Ragazzo in affitto

Jul 31, 2010 12:11

Rieccomi di nuovo, oggi ho pure un sacco da fare quindi sarò rapida e indolore...

Titolo: Ragazzo in affitto
Fandom: Arashi
Capitoli: 2 di 9
Rating: Pg-13
Pair: Sakumoto
Desclaimer: se fossero miei sarei qui a fantasticare secondo voi?
Ringraziamenti: A harin e Jinny che se la son già sorbita tutta <3
Capitoli precedenti: Parte I

PARTE II
-Dov'è?! Dannazione, avevo detto le 4:30!- prese il cellulare per chiamarlo, cominciando a pensare che lo avesse imbrogliato e dandosi dello stupido da solo per averlo pagato in anticipo, quando lo vide uscire dalla porta girevole della hall.
Si avvicinò togliendosi gli occhiali da sole e attaccandoli alla tasca della giacca che portava indosso.
-Sei in ritardo!- lo rimproverò.
-Avevo da fare- rispose soltanto.
-Visto che ti pago, vorrei almeno che fossi puntu...-
-Spiegami cosa vuoi che faccia piuttosto- lo interruppe.
-Niente di particolare... arriva alle 5 e mi ha visto in foto quindi mi saprà riconoscere quello che basterà fare è metterci sulle scale che portano al bar e fingere una certa intimità- spiegò.
-Ok- rispose soltanto, poi si avviò verso le scale e si fermarono a metà di esse, poi Jun si appoggiò contro il muro incrociando le braccia.
-I ruoli?- chiese.
-Ruoli?- ripetè confuso.
Jun sospirò alzando gli occhi al cielo, poi prese per un braccio Sho e lo sbattè contro il muro, posando una mano vicino al viso di Sho impedendogli vie di fuga; Sho imppallidì spalancando gli occhi.
-Questo lo devo fare io o lo fai tu?- chiese poi Jun.
-I...io, si... io, preferisco- disse; Jun si spostò poggiandosi alla parete e incrociando di nuovo le braccia.
Aspettarono un pò mentre Sho si agitava ripassando cosa doveva fare, pensava che sarebbe bastato imitare quello che aveva fatto Jun.
-Eccola!- esclamò dopo aver controllato per l'ennesima volta le scale.
-Sta calmo, al resto ci penso io- disse Jun sistemandosi di nuovo i capelli che gli erano ricaduti negl'occhi.
Quando la vide a pochi passi da loro, lo fece, sbattè la mano contro il muro, poco lontana dal viso di Jun che impassibile non alzò neanche lo sguardo, aveva sbattuto la mano con un pò troppa energia e ora faceva pure male ma resistette e rimase fermò, la ragazza aveva notato il rumore e si girò a guardare, rimase sorpresa e fece per allontanarsi velocemente quando improvvisamente si fermò, riconoscendo Sho.
Sho sbirciò con la coda dell'occhio la ragazza, poi tornò a fissare la sua stessa mano ancora nello stesso punto di prima, e cominciò a pensare che aveva avuto solo un idea stupida e nient'altro, stava sudando freddo e non riusciva a capire se stesse funzionando, la ragaza continuava a rimanere lì ferma a fissarli senza muoversi, quando improvvisamente fu Jun a muoversi comprendo la visuale di Sho, sorrise dolcemente poi gli sussurrò all'orecchio:
-Sta calmo- soffiando nel suo orecchio facendolo rabbrividire.
Quando si scostò Sho vide che la ragazza aveva la fronte corrugata e sembrava abbastanza arrabbiata, e due secondi dopo marciava spedita nella direzione da cui era venuta.
-Ce l'abbiamo fatta- sospirò Sho esausto.
-Stavi per mandare tutto a rotoli, ma per fortuna non si è accorta della tua pessima recitazione- sentenziò Jun, poi fece per scendere le scale.
-Dove vai?- chiese Sho.
-Ti servo ancora per oggi?- chiese Jun.
-N...no, ma pensavo che visto che siamo qui potevamo bere qualcosa insieme-
-Ho da fare. Quando hai ancora bisogno di me chiamami- rispose, poi scese le scale per andarsene.
Era proprio uno strano ragazzo, estremamente bello, doveva ammetterlo, ma anche di una freddezza quasi inquietante.

