DIRETTAMENTE DA SOMMACAMPAGNA

Jun 11, 2010 22:55

Cielo, sono ERE che non posto! O_________________O Diamo la colpa alla zampa operata, valà, che tra cavaggio di gesso prima, cavaggio di ferri (ahi e soprattutto SCHIFOOO T__T) poi, mi ha dato qualche problemuccio di stabilità ed equilibrio ... cooooooough

*ecco ecc, non si ricorderanno nemmeno più di lei T___T*

In compenso voi avete posttato tanto e in tante ^O^ brave ^O^

Adesso che ho finto di fare la mod, avanti col polpettone, che ne manca ancora ... infatti mi spammerò U_U oooh si U_U

TITOLO : Love You (lasciamo stare, ho sonno, ok?)
AUTRICE: Jinny
GENERE: drammatico U_U sisi/ AU (mi dimentico sempre, cricchio)
FANDOM: Arashi (madddddddddddai) più un oc
PAIRINGS: Sakumoto e Ohmiya
RATING: direi pg-17, e non soo per Le Scene (che in realtà son pochine eh)
DISCLAIMERS: Ne voglio unoooo, per favoreee T____________T
RINGRAIAMENTI: sempre a Harin e Vampiretta, che si leggono tuuuuutti i mallopponi <3<3<3
NOTE: sono stata cattiva con i personaggi U_U
WARNING: atenziione al diabete
GIA' POSTATI: 1  2  3  4  5  6  7  8  9  10  11  12  13  14  15  16  17  18  19  20  21  22  23  24  25  26  27


Jun si svegliò di soprassalto. Sho aveva gridato nel sonno, e l’aveva chiamato. Ora era seduto nel futon, con il fiato corto, tremando. Jun sgusciò dal proprio futon e gli si avvicinò

<< Scusami, cucciolo … non volevo svegliarti …>> mormorò Sho, ancora con la mente rivolta all’incubo. Jun lo abbracciò stretto, e Sho parve pian piano tonare in sé. Jun lo sentì aggrapparglisi forte e sospirare. Iniziò ad accarezzargli i capelli, mentre Sho gli nascondeva il viso nell’incavo tra spalla e collo.

<< L’hai sognato di nuovo?>> chiese Jun, piano

<< Stavolta c’eri anche tu … è stato molto peggio … un conto è rischiare di morire, un conto è vedere morire te … anche se era un sogno … io … ho avuto una paura tremenda, Jun … non aprivi gli occhi … e non potevo muovermi per raggiungerti …>> Sho iniziò a singhiozzare sommessamente

<< E’ stato solo un incubo, amore … sono qui … >>

Sho si staccò ed annuì, sorridendo tra le lacrime. Jun gli asciugò il viso, con gesti dolci e delicati, poi lo baciò. Sentì il sapore delle lacrime sulle labbra di Sho. Altre lacrime

<< Sho-chan …>>

<< Sono mezzo addormentato …>> si giustificò Sho, sorridendo, ma non riuscendo a smettere di piangere. Jun lo abbracciò di nuovo, tenendolo stretto e lasciandolo sfogare. Dopo poco, però, la situazione degenerò, quando, come tutte le notti, Shun si svegliò cercando la madre. Sho lanciò un grido di frustrazione, si staccò da Jun e salì al piano superiore. Jun cercò di fermarlo, ma inutilmente. Sentì la voce di Mai alzarsi, dicendo al fratellino di smetterla. Come ogni notte. Sentì sua madre dire ai bambini, che avevano iniziato a litigare, di smetterla, inutilmente come ogni notte.

<< Piantatela!>> urlò Sho, la voce rotta dal pianto. Jun si sentì stringere il cuore, sentendolo così disparato

<< Smettetela! Non litigate! Shun, mamma e papà non torneranno, sei grande abbastanza per capirlo, quindi, ti scongiuro, smettila!>>

<< Ma magari, un giorno …>> iniziò il bambino

<< Sono morti! Morti! Non torneranno!>> la voce di Sho era isterica

<< Nii-chan …?>> lo chiamò Mai, sconvolta dal vederlo in quello stato. Le gambe di Sho cedettero, ma Jun lo sostenne, mentre scoppiava in singhiozzi irrefrenabili. Anche Shun iniziò a piangere, scusandosi. Sho si staccò da Jun ed abbracciò il fratellino, quasi cadendogli addosso. Dopo poco, anche Mai cedette e si rifugiò tra le braccia del fratello maggiore

<< Ho due fratelli mollaccioni.>> disse, tra i singhiozzi. Sho sorrise e le baciò la fronte, poi strinse a sé entrambi i fratellini

<< Non volevo urlarvi contro …>> mormorò, cercando di calmarsi.

<< Ogni tanto puoi arrabbiarti … poco però, e non come prima, facevi paura …>> disse Mai

<< E stai piangendo … siamo stati cattivi davvero, se Nii-chan piange …>> singhiozzò Shun

<< Non è colpa vostra, piccoli … ho avuto un brutto incubo, prima, ed ero già nervoso … scusatemi …>>

I bambini piansero ancora qualche minuto, per poi addormentarsi, esausti. Sho li sistemò, poi sospirò, guardandoli dormire. Si asciugò gli occhi

<< Non dovevano vedermi così … non avrebbe mai dovuto succedere …>> mormorò. Jun fece per avvicinarsi, ma sua madre lo precedette

<< Sei umano. E anche molto giovane. Può succedere che ti senta giù. Anche che ti saltino i nervi. Ti è concesso avere paura. Ok?>> disse la donna, abbracciando Sho, che, annuendo, si staccò per appoggiarsi con la schiena al petto di Jun. Jun gli passò un braccio attorno alle spalle, sentendolo tremare

<< Andate a dormire.>> disse la madre di Jun

<< Ok.>> disse Jun, sorridendo. Sostenne Sho, mentre scendevano al piano inferiore. Poi avvicinò i futon, e lo tenne abbracciato finché non si addormentò. Lo guardò dormire per un po’, trovandosi a piangere, in silenzio. Gli si rannicchiò contro, sperando che sentendolo vicino non avrebbe avuto altri incubi.

