Il 2014 mi ha portato degli esami universitari da integrare (grazie, ottima organizzazione dell'università italiana! Grazie, disguidi comunicativi del 2002!) Attualmente sto cercando di organizzare in discorsi sensati una marea di nozioni di geografia che so già, ma sparse e non in maniera compatta e omogenea
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Comments 10
Presente, e colpevole! Però, per quanto riguarda me, non parlerei proprio di preferiti quanto piuttosto di protagonisti. Non sempre il protagonista delle mie storie è il mio preferito, però le sfighe succedono a lui.
2) Se sì, da dove nasce?
Mmmm... non lo so con esattezza. Spesso mi diverto a definire i miei personaggi dei casi umani, perché hanno un sacco di problemi (mentali), si fanno un miliardo di pare, se li incontrassi per strada li asfalterei etc. Un caso umano è portatore non sano del gene potenziato della sfiga, quindi per forza di cose non può avere un'esistenza facile. Poi penso anche che sennò la storia non avrebbe senso: una storia tutta piatta, dove va sempre tutto bene e non succede mai nulla, sai che palle?
3) Che tipo di soddisfazione vi dà?
Di solito nessuna. A parte per le rarissime eccezioni dove il protagonista mi sta antipatico, non mi piace accanirmi sui personaggi. Ma è così che va. Il cervello mi ( ... )
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Tipo: io sono una sfigata mega, sono bulleggiata da un monte di pipol, e allora anche il mio personaggio è bulleggiato pesantemente, però riesce a riscattarsi, a differenza di me, a fargliela "pagare" e vive una vita felice e contenta ancora di più perché ha imparato a contrastare i bulli.
No? Ho detto un'eresia? Ma soprattutto nanni, che c'hai capito qualcosa te?
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Interessante, e non lonano da quel che succede a me, in effetti.
Uh, io voglio leggerla, la tua storia su Douglas, quando sarà finita!**
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FORZA!! La geografia non ti avrà!! ♥♥♥♥
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(a me va invece di andarmi a leggere la tua nuova recensione!)
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