Titolo: No more chances
Fandom: DC Comics - Lovvoverse
Beta:
namidayumeChallenge: Special #7 @
it100Coppia: D
Prompt: no
Personaggi:
Ibn Al Xu’ffasch, Damian Wayne; nominate
Helena Kyle e Selina Wayne (figlia di Helena e Ibn)
Rating: Pg15
Conteggio Parole: 259 (FDP)
Avvertimenti: Angst, combattimenti implied e vago splatter
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori (che non siamo noi \o/), che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• Ambientata nel 2047 [
timeline].
• …Li amo. ;_;
No more chances
Ricorda la caduta, la roccia che si sbriciola, il fuoco. Quando riapre gli occhi non riconosce il paesaggio, non sa dove si trova e né vuole scoprirlo; ignora, per quanto possibile, il dolore che proviene da ogni centimetro del proprio corpo e la stanchezza, quella terribile stanchezza che sa irrimediabilmente di definitivo.
Damian è sdraiato accanto a lui, distante meno di un metro. Lo scontro che hanno avuto, la lotta, persino le voci di Helena e Selina che urlavano il suo nome sembrano tanto lontani da appartenere ad un altro mondo; adesso può sentire le fiamme crepitare ovunque, la terra frantumarsi e poco altro: niente di questo, tuttavia, lo mette in agitazione.
Gli occhi di suo fratello sono aperti e lo fissano. «Sai,» dice, in un rantolo soffocato che deve costargli immensa fatica, «basterebbe un mio cenno per farci buttare nella Fossa di Lazzaro. Potremmo ricominciare tutto di nuovo.»
Ibn lo osserva, studiando le ferite aperte sul suo corpo; è certo di avere ferite gemelle sul proprio, sanguinanti allo stesso modo - sanguinanti lo stesso sangue -, ma l’idea di guarirle e di tornare a vivere non lo alletta affatto. Il nulla, dopo un’esistenza come la sua, risulta quasi desiderabile.
A scegliere, non impiega che qualche secondo. «No,» replica, guardando Damian negli occhi, dando fondo a tutte le forze che gli rimangono per articolare quel suono. «È finita.»
Suo fratello non tenta di dissuaderlo, accetta anzi quella negazione con facilità, quasi se l’aspettasse, quasi la desiderasse a sua volta. «È finita,» gli fa eco.
Il suo sorriso insanguinato è l’ultima cosa che Ibn può vedere.