Noi

Oct 22, 2009 14:23

I Kennedy, Martin Luther King, Gandhi.
Gli anni sessanta, il movimento per i diritti civili, le marce per la pace.
La memoria di Auschwitz.
Gorbaciov, Clinton, Al Gore, Obama.
L'Africa, il volontariato, un po' di terzomondismo.
La cultura, la comunicazione, un po' di internet.
Il grande cinema americano, il grande cinema italiano, Sordi, Fellini, ( Read more... )

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Comments 30

Amen anonymous October 22 2009, 17:22:15 UTC
poi verranno anche quelli a dirti che si può essere di sinistra anche essendo cattivi e duri, leggendo scrittori d'elite e amando i metallari, leggendo il signore degli anelli e ammirando Craxi. Se po' fare tutto.

Intanto amen

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Re: Amen miic October 22 2009, 17:28:05 UTC
(questo qui è Achille, me l'ha detto in privato)

Ma no, verranno a dirmi che si può essere di sinistra idolatrando la De Filippi, schifando i vini sotto i 50 euro e proclamando che Saviano deve smetterla di rompere il cazzo

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Re: Amen anonymous October 22 2009, 17:30:24 UTC
e no, i vini sotto i 50 euro no, dai.

Achille

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Re: Amen anonymous October 23 2009, 00:06:12 UTC
Applausi a scena aperta al tuo post e al commento di Achille.

massi

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viridiana_ October 22 2009, 18:38:44 UTC

... )

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miic October 22 2009, 22:35:24 UTC
c'era una meravigliosa versione di questa foto con un fumetto che usciva dalla testa di Pasolini: "bombabilissimo"

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viridiana_ October 23 2009, 07:33:42 UTC
auhahhah vado a cercarla subito!

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uoitiua October 25 2009, 13:37:58 UTC
la ricordo ma non mi ricordo da chi.
ne rido ancora ora.

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saudade_che October 22 2009, 18:41:31 UTC
Il problema è stato ritrovarsi a crescere con quell'immaginario, preconfezionato così.
Per fortuna a tutto c'è rimedio.

Più che offesa, mi hai depressa.

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anonymous October 22 2009, 21:13:18 UTC
La lista è per forza così rigida? Se uno la modifica un po', si può capire dove si colloca (rispetto a Veltroni)?

I Gracchi, Spartaco, Toro Seduto.
Il XIX secolo, il movimento sindacale, gli scioperi quando non c'era il diritto di sciopero.
La memoria della crociata contro i Catari.
Carlo Marx, Henri David Thoreau, George Bernanos, George Orwell.
Bertolt Brecht, l'Opera da tre soldi, la Corte dei Miracoli.
L'invenzione del fuoco, l'invenzione della ruota, la riscoperta di Piero Ciampi.
Checov, il grande cinema americano, Bazin, Truffaut e Anna Karina.
La canzone napoletana, i Jefferson Airplane, Caparezza.
Il calcio, Roma-Inter 6-2, Robertopruzzo, il gol di Turone.
I Fratelli Karamazov, L'orrore di Dunwich.
Impastato. Pasolini.

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miic October 22 2009, 22:36:11 UTC
non so dove ti collochi, ma dal gol di Turone mi sa che sei giacominolosi

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lucifero October 22 2009, 23:36:26 UTC
Scusami, ma personalmente, molto personalmente, non sono riuscito
mai a pensare a Veltroni come ad una personaggio dallo spiccato
contenuto politico.
La maggior parte del suo lavoro negli ultimi anni, sino alla caduta,
io l'ho percepito come un lavoro di immagine(del resto si fa così
la politica moderna), come un qualcuno che ha capito e imitato
il modello moderno americano basato sullo storytelling, sul racconto
che suscita emozione e non sui fatti e sul contenuto.
Pur criticandone i metodi, sono disposto ad ammettere che se avesse
raggiunto il potere, forse avrebbe fatto meno danni di chi invece
quel potere oggi lo detiene. Ma sostanzialmente non mi fido di nessuno
che sostituisca i fatti e i contenuti alle emozioni, se voglio
emozioni mi leggo un libro, ascolto una canzone o guardo un film,
non vado in cabina elettorale.

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miic October 22 2009, 23:43:31 UTC
tu hai ragione, però la politica è anche quello: è anche emozione, è anche immaginario, anche storytelling. io dico che veltroni ne è stato il maggior produttore in questi anni, a sinistra, o almeno il maggior interprete, e che bene o male ci siamo cascati tutti. o almeno io, almeno un po', anche se mi veniva da sfotterlo già nel 96 (ho le prove). poi fatti pochi, come dimostra il disastro attuale.

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lucifero October 23 2009, 00:05:43 UTC
E' che io concepisco un'idea della politica basata molto sull'amministrazione
e sul buonsenso e poco sull'ideale. E' un mio limite immagino, dato dal fatto
che la materia stessa non è cosa che mi appassioni. Però immagino che senza
passione per la politica non esisterebbero personaggi in grado di
incarnare i desideri e le aspirazioni di gruppi di individui, forse tutto
sarebbe statico e senza un reale progresso sociale.

Forse senza emozione, il tutto si ridurrebbe a guerre tra gruppi di potere,
uomini che entrano in politica per incapacità di avere successo altrove,
per inseguire degli interessi personali o per raggiungere il potere fine
a se stesso. Ci rifletterò.

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uoitiua October 23 2009, 08:14:03 UTC
Anch'io penso che il succo della politica debba essere amministrazione e buon senso, e la politica come viene intesa oggi, o l'emozione politica, sia la foglia di fico con cui si coprono le cappelle amministrative e o propri affari.
emozioni? pouah, ecchessiamo in una canzone di giorgia? l'emozione politica è l'oppio dell'elettorato.
altrimenti davvero l'analisi politica diviene obsoleta e si entra nel dominio del gossip e della cicciosimpatia, gino ha le mutande aranciogranata e al mare mangia il pesce, mentre bruno, bruno è uno di noi, è federalista e quindi abolisce l'unica tassa locale,è liberale e istituisce 'na banca pubblica. vai bruno.

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