-Sho che hai combinato?!- esordì la madre appena mise piede in casa, sembrava lo stesse aspettando e il fatto che avesse in mano una rivista arrotolata non lo tranquillizzava affatto.
-Io? Nulla- rispose.
-E allora come è andato il tuo incontro?- chiese la madre, adesso batteva la rivista sulla mano e la cosa non era affatto un buon segno.
-Non è venuta- mentì.
-Oh no caro mio, è venuta eccome, sua madre mi ha anche telefonato dicendo che era oltragioso quello che hai fatto! Dice che ti ha visto in atteggiamenti equivoci con un ragazzo!- urlò.
-Ah quello? Ha visto davvero?- chiese cercando di sembrare il più sorpreso possibile.
-Aspetta un attimo... mi stai dicendo che è vero? Mi stai dicendo che...-
-Ero con un ragazzo- disse, e il colpo arrivò un istante dopo dritto in testa e fece male parecchio male.
-Tu! Figlio degenere! Mi hai fatto vergognare... arghhhhh-

Un quarto d'ora dopo erano seduti in soggiorno, con del te fumante davanti.
-Come si chiama?- chiese la donna, con ancora un leggero filo di collera nella voce.
-J...Jun, Matsumoto Jun- disse.
-E da quant'è che... state insieme?- chiese la donna.
-6 mesi- mentì, ed era esattamente il momento in cui sua madre aveva cominciato a organizzargli tutti quegli incontri.
-E perchè in tutto questo tempo non hai detto nulla?- chiese lei.
-Ma mamma! Di certo non volevo che lo veniste a sapere! E non ero neanche convinto fosse una cosa seria- cercò di giustificarsi, in realtà non pensava che la madre l'avrebbe presa così bene, anche se era una falza notizia quella che gli stava raccontando.
-Ed è una cosa seria?- chiese poi lei.
-Beh... credo di si- mentì di nuovo, come se potesse essere una cosa seria con uno che fa l'escort, solo il contratto era una cosa seria e considerando come si stavano mettendo le cose probabilemente sarebbe servita anche meno di una settimana per far desistere sua madre.
La madre sospirò rassegnata.
-Portalo a cena venerdì sera allora- disse.
-Eh?!-
-Voglio conoscerlo, voglio capire cos'ha che una qualsiasi bella ragazza non abbia- rispose la madre risoluta.
-Ma mamma non mi sembra il caso, e... papà? Chi lo dice a papà?- stava entrando nel panico, stava perdendo il controllo della situazione.
-Ci penso io a tuo padre, ora avverti il ragazzo- disse soltanto lei.
Salì nella sua stanza e chiuse la porta a chiave, adesso era nei guai, pensava a tutt'altra cosa quando aveva ideato quel piano, credeva che bastaste spaventare qualche ragazza e far desistere sua madre, non che lei poi avrebbe voluto conoscere il suo "ragazzo"! Era assurdo e adesso era nei guai.
Prese il cellulare e cercò il numero che aveva memorizzato in rubrica, il telefono squillò parecchio prima che qualcuno rispose.
"Moshi moshi"
-Jun? Sono Sakurai- esordì.
"Ho da fare, che c'è?" rispose l'altro.
-C'è un problema, vediamoci per pranzo al ristorante davanti alla stazione di shinjuku-
"Ok" disse soltanto poi riattaccò, aveva davvero dei strani modi quel ragazzo, molto probabilmente non avrebbe fatto una buona impressione a sua madre.

PS: Ancora una cosa....Buon compleanno Sylviakun!!!! ^_____^

r: pg-13, g: arashi, p: sakumoto, gnr: au

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