Calendario dell'Avvento (giorno 23°)
Titolo: Raccontami una favola
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Regulus & Sirius Black (con la partecipazione finale di Remus Lupin; Regulus/Remus implicito)
Rating: PG
Parole: 547 (Word)
Prompt: Favole in attesa della mezzanotte da Calendario dell'Avvento.
Avvertimenti: slash, side-story della mia fanfic La ballata dei cuori soli.
La notte della Vigilia in casa Black era quanto di più quotidiano potesse esserci: mentre tanti bambini aspettavano l’arrivo di Babbo Natale, i due rampolli della famiglia attendevano solo che il giorno seguente passasse velocemente. La signora Black, quando il primogenito le aveva chiesto per quale motivo gli altri bambini aspettassero che il vecchio mago portasse loro i regali, aveva risposto che Babbo Natale ormai era un personaggio babbano e che loro, in quanto nobili maghi purosangue, non dovevano credere a certe storie.
La notte della Vigilia, però, era anche un momento a suo modo speciale per i due fratelli Black: Sirius, già un piccolo ribelle alla tenera età di sette anni, non ci stava a sottostare alle ‘stupide regole’ di sua madre, quindi aveva deciso che, da quell’anno in poi, se proprio non potevano aspettare Babbo Natale durante la notte, a mezzanotte lui e il suo fratellino si sarebbero scambiati un dono - di solito piccolo ed insignificante, come un calzino preso dal cassetto, un giocattolo vecchio oppure, quando andava bene, un pezzo di dolce conservato dopo cena o una biglia trovata per strada. Quindi, quando Regulus bussò alla sua stanza un paio d’anni dopo, entrandovi timidamente, Sirius gli sorrise.
“Posso dormire qui?” Aveva chiesto il bambino.
“Non sei troppo grande? Hai già otto anni!” Aveva fatto l’altro, ma nonostante ciò gli aveva fatto spazio nel letto. Regulus si era arrampicato accanto a lui ed aveva sospirato soddisfatto; dopo qualche minuto di silenzio, però, il secondogenito tossicchiò. “Che ore sono?”
“È ancora presto, ci tocca aspettare ancora un paio d’ore prima della mezzanotte…” Aveva risposto con fare pragmatico Sirius, rigirandosi nel letto.
Regulus, vergognandosi un po’, si era rannicchiato più vicino. “Non è che mi racconti una favola?” Aveva chiesto, com’era tradizione. Ed in effetti il primogenito la stava giusto aspettando, quella domanda! Rise senza preoccuparsi di dissimulare e si voltò verso il fratello.
“Ma dai! Ormai sei grande!”
“Sì, ma… Che facciamo altrimenti?” S’era lamentato il più piccolo, sbuffando e voltandogli le spalle, in un tentativo vano di nascondere la sua vergogna.
“E va bene, va bene…” Sirius s’era alzato dal letto, come se in realtà non stesse aspettando altro, ed aveva iniziato a cercare qualcosa nel cassetto della biancheria, quella dove nessuno, tranne gli elfi domestici, mettevano le mani, e dopo qualche minuto d’attesa curiosa Regulus vide il fratello tornare verso di lui con un sorriso trionfante ed un libro in mano.
“Che cos’è?” Aveva chiesto il più piccolo, senza aspettare che l’altro lo raggiungesse.
“Un libro babbano.” Gli aveva risposto quello con tono di vittoria.
“Oh.”
“Già… Si chiama Canto di Natale, ora te lo leggo.”
“Ma non è una favola!”
“Come fai a dirlo se non l’hai ancora sentito?” Aveva detto spazientito Sirius, mentre si sedeva a gambe incrociate sul letto. Quello sembrò zittire il più piccolo, così, senza aspettare oltre, la lettura era iniziata…
*
“Canto di Natale?” Chiese Regulus, osservando il tomo nella libreria di Remus.
“Lo conosci?” Aveva ribattuto Lupin, sorpreso.
Regulus passò le dita sul dorso del libro; per un brevissimo attimo, sentì la gola chiudersi ed il cuore riempirsi di nostalgia. Ma fu solo un momento di debolezza; non appena Regulus riuscì a ricacciare indietro quella sensazione, ritirò la mano di scatto e si voltò, sorridendo gelidamente. “Naturalmente no.”
