Oggi pomeriggio ho visto un video: Quando i sogni hanno un prezzo, registrazione di una tavola rotonda sull'annoso tema dell'editoria a pagamento, che già il titolo è un programma
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Traduzione deffico-italiano: L'editoria "del Bene Superiore", per la mia esperienza, è cara e nonostante ciò non offre la qualità del contenuto che dovrebbe essere il minimo per giustificare: - un prezzo più alto; - una forma meno elegante (non è il mio caso, mai fatto problemi con le edizioni economiche della TeaDue... certo, quando ti ritrovi pagine attaccate perché non tagliate bene, il WTF ti prende); - un contenuto quantomeno insufficiente (quando anche tra i pubblicati dal Malesupremo ci sono cose buone e giuste).
Ora: o sono sfigato, o il mio campione non è rappresentativo, o il Bene Superiore un po' puzza pure lui.
Ora è più chiaro XD Comunque sì, è la mia tesi: ci sono brutte gestioni da entrambe le parti, e devi anche essere fortunato o sfortunato tu in base a chi becchi. Generalizzare è molto pericoloso, specie se ti concentri contro una o due case in particolare (che magari, non dico di no, sono un esempio emblematico di come le cose non si dovrebbero fare) e non vedi tutto il fenomeno nella sua interezza.
In mezzo a un mucchio di cose che condivido in questo post, quella che mi sento di condividere maggiormente è: La verità, comunque, è che è la crociata dei poveri a irritarmi più di ogni altra cosa. Il punto è che, come sempre, se esiste un'offerta, è perché c'è da soddisfare una domanda. Chi combatte l'editoria a pagamento, secondo me lo fa nel modo sbagliato, perché non serve mettersi lì' a fare la lista delle case editrici che chiedono un compenso per pubblicarti anche senza leggerti, così come non serve organizzare tavole rotonde (!) per fare del facile pietismo sulle situazioni dei poveri piccoli editori che, cuccioli loro, stanno tutti fallendo perché loro sono gente seria e ti pubblicano solo se ti ritengono artisticamente valido (lol certo
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Io credo che abbiano diritto a esistere tutti: Gli editori a pagamento perché se uno è così imbecille o assetato di fama da voler pagare... non si merita altro. Gli editori non a pagamento perché c'è gente appena meno stupida che vuole veder pubblicata la sua opera senza sborsare un quattrino.
Visti i non soldi che si fanno, per me sono stupidi tutti XD Per quattro copie in libreria, tanto vale un sito di qualsivoglia categoria, basta che sia gratuito e con un afflusso di pubblico.
comunque tu hai ripetuto quello che io dissi a suo tempo: ogni editore è un mercante, quindi non è che gli si possa dire niente se cerca di fare il SUO profitto. Imbecille è colui che crede che gli editori pubblichino per chissà che altro motivo.
I mercanti sono mercanti, e non c'è dubbio. Ma l'editoria italiana soffre del male comune di tutta l'imprenditoria italiana, che è cercare di fare profitti senza investire mai una lira oltre il minimo. Che è diverso dal cercare di fare soldi spendendo poco. Il concetto base del capitalismo, che ci piaccia o meno, è che devi investire inizialmente per avere un profitto. Ora, da uno che per fare profitto vende libri, mi attenderei un livello di investimento che andasse oltre un ufficio, una copisteria e 5 redattori in croce (sottopagati), e la pubblicazione di romanzi stranieri solo ed esclusivamente quando sono già dei best seller all'estero, che manco necessitano di promozione
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L'editoria "del Bene Superiore", per la mia esperienza, è cara e nonostante ciò non offre la qualità del contenuto che dovrebbe essere il minimo per giustificare:
- un prezzo più alto;
- una forma meno elegante (non è il mio caso, mai fatto problemi con le edizioni economiche della TeaDue... certo, quando ti ritrovi pagine attaccate perché non tagliate bene, il WTF ti prende);
- un contenuto quantomeno insufficiente (quando anche tra i pubblicati dal Malesupremo ci sono cose buone e giuste).
Ora: o sono sfigato, o il mio campione non è rappresentativo, o il Bene Superiore un po' puzza pure lui.
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Il punto è che, come sempre, se esiste un'offerta, è perché c'è da soddisfare una domanda. Chi combatte l'editoria a pagamento, secondo me lo fa nel modo sbagliato, perché non serve mettersi lì' a fare la lista delle case editrici che chiedono un compenso per pubblicarti anche senza leggerti, così come non serve organizzare tavole rotonde (!) per fare del facile pietismo sulle situazioni dei poveri piccoli editori che, cuccioli loro, stanno tutti fallendo perché loro sono gente seria e ti pubblicano solo se ti ritengono artisticamente valido (lol certo ( ... )
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Gli editori a pagamento perché se uno è così imbecille o assetato di fama da voler pagare... non si merita altro.
Gli editori non a pagamento perché c'è gente appena meno stupida che vuole veder pubblicata la sua opera senza sborsare un quattrino.
Visti i non soldi che si fanno, per me sono stupidi tutti XD
Per quattro copie in libreria, tanto vale un sito di qualsivoglia categoria, basta che sia gratuito e con un afflusso di pubblico.
comunque tu hai ripetuto quello che io dissi a suo tempo: ogni editore è un mercante, quindi non è che gli si possa dire niente se cerca di fare il SUO profitto.
Imbecille è colui che crede che gli editori pubblichino per chissà che altro motivo.
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