TITOLO: ancora da definire
AUTRICE: Jinny
GENERE: angst (ma si, facciamo la sborona)
RATING: nc-17
WARNING: yaoi
NOTE: Storia e personaggi originali
GIA' POSTATI:
Uno Due Il primo giorno di scuola arrivò. Damian si guardò allo specchio per un attimo, chiedendosi come avrebbe dovuto comportarsi. Erano almeno dieci anni che non metteva piede in una scuola, poi gli era venuta quella stupida idea di frequentare l’ultimo anno … si guardò ancora, controllando che l’uniforme fosse a posto. Si, ovviamente non era una scuola normale, ma una prestigiosa scuola privata. Quella che Allison aveva scelto per Christopher due anni prima … sospirò. Era abituato a trattare con adulti di tutti i tipi, ma non aveva la minima idea di come comportarsi con i propri coetanei … anche quando aveva fatto film per ragazzi, tutte le altre persone erano più grandi di lui, non c’era verso. E sennò, erano film non adatti ad un pubblico di minorenni, dove faceva il ragazzino problematico … e solo. Sbuffò, provò a sorridere, ma vide solo il se stesso delle interviste. Ci riprovò, ma si trovò davanti al se stesso delle pubblicità. Accidenti, non aveva nemmeno mai recitato la parte di uno studente normale! Si concentrò, chiudendo gli occhi, e fece per riprovare
<< Guarda che arriveremo tardi.>> gli disse Alan, in un orecchio. Damian aprì gli occhi e si girò a guardare il gemello. Sembrava così disinvolto ed a suo agio, pronto ad entrare di nuovo in un mondo che conosceva bene …
<< Al, come si fa a fare lo studente?>> gli chiese. Alan lo guardò per un attimo, confuso, poi scosse la testa, sospirando
<< Damy, si suppone che tu non reciti … non a scuola … rilassati, ok?…>>
Damian lo guardò, poi abbassò il viso
<< Non so nemmeno come si fa a non recitare … non faccio altro da quando avevo quattro anni … fai sembrare tutto facile, la gente deve crederti, sorridi sempre … come ci si comporta con i nostri coetanei?>>
Alan lo abbracciò
<< Non ti angustiare, Damy. Fai finta che siano tutti Chris, dovrebbe facilitare le cose …>>
Damian rise a quella proposta e guardò il gemello negli occhi
<< Grazie …>> disse. Alan si strinse nelle spalle, poi gli intimò di sbrigarsi ed uscì dalla stanza. Damian si diede un’ultima occhiata nello specchio, prese la borsa dei libri ed uscì a sua volta.
Quando arrivò, la prima cosa che notò fu la quantità impressionante di ragazze che si giravano a guardarlo. Era abituato alle fans, ma … le vedeva da lontano. Non era preparato a passare in mezzo ad un migliaio circa di ragazze che lo guardavano, si davano di gomito. Un paio gli chiesero l’autografo
<< Mio fratello non è qui per lavorare, quindi lasciatelo in pace!>> intimò Alan, minaccioso. Damian gli sorrise, grato. Si era sentito sull’orlo del panico, sul serio. Troppe persone. Troppo vicine … Alan lo guidò per tutta la scuola. Insieme a Christopher gli fece vedere ogni angolo per nascondersi e poter saltare qualche lezione indisturbati o per passare le ore buche. Poi entrarono nell’aula magna, gremita di persone. Si sedette tra Alan e Christopher, che venne raggiunto immediatamente da una ragazza minuta dai capelli neri e gli occhi azzurrissimi
<< O cavolo, Winters, ti sei sdoppiato?!>> chiese lei, rivolgendosi ad Alan. Damian sospirò, ricordandosi che il fratello aveva frequentato gli ultimi mesi dell’anno scolastico li. Da marzo a giugno. Ed ora era li anche lui
<< Si, durante l’estate … ho tentato di clonarmi per il bene della comunità.>> disse Alan. Damian sorrise. Non era abituato a vedere suo fratello con persone che non fossero lui o Christopher … non ne aveva mai avuto il tempo … si girò a sorridere alla ragazza
<< Damian Winters …>> disse, tendendole la mano. Lei sorrise e glie la strinse a sua volta
<< Carol Sullivan, la cugina di Chris … sapevo che vi eravate trasferiti tutti e due, ma ho sempre visto solo Al … sono sempre bei momenti, ma così i bei momenti raddoppiano …>>
<< Uh, amo i complimenti, Sullivan … peccato che arrivino da te …>> disse Alan.
<< Ma si odiano?>> chiese Damian a Christopher
<< No. In effetti no. Solo … bisogna stare molto attenti in questa scuola. E’ piena di bigotti …>>
In quel momento, il preside, finito il suo discorso infinito, lasciò il posto al proprio figlio, rappresentante degli studenti
<< Vieni, Alec.>> disse il preside. Damian vide per la prima volta il figlio del preside, Alec Hopkins Junior. Sapeva che Chris aveva avuto una cotta per lui, il primo anno, ma solo in quel momento capì. Alec era alto, aveva il fisico esile ma non troppo sottile, i movimenti agili. I capelli, neri e lisci, erano raccolti in una coda bassa. Gli occhi erano grandi, a mandorla.
<< La perfida signora Hopkins è tornata in Giappone quando Alec aveva otto anni … >> bisbigliò Christopher
<< Quindi tra un ex atleta alto biondo e bello e …>> iniziò Damian
<< Ed una bella ballerina nipponica il risultato è un bell’atleta alto, moro e con gli occhi a mandorla. Quando gli sarai vicino, e fidati succederà, noterai che ha degli occhi allucinanti. Mai visto un colore simile … e se lo dico io …>>
Damian ridacchiò dell’affermazione di Christopher. Poi gli cadde lo sguardo sull’espressione assorta di Carol. Alan fece per fare una battuta alla ragazza, ma Christopher lo fermò con un cenno.