Note: Sì, lo so. Usare Dickens per questo è un po'... poco originale, ma mi piaceva l'idea che Sirius comprasse libri babbani per disobbedire a sua madre e che li leggesse a Regulus per 'traviarlo' XD
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Regulus & Sirius Black (con la partecipazione finale di Remus Lupin; Regulus/Remus implicito)
Rating: PG
Parole: 547 (Word)
Prompt: Favole in attesa della mezzanotte da Calendario dell'Avvento.
Avvertimenti: slash, side-story della mia fanfic La ballata dei cuori soli.
La notte della Vigilia in casa Black era quanto di più quotidiano potesse esserci: mentre tanti bambini aspettavano l’arrivo di Babbo Natale, i due rampolli della famiglia attendevano solo che il giorno seguente passasse velocemente. La signora Black, quando il primogenito le aveva chiesto per quale motivo gli altri bambini aspettassero che il vecchio mago portasse loro i regali, aveva risposto che Babbo Natale ormai era un personaggio babbano e che loro, in quanto nobili maghi purosangue, non dovevano credere a certe storie.
La notte della Vigilia, però, era anche un momento a suo modo speciale per i due fratelli Black: Sirius, già un piccolo ribelle alla tenera età di sette anni, non ci stava a sottostare alle ‘stupide regole’ di sua madre, quindi aveva deciso che, da quell’anno in poi, se proprio non potevano aspettare Babbo Natale durante la notte, a mezzanotte lui e il suo fratellino si sarebbero scambiati un dono - di solito piccolo ed insignificante, come un calzino preso dal cassetto, un giocattolo vecchio oppure, quando andava bene, un pezzo di dolce conservato dopo cena o una biglia trovata per strada. Quindi, quando Regulus bussò alla sua stanza un paio d’anni dopo, entrandovi timidamente, Sirius gli sorrise.
“Posso dormire qui?” Aveva chiesto il bambino.
“Non sei troppo grande? Hai già otto anni!” Aveva fatto l’altro, ma nonostante ciò gli aveva fatto spazio nel letto. Regulus si era arrampicato accanto a lui ed aveva sospirato soddisfatto; dopo qualche minuto di silenzio, però, il secondogenito tossicchiò. “Che ore sono?”
“È ancora presto, ci tocca aspettare ancora un paio d’ore prima della mezzanotte…” Aveva risposto con fare pragmatico Sirius, rigirandosi nel letto.
Regulus, vergognandosi un po’, si era rannicchiato più vicino. “Non è che mi racconti una favola?” Aveva chiesto, com’era tradizione. Ed in effetti il primogenito la stava giusto aspettando, quella domanda! Rise senza preoccuparsi di dissimulare e si voltò verso il fratello.
“Ma dai! Ormai sei grande!”
“Sì, ma… Che facciamo altrimenti?” S’era lamentato il più piccolo, sbuffando e voltandogli le spalle, in un tentativo vano di nascondere la sua vergogna.
“E va bene, va bene…” Sirius s’era alzato dal letto, come se in realtà non stesse aspettando altro, ed aveva iniziato a cercare qualcosa nel cassetto della biancheria, quella dove nessuno, tranne gli elfi domestici, mettevano le mani, e dopo qualche minuto d’attesa curiosa Regulus vide il fratello tornare verso di lui con un sorriso trionfante ed un libro in mano.
“Che cos’è?” Aveva chiesto il più piccolo, senza aspettare che l’altro lo raggiungesse.
“Un libro babbano.” Gli aveva risposto quello con tono di vittoria.
“Oh.”
“Già… Si chiama Canto di Natale, ora te lo leggo.”
“Ma non è una favola!”
“Come fai a dirlo se non l’hai ancora sentito?” Aveva detto spazientito Sirius, mentre si sedeva a gambe incrociate sul letto. Quello sembrò zittire il più piccolo, così, senza aspettare oltre, la lettura era iniziata…
*
“Canto di Natale?” Chiese Regulus, osservando il tomo nella libreria di Remus.
“Lo conosci?” Aveva ribattuto Lupin, sorpreso.
Regulus passò le dita sul dorso del libro; per un brevissimo attimo, sentì la gola chiudersi ed il cuore riempirsi di nostalgia. Ma fu solo un momento di debolezza; non appena Regulus riuscì a ricacciare indietro quella sensazione, ritirò la mano di scatto e si voltò, sorridendo gelidamente. “Naturalmente no.”
Note: Sì, lo so. Usare Dickens per questo è un po'... poco originale, ma mi piaceva l'idea che Sirius comprasse libri babbani per disobbedire a sua madre e che li leggesse a Regulus per 'traviarlo' XD