, una cosa che non faceva spesso “Widin era sul punto di morire stroncata da una malattia che non poteva essere curata, ma è stata salvata dal legame che ho instaurato con lei, e da allora non passa giorno che lei non affronti con entusiasmo. Forse è vero, forse per noi immortali la vita di Widin non è altro che una semplice parentesi, ma lei ha ricevuto un dono incredibile è ha deciso di goderne appieno vivendo ogni giorno con ottimismo e gioia di vivere.”
Corona la osservava senza parlare e con sguardo serio.
“Se davvero hai avuto l'ordine di seguirci” riprese Kiris “allora non limitarti a vedere cosa Widin fa della sua vita, ma osserva come la vive e capirai che una vita intensa e breve non è affatto inferiore ad una eterna.” concluse la ex-shinigami.
“E' un rapporto bellissimo il vostro, sono un po' invidiosa.” rispose Corona “Farò come dici.”
Ci fu un momento di silenzio poi la voce di Widin che chiamava Kiris a gran voce ruppe quel silenzio.
“Adesso è meglio che tu vada, non preoccuparti ti guardo io le spalle.” disse Corona orgogliosa facendo l'occhiolino.
“Grazie.” disse Kiris mentre l'altra si rendeva di nuovo invisibile, lasciandola da sola, ma con la consapevolezza di avere una nuova amica e con un certo ottimismo sul futuro.

“Kiris!” disse Widin con fare da rimprovero vedendola uscire dal vicolo “Dove eri finita?”
“Stavo controllando una cosa.” rispose l'altra lasciando ad intendere che non fosse nulla d'importante.
“Va tutto bene?” chiese Widin come se avesse intuito.
“Si.” rispose Kiris convinta.
“Bene.” rispose Widin sorridendo, se era successo qualcosa doveva essere qualcosa di bello, perchè da tanto non vedeva Kiris così rilassata “E adesso questo è per te.” disse entusiasta dandole un pacchetto rettangolare, che conteneva probabilmente un libro.
Kiris lo prese tra le mani stupita “Ma cosa...” iniziò.
“Ricordi quando ci siamo iscritte al Kinoko e tra tutti i casini burocratici abbiamo dovuto farti una identità umana?” la interruppe Widin.
“Sì, ma non capisco cosa centri con...” rispose Kiris.
“Ecco, se guardi nella tua carta di identità, oggi è la data in cui saresti nata.” riprese l'altra.
“Vuoi dire che questo sarebbe...” non riuscì a terminare la frase.
“Buon compleanno Kiris-chan.” concluse Widin continuando a sorridere.
Kiris ebbe un colpo al cuore, poteva sentire le lacrime calde scenderle lungo le guance, e per quanto si sforzasse di mantenere il controllo finì coll'abbracciare Widin piangendo come una ragazzina.
Quest'ultima fu un attimo sorpresa da quella reazione, poi ricambio l'abbraccio sorridendo dolcemente.
“Grazie.” disse Kiris tra le lacrime.
“Grazie a te di esserci.” rispose Widin.
Poi le due si incamminarono per la strada di casa.
“Spero ti piaccia, non so i tuoi gusti in fatto di letteratura.” disse Widin indicando il pacchetto.
Kiris ricambio lo sguardo con un sorriso asciugandosi le lacrime, le sarebbe piaciuto, anche se Widin le avesse regalato un elenco del telefono per lei sarebbe stato il migliore dei capolavori.

Fine

Il tema scelta era ovviamente "Be careful of small men with big ideas" certo si parla di ragazze non di uomini ma penso mi passerete la licenza.

Note finali: credo di aver infranto per sempre il lato duro di Kiris ma non è una brutta cosa, in fondo anche una persona come lei ha il diritto di staccare la spina.

Mi piace Corona, era un personaggio creato solo per dare riscontro a Kiris ma credo lo userò ancora in futuro, in effetti queste quattro meriterebbero una reinterpretazione tutta loro delle loro avventure.

si il momento in cui Kiris guarda il seno a Widin è Fan-service e si la storia è una grandissima Ship Tease XD

Edit: Ho notato una cosa, sono state scritte 4 storie con protagoniste Widin e Kiris, due da me e due da harriet_yuuko e in tutti e 4 i casi le storie sono sempre viste dal punto di vista di Kiris, curioso vero.

side story, original, fanfic, contest, istituto kinoko

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