Titolo: You always knew it was on purpose
Fandom: DC Comics
Personaggi:
Josh Mardon,
Helena Kyle,
OC: Jim Kuttler,
Thomas Blake JrBeta:
cialy_girlPrompt:
Sorriso (13 febbraio) -
fanfic_italiaParte: 1/1
Disconoscimento: Nulla è mio, non ci guadagno, semplice divertimento. Jim appartiene a
cialy_girl &
izzieanneParole: 687 (
Criticoni)
Note: - - Jim Kuttler è il figlio di Barbara Gordon/Oracolo al tempo Batton… *cof cof* Batgirl, e Noah Kuttler lasciamoperdereilnickname - un cattivo, entrambi geni del computer. Creato dalle lovve
cialy_girl &
izzieanne *_*
- Josh Mardon e Helena Kyle sono canon. Lui è il figlio di Mark Mardon, Helena è la figlia di Selina Kyle e un tizio inutile.
- Thomas pure è canon, figlio di Cheshire e Catman.
Che Josh, tra di loro, fosse il più imprevedibile, era risaputo. Thomas, nonostante tutte le sue stranezze, rimaneva un tranquillo ragazzino che sì, non te la mandava a dire e reagiva anche solo all’accenno di una minaccia, ma almeno riusciva a stare seduto tre minuti senza sconvolgere la vita di nessuno o far esplodere un temporale perché “Così c’è più atmosfera!”. Jim si reputava una persona matura - di certo più matura dei suoi coinquilini, come ogni essere umano che abbia superato i dieci anni di età - e responsabile quanto basta da tenere costantemente d’occhio quei due.
Ma Josh sfuggiva regolarmente ad ogni controllo, portando ogni volta una valanga di merda con sé, per poi presentarsi a casa e implorare aiuto.
<< Giusto per qualche giorno,>> stava spiegando. << Poi tornerà dei suoi genitori. È spaventata, confusa… ed è mia amica. Non posso lasciarla sola in quelle condizioni. >>
Era divertente vedere come il ragazzo stesse cercando di far leva sul loro sentimento di compassione, come se davvero potessero provarne.
<< Cuore d’oro, sei stato tu a dirle di chi è figlia, vero? >> chiese Thomas, conoscendo perfettamente la risposta.
<< Uhm… >>
<< E adesso chiedi a noi,>> continuò Jim << Di ospitare una civile in un appartamento che ho trovato e che pago io, dove ci sono armi e informazioni da milioni di dollari? >>
<< Precisamente, sì… >>
Il rosso roteò gli occhi al cielo mentre il più piccolo dei tre si spostò davanti al televisore, per accendere la play. Thomas si limitò a rispondere: << Per me va bene. Ma la notte voglio dormire, se fate chiasso vi sgozzo. >>
<< Cosa? No, no! È solo un’amica, io, uh… pensavo di lasciarle la mia stanza, e stare da… >>
<< Te lo puoi scordare. >>
<< Solo se ci tieni a svegliarti con un coltello infilzato nella pancia. >>
<< In compenso… >> disse Jim; << Il nostro divano è molto comodo. >>
<< Vero. Sei fortunato, amico. >>
<< Siete due stronzi. >> si fermò un momento. << Allora è deciso? Lei può stare qui? >>
<< È già tanto se ce lo hai chiesto prima di portarcela in casa… >>
<< Ahahahah, è buffo che tu lo dica, Jim, sai, perché Helena è proprio fuori dalla porta… >>
Il rosso cominciò a massaggiarsi la tempia, chiedendosi cosa avesse fatto di male per essersi meritato Josh nella sua vita. << Sei un imbecille, Mardon. Lascia entrare quella povera ragazza. >>
<< Non è vero… qualunque-sia-il-tuo-cognome! >> replicò, correndo via.
<< Vedo, vedo, vedo un carico di… D. >>
<< Di merda. >> sbottò Jim.
<< Divertimento. Ma solo per me. >>
Helena era una bellissima ragazza dagli occhi verdi, visibilmente spaventata e confusa. Forse, per una volta nella sua vita, Josh ci aveva azzeccato: non era il caso di abbandonarla.
<< Loro sono Thomas - e indicò il ragazzo più piccolo, che la studiava mettendola a disagio; ma Thomas amava mettere a disagio le persone, questo lo avrebbe imparato presto - e Jim. Il nostro boss. >>
<< Grazie. >> disse ad entrambi. << Insomma… grazie davvero. >>
Il figlio di Catman non rispose, tornò semplicemente al suo videogioco senza considerarla più. Jim, invece, decise di fare lo stronzo.
Le sorrise amabile, divertito dall’espressione contrariata che stava assumendo Josh. << Figurati, Helena. >> prese l’unico zainetto che si era portata dietro. << Puoi restare con noi tutto il tempo che ti serve. >> mise una mano sulla sua schiena, invitandola a seguirlo. << L’appartamento è piccolo, puoi dormire in camera mia. >>
<< Ma tu… >>
Scosse la testa, fuori il vento cominciava a soffiare, Josh doveva essere infuriato. Si avvicinò ancora di più alla ragazza.
<< Io posso dormire a casa mia, o da Batman, o nella Torre Titans. >> si vantò. << Non è un problema. >>
<< Davvero, non voglio disturbare… insomma… >>
<< Non c’è problema, stai tranquilla. >>
Quando la ragazza si voltò verso di lui, regalandogli il sorriso più bello che Jim avesse mai visto, il rosso sentì lo stomaco contrarsi.
Aveva ancora gli occhi di Josh addosso - arrabbiato da quello che considerava un gioco - mentre cominciava a capire che di problemi ce ne sarebbero stati, e tanti anche.
Ma per ora, poteva godersi quel sorriso.