La mattina dopo, quando arrivarono a scuola, l’umore generale non era dei migliori. Sho era ancora scosso dal sogno della notte precedente e per aver sgridato Shun in quel modo. Kazunari sembrava essere sul punto di mettersi ad urlare da un momento all’altro, probabilmente aveva litigato di nuovo con Satoshi. Miyuki aveva l’aria preoccupatissima. Masaki era spento. Jun sospirò ed indicò le scale della terrazza. Nessuno provò nemmeno ad obiettare che magari sarebbero dovuti andare a lezione, perché si sentivano troppo giù anche solo per pensarci. Appena chiusero la porta alle proprie spalle, Kazunari scoppiò in singhiozzi

<< Nino, dai …>> mormorò Masaki, abbracciando il più piccolo

<< E’ Toshi che ti fa piangere?>> chiese Sho

<< No … Toshi mi ha consolato tutta notte … ieri sera mi ha chiamato mia madre … e mi manca da morire … ma … non voglio tornare la … e abbiamo litigato … >>

Jun vide lo sguardo di Masaki farsi di una dolcezza disarmante, mentre stringeva a sé Kazunari e gli accarezzava la schiena. Kazunari si staccò e si asciugò gli occhi, cercando di darsi un contegno

<< E non guardarmi così!>> quasi urlò a Masaki << non voglio la pietà di uno che è stato abbandonato. Io me ne sono andato perché la situazione era insostenibile, ma …>>

Il rumore dello schiaffo fece sussultare tutti

<< Non parlarmi così, piccoletto, sono pur sempre un tuo senpai. E adesso stai di merda. La mia non è pietà, stupido deficiente. Sei mio amico, e a vederti così sto male. Quindi non rompere i coglioni e lasciami fare la mamma, anche se magari la mia ragazza non è proprio d’accordo …>>

<< Fai pure … sei stato fighissimo amore …>> quasi squittì Miyuki. Kazunari ridacchiò, poi guardò Masaki e gli si rifugiò di nuovo tra le braccia, con un sospiro

<< Che mamma piatta …>> borbottò

<< Fottiti, maniaco.>> rispose Masaki, tranquillissimo

<< Che mamma scurrile …>>

<< Fanculo, nano.>> ghignò Masaki. Kazunari ridacchiò, aggrappandoglisi.

<< Che disastri umani siamo …>> commentò Sho

<< Zitto tu, che hai gli incubi!>> disse Jun, prendendogli la mano

<< Incubi, Sho-chan?>> chiese Masaki, preoccupato

<< Diciamo che il mio cervello ha elaborato cosa sarebbe successo se Jun non se ne fosse andato quella sera … >>

Calò il silenzio, per un attimo. Jun sospirò e sorrise a Sho

<< Ma sono andato a casa, e sono qui. Ma soprattutto, tu sei qui.>> disse, annuendo. Sho sorrise

<< Ok …>> disse

<< Se parliamo di incubi, Masa non mi ha lasciata dormire stanotte … beh, non ha avuto solo incubi, era in altre faccende affaccendato, ma …>>

<< Miyu-chan …>> la richiamò Masaki, arrossendo violentemente. Kazunari si staccò e gettò le braccia in aria

<< Hanno fatto le porcherie!>> esultò

<< Nino!>> si lamentò Masaki

<< Però direi che ne è valsa la pena di farti studiare …>> disse Kazunari.

<< Ok, adesso è troppo.>> disse Masaki, in tono secco. Kazunari fece una smorfia

<< Permaloso.>> disse.

Masaki non rispose. Teneva il viso basso. Jun si affrettò ad avvcinarglisi, anche se lasciare la mano di Sho lo fece sentire sperso.

<< Masa, era solo una battuta …>> sospirò Kazunari. Masaki alzò lo sguardo, e Jun si raggelò dov’era, spaventato dall’intensità della tristezza che c’era in quegli occhi

<< Non è divertente, Nino, non lo è mai stato … e quello che è peggio è che sei la persona che mi conosce da più tempo, ma non ti rendi conto di quanto mi fa male ogni volta …>>

Jun vide la sicurezza di Kazunari crollare. Lo vide avvicinarsi a Masaki e stringerlo in un abbraccio piuttosto goffo

<< Adesso è finita, Masaki. Puoi lasciartelo alle spalle. E riderci sopra …>> mormorò.

Masaki alzò il viso rigato di lacrime ed annuì

<< Scusami, Ma-chan …>> mormorò Kazunari. Masaki gli si aggrappò forte, poi si staccò, sospirando e sorridendo

<< Bene, basta. Adesso andiamo a lezione.>>

<< Stai scherzando!>> protestò Sho

<< Amore, sei il senpai, qui, dovresti spronarci a studiare!>> protestò Jun.

<< Ma …>> iniziò a lamentarsi Sho

<< Niente storie, Sakurai. Dai un bacio alla tua principessa e fila in aula!>> disse Miyuki

<< Ok, Yakuza-chan …>> disse Sho


g: arashi, p: ohmiya, r: nc-17, p: sakumoto, gnr: au

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