<< Si sono appena messi insieme, dalle tregua.>> gli disse. Alan sbuffò. Damian notò che Carol aveva alzato impercettibilmente il medio verso Alan, e non poté fare a meno di sorridere.
Alec parlò delle varie associazioni studentesche, per poi passare alle squadre sportive
<< E da quest’anno avremo la squadra di basket!>> disse ad un tratto, scatenando applausi ed urla
<< E questo grazie ad uno dei nuovi studenti di questa scuola, James Harris.>>
Un ragazzo molto alto e con i capelli castani, in una delle prime file, si alzò. Quando si girò leggermente, Damian fu sicuro che il suo cuore avesse saltato un battito. Quegli occhi grigi lo avevano stregato. Si girò a guardare Alan, ma anche lui era impietrito a fissare il nuovo arrivato
<< Oh … è proprio vero che i gemelli hanno gli stessi gusti, allora …>> mormorò Christopher, alzando un sopracciglio
<< Io avevo una cotta per te e Alan non ti ha mai potuto soffrire … non mi sembra che sia il nostro caso …>> ribatté in fretta Damian
<< Allora quasi quasi su Harris, figlio del finanziatore della squadra di basket, un pensierino lo farei io …>> disse Alan, in un soffio. Damian sorrise, ma si sentiva strano. Finita l’assemblea, sentì una mano sul braccio e si trovò faccia a faccia con Carol
<< Oh, Sullivan non pazza …>> la salutò
<< Ho notato una certa tensione tra te e tuo fratello … quell’Harris … ti piace, eh?>>
Damian alzò un sopracciglio. Poi sorrise e scosse la testa
<< Ma non credo proprio. L’ho visto per mezzo secondo … e poi sono Damian Winters. Certe cose nemmeno le penso.>>
Carol annuì
<< Giusto … sei appena stato nominato il ragazzo che tutte vorrebbero per la terza volta di fila e … l’uomo più sexy, anche … contando che sei un ragazzino …>>
<< E’ vero, sono un ragazzino. Ma molto alto, palestrato e ricco.>> disse Damian, per poi scoppiare a ridere. Carol scosse la testa e sorrise
<< Scemo.>> gli disse. Andarono a sedersi in aula. Alan e Christopher avevano tenuto loro i posti.
<< Ti ho sbirciato l’orario … abbiamo tutte le lezioni insieme, tranne quelle che io non faccio …>> disse Alan, sventolando un foglio sotto il naso del gemello. Damian gli sorrise dolcemente
<< Cosa farei senza di te?>> canticchiò
<< Non lo so proprio …>> disse Alan, con una smorfia. Damian gli scompigliò leggermente i capelli, mentre venivano raggiunti da Alec e da James. Damian si sorprese a trattenere il fiato, mentre Alec presentava James a tutti
<< Oh, accidenti, ci vedo doppio …>> disse ad un tratto Alec, fermandosi davanti a Damian
<< No, io sono il gemello figo.>> disse Damian. Ci fu un attimo di silenzio, poi Alec scoppiò a ridere
<< Credo tu possa rilassarti qui dentro, nessuno ha intenzione di mangiarti …>> disse, non appena si riprese << Sei così teso che se ti si passa troppo vicino, ci si taglia …>>
Damian fece un mezzo sorriso, e sentì la mano di Alan sul braccio. Si girò a sorridere al gemello, che annuì
<< Allora cercherò di rilassarmi … non sono abituato ad essere faccia a faccia con persone della mia età che non siano questi due …>> disse, indicando Christopher e Alan
<< E per uno, ti basta lo specchio …>> disse Alan
<< Appunto … si, insomma, sono un impiastro.>>
<< Ma sei alto e hai un anno praticamente libero, risulta dai giornali e dalla tua agenda che Chris ha rubato a sua madre … vuoi far parte della squadra di basket?>> chiese Alec. Damian si girò verso Alan
<< Io ci entro, mi segui, fratello?>> chiese quello, con un sopracciglio alzato
<< Il ruolo di capitano è già preso dall’unico che abbia mai fatto parte di una squadra in precedenza …>> continuò Alec, indicando James che, con aria rassegnata, alzò una mano
<< Questa cosa organizzata dai padri mi fa un po’ paura>> borbottò, riabbassando la mano e facendo un sorriso in diagonale.
<< Quando vi sposate, voglio fare la damigella.>> disse Christopher
<< Attento, cugino, che sono gelosa.>> disse Carol, dando un rapido bacio ad Alec
<< Temo verrò stroncato dal diabete in tre … due … uno …>> iniziò Alan
<< Oh, accidenti, era un bacino, mica ci siamo messi ad accoppiarci!>> protestò Carol, indicando con nonchalance una coppia poco lontano, semisdraiata sui banchi
<< Credo stia controllando se ha tutte le vertebre, con quella lingua …>> commentò Alec, con una smorfia
<< Non so se è più disgustoso guardarli o sentirtelo dire, amore …>> commentò Carol
<< Benvenuto in quel misterioso luogo chiamato “scuola” Winters famoso …>> disse Alec, sorridendo e lasciandosi cadere sulla sedia accanto a Carol
<< E io che pensavo che gli attori fossero strani …>> mormorò Damian, ridacchiando.